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Autore: whiterose21    01/03/2019    0 recensioni
Una bambina di soli nove anni assiste alla morte del padre, giustiziato per mano del loro signore di cui un tempo si fidava e scappata verso una prigione, trova aiuto verso un vampiro traditore che la accoglie e cresce come se fosse una figlia.
Nel mentre dopo sedici anni passati a cercare la cugina i figli dei discendenti dei clan si chiedono ancora cosa sia successo il giorno in cui la figlia del primo genito "scomparso misteriosamente" come il clan e la figlia, cercano la verità ma ormai non si possono più fidare di informatori e attendenti.
Tre discendenti scappano qualche anno dopo alla ricerca della cugina di cui si sanno poche notizie, e si pensa abbia viaggiato anche attraverso il tempo.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Legacy of Kain: Descendant's clan's '
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Intanto nelle tende quella mattina
Sembrò un incubo per Faustus, gli sembrava che il tempo ci mettesse moltissimo a far si che il sole tramontasse, consapevole che Xilel poteva essere ferita da un Sarafan o impalata, non poteva allontanarsi da quella tenda per via del sole, ma l’istinto di lasciare indifeso il vampiro solo per proteggere una persona che conosceva era troppo forte, e se mentre lui era li Xilel veniva assalita da Sebastian e poi uccisa?, se Sebastian o Marcus avrebbero tradito di nuovo Kain ha minacciato di uccidere lei, la sua povera piccla Xilel che non centra niente con il tradimento di uno di quei due imbecilli, non poteva pagare per loro, anzi se le fosse successo qualcosa sarebbe stato lui a tradire Kain senza importarsene delle conseguenze, ma difficile provò ad usare il sussurro << “Sei ancora sveglia?” >> chiese ma non ricevette risposta, sospirò e aspettò solo sette secondi che per lui sembrava un’ora prima di riprovare << “Ci sei?” >> chiese di nuovo ma non ricevette risposta neanche in quel momento, quindi aspettò un solo secondo che in quel caso sembrava cinque minuti di tempo << “Rispondi per favore” >> continuò ma non ricevendo nessuna risposta si avviò ad aprire la tenda ma il sole accecandolo lo fece arretrare e chiudere subito provcandogli solo un accecamento temporaneo in quel momento immaginò il peggio, si mise in posizione fetale e potandosi la testa vicino le braccia per nasconderla iniziò a mugugnare nel panico e riflette su come poteva condizionarlo così la paranoia.
Intanto Marcuus rifletteva su quello che stava succedendo, non capiva come poteva Kain dimenticare i rancori solo per lasciare spazio a questa nuova guerra, il timore che il signore dei vampiri avrebbe ucciso lui e poi gli altri quattro compagni lo faceva riflettere sul tradirlo un'altra volta, ma poi sarebbero comunque morti, ma se voleva darsi contro nel suo giudizio doveva per forza affidarsi alle scelte di colei che considerava la leader del loro gruppo, anche se lei molte volte ha detto che i leader erano altre persone, non era vero quella donna aveva il fegato, il carisma e la forza per essere il capo di quei quattro, senza di lei forse nemmeno lui come vampiro avrebbe avuto, anche se molto astuto, la consapevolezza di cosa fare lei invece gli ha dato uno scopo e forse se dalla sua parte gli darà dubbi ma anche certezze, lei gli ha fatto vivere l’avventura di affrontare gli Hylden, di capire la verità e di sicuro non era per niente comparabile al odio che provava per Kain come invece il rispetto che ha verso quella ragazza dai capelli d’argento, lui nullità con lei sembrava di non dover stare in un rango di dover essere il più forte per stare al suo fianco, c’era l’equità e di sicuro lei era ciò che si definisce un mito, lui la vide irraggiungibile all’inizio poi conoscendola vide che poteva raggiungerla vedere che lei non si pensava forte, ma viveva fianco a fianco con tutti, questa vampira non era di Kain pur la scopera scioccante, anzi non lo è mai stata, Xilel era una sua razza un suo clan, dove tutti potevano sedere a fianco a lei alla sua altezza, non era pecepibile, ma in quel caso Marcus stando vicino a lei non riusciva a leggerle la mente ne a vedere un futuro preciso, ma lui le darebbe carta bianca a occhi chiusi visto il gesto di dare un opportunità a un traditore dei propri simili come lui, con lei qualsiasi difficoltà sarebbe stata superata perché lei ha dimostrato che ciò che sembra impossibile o imbattibile un giorno esso sarà possibile.
