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Autore: ArrowVI    10/03/2019    0 recensioni
L'Arcadia, un luogo idilliaco dove chiunque vive in tranquillità ed armonia, la nazione con meno criminalità e la qualità di vita migliore fra tutte...
Fino a quando rimani all'interno delle mura della sua capitale.
Dietro la facciata di "Nazione perfetta", si cela un lugubre teatro dove chi non è considerato utile alla nazione viene rapidamente allontanato, un mondo dove coloro che sviluppano abilità speciali sono considerati demoni e prontamente eliminati.
Si dice che la luce della speranza possa nascere anche nei luoghi più bui... Sarà veramente così?
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Capitolo 5-3: Dolore

 



Non appena risposi alla domanda di Mist, cominciai a chiedermi se avessi o meno fatto la scelta giusta a rivelargli il vero nome di Yuu.

Lo odiava, non voleva sentirlo...
Se Mist l'avesse chiamato in quel modo, Yuu avrebbe sicuramente dato le colpe a me...

Mi sentii in colpa, non desideravo che lui se la prendesse con me...

"Ho fatto la scelta sbagliata, Beatrice?"
Istintivamente mi rivolsi a lei, cercando  quel supporto materno che mi diede fin da quando ero piccola.

<< Stai cercando conferma alle tue preoccupazioni, o un modo per non sentirti in colpa? >>
Fu la sua risposta.

Non le risposi: entrambe quelle opzioni mi fecero star male.
Istintivamente posai il mio sguardo su Yuu, il quale era disteso, privo di sensi, sul pavimento a pochi metri di distanza da noi.
Non mi sembrò giusto lasciarlo li su quel pavimento freddo, ma né Mist né Serilda sembrarono preoccuparsi per lui. 

Chiesi loro se sarebbe stato più opportuno distenderlo da qualche altra parte, ma Mist mi disse che non ce ne fosse bisogno, che si sarebbe ripreso da li a pochi minuti e che sarebbe stato troppo impegnato a sbraitare per rendersi conto di dove l'avessimo lasciato.

Non mi sembrò comunque giusto, quindi decisi di avvicinarmi da lui per vedere quale fosse la sua condizione.


Esattamente come predetto da Mist, non passò molto tempo prima che Yuu si riprendesse.
La prima cosa che fece, non appena riaprì gli occhi, fu guardarsi intorno con un'aria confusa.

Per un attimo non mi sembrò neanche infastidito dall'accaduto... E per un attimo mi sentii anche più tranquilla.

"Magari non vuole più scontrarsi con Mist"
Pensai.
Purtroppo, però, cambiò tutto in una frazione di secondo.

<< Stai bene? >>
Gli domandai.

Yuu cominciò a guardarsi istericamente intorno, come se fosse alla disperata ricerca di qualcosa, per poi bloccarsi di scatto nella direzione di Mist.
In quell'istante capii che la situazione non si era assolutamente risolta, e che fui una sciocca a pensare il contrario.


Mist ricambiò lo sguardo di Yuu da lontano, senza muoversi, appoggiato ad un muro di schiena e con le braccia conserte.
Sembrò quasi lo stesse sfidando con lo sguardo... Quella situazione non mi piacque per nulla.

Yuu si alzò rapidamente dal terreno, dando le spalle a me e Serilda, ringhiando nella direzione di Mist.

<< Ed ecco Mr Hyde. >>
Sentii borbottare da Sera.
Sono sicura fosse un qualche genere di riferimento a qualcosa, ma non riuscii a coglierlo.
A dir la verità, non feci per quasi caso alle sue parole: avevo be altre preoccupazioni in testa, in quel momento.

<< Bastardo! Non penserai davvero che il nostro incontro sia finito, vero?! >>
Urlò Yuu.

Istintivamente mi mossi nella sua direzione, allungando una mano verso di lui.
Volevo provare ad aiutarlo, ero sicura che stesse soffrendo.

Quella situazione aveva innescato qualcosa in lui che ancora non era in grado di controllare, da solo... 
Quindi decisi di aiutarlo, esattamente come feci il primo giorno che lo incontrai.

Solamente perché non stesse chiedendo aiuto, non significava che non ne necessitasse.


Purtroppo, però, non fui in grado di raggiungerlo.


<< Non serve continuare così, Yuu... >>
Gli dissi, parlandogli con un tono calmo e gentile, con tutta l'intenzione di aiutarlo a calmarsi.

<< Che ne dici se esploriamo insieme la base? Non ti andrebbe di parlare con altre persone, per sapere cosa pensano di questo posto? >>
Continuai, provando ad appoggiargli la mano sulla sua spalla.

In quel preciso istante Yuu si voltò di scatto verso di me, allontanando con forza la mia mano da se.
I suoi occhi erano fermi, spalancati, e ringhiava così intensamente che per un attimo mi sembrò un animale feroce.

Non mi fece male... Non fisicamente, per lo meno.

<< Non dirmi cosa devo fare, fatti i cazzi tuoi! >>
Urlò, con la stessa rabbia di un lupo affamato.


Non... 
Non riuscii a rispondergli.

Continuai a fissarlo in silenzio, abbassando lentamente la mano che avevo allungato verso di lui, mentre Yuu mi diede di nuovo le spalle.
Riprese a parlare con Mist, ma non feci caso a ciò che si dissero.


"Ho fatto qualcosa di sbagliato?" 
Mi domandai.


