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Autore: TeamFreeWill    12/03/2019    6 recensioni
Da una parte l'amore vero (intimo e segreto), dall'altro la realtà (una storia pubblica e fittizia).
Una scelta importante per Jensen. :)
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere o dell'orientamento sessuale di queste persone, nè offenderle in alcun modo'
 
 
Attenzione: storia con tematiche delicate e visto l'argomento trattato mi scuso già in anticipo qualora dovessi urtare la sensibità di chi legge.
 
 


"Jensen! Non farmi questo! Non fare questo a noi!" gridava disperato Jared, in piedi in mezzo alla stanza d'albergo. Il loro nido d'amore segreto. Sul viso una maschera di dolore.

"Io....". Il biondo era nel panico. Sudava. Soffriva per la scelta che stava per compiere, ma non poteva fare diversamente.

"Anael è la mia ragazza da tre anni…Per il mondo io e te siamo etero! Cerca di capire!"

Soffriva. Combattuto dall'idea di mollare quella ragazza, che non si meritava quell'umiliazione e gridare al mondo che amava quello splendido gigante che gli aveva sconvolto la vita.

Cristo se lo amava. Lui, etero, fidanzato da tre anni con Anael la coppia d'oro per tutti, quando aveva conosciuto un anno e mezzo prima il suo nuovo collega di lavoro era crollato il suo mondo.

Da semplici amici a migliori amici, la cosa era successa senza rendersene conto. Per entrambi fu uno shock, ma poi cedettero a quello che il cuore chiedeva, gridava, pretendeva.

Jared fu più coraggioso.

Mollò subito Ruby spiegandole che erano nate incompatibilità caratteriali ed effettivamente con la ragazza non è che andasse più tanto bene da un po’.

Non le disse che era gay e che amava Jensen solo per desiderio di quest'ultimo.

Jensen, di contro, non riusciva a mollare la sua ragazza. Si sentiva in colpa a procurarle un dolore così grande. Un’umiliazione così grande.

E così, i due ragazzi, avevano intrapreso quello che era una vera e propria storia clandestina. Fatta di sospiri. Gemiti.

Amore vero come quello che ti fa vivere. Che ti rende vivo.

Jared sopportava perché lo amava e sapeva che anche per Jensen era lo stesso.

Ma ora, ora quello che stava sentendo lo stava uccidendo.

"No! Non capisco!! Vuoi chiederle di sposarti?! Perché desidera dei figli?! Stiamo insieme da un anno e sono sei mesi che non tocchi più Anael. Ma lo sa come si fanno i bambini o crede che nascano per opera dello Spirito Santo??!"

"Jared.."

"Non farlo! Per favore. Sarai infelice tutta la vita. Io sarò infelice tutta la vita. Perfino lei sarà infelice. Amore non farlo!"

Si avvicinò e lo bacio disperato, prendendogli il viso tra le mani.

Il biondo rispose immediatamente. Dio, se amava la passione di quel ragazzo.

Il suo profumo. Il suo sapore. Lo spinse a forza contro il muro dove il bacio divenne estasi.

"Ti amo" sussurrò appoggiando la fronte in quella spaziosa di Jared, che chiuse gli occhi a quel gesto, sospirando.

"Ma non abbastanza da lasciarla o fare coming out!..Io non l'ho fatto solo per te! Altrimenti l'avrei urlato subito che sono gay e amo te!! Jensen, se farai questo passo fra noi è finita. Non farò l'eterno amante. Ho sopportato tanto, ma ora basta!" e a malincuore lo spinse via.

"Jared....per favore..." 

"Se non sai decidere da solo, deciderò io per te. Addio!" e lo lasciò li.

"No amore mio...no! Voglio te. Voglio te" gridò al vuoto assordante intorno a lui, che lo schiacciava sotto il suo peso.

Ma il senso di colpa verso Anael era troppo. Lei continuava a dire che desiderava dei figli e così continuò per la sua strada. Soffrendo anche fisicamente.

Jared lo evitava da due settimane, non gli rispondeva, lo scansava quando lo incrociava al lavoro. Stava impazzendo! Aveva bisogno di lui! 

Quella sera era in bagno.

Si stava specchiando. Era un fantasma. Chiuse gli occhi. E ricordò quando, un pomeriggio dopo aver fatto l'amore per la prima volta con Jared, il giovane lo abbracciò da dietro avvolgendolo calorosamente.

Davanti a loro uno specchio. Erano stupendi. Jared gli sussurrò “ti amo” e lui, voltandosi appena, lo baciò così. Un bacio leggero.

Delle lacrime scesero immediatamente. Le asciugò con la manica della camicia e andò incontro al suo destino.

Stava scendendo le scale quando un sms lo fece fermare. Prese, tremante, il cellulare e lesse con il cuore in gola quel messaggio struggente.

"Fermati ti prego. Sai dove trovarmi se cambierai idea. Non ce la faccio senza di te. Ci ho provato, ma non ce la faccio. Tuo Jared."