Nel mentre del pensiero di Marcus, Magnus ancora è a confronto con se, lui era il campione dei vampiri e amava quella che era una discendente di Kain ma era comunque amava ache una consanguigna della sua nuova leader, di colei che lo ha salvato dalla dannazione nella prigione eterna e ha aiutato il suo signore Kain anche se ha fallito, lei poteva rifiutare di aiutarlo ma lo fece lo stesso, anche Kain lo aiutò in passato, era sempre a confronto con la scelta tra Xilel e Kain, se il suo signore ancora non lo considerasse un traditore di certo il campione invece d essere combattuto avrebbe scelto il proprio signore era a lui che ha giurato fedeltà, mentre invece a lei non ha giurato fedeltà ma scoprie che invece lo aveva fatto anche incosciamente essendo discendente del suo signore, però una discendenza che il signre ha rifiutato ma per quale motivo, era tutto ciò che un leader in erba cerca, ma lui ha gettato il padre nell’abisso e sterminato il clan, e poi Xilel avrebbe mille motivi per vendicarsi su Kain, ma ancora non lo ha fatto, e come se lei avesse dimenticato o lasciasse stare come se convive con questa consapevolezza, ma invece di fare quello che è ovvio opti per altre scelte rendendosi imprevedibile e unica, ma la scelta sembrava quasi ritorsele conto, ma comunque lui sarebbe stato a vedere, ma ancora combattute per scegliere tra uno dei due, ma una cosa era certa chiunque dei due avrebbe scelto forse solo Xilel avrebbe saputo capire e accettare mentre Kain poteva prenderla sul personale e far del male, o vice versa si come lui non sa leggere nell’anima della ragazzina.
Nel mentre, Sebastian era a disagio riviveva come fleshback viventi ciò che ha fatto, ed era terribile angosciato, poteva ancora una volta impedire a Kain di conquistare Nosgoth, ma a quale discapito, e vero che una volta fatta fuori Xilel, lui avrebbe avuto tempo per nascondersi ma non sarebbe batato a fermare Kain dalla sua furia e niente lo avrebbe di sicuro reso certo che qualcuno o qualcosa avrebbe tenuto lontano il signore dei vampiri dal compiere la propria vendetta, a graziarlo quella volta è stata lei ma poi non ci sarebbe stato nessuno, ma qualcosa lo soffocava sempre il dubbio che le cose si sarebbero ribaltate una volta che Kain avrebbe conquistato tutta Nosgoth, in verità ha avuto quella sensazione anche quando Xilel lo convinse a unirsi al suo gruppo e ciò gli faceva venire sempre un dubbio sul tradirla, era importante ciò che stava assistendo avrebbe potuto vedere un dramma e fare parte di una parte della storia che rimarrà impressa per il resto della durata dell’impero di Kain, di sicuro per assistera ciò sarebbe valso resistere alla tentazione di tradire i propri alleati, chissà come tutto ciò andrà a influire sul destin, e sulle redini di ciò che stava accadendo.
Giunti gli ultimi raggi del tramonto tutti i vampiri uscirono dalle tende. Le smontarono e si misero in marcia dopo una lunga riflessione dei quattro alleati si misero al fianco di Xilel in marcia con lei, mentre i luogo tenenti si schiaravano in ordine dietro Kain, e i discendenti erano a loro fianco, ma Xilel non era a fianco di Raziel, ciò faceva capire la grande differenza che vi era tra i due, Razie obbediva a Kain cecamente, Xilel dopo quello che subirà in futuro no, preferisce rimanere al pari degli alleati o dei semplici vampiri soldato, elevarsi per lei era solo un modo di essere considerata un fenomeno da baraccone, non era piacevole per lei, e ciò influiva sempre sull’ugualianza che voleva avere con gli altri senza essere considerata qualcosa in più.
