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Autore: BRIDGET LANNISTER    15/03/2019    0 recensioni
[Good Girls]
[Good Girls]“Tuo marito Beth, dov’è” rispose lui con insistenza
Genere: Drammatico, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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LA FAMIGLIA

“Rio?” urlai dal piano di sopra “Rio? Hai visto il vestito di Jane? Quello che Carlos e John gli hanno regalato per il compleanno?” ma non sentendo nessuna risposta mi diressi verso la cucina e trovai Kenny di fronte ai suoi compiti di matematica “Kenny tesoro, hai visto tuo padre?” chiesi io accarezzandogli la testa

“Si, sta cercando una cosa nell’armadio” così mi diressi verso la nostra camera da letto sorprendendolo a frugare tra i cassetti

“Rio!” dissi di nuovo “Che diavolo stai facendo?”

“Beth…” disse lui quasi spaventato “cosa fai qui?”

“Io ci vivo qui” risposi avvicinandomi a lui vedendolo chiudere velocemente il cassetto “Hai visto il vestito di Jane, quello con i fiori?”

“No piccola, non l’ho visto” disse baciandomi la guancia e portandomi fuori dalla camera da letto “Rio? Cosa stavi cercando?”

“Nulla Elizabeth” mi rispose facendomi capire che la discussione fosse finita, così decisi di andare a cambiarmi e sistemarmi per la festa “Allora vesti Jane, visto che tu e Kenny siete già pronti”. Per la prima volta dopo mesi, dall’inizio delle cure per la fertilità decisi di indossare un vestito:un bel vestito nero di pizzo che metteva in risalto il mio enorme seno e mi lasciava scoperte le gambe, sapevo che Rio adorava quel vestito soprattutto se lo avessi abbinato a un tacco molto alto e ad in trucco molto leggero.

I bambini, quando scesi erano davanti al televisore a vedere i cartoni animati mentre Rio finiva di controllare i compiti di Kenny

“Cazzo…” senti molto debolmente, Rio mi stava guardando dal tavolo della cucina e si stava dirigendo verso di me “Cazzo Elizabeth” disse dopo avermi baciato intensamente “Quanto tempo abbiamo?”

“Per cosa?” chiesi, non capendo

“Per farti urlare il mio nome Elizabeth”

“Non abbiamo tempo Rio, dobbiamo essere da Carlos tra 20 minuti” dissi sciogliendomi tra le sue braccia. Lo senti sbuffare e annuire per poi aggiungere “Stasera lasciamo i bambini da mia madre” mordendomi il lobo dell’orecchio

“Si!” fu l’unica cosa che dissi.

Caricammo i bambini in macchina

“Mamma?” disse Kenny

“Si tesoro?” dissi girandomi verso di lui

“Perché il papà di Marcus ha paura di papà?” mi rivolsi a Rio con uno sguardo omicida

“Cosa intendi piccolo?”

“Marcus mi ha detto che ha visto suo papà e papà insieme e il suo quando è tornato a casa stava piangendo”

“Rio che cazzo hai fatto” dissi io sottovoce, facendomi sentire solo da lui “Bhe piccolo, devi chiedere a papà, allora Rio cosa vuoi dire a Kenny?”

“Kenny,piccolo” disse Rio, cercando di uscire da quella situazione “Il papà di Marcus ha fatto una cosa che non doveva fare e mi sono arrabbiato perché aveva creato un problema con il mio lavoro, piccolo. Ma ora è tutto risolto “ disse alla fine sorridendo

“Va bene papà” disse Kenny rivolgendogli un sorriso enorme

“Che cosa è successo Rio?”

