TROPPO TARDI

 






La prima volta che lui e Stiles erano usciti insieme come coppia era stata la più bella e terrificante della vita di Derek. O almeno così credeva. 
Stiles era una sorta di fiume in piena impossibile da arginare, con una bocca decisamente troppo larga e la gestualità di un bambino spastico, eppure Derek non riusciva a non trovarlo adorabile. Certo, non era sempre stato così, anzi, Stiles si era presentato nella sua vita come un male da estirpare. Un fastidioso rumore bianco che faceva impazzire Derek ed il lupo dentro di lui. 
Eppure con il tempo, il moro aveva imparato che Stiles era molto più che un semplice groviglio di parole sconnesse e urla assai poco virili. 
Stiles si era dimostrato un compagno fedele, sincero e attento; e allora innamorarsi di lui per Derek era stato quasi un obbligo. Come avrebbe potuto evitarlo? 
Stiles si era dimostrato l'unica vera costante della sua vita. Quando tutto e tutti lo avevano tradito, sfruttato, lasciato, Stiles era sempre rimasto lì con lui. 
Per lui. 
Con i suoi sorrisini fuori luogo e le sue mano troppo grandi ed i suoi modi impacciati. Stiles gli aveva impedito di impazzire e non aveva avuto bisogno di grandi discorsi a cuore aperto per capire ciò che preoccupava Derek. Gli era bastato guardarlo negli occhi. 
Infondo chi è solo riconosce la solitudine quando la vede in qualcun altro. 
Si erano avvicinati quasi per necessità, ma si erano innamorati per scelta. E cavolo se era stato facile. 
Quindi sì, la prima volta che erano usciti insieme come coppia per Derek era stato il momento più bello e contemporaneamente il più terrificante della sua vita. O almeno così credeva, perchè ora che Stiles era lontano, a studiare in uno dei più prestigiosi college della ivy league, ora che Stiles si stava costruendo la sua nuova vita, Derek si rendeva conto che non aveva mai veramente conosciuto la paura prima. 
La sola idea di perdere Stiles lo annientava come solo la scomparsa della sua famiglia aveva fatto. 
E lo sapeva Derek, sapeva che non era giusto arrabbiarsi, sapeva che i litigi, le lacrime, le scenate di gelosia, non avrebbero aiutato. Anzi. Eppure non riusciva a smettere, era come se inconsciamente volesse essere lasciato, come se fosse veramente convinto che Stiles sarebbe stato meglio senza di lui, che la sua vita sarebbe stata più felice. 
Stiles era l'ancora che teneva Derek fedele al suo io umano, l'ancora che placava il lupo. Ma se Derek fosse stata l'ancora che impediva a Stiles di spiccare? Se fosse stata la zavorra che gli impediva di esprimere tutto se stesso? La sola idea era inconcepibile per Derek e contemporaneamente un chiodo fisso. 
Lui merita di meglio. 
E non importavano le tante volte che Stiles gli aveva detto che non era così, che Derek era tutto ciò che voleva, tutto ciò che aveva sempre desiderato. Non importavano tutte le volte che Stiles gli aveva detto che lo amava. Derek non voleva sentire ragioni. 
Era sempre stato egoista, aveva sempre e solo pensato a se stesso, a cosa Stiles significava per lui, ma ora avrebbe smesso. Avrebbe concesso a Stiles di essere libero, non importava quanto gli avrebbe fatto male, poi avrebbe capito. 
Derek ne era certo. 
O almeno lo era stato fino a quello mattina. Poi però aveva guardato Stiles, aveva visto le sue lacrime, il suo dolore. 
Aveva sentito il suo cuore spezzarsi.
Derek ne era stato certo finchè non aveva sentito la porta di casa sua - loro - sbattere e la jeep che partiva sgasando. Ne era stato certo finchè non si era ritrovato solo, seduto sul bordo di un letto troppo grande, con una fotografia sbiadita fra le mani ed un vuoto incolmabile nel petto. 
Derek era stato certo che lasciare Stiles prima di perderlo fosse la cosa migliore e adesso che aveva capito quanto stupido era stato, quando impulsivo e superficiale, era troppo tardi.