Quella sera
La marcia ricominciò senza problemi i Sarafan sembravano non averli notati, ma in verità loro erano incasinati di pensiero non riuscivano a coordinarsi a capire ma comunque era deciso si sarebbero tutti lasciati morire in quella fortezza a Meridian e non vi era discussioni, e osservano i vampiri avvicinarsi, quando Kain fu li d’avanti fece un discorso << Signori oggi ritentiamo un attacco fallito molto tempo prima >> disse lui voltandosi nella schiera e tutti lo ascoltavano, << Ma ormai il guardiano del pilastro del tempo e il signore dei Sarafan sono morti quindi oggi sono certo che la vittoria sarà nostra! >> esclamo e subito i vampiri si incitarono << Oggi è il giorno in cui l’impero delle tenebre nascerà >> continuò e sutti giù iniziavano ad applaudire << Oggi è un giorno che non dimenticheremo, ma domani sarà un giorno che il mondo non dimenticherà! >> disse e poi tutti iniziarono a urlare e alcuni a fischiare come allora disse una frase che si sperava stavolta fosse di buon auspicio << E ora ricordate! Fino a quando uno di noi è in piedi siamo una legione! >> gridò e in quel momento urla e fischi dei clan di vampiri divennero udibili anche ai Sarafan che barricati nella loro fortezza si preparavano ad attaccare solo con gli arceri e delle botti di acqua e olio bollente, non notarono nemmeno Rahab e i propri figli attaccarono dall’acqua uccidendo le vedette di terra e tingendo le acque di rosso, solo pochi riuscirono a capire lo sventurato destino che li aspettava e in massa stavano correndo fuori e ciò permetteva ai vampiri acquatici di prenderli e trascinarli in acqua con tonfi rumorosi che avvertivano gli altri che pur provando ad attaccare finivano al interno dell’acqua e prima di soffocare i vampiri aprivano uno squarcio nelle gole, mentre gli Zephonim sterminarono le sentinelle dai palazzi alcuni gettandoli a terra altri semplicemente facendoli implodere con la magia “implosione” mentre atri ancora gli veniva succhiato via il sangue inutile accedere il fuoco di vedetta, venne il turno di Dumah e Turel  che caricarono con le loro schiere le mura sfondandole e di sicuro sovrastando chi vi era dietro, Raziel fu un attimo pacato ma fu subito tra coloro che assaltavano, Melchiah nelle retrovie pensava a non far scappare nessuno, insieme a lui vi erano Rainer e Malachia ad aiutarlo nel compito oltre che i membri del suo clan, con Turel e Dumah vi erano Dunah e Tauros, mentre Saphire aiutava a sterminare arceri e sentinelle con gli Zephonim, Xilel senza i suoi alleati che aiutvano gli assalitori e le retroguardie, stava con Raziel e insieme stavano marciando verso la sala centrale dei guerrieri per conquistare, con loro vi era anche Kain che osservava le mosse dei due sembravano assomigliarsi in strategia e in altro, ma sapeva che vi era la sua differenza anche in ciò che vedeva, il loro assalire le vittime e lo stile di lotta era diverso ma entrambi basato sulla stessa tecnica la tattica, l’attenzione, lo studio dello spazio, lo studio del cordinamento ma il modo di colpire è diverso, ma etrambi avevano la loro eleganza.
Presto si ritrovarono nella sala con un solo Sarafan ad aspettarli, Drawhart era li ma non per lottare contro Raziel e neanche Kain, ma con Xilel, la osservò sapeva di dover affrontare il signore dei vampiri e uno dei suoi figli, ma ciò che desiderava di più era la rivinciata sulla vampira dai capelli d’argento, allora Xilel capì chi era quel ragazzo << Mi devi la rivincita alle torri >> le disse ma finse di non aver sentito << L’unico nemico che combatterai sarò io >> disse Raziel intromettendosi << Tu non sei nei miei interessi ma lei si >> disse indicando la vampira e lei sbuffò << Davvero vuoi scontrarti contro di lei? Sai sarebbe capace di farti implodere in minor tempo di quanto io possa sconfiggerti >> disse lui scerzandoci e lei gli diede una gomitata per gioco, mentre il Sarafan non trovò divertente la cosa ma decise di affrontare Raziel invece che il target scelto da lui.
