E alla fine ho
perduto me stessa
proprio mentre la cercavo, fra fogli imbrattati d’inchiostro
e pillole colorate.
Mi camminava accanto, aggrappata a un lembo di speranza. Ha affrontato
con me
intemperie e draghi e forse erano suoi quegli occhi grandi e spauriti
che
vedevo fra i barbagli di coscienza, quando la mente non era annebbiata.
Dove
l’ho persa, non saprei dirlo: un
giorno mi sono voltata e lei non c’era più,
sparita chissà dove. Ora al mio
fianco c’è soltanto rovina.
Mi guardo allo specchio e non
mi riconosco,
ciò che indosso è una maschera incrinata, che
prima o poi andrà in frantumi
rivelando chi è il vero mostro.
Angolino
dell’autrice:
Drabble senza
né capo
né coda, scritta in un momento di sconforto, di quelli che
ti colpiscono fra
capo e collo e ti lasciano a boccheggiare per giorni.
110 parole
esatte.
Senza pretese,
Elly