Lui "A cosa stai pensando?"
Lei "Che ho mille cose da fare e che non riuscirò ad incastrarle tutte"
Lui risoluto "scegli quelle più importanti!"
Lei "o quelle necessarie?"
Lui "ah bo! La filosofa sei tu..."
Lei dandole un pizzico sul braccio "scemo! ...tu invece?"
Lui "tu io!? Io cosa?"
Lei fingendo di essere spazientita "ma non riesci mai ad essere serio?"
Lui "sono serissimo! mi sto specializzando in concetti astratti! uso te per fare pratica!"
Lei "si come no! con te o si parla di cibo o fai lo scemo!"
Lei " 'scemo' due volte in un giorno non me lo avevi mai detto!"
Lei ridendo "si vede che non ce n'era mai stata occasione!"
Lui ironicamente "ah! ah! ah!"
Lei "dai, a cosa stai pensando?"
Lui "che ho fame...fame di una cosa buona...voglio la pizza! è un periodo che mangerei pizza tutti i giorni!"
Lei "vedi!? Con te si parla sempre di cibo..."
Lui "eh! come la maggior parte dei maschi sono limitato! anzi che non seguo il calcio!"
Lei rise.
Lui rise.
Lei lo aveva messo di buonumore dopo una giornata storta.
Lui amava quel viso solare.
Lei "stasera mi sa che rimanderò tutto a domani, mi dedicherò un po' di tempo così da unire le cose importanti a quelle necessarie!"
Lui: "vedi!? Te l'ho detto! hai fatto bene a studiare! io non ci sarei mai arrivato...anzi si, è la mia fermata!"
Lei e lui all'unisono "ci vediamo domani?"
Lei e lui "si!"
Risero.
Lui "riposati e divertiti!"
Lei "anche tu!"
Lui "e fa la brava!"
Lei "sempre!"
Lui aveva timore di guardarla.
Lei di essere vista.
Lui fece per scendere.
Lei lo fermò di slancio per un bacio.
Lui guardava fuori dal finestrino.
Lei anche.
Forse i loro occhi avevano paura di incontrarsi, forse...
Lui si voltò indietro mentre il treno stava ripartendo; avrebbe voluto rubare un altro minuto al tempo.
Lei stava guardando ancora fuori...sorrideva.