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Autore: Blacky98    14/03/2019    1 recensioni
"Se Coruscant era considerato il cuore della Vecchia Repubblica, Alderaan, per estensione, la sua anima"
Storia di uno dei pianeti più belli della Galassia dalle sue origini fino alla sua distruzione, perchè prima o poi, tutte le utopie finiscono.
...All'inizio esisteva solo il caos.
Poi un canto meraviglioso e tutto venne creato con il suo scopo e la sua forma...
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Mille splendidi soli

Mille splendidi soli

 

All'inizio esisteva solo il caos.
Poi un canto meraviglioso e tutto venne creato con il suo scopo e la sua forma.
Man mano che la musica cresceva, apparivano nuovi pianeti, nuove stelle, nuove comete.
Poi la musica cambiò, divenne più ritmata, veloce, frenetica e con essa iniziarono a girare e spostarsi tutte le creature delle galassie, ciascuna raggiungendo il loro posto nel cosmo.
Quando la melodia cessò, sembrò un'eternità fatta di silenzi in cui ogni singola particella aveva compiuto il suo destino
La galassia sembrò illuminarsi grazie alle sue moltitudini di stelle, i soli presero a irradiare calore e i pianeti a popolarsi.
Se qualcuno avesse visto questo spettacolo ne sarebbe rimasto estasiato, una cacofonia di colori diversi immersi nel blu più profondo.
 
Ed ecco, lì, nel centro pulsante del nuovo ordine, il Pianeta della Pace, il gioiello splendente della galassia, la sua anima.
Azzurra era la sua superficie che si mescolava al verde speranza.
Dal cuore del Pianeta nacquero quattro giusti eredi al trono.
Alde, il primo figlio, amante della storia e della memoria, solido e forte come la Terra.
Panteer volubile come l’Aria, portatrice di freschezza e cambiamenti, fredda e tagliente.
Ulgo, dall’animo irrequieto, imprevedibile come il Fuoco, pronto a bruciare, il guerriero.
Organa, la dea dell’Acqua, calma e allo stesso tempo impetuosa, protettrice dei deboli e paladina della giustizia.
Quatto figli, due figlie e due figli, in perenne lotta tra loro.
Terra, Aria, Fuoco e Acqua.
 
All’inizio, l’armonia regnava sovrana insieme al primogenito, Alde, forte dell’appoggio dei fratelli, il primo re.
Il verde dei prati e il bianco della neve si alternarono di stagione in stagione, di anno in anno e i quattro eredi crebbero custoditi dalla tranquillità della Regina.
Ma ahimè arrivò la fine del regno del primo re.
La secondogenita, Panteer, il nome trasmesso ai suoi discendenti, regnò più a lungo.
Vide cambiare la galassia attorno a lei molte volte e i gioielli della Corona adornarono la sua fronte per molti anni.
Per molte generazioni furono regnanti giusti guidati dalla bellezza per le arti e la cultura, ma non esitarono a ribellarsi agli insegnamenti di non violenza della Regina.
Finché il vento iniziò a soffiare, a cambiare direzione, alimentato dalle tempeste solari che giungevano dalle profondità della galassia.
Che giorni duri che furono!
Fu allora che Panteer commise l’errore di voltare le spalle ai suoi fratelli, agli altri pianeti e stelle delle galassie.
Decisione più sbagliata non poteva essere presa.
La sua volubilità aveva alimentato il guerriero, Ulgo, la cui fiamma si stava innalzando.
E un bel giorno, il Fuoco divampò soffocando l’Aria.
Di Panteer non si seppe più nulla, i suoi discendenti vennero braccati e la madre uccisa.
 
Ma finita l’aria da consumare, Ulgo cessò di esistere.
 
L’Acqua, invece, forte e decisa, aveva guardato i suoi fratelli combattersi, a volte era intervenuta, altre aveva protetto i deboli.
Quindi Organa salì al trono. Ma da allora in poi, memori del passato, vennero elette solo regine.
Un omaggio alla Regina.
La sua gloria crebbe, molti dei suoi figli resero orgogliosi la Madre.
Ma nell’ombra, era cresciuto anche un altro pretendente, invidioso di non essere stato nominato nonostante risalisse alla notte dei tempi.
Così Organa si trovò a cedere il suo potere e il principe si unì alla nuova stella nascente.
Lunghi erano i suoi capelli e ridente il suo sorriso.
A vent’anni divenne sposa reale e per la prima volta la Corona si posò su un Antilles.
Gli anni avvenire furono felici, anche se costellati da lutti.
Forte della promessa di amore infinito strappata al suo amato, la regina rimase a governare la terra rigogliosa e pacifica.
Ogni volta che scendeva il buio, le pareva di sentir scivolare nel loro talamo, il marito che con le sue braccia forti l’abbracciava per poi andarsene non appena il calore del sole iniziava a scacciare il freddo della notte.
 
Ma la guerra divampò e neppure la Regina era più al sicuro, ma non chiedeva altro che le loro labbra si incontrassero in un bacio appassionato, mentre gli ultimi raggi del sole scivolavano sotto l'orizzonte nebuloso.
 
