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Autore: Effecrivain    25/02/2019    2 recensioni
Lui è il Capitano dei Navy Seals Cristopher Lucas Adams e lei è l'infermiera della base Riley Victoria King.
Cosa succede quando non sono più il Capitano e l'infermiera ma solo Cristopher e Riley? e soprattutto cosa succede quando l'azzurro dell'oceano incontra il marrone del cioccolato?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Arrivò davanti l’ufficio del Comandante Adams in perfetto orario (almeno stavolta) bussò un paio di volte

-avanti-

-Buonasera Comandante-

-King, quale onore vederla oggi. Entri e si metta seduta qui-

Riley gettò una veloce occhiata all’ufficio e constatò che era uguale al legittimo proprietario. Grande, ordinato, con armadi imponenti, foto di missioni attaccate al muro, medaglie in qua e là e soprattutto il profumo di Adams era ovunque. Le girava la testa da quanto era forte e prepotente.

Adams iniziò a parlare e la distolse dai suoi pensieri.

-allora, con quale giustificazione vogliamo iniziare?-

“stronzo”

-Comandante io le chiedo scusa per il comportamento avuto questa mattina e le prometto che una cosa del genere non riaccadrà mai più-

-davvero? Tutto qui? Non riesce a fare di meglio?-

-come prego?-

-non riesce a trovare una scusa migliore per giustificarsi? Pensa che un semplice scusi, mi dispiace possa bastare?-

-e cosa le dovrei dire? So di aver sbagliato e soprattutto so che è stata un’assoluta mancanza di rispetto verso lei e tutti gli allievi e per questo chiedo ancora scusa ma non posso cambiare ciò che è successo, posso solo prometterle che ciò non riaccadrà mai più-

-la mamma le ha insegnato che non si fanno certe promesse?

-quello che mi ha insegnato mia madre non sono affari suoi-

-bè lo sono dal momento in cui lei lavora per me e dal momento in cui a causa sua io non posso svolgere il mio lavoro. Arrivando in ritardo ha fatto si che io non potessi iniziare con le esercitazioni-

- ma c’era la Dottoressa e anche Patricia-

-lei non è qui in vacanza, non me ne frega nulla di chi c’era, ci doveva essere lei.

Non ammetto ritardi e soprattutto non ammetto che mi si manchi di rispetto. Qui siamo in una base Navale, qui formiamo i nostri soldati mia cara infermiera e per questo motivo esigo assoluto rispetto-

Adams aveva alzato il tono, Riley aveva abbassato la testa.

-Capitano io…-

-ho parlato con l’Ammiraglio e ho chiesto il suo licenziamento-

-cosa? no, la prego! Ho bisogno di questo lavoro-

-non sembra-

-so che le mie sono solo parole ma ho assoluto rispetto del vostro lavoro e so che oggi non l’ho dimostrato ma la prego, mi dia un’altra possibilità-

-Un ammonimento, al secondo la sbatto fuori io stesso-

-la ringrazio-

-non le sto facendo un favore. Domani mattina il suo turno inizia alle sei, se non sarà li non si disturbi a tornare qui-

-Grazie, capitano! Le prometto che non se ne pentirà-

-Vada via e Riley non promettere se non sei sicura di quello che dici-

-non sono sicura Capitano, ne sono certa-

-lo spero!-

Uscì fuori dall’ufficio e scrisse subito a sua madre

“ho ancora il posto”

“brava, fatti valere piccola”

La sera cenò nel suo alloggio, non aveva voglia di mangiare in mensa con tutti gli altri, non aveva stretto alcun rapporto se non con Patricia e la donna la sera tornava a casa.

Andò a letto presto e per sicurezza mise dodici sveglie. Adams era bello anche quando si arrabbiava ma se lo faceva con gli altri era meglio. Quell’uomo le aveva suscitato un certo interesse fin dal primo sguardo, oltre alla bellezza era la sicurezza che emanava a far arrossire Riley.

“Non posso prendermi una cotta per il Capitano, lui è un uomo e io solo una ragazzina. Poi chissà quante donne avrà ai suoi piedi, io posso solo lucidargli gli anfibi.  Oddio, devo calmare i miei ormoni.”

La mattina seguente si mise la divisa e scese al campo, anche oggi i ragazzi si sarebbero allenati in mare, nel pomeriggio sarebbero tornati al campo di addestramento per la corsa e la sera di nuovo alla spiaggia.

