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Autore: Rosmary    04/03/2019    11 recensioni
(Seconda classificata al contest “Nella mia libreria” indetto da blackjessamine)
Blaise Zabini aveva gli occhi neri tinti d'indifferenza e la bocca carnosa preda di un sorriso beffardo. Durante il suo settimo anno la guerra infuriava dentro e fuori le mura di Hogwarts, ma a lui non importava.
«Alle volte sembri il paladino di quell’ES.»
«Daphne, sei noiosa.»
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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I personaggi presenti in questa storia sono proprietà di J.K. Rowling;
la flashfic è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

 


B u i o  v u o t o
 

Leggere la Gazzetta del Profeta al mattino era un vezzo tutto nuovo per Blaise Zabini. In passato aveva preferito ignorare la cronaca o chiedere notizie a Theodore, ma da quando Voldemort aveva imposto la sua linea editoriale il Profeta era diventato spassoso.
Quella mattina, come le precedenti, ridacchiava leggendo ora una rubrica ora un articolo, sorseggiando amabilmente il proprio succo di zucca. Intorno a lui, ne era consapevole, serpeggiavano un chiacchiericcio sconcertato e degli sguardi diffidenti.

«Come puoi trovare il Profeta divertente?»
«Daphne, sei noiosa.»
«È diventato un necrologio, Blaise.»
«Ma no, è solo la summa delle castronerie, iniziando da Potter-Prescelto.»

Li ignorava tutti – lo aveva sempre fatto.
Da quando aveva messo piede a Hogwarts aveva finto di non avvertire dicerie, occhiate, giudizi – sua madre, i patrigni, la ricchezza –, sino a tingere gli occhi d’indifferenza, e l’anima assieme a loro. Era un giorno come tanti altri quando aveva scoperto il vuoto che s’era scavato dentro, un buio che neanche le labbra tremule di Daphne avevano saputo scalfire.

«Blaise, cosa significa?»
«Daphne, sei noiosa.»

«Mi hai tradita.»
«Ti dai troppa importanza, è questo il tuo problema.»

Le lezioni dei Carrow erano l’esatto opposto del Profeta: noiose. Alcuni suoi compagni di Casa le trovano istruttive, altri le temevano – Blaise non riusciva a capire né gli uni né gli altri.
Anche in quell’istante, mentre l’insegnante parlava concitata di babbani, sputacchiando saliva per la troppa enfasi, lo sguardo scuro di Blaise era rivolto alla finestra, la schiena rilassata contro lo schienale della sedia – se avesse potuto, avrebbe ordinato a un elfo di portargli da bere.
«Zabini, è dei nostri?»
Aveva inarcato le sopracciglia a quel richiamo, sollevando gli angoli della bocca verso l’alto in un sorriso beffardo.
«Ovviamente.»
«Può dunque dirci come punirebbe un babbano ladro di magia?»
«Un problema del Ministero non è un mio problema.»
Lei era arrossita d’indignazione, lui aveva rivolto di nuovo lo sguardo altrove.

«Alle volte sembri il paladino di quell’ES.»
«Daphne, sei noiosa.»
«Perché li sfidi? Essere Purosangue non ti proteggerà per sempre.»
«I Carrow sono imbecilli quanto Tiger e Goyle, non prendo ordini da certi esseri. Fine.»

L’imbrunire, quel giorno, s’era affacciato svelto alle vetrate del castello. Tuttavia, Blaise aveva fatto in tempo a incrociare diversi studenti lividi a causa delle punizioni ricevute – nonostante la guerra fosse fuori, quelle mura tremavano da mesi sotto ai colpi dell’una e dell’altra parte.
Una guerra che a lui appariva estranea, una guerra di servi.
Ricordava ancora la prima volta che aveva assistito a una tortura dei Carrow, il suo corpo aveva provato nausea, ma la sua coscienza era rimasta muta – né dolore né pietà né soddisfazione.

«Sono mezzosangue, feccia... ma è stato così brutto.»
«Sei noiosa, Daphne.»
«Persino tu avrai provato qualcosa...»
«Niente. Non ho provato niente.»

Una volta a letto, la mente gli aveva riproposto le immagini appena immagazzinate, e lui le aveva rivissute tutte – le labbra serrate, gli occhi imperturbabili.
S’era addormentato al ricordo di sangue e lamenti.







 


NdA: la storia è stata scritta per il contest Nella mia libreria indetto da blackjessamine, ho scelto il pacchetto A. Moravia con prompt Gli Indifferenti e i personaggi Aberforth Silente oppure Blaise Zabini.
Questa storia è stata soprattutto un esperimento di caratterizzazione per me, sviluppando un Blaise del tutto amorale e cinico nella sua totale indifferenza; per lo sviluppo ho fatto riferimento ai pochi elementi della saga che riguardano questo personaggio, quindi al suo razzismo che non sfocia mai in comportamenti quasi persecutori come quelli di Draco e Pansy nei confronti dei Grifondoro – come se, appunto, non fosse granché interessato alle sorti altrui – e al fatto che i Serpeverde raramente sono stati disponibili a considerare Harry un pericolo – ecco perché il mio Blaise non riesce a dare credito a un Harry Potter nelle vesti di indesiderabile numero uno. A tutto questo si aggiunge che, da quanto emerge dalla saga, la famiglia Zabini non è direttamente coinvolta nella guerra e non ha rapporti con Voldemort. In questo contesto, la figura di Daphne sullo sfondo funge da coscienza per il protagonista, non a caso è a lei che viene ripetuto sei noiosa quando evidenzia la drammaticità degli eventi.
Note finite, ringrazio chiunque abbia letto, spero che la storia sia piaciuta, alla prossima!


 

   
 
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