Molti dichiararono che il suo regno era destinato a durare per sempre.
Altri, invece, dichiararono che il suo potere sarebbe caduto.
La Regina delle stelle sarebbe rimasta la dea dei cieli.
Tutte le stelle e i pianeti si inchinavano al suo passaggio.
Ma non l’ultima nata.
La sua origine era oscura, di metallo era il suo cuore, grigia la sua superficie, verde i suoi raggi.
Il suo nome, dato dalle altre creature della galassia, era Death Star.
Tutti tremavano al suo passaggio perché non riconosceva i mille splendidi soli che costellavano il blu dello spazio profondo.
Il suo credo esulava dalla misteriosa musica che aveva creato l’universo.
Le sue azioni rivelavano l’animo più nero.
Disprezzava l’armonia del creato, mirando a costruire un nuovo ordine
Ora la regina era lei, sulla bocca e pensieri di tutti che si inchinavano al suo passaggio.
Che giorni oscuri erano arrivati per il Pianeta della Pace!
 
Ma l’Acqua non poteva rimanere impotente, lei che era la culla della vita, la protettrice dei deboli.
La sua regina, insieme al consorte dichiarò guerra.
La galassia si riempì di colori, di urla, di dolore.
Il principe viaggiò in lungo e in largo alla disperata ricerca di sostegno per la sua Regina che, impotente, rimaneva a casa, ad aspettare, ad amare il frutto del loro amore: il gioiello splendente della Corona, la speranza del loro popolo.
 
Ma questa falsa stella, incurante delle sofferenze, che si nutriva di distruzione, rifiutò di ascoltare l’antica dea e con un colpo annientò la Regina e i suoi figli.
 
Il regno della Regina dei cieli, dei pianeti e delle stelle cadde.
La galassia perse la sua anima e i mille soli piansero la morte della loro Regina.
Alderaan cessò di esistere.

 

 

 


Ciao a tutti, sono tornata con una storia su Alderaan, un po' particolare perché narra dalle sue origini, il succedersi dei regnanti e la sua fine. Non so da dove sia venuta l’ispirazione in realtà, comunque ci tengo a fare un po' di precisazioni perché potrebbe sembrare un po' confusionaria a prima lettura.
Innanzitutto, tutti i riferimenti sono presi dal Legends (consultabile su starwars.wikia)

  • ·         I quattro “eredi” sono tra le quattro Case più importanti della storia della monarchia di Alderaan (ho tralasciato la Casa di Thul) a cui, in base il percorso e le caratteristiche ho assegnato un elemento naturale. Inoltre, non ho inserito i nomi per non appesantire la lettura nel doverseli ricordare
  • ·         La Casa di Alde, fu la prima a fornire un re, Darrus Alde.
  • ·         La Casa Panteer fu quella che governò più a lungo, insieme agli Organa anche se quest’ultima ebbe un numero minore di regnanti. Durante la Grande Guerra Galattica, il principe Gaul Panteer decise di staccarsi dalla repubblica, scelta che gli attirò molti nemici, tra cui gli Organa e gli Ulgo. Venne ucciso insieme a sua madre, la regina, molto presubilmente da un sicario mandato appunto dagli Ulgo.
  • ·         Il riferimento alla Casa degli Ulgo è molto breve perché vennero scacciati dalla quasi unanimità delle Antiche Case che uscirono decimate dalla Grande Guerra Galattica (trasformatasi su Alderaan in guerra civile)
  • ·         Da qui in poi non è ben chiaro quando gli Organa divennero i regnanti, quindi ho deciso di lasciare un po' sul vago e di sottolineare che diedero alla galassia molte figure di rilievo. Viene, poi, nominata l’Alderaan Ascendacy Contention, ovvero una contesa tra chi dovesse ricoprire il ruolo di Vicerè tra la Casa degli Organa (al momento sul trono) e quella degli Antilles (antica come le altre quattro) che finì con il matrimonio tra Bail Organa e Breha Antilles, genitori adottivi di Leia (qui nominata come “frutto del loro amore”) che vivono quasi sempre lontani per via del ruolo ricoperto da Bail nel senato galattico, da cui il loro amore non venne però condizionato.
  • ·         Gli ultimi paragrafi fanno riferimento alla nascita dell’impero e la costruzione della Morte Nera (qui paragonata ad una stella insolita, che si nutre appunto del terrore). Alderaan, forte dei suoi principi di pace e democrazia, si oppose aiutando a fondare l’Alleanza, in cui credevano fortemente Bail e Breha che finì per portare alla distruzione del pianeta.

Quando regina è scritta con la maiuscola, mi riferisco al pianeta a cui ho deciso di dare connotazione femminile perché tradizionalmente il regnante era una donna.
Ho scritto che i soli e i pianeti si inchinavano di fronte ad Alderaan perché ne riconoscevano i valori, la bellezza e l’importanza che giocava nella galassia, era considerata l’anima mentre Coruscant il cuore della Repubblica (“While Coruscant has always been considered the heart of the Republic, to some extent, Alderaan has been its soul”).
Per ultimo, il titolo, è un omaggio al libro di Khaled Hosseini poiché parla di donne (e qui Alderaan è personificata come una donna), perché richiama la galassia costituita da moltissime stelle e perché lunga e gloriosa fu la storia di Alderaan.
Questo è stato un esperimento, è la prima volta che mi cimento in una storia con questo stile, quasi poetico che sembra raccontare una fiaba/leggenda e non è stato facile, ma spero che vi piaccia, e se vi va lasciatemi un commentino.

Grazie

 

Blacky98

  
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