“Mi da fastidio quando qualcuno vuole scoparsi mia moglie Elizabeth” disse Rio facendosi sentire solo da me

“Siamo arrivati bambini” disse lui scendendo dall’auto e prendendo Jane in braccio

“Sei bellissimo papà “ disse Jane riempiendolo di baci su tutta la faccia

“Non bello quanto te principessa” rispose baciandola su tutta la faccia

Quando entrammo a casa di Carlos, era già affollata,c’erano già molti dei ragazzi e anche Linda e Gloria e Carlos immersi in una strana conversazione che fece sbuffare Linda un paio di volte fino a che i ragazzi non saltarono in braccio a Carlos urlando

“Auguri zio Carlos” baciandolo su tutta la testa

“Grazie cuccioli”disse portando giú Kenny ma tenendo in braccio Jane

“Gloria” disse Carlos “Questa è Jane è la figlia più piccola di Rio e Beth” disse mentre Jane la salutava con la mano

“La cosa?” rispose Gloria, sputando ciò che aveva in bocca

“La figlia più piccola e quello che si sta abbuffando di patatine è Kenny il più grande” continuò vedendo la faccia di Gloria diventare sempre più cupa.

Nel frattempo io…

“Rio, vuoi spiegarmi cosa sta succedendo?” chiesi io bloccandolo tra me e un muro

“Nulla Elizabeth” disse lui guardando il pavimento

“Smettila di chiamarmi così…”

“Perché Elizabeth?”

“Smettila, Rio e dimmi cosa sta succedendo”

“Il papà di Marcus ha detto delle cose che non doveva dire e mi sono arrabbiato. Ci ho messo tempo Elizabeth per averti e per meritarti e non permetterò a uno stronzo di prendersi il mio premio”  gli sorrisi, un sorriso genuino

“La tua fortuna è che mi hai dato quelle due creature fantastiche Rio, ma non devi fare così, niente e nessuno mi farà andare via da te e poi …”

“Il mio cazzo è così buono piccola?”

“Sì, decisamente” dissi per poi baciarlo

“Ti amo Elizabeth”

“Ti amo tanto che io” dissi mentre le sue braccia mi circondavano per abbracciarmi

“Pensi che potremmo andare nel bagno?” chiese lui nascondendosi tra i miei capelli

“Direi di no” dissi mentre lui cercava di farmi sentire quanto duro fosse di sotto, dio era così duro e grande, cazzo; quando sentimmo qualcuno che si avvicinava a noi

“EMH, scusate” era Gloria di nuovo, la mia vita sessuale stava andando in malora grazie a quella donna.

“Si Gloria?” dissi io spazientita

“Vorrei parlare con Rio da sola” disse lei sorridendo maliziosamente, io sbuffai alzai le mani e mi liberai dalla stretta di mio marito

“Andrò dai nostri figli allora” dissi guardando Rio che mi diede una pacca sul sedere e disse

“Tra poco arrivo” io annuì e andai via. Gloria di soppiatto si avvicinò a Rio, notando che il suo cazzo era ancora duro attraverso i suoi pantaloni

“Sei felice di vedermi Rio?” azzardò domandandoglielo

“Come scusa?” disse lui non capendo, così lei indicò il suo cazzo bel visibile tra le sue gambe

“No Gloria, sono felice di vedere mia moglie, cazzo guardala”

“Davvero Rio? Che ha lei in più di me?”

“Gloria ma l’hai vista?” chiese lui ridendo “è sexy da morire e mi ha dato due splendidi bambini che spero tanto aumentino e poi quei capelli, cazzo sapevo che le rosse naturali fossero pazze, ma lei è di una qualità superiore e quando sorride, cazzo quando quella donna mi sorride.” Disse lui non riuscendo a togliermi gli occhi di dosso. “e mi ha sposato” disse alla fine ridendo

“Stavamo insieme quando l’hai conosciuta?” chiese lei parandosi di fronte a lui

“Si” rispose semplicemente

“Ci hai fatto sesso, mentre stavamo insieme?” chiese lei con le lacrime agli occhi

“No, ma ci ho pensato Gloria. Lei non usciva dalla mia testa, era sempre li”