Quando arrivò trovò Patricia

-Buongiorno zucchero sono felice di vederti qui-

-e io sono felice di esserci-

-non ti ho visto stamani mattina a colazione-

-ho mangiato in stanza, non volevo arrivare in ritardo-

-bambina dovrai stare qui per molti giorni, ti conviene fare amicizia. Non restartene sempre da sola. Qui nessuno morde-

-nessuno?nessuno?-

-Ti riferisci a Cristopher?-

-bè diciamo che il Capitano non mi ha dato proprio l’impressione di essere un agnellino-

-oh tesoro ma lui è tutto fuorchè un agnellino, è proprio un leone anzi per restare in tema è uno squalo. In ogni campo-

-sembra che tu lo conosca bene, sei l’unica che lo chiama per nome-

-Diciamo che ho avuto una concessione speciale-

-perchè?-

-Ho conosciuto Cristopher quando è diventato Capitano, lui e la moglie erano stati trasferiti qui dalla Georgia-

-è sposato?-

-era-

-è fuggita da lui perchè troppo insopportabile?-

-è morta durante un assalto-

-oddio! Io, io non sapevo-

-Sarah era una ragazza meravigliosa! Era dolcissima ma aveva grinta da vendere. Partì per una missione con Cristopher nel 2011. Ci fu un attacco e lui non era con lei, stava liberando degli uomini tenuti in ostaggio, non arrivò in tempo-

-io non credevo, che stupida! Mi dispiace davvero-

-abbiamo passato momenti bui dopo l’accaduto. A volte anche un secondo fa la sua differenza-

-è per questo che ieri si è arrabbiato tanto con me?-

-è probabile. Tu cerca di non farlo più però. Hai avuto fortuna bambina, fosse stato qualcun’altro ora sarebbe già in viaggio per tornare a casa-

-lo so! Erano sposati da molto?-

-zucchero ti ho detto fin troppo, se vorrà sarà lui a raccontarti tutta la storia-

-ma se non mi prende nemmeno in considerazione-

-dagli tempo, forse un giorno ti dirà tutto. Ora andiamo, oggi la dottoressa non c’è e io e te siamo sole-

-una splendida notizia-

Patricia la guardò male

-pardon, mi metto subito a lavoro-

-Infermiera, venga subito qua-

Riley corse da Adams, uno degli allievi si era fatto male alla spalla nel sollevare il gommone

Lo visitò e poi ci mise sopra del ghiaccio

- ci vorrebbe una radiografia, potresti esserti lussato la spalla-

-io torno in acqua-

- non è il caso, se vieni in infermiera con me facciamo tutti gli accertamenti-

-io rientro- disse rivolto verso il Capitano

-Capitano-

-Riley se vuole rientrare lascialo fare-

-ma…-

-lascialo rientrare-

-va bene, almeno posso fasciarti la spalla?-

-certo-

 

Tornò alla tenda da Patricia

- ci scommetto quello che vuoi che è lussata, non può resistere tutto il giorno. Dovrebbe stare a riposo-

-Riley i soldati non si riposano-

-ma è un incosciente-

-lo so, ma credimi è più facile fare cambiare idea ad un mulo che ad uno di loro. Sono abituati a combattere con le ferite e ritirarsi ora vorrebbe dire uscire dall’addestramento-

Adams si avvicinò alla tenda

-Riley, il soldato quanto credi che resisterà?-

-Forse un’ora dipende da quanto è forte il dolore, certo che così non sarà in grado di continuare a lungo e soprattutto potrebbe peggiorare la sua situazione-

-Annabelle non c’è se mi dici di farlo uscire lo tiro fuori dall’ acqua, ma non potrà proseguire con l’addestramento-

-se continua così potrà fare poco di tutto. Per me viene in infermeria-

-allora non sei proprio un gattino spaurito-

-mai detto di esserlo Capitano-

Adams la guardò e le sembrò di vedere un sorriso sulle sue labbra, molto accennato ma pur sempre un sorriso.

Discusse per un po’ con il soldato che si era fatto male, lui voleva continuare a tutti i costi però più passava il tempo fuori dall’acqua e più il dolore si intensificava.

-King 1/Adams 0-

-Come?-

-Io non l’avrei fatto uscire, ti ho vista convinta però-

-Lo ero e alla fine le radiografie hanno dato ragione a me. Si dovrà operare-

-Hai fatto bene il tuo lavoro oggi-

-Capitano ha preso troppo sole oggi?-

Adams rise e la guardò

-No Riley non sono solo lo stronzo che pensi tu. Oggi finiamo alle nove con le esercitazioni e poi riprendiamo dopo cena. Fammi un favore non ti nascondere in camera anche stasera. Cena con noi-

   
 
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