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Autore: Fujiko91    02/03/2019    2 recensioni
Ciao!
Eccomi ritornata con una nuova storia!
Draco ed Harry sono dei cinquantenni, si sono sposati e il loro matrimonio andava alla perfezione fino al ritorno nelle loro vite di Sirius Black. Da lì in poi molte cose capiteranno...
Harry sarà perseguitato da molti fantasmi del passato e tutto questo l'ha portato e lo porterà a fare delle scelte!
Auguro una buona lettura a tutti!
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Sorpresa | Coppie: Albus Severus Potter/Scorpius Malfoy, Draco/Astoria, Draco/Harry, Harry/Ginny
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Betato: ringrazio Crazy Lion per la sua correzione dei piccoli errori! :*



 

Non aveva mai fatto parte di nessun gruppo. Non le interessava legare con gli altri maghi e streghe di quella scuola o della sua casa.

Voleva solo passare le sue giornate a creare nuovi incantesimi e a leggere libri magici nella sezione proibita.

Era orfana, non aveva mai conosciuto i suoi genitori. Era stata data in affido a molte famiglie magiche, ma non si era mai trovata bene.

Un giorno, mentre se ne stava in disparte, sentì alcuni studenti parlottare tra loro della Foresta Proibita, l’unico luogo loro vietato essendo pieno di insidie e di creature malvagie. A Briana piacque fin da subito e decise che si sarebbe costruita una casetta all’interno di quel luogo così temuto da tutti, un posto in cui trovare la pace che tanto agognava.

Aspettò le feste di natale e mentre tutti se ne erano andati dai vari parenti , lei si inoltrò nella foresta proibita.  Quel luogo era così bello! Ebbe il suo primo incontro con un unicorno, tanto da farle pensare che forse non fosse poi così oscuro come avesse immaginato. Ma dopo un paio di passi si ritrovò nel villaggio di alcuni Centauri i quali vedendola mostrarono i denti. Uno di loro le si avvicinò e domandò, minaccioso:

“Ma cosa abbiamo qui?”

“Il mio nome è Briana! Non sono venuta fin qui per cercare guai!” chiarì.

“Non solo abbiamo una strega, ma pure impertinente! Nessuno ti ha detto che noi Centauri non siamo amici di voi maghi?”

“Non mi importa nulla! Se non si sposta sarò costretta a usare le maniere forti!”

Il centauro fece un cenno di disgusto, ma alla fine la lasciò passare come intuendo il suo vero potere.

Dopo aver camminato un’oretta circa , finalmente giunse al centro di quella foresta, e capendo che quello era il luogo perfetto, con l’uso della sua bacchetta costruì la sua casa tra due querce secolari.

Non era troppo grande ed era fatta in pietra con due grossi camini alle due estremità, per tenerla calda.

Decise di ricoprirla di Edera così da mimetizzarla alla perfezione al resto della foresta.

Alla fine risultava perfetta. All'interno c’erano pochi mobili, un letto , una cucina e un bagno. Ma soprattutto calderoni, uno scrittoio e varie mensole piene di pozioni e di libri proibiti che Briana prendeva dalla scuola di Hogwarts.

Quella sarebbe stata la sua abitazione sicura.

Al mattino si alzava presto , faceva una piccola colazione a base di Tè  e biscotti, poi si vestiva e infine con un crack si dirigeva al suo dormitorio e da lì andava a lezione. Nessuno  mai se ne accorse.

Durante il secondo anno Briana se ne stava come al solito seduta al  grande tavolo ad ascoltare annoiata i nomi dei nuovi arrivati. Si stava per addormentare quando udì il cognome Malfoy. Si destò immediatamente  e con il suoi occhi scuri scrutò il giovane ragazzo biondo chiaro che si stava dirigendo verso quel tavolo, non riusciva a capire se fosse felice o meno. Ma lei lo era, finalmente avrebbe conosciuto un discendente di quella grande famiglia purosangue e oscura che erano i Malfoy!

Non si sentiva davvero attratta dal giovanotto che ora le si era seduto di fronte, ma dal suo cognome.

Quando il preside diede ordine di poter tornare nelle proprie case Briana si alzò per prima, fece il giro del tavolo e andò vicino al nuovo arrivato

“ciao! Io sono Briana. Potremo diventare amici se lo vuoi. A proposito, come ti chiami?”

“Io mi chiamo Scorpius! Scusa, ma ora devo andare a parlare con un amico, ci vediamo dopo” la liquidò.

