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Autore: Il Maiale    26/02/2019    5 recensioni
Ti posso comprare una personalità.
Su amazon la vendono a 19,99 e sta tranquillo che tanto ho impostato la carta di credito di mio nonno così non spendo nulla. “Acquista subito con un click” c’è scritto.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: Contenuti forti
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ATTENZIONE: I fatti descritti non sono veri (forse) e non incitano alla violenza nè vogliono disprezzare nessuno (sempre forse). 





Ti posso comprare una personalità.
Su amazon la vendono a 19,99 e sta tranquillo che tanto ho impostato la carta di credito di mio nonno così non spendo nulla. “Acquista subito con un click” c’è scritto.
Lui era quello che diceva sempre di non dare il pin ai nipoti perchè sono stronzi e che preferiva prelevare alle casse quando la banca è aperta.
Ma a me lo ha dato ed è 83752.
Quando mi mandava a prelevare duecento euro io ne facevo due. Uno per lui e uno per me.
Duecento a lui e duecento a me, tanto il resoconto mensile non lo sapeva leggere.
Mio cugino invece usava il box di mio nonno per farci dei festini. La notte di natale quando ci ha detto: “Vado a portare giù il cane”, si era dato appuntamento con una squinza del quinto piano e ci avevano dato dentro di brutto.
Il problema era che si era calato qualche pastiglia del viagra del nonno e allora quando era tornato su, con il pisello ancora duro si era messo a piangere dicendo che un ragno lo aveva morso proprio lì.
Mia zia, tra il pesce a tavola e il pesce di suo figlio, sorrideva dicendo che era come quello di suo padre.
Quando mia cugina gli chiese come avesse fatto un ragno a morderlo lì lui disse: “Stavo pisciando insieme al cane” e nessuno si fece più domande.
Mio nonno non si accorgeva dei soldi che prendevo perché non sa leggere.
Quando poi a fine mese rimaneva all’asciutto mi chiedeva come era possibile.
Io dicevo: “Nonno le banche ti fottono, meglio all’antica con i soldi sotto al materasso”.
È sempre colpa del sistema.
È sempre colpa degli altri.
Sta di fatto che quel natale il cazzo di mio cugino non si sgonfiava e mia zia, l’altra quella sguercia, doveva tagliare l’arrosto, mio cugino ha pensato bene di tirarlo fuori per farlo vedere che oramai eravamo tutti curiosi.
Mio fratello invece andava dal nonno e diceva: “Mi puoi prestare i soldi per la ricarica? Poi te li ridò”.
Non glieli ridava mai. Ci si comprava l’erba ogni mercoledì. Quel natale era caduto proprio di mercoledì.
Per scherzare mio cugino lo aveva poggiato sul tavolo e mentre mia madre glielo esaminava mio fratello ridendo, con la mannaia in mano, glielo tranciò di netto.
Ci ridiamo ancora su noi. Mio cugino ci ride un po’ meno.
A difendere mio fratello vi posso dire che fra l’arrosto di mio cugino e l’arrosto che doveva tagliare non c’erano molte differenze. Forse non era erba quella presa quel mercoledì.
Mio zio, il dentista, faceva fare sottobanco le dentiere ai miei nonni dai suoi odontotecnici e una cifra in più di qua e una di là nelle fatture ed erano i suoi clienti a pagare i denti nuovi dei suoi genitori.
Mio cugino, quell’altro, diceva al nonno che rimaneva sempre senza soldi a fine mese e allora quello la mancetta gliela dava. Non so se ci rimaneva davvero senza soldi, sta di fatto che ogni volta che andavo a casa sua mi diceva: “mi sono comprato questo nuovo gioco per la play, ottanta euro ma li vale tutti.”
Quando poi uno a uno ci fecero iscrivere all’università ci dissero: “Beh, ora il mondo è tuo. Puoi diventare ciò che vuoi, però per andare ad iscriversi alla facoltà di medicina è quello sportello lì”.
Quindi studiamo tutti. Siamo tutti avvocati, insegnati e medici. Siamo tutti fuori corso e ogni volta che ci chiedono quanto ci manca alla laurea noi diciamo: “Non credete di aver alzato troppo le aspettative per la nostra generazione?”.
Quando ci presentarono la fidanzata del cugino che si chiude sempre in bagno ci dissero: “Lei è Martina, fa l’estetista”.
E dopo minuti di silenzio dissero: “Non è molto ma almeno è un lavoro onesto.”
E quindi tu, con quella faccia lì che ci guardi e ci giudichi ti chiedo, la tua personalità dov’è?
Quando il tuo fidanzato ti fa le corna e tu lo perdoni, quando ti fischia di venire qui come un cane.
Quando il tuo amico ti prende per il culo dicendo che hai la r moscia o che hai il cazzo piccolo.
Quando tuo fratello ti dice che sei ritardato.
Quando ti incazzi per quel rigore inesistente.
Quando rapini quella vecchietta fuori dal supermercato.
Quando dici che in politica sono tutti ladri.
Quando leggi il cartello: “Pericolo! Non andare in spiaggia dopo la mezzanotte”
Quando lotti per i diritti delle donne ma comunque pensi che tua sorella sia un po' zoccola.
Quando ti ficchi lo spazzolino in gola per vomitare la cena.
Quando mi guardi io ti dico: “Te la compro io la personalità, su amazon la base costa 19.99.”
Voglio investire su di te.
Ti potrei dare la mia ma sono sicuro che non sapresti gestirla.




Alle mie sorelle Chiara, Sofia e Ginevra.

 

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