“Pensavi a lei quando stavi con me?” chiese alla fine piangendo. Per un momento Rio, voleva mentirle e dirle di no, ma erano passati quasi 8 anni e io oramai ero sua

“Si” rispose alla fine e lei lo fece, gli rovesciò il drink in faccia e cominciò a urlare, facendosi sentire da tutti

“Siamo stati insieme per 5 anni e la prima puttana che ti sfida al lavoro e ti chiama idiota tu te la scopi? Non riesco a stare con nessuno Rio, per colpa tua. E poi mi presenti quella puttana con cui mi hai tradito e ti vanti pure che ti abbia sposato? Sappiamo tutti che lo ha fatto per i soldi e che sicuramente si scopa un altro. Stavi con me Rio, stavamo insieme, pensavo che tu fossi quello giusto e nella mia testa mi dicevo sempre, lui è uno di quelli non che si sposa, che non avrà una famiglia, lui non è domestico. E poi arriva lei come una puttana dei sobborghi e quei capelli finti e si nasconde nelle tue mutande trattandoti come un cane.” disse lei con tutta la rabbia che ribolliva nel suo corpo. Io ero li in piedi dietro di lei, il mio viso era rigato dalle lacrime e lui se ne accorse. Per un momento rimasi li, in piedi, il silenzio era calato in tutta la casa, l’unico suono erano le risate dei bambini che giocavano in giardino.

Tutti i presenti avevano gli occhi puntati su di noi, l’immagine era piuttosto chiara: io avevo una bottiglia di birra in mano che stavo portando a Rio e il mio unico pensiero in quel momento era di tirarlo in testa a quella stronza, ma non lo feci, anzi

“Beth…Beth” sentì qualcuno dietro di me che mi chiamava era Carlos che mi prese la birra di mano e piano piano cercò di aiutarmi “Vieni andiamo di la” disse mentre guardavo Rio, la sua faccia era pura rabbia. Io annuì guardai Rio e dissi

“Forse ha ragione, sono solo una puttana che si è intromessa nella tua vita e per la cronaca Gloria, questi sono i miei capelli” e me ne andai, ma non seguì Carlos in giardino, salutai i miei figli dicendo loro che sarebbero andati dalla nonna, chiamai un taxi e tornai a casa ancora piangendo, non potevo immaginare una vita senza Rio, che fosse mio marito o no.

Quando aprì la porta di casa, fui cosparsa dell’odore di Rio, la sua colonia era talmente forte che l’intera casa ne era impregnata e adoravo sentire il suo odore era come se lui fosse sempre li con me. Mi tolsi le scarpe, per lo più le lanciai, mi diressi verso l’armadietto dei liquori e tirai fuori il burbon per poi ricordarmi che non potevo bere alcolici: dannata cura ormonale. Il mio telefono continuava a suonare, 5 chiamate perse da Rio, presi il cellulare e lo lanciai contro il muro, ero così stanca di essere          quella che si era intromessa nella sua vita e  averla stravolta. Forse era vero, forse non voleva sposarsi e avere figli e io l’avevo incastrato con la gravidanza di Kenny. Forse aveva un’altra donna che lo faceva sentire un uomo, mentre io lo facevo sentire solo un fallito, forse ero solo una buona copertura per i federali.

Non smettevo di piangere, non ci riuscivo. Mi diressi verso la nostra camera da letto e cominciai a frugare nel cassetto in cui vidi Rio cercare qualcosa. Tirai fuori una scatoletta, era piccolina, poteva contenere solo una cosa e in quel momento ne fui sicura, aveva un’altra donna a cui avrebbe regalato un anello.

In quel momento tutto venne su, corsi in bagno il più velocemente possibile e vomitai tutto quello che avevo mangiato, che strano a pensarci bene erano un paio di giorni che mi sentivo così, non potevo essere incinta non in questo momento. Scavai nell’armadietto del bagno fino a trovare l’ultimo test di gravidanza.

Positivo, come cazzo poteva succedere ora.

 

   
 
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