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Autore: They are almost Canon    28/02/2019    8 recensioni
una ragazza abbandona il suo bimbo neonato in un roseto...
ma il destino ha deciso che il bimbo vivrà e sarà un eroe....
Genere: Drammatico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cancer Sage, Nuovo Personaggio, Pisces Albafica, Pisces Lugonis
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Theodote aveva subito violenza mesi addietro da alcuni uomini di un villaggio vicino, essendo povera nessuno si era curata della sua condizione e lei, appena diciottenne, si era ritrovata suo malgrado incinta.
Di giorno, complice la sua esile figura, teneva occultata la sua gravidanza mentre viveva alla giornata, elemosinando cibo qua e là. Di notte piangeva disperata, pensando al futuro che non poteva dare a colui che portava in grembo.
In lei col passare dei mesi maturò la difficile e sofferta decisione di lasciare il bimbo al suo destino.
Arrivò il mese di febbraio, il sole ormai era in Pesci, quando una mattina – verso la fine del mese - fu colta dagli atroci dolori del parto.
Il figlio, un maschietto, nascque relativamente veloce e Theodote lo avvolse nell'unica stoffa pulita che trovò, rubata il giorno prima in un banco del mercato.
Non appena si sentì meglio prese un legnetto semicarbonizzato e con esso scrisse un messaggio su un pezzo della stessa "23 febbraio, anno della Dea 1727. Figlio mio, oggi nasci ..." non lo concluse ma prese fra le braccia il bimbo, e mentre lo alattava per non farlo piangere – nascondendolo sotto i pochi stracci con cui era vestita – si diresse poco fuori dal paese, verso quel roseto che tutti in paese temevano.
Vi entrò, l'aria era pesante seppur inebriata dal profumo dei boccioli, adagiò il suo bimbo e scoppiando a piangere tornò a casa dove una sua amica la trovò pochi giorni dopo, deceduta per gli stenti.

Intanto al Tempio il Cavaliere dei pesci era tornato da una breve missione, e dopo aver fatto velocemente rapporto tornò a casa, una costruzione in legno immersa in quelle rose tanto temute.
Camminando tra i petali notò un fagotto ormai logoro, e sentì un pianto disperato, accompagnato da ciò che sembrava un cosmo.
Si avvicinò e con suo grande stupore trovò il bimbo, vivo.
Capì subito che era stato abbandonato e decise di portarlo in casa e fu li che trovò lo scritto.
<< 23 febbraio 1727... ma è oggi.. >> lesse stupito.
Gli fu chiaro in quel momento che l'energia che sentiva provenire dal neonato era effettivamente ciò che pensava.
Dopo averlo lavato e deposto a riposare in una cesta, sicuro che nessuno sarebbe entrato in quella casa, si diresse da Sage – il gran Sacerdote – e gli disse tutto.
L'uomo capì che quell'infante sarebbe potuto divenire l'erede del Cavaliere inginocchiato ai suoi piedi e acconsentì alla sua permenanza presso la casa di colui che lo avrebbe addestrato.
<< Abbi cura di lui, crescilo come un figlio e un giorno dagli la possibilità di scegliere. E dagli un nome, lo merita >> disse congedandosi << accanto a lui sono sbocciate alcune vampire rose, le rose bianche. Il bimbo è come loro, una bianca rosa velenosa. Si chiamerà Albafica >> replicò, tornando dal piccolo.

   
 
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