Raziel studiò il suo avversario mentre lui si gli girava intorno scrutandolo per capire dove avrebbe attaccato, entambi cocentrati l’uno sull’altro per capire chi dei due avrebbe fatto una mossa falsa per iniziare lo scontro e far si che l’altro si determini il vincitore, ma la brama di voler sfidare Xilel fece commettere a Drawhart l’errore che avrebbe pagato caro, attaccò per prima Raziel non contando la difesa che lui ha eretto, infatti non ci volle molto a respingerlo e andargli adosso mentre il Sarafan cercò di rotolare da un lato ma il vampiro gli fu subito adosso e lo colpì violentemente il giovane non morì ma capì che ancora non era all’altezza di affrontare un avversario come Xile, o Raziel e fu così che venne catturato ma non vampirizzato, osservava dal cima della fortezza i compagni cadere o essere vampirizzati, ma lui pensò che morire combattendo fosse più onorevole di ciò che stavano facendo vedere i tre vampiri a lui, tutto finì e Drawhart allora si scosse gettandosi in acqua e fingendosi un cadavere si fece porare via dalla corrente del fiume.
Nel istante in cui il Sarafan cadde Kain, Xilel e Raziel uscirono vincitori Nosgoth era loro e ora l’impero di Kain aveva preso forma ciò che rimaneva da fare era di comandare la servitù dai pilastri, infatti per erigere un regno toccava costruirlo, ci sarebbe stato molto da lavorare e ancora per Xilel non era il tempo di tornare al suo tempo con i cugini e quindi un altro po’ di tempo lo avrebbero sprecato ancora li ad aiutare Kain a erigere il regno.
Non avendo subito grandi perdite dovevano solo fare si che il popolo schiavo sia sempre sotto dominazione vampirica, ciò ha creato in quei anni le varie ribellioni e Drawhart si stava solo preparando al ritorno per sconfiggere Xilel, ma non sapeva quanto lontano fosse quel momento pur il giuramento di vendetta.
Dopo qualche anno vi sono i pre-addi
Prima di ripartire per il futuro Xilel e cugini comunicarono il fatto che volevano ripartire per far perdere tempo Kain decise per far perdere tempo e far rispensare ai dieci guerrieri sulla scelta, ormai c’era poco Baby Dunah era triste di ciò, le piaceva ascoltare le storie del futuro della Dunah del futuro, però allo stesso tempo la piccola le doveva venire, ma Kain invece voleva sfruttare la piccola ma se non fosse bastato avrebbe dovuto decidersi a confessarsi a Xilel.
Quella sera infatti durante i festeggiamente Kain cercà di passare con la vampira dai capelli d’argento il maggior tempo possibile, voleva che quella notte fosse infinita e che gli dasse il tempo di trovare il coraggio, allo stesso tempo vedeva la giovane divertirsi e essere felice, vi erano le migliori donne dei clan e soprattutto i migliori servi e sangue in abbondanza, per come la vedeva Kain di sicuro gli altri avrebbero accettato di non partire ma Xilel non era facile da corrompere, la piccola Dunah fece la sua sceneggiata ma non funzionò alla perfezione allora decise di prendere Xilel da parte con un calice di vino e la condusse nel miglior luogo della magione.
