Blaine non era estraneo nel camminare per i corridoi vuoti e  scarsamente illuminati, dopo ore, del liceo, ma qualcosa in questa particolare visita sembrava molto diversa.

 Il McKinley non era più lo stesso posto.

E Blaine non era la stessa persona che si era trasferita durante il suo junior year per delle ragioni che non avrebbe mai rimpianto.

La giornata era stata emotivamente estenuante, piena di importanti cambiamenti nella sua vita e di addii strappalacrime… alcuni sembravano per sempre.

Ma c’erano ancora tante cose qui, tanti e troppi ricordi speciali legati a questo posto e persone che lo avrebbero sempre riportato indietro, indipendentemente dove la vita li avrebbe portati e quanto sarebbero cambiati e cresciuti.

Dopo aver ripercorso i suoi passi quella mattina presto, Blaine arrivò di fronte ad una fila di armadietti, fermandosi poi in un punto in cui si era fermato così tante volte prima, anche se di solito non era da solo.

Blaine si toccò la fede sulla mano sinistra , girandola distrattamente attorno al dito.

Prese un profondo respiro .

Mosso dalla curiosità di dare un’occhiata ai suo contenuto, Blaine era stato attratto dalla capsula del tempo di cui gli aveva parlato suo marito, l’armadietto traboccante di cimeli che evocavano ricordi preziosi del loro tempo nel glee club, quando tutto era dolce, eccitante e nuovo.

Ma c’erano anche oggetti che non erano familiari per Blaine come gli altri e le dichiarazioni di Kurt erano state relativamente brevi , troppo brevi per poterli davvero esaminare con attenzione.

Blaine inserì la combinazione aprendo il lucchetto, la cerniera metallica dell’anta dell’armadietto cigolò, mentre si apriva.

Esaminò gli oggetti che già sapeva che erano li, la foto di loro due al Prom catturò il suo sguardo  facendolo indugiare.

Allungò una mano afferrando la cornice e la tirò fuori dall’armadietto, sorridendo mentre guardava la foto con affetto.

Ma qualcosa dietro di esse e sotto gli stivali col tacco di Lady Gaga attirò la sua attenzione, e  Blaine rimise la foto nell’armadietto e raccolse una pila di fogli di carta, che riconobbe subito come una raccolta di programmi delle competizioni dei glee club, alcuni cartelloni e delle foto.

Con sua grande sorpresa, una busta da lettere scivolò fuori da uno dei programmi e cadde sul pavimento accanto ai suoi piedi..

Blaine la raccolse notando che il suo nome era scritto con l’ordinata calligrafia di Kurt sul davanti.

“E questa cos’è?” disse tra se, confuso; il battito accelerato mentre faceva scivolare le dita sotto la linguetta per aprirla.

All’interno c’era una lettera e , nell’angolo in alto a destra , c’era la data “novembre 2012”.

Rimettendo i pezzi insieme e capendone le implicazioni, Blaine si sentì all’improvviso nervoso e in qualche modo spaventato di leggerla.

Ma la sua curiosità fu catturata e Blaine si preparò, sapendo che quello che avrebbe letto lo avrebbe potuto sconvolgere.

Caro Blaine,

è così strano iniziare così, non credi?

Quando la mia terapista mi ha detto di provare questo esercizio, di scriverti una lettera per dirti tutte le cose che volevo dirti ma che non riuscivo a fare, ero riluttante, arrabbiato e ferito.

Quando mi sono seduto a scrivere questa lettera, tutto quello che volevo dirti era “ come hai potuto”, elencarti tutte le orribili cose che mi hai fatto, e di scrivere quanto male mi hai fatto quando mi hai tradito.

Invece, ho preso un profondo respiro ed ho realizzato che , quando pensavo a te, non volevo riempire questa pagina con tutte le cose brutte che sono accadute, il perché l’ho già detto .

Invece, ho pensato agli inizi ed ho scritto:

Caro Blaine,

Caro gentile sconosciuto, che ti è fermato sulla scalinata della Dalton , hai preso la mia mano quando mi sentivo smarrito e mi hai condotto dritto verso la musica.

Caro amico, che mi hai dato il coraggio di affrontare il mio bullo e che eri li accanto a me per tirarmi su e confortarmi quando stavo più male.

Caro fidanzato e migliore amico, che hai creduto in me e mi hai sostenuto anche quando dubitavo di me stesso.

Caro ex fidanzato, che mi hai strappato il cuore a pezzi e che hai reso difficile immaginare cosa significasse la parola “ è finita”.

Ma è quasi divertente il modo in cui continuo a pensare ai nostri inizi.

Ancora non riesco a lasciarti andare, non importa quanto duramente io ci provi.

Forse andrò avanti, o forse il tempo racconterà una storia diversa.

Forse ritorneremo insieme.

Sono felice che tu sia ancora mio amico.

Con affetto

Kurt Hummel

Blaine sapeva che non avrebbe dovuto mai leggere quella lettera, e si sentì in colpa.

Gli occhi bagnati e il petto schiacciato dalle travolgenti emozioni, Blaine sbatté le palpebre prima si leggere l’ultima riga della pagina.

“P.S. Ti amo… non smetterò mai… sarò sempre innamorato di te.”


Note: 2 parte di una "serie" chiamata "Klaine Valentine 2016", appena pubblicherò ( o finirò di pubblicare, perché qualcuna è già qui ) tutte le altre ... le metterò "in fila"....

Buona lettura come sempre!!!