Briana rimase immobile tra l’offeso e l’arrabbiato. Ma quando si voltò per guardare quell’amico così importante, la sua rabbia crebbe nel vedere un Potter! Non poteva crederci! Un altro di quei luridi che avevano portato alla morte l’oscuro… e per giunta un Malfoy ne era amico… inaccettabile.

Prese i suoi libri e se ne andò.

Decise di tornarsene nella sua casa nella foresta proibita. Intanto nessuno si sarebbe mai accorto della sua assenza.

Arrivata nell’abitazione, prese uno dei suoi libri d'incantesimi e si andò a sedere in poltrona.

Dopo un po’ si alzò e decise di farsi una bella passeggiata, sicuramente l’avrebbe rilassata maggiormente.

Alla fine giunse nei pressi di un ruscello e proprio lì, incastrata tra due rocce, una bacchetta.

Una qualsiasi maga non l’avrebbe mai riconosciuta, ma Briana la riconobbe e la portò subito all’interno della sua casa.

“Non ci posso credere… ho trovato la bacchetta di Sambuco. Devo subito controllare che non ci siano rimaste tracce del potere o dell’anima di Voldemort.”

Prese un pentolone, vi immerse la bacchetta e dopo un po’ si mise  a leggere degli incantesimi. E dopo aver estratto quello che le pareva proprio un frammento di quell’anima così oscura, decise di trovargli il contenitore.

“Cosa posso usare… Uhm, ma certo, il cadavere del gatto!”

Andò sul retro dove aveva ricavato un piccolo giardino, nel quale purtroppo un anno prima aveva dovuto sotterrare il suo amato gatto nero.

E ora finalmente aveva recuperato un’anima da inserirvi e avrebbe riavuto il suo micio. Portò il cadavere in decomposizione in casa e lo mise nel calderone, poi vi mise anche la bacchetta e dopo aver pronunciato delle parole, una nuvola nera uscì da essa ed entrò nel gatto.

Dopo un po’ l’animale uscì sulle sue zampe dal pentolone e si guardò intorno, poi vide Briana, ma prima che potesse parlare la strega disse:

“Sei debole, non hai recuperato nessuno dei tuoi poteri. Non sono ingenua, non sono al tuo servizio.”

“Come osi rivolgerti a me in quel modo? Tu non sai chi sono io.”

“Sei Voldemort! Ma non mi importa. Io sono Briana e sono molto più potente e oscura di te! Ora io posso ucciderti o posso farti vivere, ma tu sarai il mio gatto nero per sempre, ci stai?”

Quella ragazza non stava scherzando e Voldemort non si sentiva più così potente come un tempo, quindi accettò il patto.

Il giorno dopo Briana tornò ad Hogwarts e lì, durante la lezione, si andò a sedere vicino al nuovo arrivato.

“Ciao. Ieri non sono stata molto educata con te, ho visto che sei amico con Potter! Vi conoscete da tanto?”

“Sì, suo padre sta con mio padre.”

“Oh! Questa si che è una vera e propria sorpresa!”

In quel momento dovette interrompere la conversazione visto che era appena entrata la professoressa.

Tirò fuori il suo libretto degli appunti ed iniziò a disegnare dei pentagrammi, non aveva intenzione di scriverci quelle stupidaggini sulla protezione dei babbani e dei mezzosangue.

Finita la lezione, prima che Scorpius potesse andarsene, lei se lo era già preso a braccetto.

“Dobbiamo andare alla prossima lezione; e dimmi, qual è il tuo animale magico?”

“Un gufo reale, apparteneva alla mia famiglia da secoli. E il tuo?”

“Il mio è un gatto nero! Vieni con me e lo vedrai!”

Appena entrarono nell'aula un professore si avvicinò ad entrambi e disse:

“Signorina, avevo saputo che il suo gatto era morto! Ma invece vedo sul suo banco un nuovo gatto nero.”

“Già! Si vede che il gufo che le doveva consegnare la lettera si è perso!”

“Basta che non si ripeta più. Oh signorino Malfoy, visto che non c’è più posto si deve sedere vicino a Briana.”

Scorpius si accorse che la mano della maga stringeva con forza la sua e così annuì in assenso.

Appena si sedettero la strega chiese:

“Allora cosa ne pensi del mio gatto? Non lo trovi carino?”

“Sì… ma dal suo sguardo mi sembra di non piacergli molto…”

“Sciocchezze! Vero gatto?”

E si portò il felino davanti al viso come se le avesse potuto rispondere da un momento all’altro.

