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Autore: NeverEnoughOfStyles    03/03/2019    1 recensioni
Una storia d'amore nata da una dolce cioccolata calda e una lenta nevicata.
(Christmas one shot, Larry Stylinson)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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È la vigilia di Natale e piccoli fiocchi di neve stanno scendendo lenti e silenziosi dal cielo, colorando e rivestendo di un manto bianco la città di Londra.

Sono appena le 5 p.m. ed è già buio. Solo le luci dei lampioni e delle decorazioni natalizie nei giardini delle case illuminano le strade innevate, mentre Harry si stringe nel suo cappotto pesante per ripararsi dal freddo.

Sta tornando a casa dopo la solita corsa ai regali last minute. Ogni anno si promette di farlo per tempo e finisce sempre a girare disperatamente per negozi il giorno prima di Natale.

Fortunatamente è riuscito a comprarli per tutti, familiari e amici, infatti le sue mani sono piene di borse e sacchetti di ogni misura. Stanco ma soddisfatto dello shopping appena concluso, continua a camminare con l'aria gelida invernale a scompigliargli i capelli. Gli stivaletti consumati, che ancora non si è convinto a buttare via, affondano sullo strato sottile di neve producendo un suono croccante, lasciando alle sue spalle una scia di impronte scure assimetriche. 

Sta per imboccare la via di casa, quando in un angolo scorge una casetta di legno, una di quelle adibite a bancarella nei mercatini natalizi, che non aveva mai notato prima di allora in quel posto. Incuriosito si avvicina alla luce che vi proviene dal suo interno.

Hot Chocolate

Legge sulla targhetta argento affissa sulla sporgenza del tetto e abbassando lo sguardo, i suoi occhi incrociano quelli azzurri di un ragazzino della sua età.

"Ciao!" Esclama questo, sistemandosi il ciuffo sulla fronte che sbuca da sotto il classico cappello rosso di Babbo Natale.

"Ciao!" Ricambia Harry con un sorriso ampio, mettendo in mostra le fossette sulle sue guance arrossate.

Il giovane dietro il bancone gli sorride e il riccio rimane subito rapito dalla sua bellezza. 

"Sono Louis e vendo cioccolate calde in cambio di un'offerta libera. I soldi sono destinati ad un'associazione benefica per i bambini malati di leucemia." Gli spiega strofinando assieme le piccole mani coperte dai guanti.

Harry ascolta attentamente la sua voce delicata parlare e produrre una nuvola di vapore attorno a sé, incantato. 

Continua a fissare i suoi occhi chiari come se non fosse in grado di fare altro, per questo Louis si lascia scappare una risatina e: "Ne vuoi un po'?" Domanda inclinando la testa.

Harry sembra risvegliarsi da un sogno ad occhi aperti e annuisce velocemente, i boccoli umidi che sobbalzano al movimento e le gote ancora più rosse. Ha proprio bisogno di qualcosa per riscaldarsi e su cui concentrare l'attenzione che non sia il bellissimo viso angelico di fronte a lui.

Il ragazzo dietro il bancone afferra una tazza di carta e la riempie del liquido fumante, Harry continua a seguire tutte le sue azioni. 

Sentendosi osservato, il giovane dagli occhi azzurri alza di nuovo lo sguardo nelle sue iridi verdi e quel contatto visivo gli blocca il respiro per qualche secondo di troppo. "Ecco a te, ...?" 

"H-harry." Balbetta il ventenne prendendo la cioccolata che gli porge successivamente, le mani tremanti.

Decide di sorseggiarla con calma lì vicino, perché con quella in mano e le borse, non riesce anche a tirare fuori i soldi per pagarlo. O forse vuole solamente trovare una scusa per passare un altro po' di tempo in sua compagnia. 

Nel frattempo Louis serve altre cinque persone, mantenendo un atteggiamento cordiale e gentile nei confronti di ognuno. Sembra un folletto scappato dal polo nord, trasportato in quell'angolo di mondo per donare felicità e amore gratuiti ai passanti.

Harry è costretto più volte a voltare la testa da un'altra parte quando Louis lo scopre a fissarlo. È solo che brilla e il riccio ama da sempre contemplare le stelle. 

"Harry, ti serve un tovagliolo?" Chiede ad un certo punto Louis, notando le sue labbra sporche. 

Harry per poco non si strozza nell'ascoltarlo pronunciare il suo nome e realizza di voler sentire quel suono ripetersi per il resto della sua vita.

"Sì, grazie." Mormora avvicinandosi di nuovo a lui. 

Si pulisce la bocca mentre due occhi blu intensi sono incollati su di lui e sulle sue labbra in particolare.

Dopo aver bevuto l'ultimo goccio di cioccolata, Harry getta nel cestino la tazza e ritorna dal ragazzo con una banconota da dieci sterline.

Louis sbarra le palpebre quando la vede. "Wow, gentilissimo. Grazie mille!" 

Il modo in cui si formano quelle rughette ai lati degli occhi limpidi e luccicanti, mentre le sue labbra sottili si tirano in un sorriso smagliante, lo lascia a bocca aperta, ammaliato. È stupendo, non ha mai visto niente e nessuno di più bello senza ombra di dubbio.

E quando capisce che sta iniziando a chiudere i battenti, Harry sa che non può semplicemente star lì impalato a guardarlo mentre si allontana da lui. Non può lasciarsi scappare una simile occasione. Non può più immaginare un futuro senza quegli occhi e quel sorriso.

È per questo che, racimolando tutto il coraggio possibile, pronuncia un timido: "Ti va di cenare con me?" Talmente piano che per un attimo teme non l'abbia sentito.

