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Autore: Yurha    15/03/2019    1 recensioni
Il Natale era ormai alle porte nella città di New York.
Tutto si trasformò, infondendo un'atmosfera di gioia e festa in ogni suo abitante ma, sfortunatamente, un serial killer chiamato dalla polizia 'lo Strangolatore' fece la sua comparsa in una notte di inizio Dicembre, esattamente come un predatore in cerca delle sue prede indifese.
I Detective Lupo e Bernard, insieme ai Procuratori Cutter e Rubirosa, riusciranno a catturarlo prima che mieta altre vite e prima della Magica Notte dell'Avvento?
Genere: Mistero, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mike Cutter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 39

Vederlo con quell’espressione sul volto la rese molto felice.
«Ciao, Michael Cutter.» rispose facendo muovere la poltrona del suo capo a destra e a sinistra lentamente. «Speravo che non fossi qui, ma in fondo dovevo immaginarlo..»
Lui venne avanti. «Dove vuoi che vada? A parte te, il resto del mondo sembra evitarmi..» rispose sempre sussurrando. «E dato che ero convinto che fossi partita, ho deciso di restare qui.»
Il suo cuore prese a battere forte mentre camminava lentamente verso la scrivania.
Connie voltò lo sguardo verso l’alberello. «Allora non lo hai lasciato solo.» disse facendo un cenno.
«Oh bhè, si potrebbe dire benissimo che lui non ha lasciato solo me.»
«Eri a farti una cioccolata pensando a me?»
«Eh già..»
«Bhè, in questo caso posso ricordarti che mi devi un’enorme tazza di cioccolata con triplo marshmallow e una statua d’oro massiccio con targa incisa?»
Mike rise nel ricordo delle sue parole sussurrate all’orecchio, nella sala interrogatori.
Si guardarono negli occhi, accorgendosi poi che solo un angolo della scrivania li separava.
«Pensavo fossi stesa su una spiaggia bianca tropicale alla faccia mia..» disse mettendosi le mani nelle tasche dei jeans blu scuro.
«Non ce l’ho fatta a partire.» rispose guardandosi le dita incrociate sulle gambe.
«Posso chiederti il motivo?» chiese sedendosi sull’angolo dello schedario, sotto il davanzale, vicino all’abetino e a lei.
Sospirò. «In realtà, quando l’altro ieri sono tornata a casa a fare le valigie, mi sono messa a pensare e pensare e pensare. Avevo in mente un’infinità di cose tutte diverse tra loro e alla fine si riassunse tutto in uno strano senso di colpa. Pensai che non potevo assolutamente lasciarti qui a passare le feste da solo, sicuramente in ufficio.»
«Quindi, hai passato un giorno intero da sola a casa? Avresti potuto chiamarmi, sarei venuto a farti compagnia.»
«Non potevo chiederti questo, volevo che pensassi che fosse tutto a posto.» rispose guardandolo negli occhi.
«E il tuo Graham? Gli hai rifilato una buona scusa per disdire il viaggio?» chiese non sapendo se fare quella domanda fosse stato opportuno o no.
Alzò le spalle. «Bhè, in tutta franchezza, non credo che uno degli uomini più ricchi di New York e bello come un dio nordico, abbia problemi a trovare una donna disposta a passare le feste in un resort a cinque stelle, tutto spesato.. Alle Maldive..»
«Aspetta, vuoi dire che lo hai lasciato?!» esclamò sorpreso.
«Esattamente. Un’altro uomo ha tanto bisogno di me in questo momento.»
Mike chiuse gli occhi e rise sommessamente, dolcemente. «Sai, sono felice che tu non sia partita, Connie.»
La guardò leccarsi e poi mordersi il labbro inferiore, alzarsi dalla poltrona e prendere un pacchetto cilindrico dalla scrivania dietro di sè.
«Allora caro il mio Mike, passiamo alle cose davvero importanti. Dato che non sono concessi i Santa Claus segreti alla Procura Distrettuale di Manhattan, mi sono chiesta cosa avrebbe fatto in questo caso Michael Cutter, realizzando poi che andare contro le regole imposte dal tirannico Jack McCoy, in fondo, non era una brutta idea.» spiegò lei porgendogli il pacchetto. «E dato che sono qui e ti sto consegnando direttamente questo, direi che non è più un segreto l’identità del tuo Babbo.. Avevo progettato di lasciarlo qui sulla scrivania, ma dato che ho rovinato l’effetto sorpresa, posso dartelo nel giusto modo.» spiegò, facendogli poi un occhiolino.
Lui guardò il pacco, poi tornò sui suoi occhi con il cuore a mille. «Per me? Davvero?»