Trovandosi li guardarono la luna e le mille stelle di quella sera << Questa serata è magnifica non pensi Kain? >> chiese lei sorridendo lui annui << Ma non è l’unica cosa magnifica qui >> le disse << Mi lusinghi lo sai >> disse ridacchiando, << Sai ancora non ho preso bene il fatto che tu voglia andartene >> disse tirando in ballo il discorso <> disse lei << Allora sbrigali da qui dal mio impero >> le disse supplicante << Non posso, sono cose molto urgenti che richiedono la mia presenza >> gli disse freddamente ma il signore dei vampiri scosse la tessa e cercò di mettersi a nudo << Anche io necessito di te qui con me, al mio fianco >> insistette << Io necessito ancora che tu sia qui, Xilel stai con me io posso offrirti un futuro sicuro, noi potremmo governare su Nosgoth >> le disse non confessandosi << Dominare Nosgoth non è nei miei interessi principe delle tenebre >> rispose con toni freddi e disinteressati << Allora fallo per il mio cuore malato della tua presenza >> le disse << Non ti ucciderò più e accetterò qualsiasi cosa ma ti prego non andartene >> continuò a dirle lei poteva solo sospirare e chiudere gli occhi immaginarsi come regiana di Kain ma ricordandosi di ciò che farà in futuro non riesce a concepire di diventare una regina << Per te farei qualsiasi cosa pur di impedire la tua partenza >>  le disse la promessa peggiore che poteva proporle, tutti e due sapevano che non l’avrebbe rispettata e ciò dava motivo in più al rifiuto di Xilel allora lei dovette sospirare ancora e inventare una sorta di promessa << Kain lascia che io finisca questi affari urgenti, e pensi a tutto questo un giorno tornerò da te e allora ti darò una risposta certa sui miei veri sentimenti >> disse lei deludendo il vampiro, lei sparì da li come aveva seguito il vampiro, ormai l’alba si avvicinava e Kain deluso non volle andare a salutare la vampira dai capelli d’argento.
Ognuno dei discendenti dei futuri clan diede l’addio ai loro genitori andò nella macchina tessitrice del tempo, il trriste addio rimarrà nei loro ricordi come la grande avventura vissuta in quel tempo e la cultura fatta li che li fece aspirare a nuovi obbiettivi forse mai pensati nella loro esistenza.
I cugini videro i clan dei padri prendere forma, vedere come all’inizio non andavano bene le cose e la fatica dimostrata dai genitori per gestirla li spronò nel futuro Tauros e Dunah a creare dei clan propri mentre Saphire e Rainer volevano ancora cercare una risposta su cosa fare in futuro, ma Rainer voleva ancora diventare un maestro della magia oltre che la tattica, forse voleva perfino viaggiare però troppi preggetti erano quindi doveva di sicuro combinarli o rimandarli, mentre Saphire aveva per ora l’obbiettivo di capire davvero cosa avrebbe fatto, o chi sarebbe diventato, Malachia aveva deciso di voler rimanere con Josesh e imparare le arti delle cure ciò le avrebbe fatto continuare il viaggio con Xilel e i suoi compagni.
Per quanto riguarda Xilel una volta che saranno trascorsi gli anni giusto aveva in mente di tornare nel futuro solo per vedere se è riuscita a salvare Raziel dal suo destino infame.
Invece Faustus aveva in mente di seguire Xilel qual’unque cosa avesse deciso di fare, forse avrebbe voluto chiederle la mano ma ancora sentiva che era presto per una tale richiesta già averle dichiarato i sentimenti era difficile, poi poteva cambiare idea in qualsiasi momento.
Sebastian e Marcus erano ancora come chi legge la storia vuole sapere veramente come continuerà lo spettacolo, capire se potrà vedere altre avventure o davvero potrebbe finire così in modo deludente e senza forse un finale, o pure d’avverlo l’autrice avrebbe avuto reclami per ciò che scriveva, o se la gente l’avrebbe criticata in negativo e in fine fatto una petizione per far chiudere la sua pagina, di sicuro se lo faranno loro due saranno i primi a metterci la firma.
Magnus invece aveva la convinzione di volere nella propria vita Dunah, e ciò gli dava ancora maggior forza per affrontare il padre di lei per poi chiederle la mano.
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Dialogo tra0 Whitrose21 e i personaggi coinvolti in Descendants of the clan's story:
Xilel: Bene così questa storia è finita giusto?

WR21: Si, comunque è stata una avventura non credi?
Faustus: Se ci hai fatto penare...
Kain: E poi mi hai fatto andare in fried zone! 
WR21: Comunque ringraziate i lettori perchè hanno perso tempo per leggere questa cosa
Xilel e cugini: Grazie a tutto il pubblico
WR21: Comunque nei saluti finali ringrazio i lettori
Sebastian: Spero vivamente che aprano una petizione per chiudere la tua pagina

 

 
   
 
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