Ma Louis si volta verso di lui, i capelli a cadergli nuovamente davanti agli occhi che quindi sposta con un rapido gesto della mano. E ancora quel sorrisetto da infarto che gli scalda il petto come la cioccolata gli aveva intiepidito le dita gelate.

"Davvero?" 

Harry annuisce mordendosi un labbro, spaventato dalla possibile risposta negativa.

Invece lo sorprende mormorando un delicato: "Va bene, mi piacerebbe molto." Che lo manda decisamente su di giri, ma cerca di non darlo a vedere mordendosi la lingua e trattenendo un gridolino di gioia.

Harry aspetta pazientemente che chiuda la casetta a chiave per poi raggiungerlo. Louis lo affianca saltellando, mossa imprudente che lo porta a scivolare sul marciapiede ghiacciato e non cade a terra solo grazie ai riflessi pronti del riccio che gli arpiona i fianchi giusto in tempo. Louis, dopo essersi ripreso dallo spavento e l'imbarazzo, solleva la testa e sistemandosi il cappello buffo sul capo, lo guarda ancora un attimo negli occhi, i quali riflettono gratitudine e una luce nuova, diversa che non sa come definire. Non ancora.

In un'altra situazione Harry sarebbe scoppiato a ridere, ma adesso può solo tacere e incamminarsi con lui sotto la neve, la quale puntella i loro giubbotti di minuscoli cristalli bianchi.

Verso le 7 entrano in una pizzeria della zona e si accomodano in uno dei tavoli liberi in fondo alla sala principale. Il calore li avvolge facendoli sospirare allietati. Louis prende posto davanti a lui, la punta del naso rossa insieme alle orecchie.

Harry sorride intenerito mentre lo osserva leccarsi le labbra con le pupille a vagare affamate sulle pagine del menù. Per la seconda volta, il ragazzo lo coglie in flagrante facendolo arrossire come un bambino. 

Una cameriera simpatica e grassoccia serve loro le pizze dopo appena mezz'ora. Una vegetariana per Harry e una patatosa per Louis.

Senza necessitare di tante parole iniziano a conoscersi, scoprirsi, boccone dopo boccone, occhiata dopo occhiata.

A seguito di una battuta di Louis sulla scelta salutare del riccio, quest'ultimo allunga una mano per rubargli una patatina. Il ragazzo davanti a lui lo guarda fingendosi offeso e gli mostra la linguaccia, fregandogli a dispetto un sorso di Coca-Cola.

La serata passa veloce e tranquilla, tra risate, racconti e sorrisi sinceri. Nessuno dei due immaginava di passare una vigilia di Natale così speciale, quando in programma c'era un misero divano, tv e popcorn in solitudine nei loro rispettivi appartamenti.

Quando escono dal locale due ore dopo, fuori sta ancora nevicando. L'atmosfera ideale per quella giornata di festa.

Vagano per le vie di periferia rincorrendosi e ridendo come se fossero tornati indietro nel tempo e non fossero in realtà due giovani adulti con molte responsabilità. Qualcuno li guarda storto, altri si lasciano contagiare dalle loro risate, ma loro non notano nulla di tutto ciò se non loro stessi, troppo concentrati l'uno sull'altro per badare al contorno di quella notte perfetta. 

Loro sono i protagonisti e non hanno bisogno di nient'altro.

A mezzanotte hanno raggiunto l'appartamento di Louis e quando questo si appoggia al portone per riprendere fiato, confessa: "Sai, oggi è il mio compleanno e non potevo ricevere un regalo migliore di questa serata con te."

Harry sale i tre gradini che mancano per raggiungerlo e si ferma a soli pochi centimetri dal suo corpo, coperto da strati e strati di vestiti che lo fanno apparire ancora più piccolo e fragile di quanto già non è.

Pensa alle sue parole, valutando non possa bastare quello come regalo per una persona così speciale. 

Desidera di averlo scoperto prima in modo da poter presentare ora pure a lui il suo pacchetto, incartato con le proprie mani, magari con sopra un fiocco blu abbinato ai suoi begli occhioni. 

Poi un'idea prende forma nella sua mente, scatenata e alimentata dalla voglia nata dall'istante in cui l'ha visto per la prima volta soltanto qualche ora fa. Non è sicuro che sia la soluzione giusta, ma non ha niente da perdere.

Così, spinto da una forza interiore che non credeva di avere, si sporge in avanti annullando la distanza tra le loro bocche. Un bacio a stampo, leggero, spensierato e di una dolcezza unica. 

Louis sussulta sorpreso e dopo un primo momento di stallo, si scioglie sotto il suo fiato caldo e come di riflesso avvolge le braccia al collo del riccio per portarselo più vicino. È lui stesso che prende la successiva iniziativa per baciarlo con più trasporto, separandogli le labbra con la lingua che incontra subito la sua, in una danza travolgente che fa girare la testa ad entrambi.

"Penso che questo sia più adatto come regalo." Sussurra Harry nel suo orecchio, riempiendo il più piccolo di brividi.

Louis gli afferra le guance saldamente e lo ringrazia indiretto con un altro bacio, più lungo e più emozionante.

Non vorrebbe, però si stacca comunque con uno schiocco per fargli una proposta, lo sguardo provocante e le dita a giocare con i primi bottoni del suo giubbotto. "Lo penso anch'io... e se vieni su con me, potrei ricambiare con un regalo di Natale." 

Qualsiasi cosa abbia in testa, Harry di sicuro non può rifiutare. 

❄️❄️❄️

Da quel giorno, ogni Natale Harry e Louis ricordano la prima vigilia passata assieme. 

Una storia d'amore nata da una dolce cioccolata calda e una lenta nevicata.

   
 
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