"Amore mio" disse accarezzando lo schermo e poi portandoselo al petto.

"Jensen. La cena si fredda!" disse Anael avvicinandosi alle scale dove il biondo era rimasto immobile.

"Cosa?!" disse ritornando alla realtà.

La realtà. La grande proposta. 

Dio che tensione. Scese i gradini uno alla volta. I passi pesanti.
 
Entrò in cucina. Davanti a lui, la ragazza lo guardava, confusa.

Osservò la stanza. La osservò bene. Sarebbe stata perfetta, ma l’unica persona che i suoi occhi stanchi volevano vedere non c’era. Per colpa sua! 

Che stava facendo?!

I ricordi lo investirono come un’onda d’urto.

Il primo bacio. La prima volta che Jared lo fece suo. E poi le risate. Le carezze. La dolcezza. Il suo Jared.

No, non poteva rinunciarci.

"Che sto facendo!" Sussurrò

"Come caro?!" chiese titubante Anael avvicinandosi, ma lui si scansò.

"Io non posso andare avanti così... io... non ce la faccio più!"

La ragazza lo guadò intensamente. Gli occhi le si velarono di lacrime.

"Cosa hai detto?” 

"Io sono gay...Amo Jared…è accaduto e basta...lo amo più della mia vita! ” chiaro, conciso, senza giri di parole. Come strappare via un cerotto.

“Cosa?!" sussurrò. Le lacrime le rigarono il viso.

"Io e lui stiamo insieme, Anael. Ci amiamo.".

"Cosa?! Mi hai tradito?! Come hai potuto farmi una cosa del genere?!” gridò ferita.

La ragazza lo schiaffeggiò diverse volte. Stava avendo una crisi isterica. Era sconvolta e incredula per una simile confessione.

“Anael…mi dispiace”.

L’unica cosa che poteva dire era quella.

Non poteva giustificarsi. L’Amore non chiede giustificazione.

“Credevo fosse una fase…i problemi al lavoro. La routine…un insieme di cose…che era per quello che non mi toccavi o guardavi! Solo ora comprendo che illusa sono stata! Va via! Va via! Vattene!” disse, poi, all’improvviso nascondendo il viso nelle mani. 

Poi la ragazza iniziò a spingerlo via in malo modo, colpendolo al petto.

“Vattene! Non voglio più vederti! Ti spedirò le tue cose al tuo appartamento! Ti odio‼” gridò disperata, mentre lo spingeva fuori dalla sua casa.

Rinchiuse la porta sbattendola forte. Poi il biondo la sentì piangere, urlare, disperarsi.

Povera ragazza.

Le aveva procurato un dolore e un’umiliazione talmente grande che non si sarebbe mai perdonato, ma lui voleva Jared. Lo voleva ogni cellula del suo corpo.

Quindi si voltò e prese l’auto.

Corse più che poteva rischiando anche un incidente, ma alla fine arrivò all’hotel.

Prese l'ascensore e giunto davanti alla porta della loro camera, questa si aprì.

Jared in lacrime stava per andare via. 

Si guardarono solo. Capirono. I loro cuori capirono.

Jensen spinse nella stanza Jared e richiuse la porta dietro sé.

Poi si avvicinò al suo unico vero amore e iniziò a baciarlo mentre lentamente i due si distendevano sul letto.

Il biodo non faceva altro che saggiare quel magnifico collo teso accarezzando i capelli dell’amante che si beò di quelle carezze delicate.

"Perdonami piccolo! Ti amo" sussurrava mentre iniziava a sbottonargli la camicia e sentiva tra le sue dita la pelle di Jared tremare e il suo cuore battere forte.

“Ti amo” mentre si avventava su quelle labbra sottili, per poi baciarle piano, lentamente a fior di labbra finendo poi in un sorriso fronte contro fronte.

“Ti amo” mentre, con enfasi iniziarono a lanciare i vestiti in ogni dove e Jensen saliva a cavalcioni su di lui.

Si abbassò piano, intrecciando le sue dita in quelle del moro, che sorrise facendo brillare gli occhi di luce propria.

Jared iniziò a baciarlo e Jensen lentamente e con cura lo preparò per farlo suo. Ogni movimento un gemito di estasi, ogni affondo un “ti amo” gridato. 

Raggiunsero il paradiso insieme abbracciandosi, stringendosi forte. Volevano che quel momento durasse all’infinito.

“Hai scelto, amore” sussurrò il moro, felice ora. Rinato anche lui.

“Si. Ho scelto, piccolo” disse il biondo sistemandosi meglio sul petto del suo amante, che a quelle parole accelerò di colpo.

Avrebbero affrontato insieme il coming out. Avrebbero affrontato ogni cosa insieme. 

Solo una cosa importava.

Loro, solo loro.

Nient’altro. Nessun altro.




Note autrice
Lilyy thank you per avermi segnalato gli errori ^^
  
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