Quelle sue parole mi fecero ancora più male di quanto mi aspettassi, in quel momento... Le sentii pesare sul mio petto, lacerarmi come lame affilate.
Per qualche istante, mi domandai se avessi detto qualcosa di sbagliato, se avessi sbagliato approccio.

Sapevo mi importasse di lui: c'era qualcosa che non riuscii a spiegarmi ancora ma che mi spingeva a stare con lui, qualcosa che mi diceva di stargli vicino, porgergli la mano esattamente come lui aveva fatto con me.

Sapeva essere un po' acido, quando voleva, e anche leggermente egocentrico e sfacciato, ma sapevo non fosse una cattiva persona.
Volevo aiutarlo di mia spontanea volontà, esattamente come lui fece con me.

Fin da quando lo incontrai, lui continuò a mostrare quell'aria da duro, senza però riuscire a nascondere appieno quel suo lato gentile che ben poche volte fui in grado di vedere in qualcuno.
Ogni tanto falliva nel mantenere quella facciata, imbarazzandosi e dando rapidamente le spalle al suo interlocutore, continuando però a recitare la sua parte come se nulla fosse accaduto.
Adorava prendersi gioco delle altre persone, scherzosamente, eppure odiava vederle in difficoltà.

Sapeva essere un idiota, ma non per cattiveria: ne ero certa.


Quel giorno avrebbe potuto abbandonarmi a me stessa.
Dopotutto, che motivo aveva per soccorrermi? Non sapeva chi io fossi. Che motivo avrebbe avuto per mettersi in pericolo per qualcuno che a malapena conosceva?

Molti mettevano in dubbio i suoi metodi e le sue parole, tanti altri preferono stargli lontano proprio a causa di quel suo carattere.
Era, però, esattamente quello che lo faceva soffrire.

Più le persone dubitavano di lui, più lui avrebbe continuato a mostrare sempre di più quella maschera.
Forse compresi appieno il motivo dietro a quel suo carattere in quel preciso istante...

Aveva paura che le persone dubitassero di lui, quindi si sentiva obbligato a mostrare loro la sua forza.
Spesso, però, risultando sfacciato, arrogante ed egocentrico.

Probabilmente, secondo lui quello era l'unico modo che aveva per evitare che le persone lo abbandonassero di nuovo.


Mi avvicinai ancora una volta a lui, provai a parlargli.
Fu inutile.

Yuu si voltò verso di me di scatto.
Era furioso.

Rimasi in silenzio a fissarlo per qualche istante, non riuscendo a capire perché mi stesse guardando in quel modo.

<< Non mi serve il tuo aiuto, non sono così debole! >>
Continuò a ripetere quelle parole, ignorando ogni mia singola parola.

Sembrò quasi non volesse sentire nulla di ciò che provai a dirgli.
Continuai imperterrita a provare a convincerlo, ma senza successo.


<< Perché diavolo sei qui?! >>
Esclamò ad un certo punto.

Quella sua domanda mi colse completamente alla sprovvista.

Continuò a fissarmi con uno sguardo accigliato, muovendosi lentamente e con passo minaccioso nella mia direzione, puntandomi un dito contro.
Ad ogni suo passo in avanti, istintivamente ne seguii uno mio all'indietro.

Non ebbi neanche il tempo di rispondergli.

<< Non saresti dovuta venire qui! >>
Continuò.

<< Saresti dovuta rimanere con Blake e Mirajane all'interno delle mura, hai una minima idea di dove siamo finiti, vero?! >>
Continuò imperterrito a ringhiare nella mia direzione indicando il posto intorno a se e me, ad alternanza. 

Non riuscii a capire come mai avesse cominciato a parlare di tutto quello, in quel momento.
Non fui in grado di trovare il nesso tra ciò che provai a dirgli e quelle sue parole.

<< Voglio solo darti una mano come tu hai fatto con me. >>
Le mie parole non furono in grado di raggiungerlo.

<< Rivelare a tutti il mio nome è il tuo aiuto, il tuo modo di ripagami?! >>
In quell'istante capii perché se la fosse presa con me, così all'improvviso.

Mist l'aveva sicuramente chiamato per nome, e lui era furioso con me per quello.
Sapeva che l'unica persona che poteva averglielo rivelato, ero io.

<< Non mi servi qui, vattene! >>
Quelle parole stavolta mi fecero ancora più male di prima.

Provai a parlargli, ma le parole non uscirono dalla mia bocca.
Sentii una forte fitta nel petto, e non fui in grado neanche di muovermi...

Il mio corpo cominciò a tremare...
Non appena sentii la prima lacrima rigarmi il viso, le altre la seguirono a ruota come un fiume in piena.

Fu straziante per me sentirgli dire quelle parole, e l'unica cosa che riuscii a fare fu guardarlo in silenzio, singhiozzando, con la vista completamente appannata e lucida.
Ogni parola che provai a dire mi si bloccò in gola, quasi impedendomi di respirare.


Tremavo, non riuscivo a fermarmi.
Continuai a sentire le lacrime rigarmi il viso quasi come se qualcuno mi stesse graffiando.

Non fui più in grado di controllarmi...
Istintivamente diedi loro le spalle, scappando via di corsa da quella stanza, senza mai guardarmi indietro.


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Fine del capitolo 5-3, grazie di avermi seguito e alla prossima!

 

   
 
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