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Autore: cavanaugh    05/03/2019    0 recensioni
Quando Eva compì diciassette anni tutto il suo mondo di favole si sgretolò, la sua coda squamosa sparì.
Una giovane diciassettenne alle prese con due gambe, l'incarico di uccidere, l'ansia che se non avesse portato tutto a termine la sua vita sarebbe finita a diciassette anni e un amore inaspettato e nuovo da gestire, tutto questo da sola a Miami.
Mentre sotto le acque della spiaggia di Lummus Park un intero regno la stava aspettando gloriosamente e qualche metro sopra di esse Harry stava facendo jogging sul sentiero, ignaro dell'incontro che di lì a breve avrebbe fatto e che gli avrebbe totalmente stravolto la vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

 

8 luglio 2002

 

Il re Aron aveva appena varcato i cancelli del castello di Marmadia con la sua truppa, il volto cupo e gli occhi colmi di strazio fecero preoccupare ancora di più la regina Mia che ansiosa aveva aspettato ore il ritorno di suo marito con la piccola principessa Eva che dormiva beata tra le sue braccia.
Dai sotterranei sentì le truppe togliersi l'armatura in silenzio e dopo qualche minuto irruppe nella sala reale il re Aron, sua moglie lo stava aspettando seduta sul letto dopo aver riposto la bambina nella propria culla. La prima cosa che notò la donna furono le ferite di suo marito su tutto il corpo, la coda era squamata, un enorme taglio colorava il suo petto di rosso, la donna si sentì svenire dalla preoccupazione.
"Oh Aron! Che ti ha fatto?" si precipitò a prendere delle bende dai cassetti.

"Sto bene, non preoccuparti" cercò di dirle nonostante la donna gli stesse già tamponando la ferita.
"Dobbiamo chiamare subito il medico, stai perdendo molto sangue" si preoccupò.
"Ho detto che sto bene" disse con voce risoluta.
"Sdraiati che ti sistemo" lo incitò.
"Mia sei sempre la solita, sono piccole ferite.." si sdraiò gemendo per i dolori delle ferite.
"Raccontami Aron" chiese impaziente la donna.
"Mia se sono qua è perché abbiamo vinto noi" la fissò, la moglie capì e lo abbracciò forte facendo attenzione alle ferite.
Il re Aron governava su tutta Marmadia, dagli umani comunemente chiamata Miami, da venti anni. Fu incoronato molto giovane perché il re precessore nonché padre di Aron venne a mancare molto presto, lasciò poche righe di pergamena scritte ma su di esse c'era scritto tutto ciò che serviva per far di lui un ottimo re. Ma a mettere i bastoni tra le ruote al re Aron ben presto fu suo fratello Jared, fin da bambino molto geloso del fratello e dei suoi successi, Jared era riuscito a crearsi un piccolo gruppo di scagnozzi cattivi quanto lui che per troppo tempo sabotarono la maggior parte dei progetti del re. 
E quel giorno dopo tanti lunghi anni la battaglia era finalmente giunta al termine.
"Cosa è successo a Jared?" domandò la donna fasciando le ferite dell'uomo.
"Abbiamo lottato a lungo, ho perso molti uomini... eravamo ai confini stavamo per superarli, molti dei suoi uomini erano morti, era spacciato, stava per morire ma poi è riuscito con le ultime forze a tramutarsi, era diventato umano ed ha superato i confini. Ho cercato di colpirlo ma l'unica cosa che sono riuscito a fare prima che scappasse è renderlo umano per sempre, non è morto, è vivo ed è sulla terra" spiegò cupo.
"Oh tesoro che bella notizia! Potremmo vivere felici nel nostro regno adesso" lo abbracciò.
"Mia.." sussurrò con voce triste.
"Cosa c'è Aron? Perché fai così?" si allarmò.
"Prima di fuggire.." la voce gli si spezzò.
"Parla!"
"Prima di fuggire ha lanciato un incantesimo.." si coprì il viso con entrambe le mani per la disperazione.
"Cosa?! Che stai dicendo?" gli occhi della donna erano pieni di paura.
"La mia bambina.." sussurrò con gli occhi lucidi.
"Eva? Perché lei? Cosa vuole fargli?" gli scosse le mani dal viso con voce strozzata.
"Mia.. Ha detto che la piccola Eva per il suo diciassettesimo compleanno si trasformerà in umana e solo sconfiggendo lui sulla terra potrà tornare con noi nel regno.. solo così potremmo riabbracciarla!" gli uscirono le lacrime.
"Oh mio dio!! NO!" la moglie ormai era disperata.
"La mia bambina, la mia luce.." guardò la moglie con tutto il dolore del mondo.
"Aron.. Oh no.." la donna si buttò sul letto straziata e pianse.
Quella notte i gemiti delle ferite dei soldati ed i pianti lancinanti del re e della regina fecero da cornice alla cupa città in lutto per la brutta notizia, non si sentiva un solo rumore. Solo qualcuno stava sorridendo nel sonno ignara di ogni cosa, ed era la piccola Eva che a soli due mesi aveva già il destino segnato.

 

 

 

 

 

Ciao carissimi/e! Questo è il piccolo prologo a cui tengo molto 
sappiate che ci ho messo un bel po' per scriverla tutta, quindi per qualsiasi 
cosa gradirei che lasciaste una recensione mi farebbe un enorme 
piacere sapere cosa ne pensate, anche le critiche sono ben accette, 
sarò felicissima di leggervi! 
Un bacio ed alla prossima :)

 
  
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