Scorpius ne rimase affascinato. Quella maga lo affascinava.

“Senti, che ne dici di venire a casa mia?” chiese così all’improvviso Briana.

“Aspetta, hai una casa tutta tua qui?”

“Sì! Nella Foresta Proibita.”

“Perché me lo dici?”

“Tanto anche se ti ci inoltri per cercarla , sicuramente verresti ucciso!”

Scorpius avrebbe dovuto preoccuparsi delle parole usate, e invece era così felice di aver trovato quella maga tanto simile a lui.

I due, finite le varie lezioni, andarono in un luogo tranquillo e alla fine con un crack arrivarono vicino alla casa.

“Eccola! Ti piace?”

“Sì, è carina.”

“Aspetta un attimo qui, devo mettere Voldemort nella sua cuccia.”

“Come si chiama il gatto?” chiese pallido il giovane mago.

“Si chiama Voldemort! Oh, credevo di avertelo detto!”

“Non fa nulla, tanto è solo un nome no?”

“Già.”

Briana entrò  e si richiuse la porta alle spalle.

“Allora ora, hai capito perché mi servi?”

“Credo di sì, quello là è il figlio di Draco e il nipote di Lucius, ma perché usarlo?”

“Per arrivare ad Harry Potter! Pare che Draco esca con lui. Sì lo so, è tutto molto interessante!”

“Oh sì, lo è” aggiunse il gatto nero.

La maga uscì e raggiunse il suo nuovo amico.

Erano passati quattro anni scolastici e mentre Briana stava per concludere i suoi studi in quella scuola, Scorpius no.

“Sai, penso di essermi innamorato di te… lo so sono uno stupido.”

“No, non lo sei! Anch’io penso di esserlo!”

E così facendo Briana venne messa a conoscenza del piano di Lucius dallo stesso Scorpius, poi un giorno disse al mago:

“Tuo nonno ti sta usando! Poi ti abbandonerà, non puoi permettergli di usarti!”

“E cosa dovrei fare…”

“Uccidilo! Usa la magia oscura. Levati il pensiero, aspetta che tuo padre vada da lui per vendicarsi e fallo!”

Scorpius annuì in assenso. All’epoca gli pareva un buon piano; non aveva letto tra le righe, non aveva compreso che Briana voleva solo sbarazzarsi dei Malfoy e dei Potter.

E c’era un motivo per cui lo voleva fare e quel motivo glielo aveva chiesto Voldemort.

“Tu ogni giorni mi dici che lo fai per te, ma poi vuoi liberarti di tutti coloro che io odio. Dimmi, perché lo fai?”

“Perché sono morti i miei genitori, erano nel tuo esercito. Se fossero morti in battaglia non sarei così piena d’odio. Ma sono stati venduti dai Malfoy per non venire condannati a morte. E sono stati catturati da Harry Potter!” esclamò furibonda e batté un piede a terra.

“Oh! Meraviglioso! Entrambi odiamo le stesse persone. Penso che tu abbia ragione, mi piaci Briana.”

“No gatto. Tu sei solo una delle mie pedine, ecco tutto.”

“Sì vero! Vedi che inizi a capire?”

Scorpius alla fine aveva portato a termine la sua missione.

“Ora che l’ho ucciso cosa facciamo?”

“Oh no, mio caro! La vera domanda è: cosa farai tu?”

“Come sarebbe a dire?”

“Hai usato un incantesimo senza perdono, nemmeno Harry Potter può salvarti dalla pena di morte!”

Scorpius scappò via lontano da quel luogo e  si ritrovò davanti al Ministero, dove venne raccolto da Albus.

***

E ora davanti a quella casa nel cuore della Foresta Proibita c’erano loro: Harry, Draco, Hermione e Ron, i quali desideravano sapere solo il motivo di così tanti dolori, anche se pensavano che fosse tutta opera di Voldemort.



Angolo dell'autrice:

ringrazio che sta continuando a recensirla! E mi scuso per il mio ritardo nell'aggiornarla, ma sono stata davvero molto occupata u.u
Comunque questo capitolo è interamente dedicato a Briana! Cosa ne pensate della villain di questa storia? *u*
Fatemelo sapere! Grazie! :*

Ringrazio _Crys_ e Allessandrodago_94 per le loro recensioni! :*
A chi segue e chi l'ha inserita nelle preferite ecc. grazie! E un grazie anche ai lettori silenziosi :*

A presto! Fuji.

 

 
  
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