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Autore: Lila_88    01/03/2019    0 recensioni
Gli anni passano e i ruoli cambiano all'interno della famiglia Camden. Saprà Simon accettare i cambiamenti?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Simon Camden
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2

A Glenoak, la vita in casa Camden era stata stravolta dall’arrivo della piccola Savannah. La notte era diventato molto difficile riuscire dormire, a causa dei pianti della bambina e dei continui battibecchi dei suoi genitori. Durante il giorno, invece, era indispensabile fare più silenzio possibile, se Savannah stava facendo il suo riposino, altrimenti si rischiava di incappare nelle ire di Lucy. Sam e David iniziavano ad essere stufi di questa situazione. L’iniziale entusiasmo di essere diventati per la seconda volta zii alla loro giovane età era rapidamente scemato di fronte all’intrusione di Savannah nelle loro abitudini. E così, andare a scuola, alla fine, era diventata quasi una liberazione. Un modo per prendersi una vacanza dalla loro nipotina. Eric, non a caso, passava quasi tutto il giorno in parrocchia. Per preparare il sermone domenicale non bastava più chiudersi nel suo ufficio per ottenere la concentrazione necessaria, perché il pianto di Savannah e i litigi di Lucy e Kevin oltrepassavano ogni muro dell'abitazione.
L’unica che stava a casa, sorbendosi tutto il giorno la stessa storia, era Annie, che cercava di fare del suo meglio per aiutare la figlia. Annie era anche l’unica a cui non sembrava pesare in alcun modo la presenza costante della famiglia Kinkirk.

Annie stava guardando l’orologio, sapendo che, da lì a poco, Ruthie e i gemelli sarebbero tornati a casa da scuola. Kevin sarebbe stato a lavoro fino a sera, mentre Lucy era al piano superiore con la piccola Savannah. Eric era invece uscito da poco per andare in parrocchia. Quando udì la porta sul retro aprirsi, la donna si affrettò per arrivare in cucina ed accogliere i suoi figli. Tuttavia, con sua grande sorpresa, il figlio che si trovò davanti, non era atteso.
  • Simon!
  • Ciao mamma!
  • Che ci fai qui?
  • Beh, diciamo che avevo voglia di casa.
  • E come hai fatto con l’università?
  • Oggi avevo solo un paio di lezioni, ma niente che non potessi saltare.
Lucy, con la bambina in braccio, scese dal piano superiore, raggiungendoli.
  • Ciao! E tu?
  • Ciao Lucy. Ecco qui la mia nipotina preferita!
Il ragazzo prese dalle braccia della sorella, Savannah. Lucy gli stava mandando delle occhiate interrogative, forse pensava fosse lì perché aveva delle novità su Mary, ma Simon cercò di rassicurarla con lo sguardo.
  • Avevo voglia di venire un po’ a casa e, poi, volevo vedere quanto è cresciuta questa bella bambina!
La porta della cucina si spalancò e da essa entrarono, nell’ordine, Sam, David, Martin e, per ultima, Ruthie. Simon si voltò proprio per osservarla, mentre i gemelli, sorpresi di vederlo, gli si attaccarono alle gambe. Lucy riprese Savannah che iniziava a lamentarsi.
  • E’ l’ora della pappa, scusatemi.
Lucy tornò al piano superiore, mentre Martin salutò velocemente Simon per poi andarsene nell’appartamento sopra il garage. Ruthie ebbe dei pensieri simili a quelli di Lucy, vedendo Simon in casa.
  • Hey. Che ci fai da queste parti?
  • Volevo vedere la mia famiglia. Che c’è di male?
  • Oh, niente. Mamma, senti, dopo posso uscire?
  • Dipende. Dove vorresti andare?
  • Vincent mi ha invitato al cinema e poi a mangiare una pizza.
  • Chi è Vincent?
Sia la madre che Ruthie ignorarono la domanda di Simon, mentre discutevano sul fatto che quella settimana la ragazza era già uscita un paio di volte con Vincent. Simon ascoltava attentamente la conversazione, provando a intromettersi di tanto in tanto chiedendo chi era Vincent. Fu distratto solo dai suoi fratellini che lo richiamarono, per sussurargli qualcosa in coro.
  • Vincent è il ragazzo di Ruthie.
Come sospettava, allora si chiamava Vincent il ragazzino che aveva osato avvicinarsi a sua sorella innanzi tempo. Avrebbe dovuto ottenere qualche informazione in più su di lui, per andare a parlarci e chiarire giusto un paio di punti. Nel frattempo, non aveva potuto fare a meno di notare come Ruthie fosse più truccata e curata dell'ultima volta che era stato a casa. Sembrava cresciuta d'un colpo. Non poteva andarsene di lì prima di assicurarsi che Vincent fosse un bravo ragazzo e, soprattutto, che le cose fra i due fossero più platoniche che fisiche.
  • Senti, prova a chiamare tuo padre, ma tieni presente che non sono d'accordo su questa uscita!
Ruthie sbuffò e lasciò la cucina.
  • Mamma, che tipo è questo Vincent?
  • Oh, sembra un ragazzino a modo. Lui e Ruthie si frequentano da qualche settimana.
  • Ma... Stiamo parlando di un tipo di frequentazione... Di che stiamo parlando, esattamente? Voglio dire... Questo Vincent è un amichetto tipo Peter, giusto?
Iniziando a mettere insieme i pezzi del puzzle che avevano condotto Simon e Glenoak, Annie sorrise.
  • Chi ti ha parlato di questa storia?
Simon si mise subito sulla difensiva.

  • Che stai dicendo? Voi ne stavate parlando un attimo fa! Ho le orecchie per ascoltare, sai? E poi sono qui per stare un po' con voi. Avevo bisogno di una pausa dall'università. Comunque, non hai risposto alla mia domanda!
Annie annuì, chiedendosi se fosse stata Lucy a mettere la pulce nell'orecchio di Simon.
  • Caro mio, credo che ormai Ruthie abbia passato la fase degli “amichetti”. Sono sicura di poter definire Vincent il suo primo ragazzo ufficiale.
Simon guardava la madre come se le fossero appena spuntate delle antenne.
  • Che cosa? Non pensi anche tu che sia troppo presto? Che sia troppo piccola per avere un ragazzo?
  • No, direi di no. Lucy e Mary erano più piccole di lei quando hanno iniziato a uscire con i ragazzi!
  • Ma... E' diverso!
  • Perché dovrebbe essere diverso? Finché Ruthie seguirà le regole di questa casa, sarà libera di frequentare dei ragazzi... Esattamente come hanno fatto prima di lei le sue sorelle. Ma forse so cosa è diverso, questa volta, per te.
  • Che cosa?
  • Ruthie è la tua sorellina minore e fra di voi c'è sempre stato un legame particolare. Credimi, Simon, è assolutamente normale che tu ti senta così.... geloso e apprensivo. La stessa cosa è successa a Matt, quando Mary ha conosciuto il suo primo fidanzatino. Devi solo imparare a convivere con il fatto che Ruthie sta diventando adulta.
Simon sbuffò. Ora capiva perché Matt l'aveva chiamato per dargli quella notizia. Aveva preso in giro Matt un sacco di volte quando le sue sorelle uscivano e lui si preoccupava come un matto. Adesso, dopo anni, si ritrovava a vivere le stesse preoccupazioni. Questa consapevolezza non lo fece sentir meglio. Simon decise che non avrebbe lasciato quella casa senza conoscere Vincent e accertarsi di persona di come stessero effettivamente le cose.




  
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