Lei annuì e si avvicinò un altro pò.
Sorrise. «Devi scusarmi Connie, io non ti ho preso nulla. Se avessi saputo..» «Non preoccuparti, mi hai già fatto un regalo, va bene così.» disse dolcemente.
Lui la guardò incapace di dire una sola parola.
Lei ricambiò lo sguardo con un sorriso dei suoi.
«Oh.. È vero.. Gli elfi lavorano in un modo alquanto misterioso, non trovi?» scherzò lui, con una mano in tasca mentre con l’altra teneva il pacchetto che gli diede poco prima Connie.
«Allora grazie misterioso elfo, quelle scarpe sono davvero perfette, molto comode e se non fossero state della giusta misura, piuttosto avrei cambiato i piedi.» disse sorridendo ancora poi indicò il regalo tra le mani di Mike. «Dài aprilo, voglio vedere che faccia fai.» disse incoraggiandolo.
Lui iniziò subito a scartarlo con molta cura, poi srotolò ciò che trovò all’interno.
Rimase a bossa aperta.
«Connie.. Come..?!»
«Hai detto che sin da bambino ti sarebbe piaciuto averlo e alla fine, eccolo qui.» rispose allegra.
Mike si mise a ridere per la felicità.
Finalmente il poster di Babe Ruth era nelle sue mani ed era proprio quello che vide quella sera al centro commerciale, quello che desiderava con tutto sè stesso.
La guardò negli occhi.
«Sai, Mike, hai proprio ragione.. Gli elfi lavorano in un modo alquanto misterioso..» ripetè lei, facendo spallucce con un sorriso compiaciuto.
«Io non so proprio che dire, mi hai reso un’uomo felice.»
«Allora lascia che parli io per te. Ricordi? Quando eravamo al Distretto, hai detto che volevi che le cose tra noi funzionassero bene, ma non sapevi come fare, giusto?»
Mike annuì.
«Okay.. Ci ho pensato parecchio e ora posso dirti come poter fare.» gli disse gentile. «Per esempio, dato che manca meno di un minuto a mezzanotte, potresti cominciare con l’augurarmi buon Natale come si deve e questa volta, ho portato con me il rametto di vischio.» disse con nonchalance, indicandolo. «Anche se non ci siamo sotto, dovrebbe valere lo stesso, non credi?»
Mike lo guardò. Era incastrato in uno dei piccoli festoni del loro abetino.
Sorrise. «Con molto piacere, signorina Rubirosa.» sussurrò avvicinandosi.
Le braccia di Mike si avvolsero attorno ai fianchi di lei, poi, facendole cambiare posizione, la spinse gentilmente verso la porta di servizio chiusa, quindi la fece appoggiare con le spalle.
In meno di un’istante, le sue labbra trovarono quelle di lei, i loro cuori battevano all’unisono.
Fu un bacio amorevole, gentile, dolce, ma anche passionale, di fuoco.
Entrambi sentirono il desiderio di vivere a pieno quell’istante bruciare intensamente dentro di loro.
Connie fu felice di trovarsi di nuovo tra le sue braccia e fu dannatamente difficile concludere quel momento.
«Ieri ho avuto un’illuminazione mentre ero a casa da sola, infatti poi sono uscita a comprarti il regalo.» gli rivelò.
«Davvero?» chiese guardandola negli occhi. «Che tipo di rivelazione?»
Sorrise mentre gli accarezzava una guancia. «Sono stata una stupida. Ero così occupata e concentrata a cercare l’affetto, l’amore e la felicità in un perfetto sconosciuto mentre ciò che realmente desideravo è sempre stato proprio davanti ai miei occhi per tutto il tempo.»
L’intero mondo di Mike Cutter s’illuminò all’improvviso.
Si mise a ridere felice. «Allora esiste davvero la Magia del Natale..» disse baciandola di nuovo.
«Vedi? Alla fine anche tu, come il signor Scrooge, hai cambiato idea su questa festa e ne sono davvero felice. Buon Natale, Michael Cutter.»
Lui sorrise. «Per la prima volta lo sarà davvero, signorina Rubirosa.»


Siamo giunti alla fine di questa lungherrima FF xD
È la prima volta che scrivo una storia a sfondo mistery / romantica e spero tanto che vi sia piaciuta! =D
Che altro posso dire.. GRAZIE A TUTTI PER PER AVER TROVATO IL TEMPO DI LEGGERLA FINO IN FONDO!
Il solo sapere che avete dedicato il vostro tempo libero alla lettura delle mie storie mi rende felice, perchè potrei aver contribuito a farvi staccare un pò la mente da tutti vari problemi, dal lavoro, dallo studio, dalle mille cose da fare.. Grazie davvero.
Alla Prossima FF! :3
Un Grande, Grande, Grande, Gigante, Enorme Abbraccio A Tutti,
°Yurha°

  
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