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Autore: Gala    15/03/2019    0 recensioni
In un mondo dove si scopre la propria anima gemella specchiandosi nelle acque di un pozzo antico, Ping capisce di avere più in comune che solo l'aspetto con la sua gemella Mulan.
Soulmate!AU
Ping e Mulan as twins
Storia partecipante al COW-T 2019 con il prompt "Tristezza"
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Titolo: Reflections

-Autore: Gala

-Fandom: Mulan

-Genere: Triste, Malinconico, Angst

-Personaggi: Fa Mulan, Fa Ping, Li Shang

-Pairings: Ping/Shang, Mulan/Shang

-Warnings: AU, One-shot

-Raiting: Giallo

-Disclaimer: Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e comunque non esistono/non sono esistiti realmente, come d’altronde i fatti in essa narrati. Inoltre questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà della Disney.

Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ma solo per puro divertimento.

-Note dell'autore: In questa storia Mulan e Ping non saranno la stessa persona, bensì due gemelli eterozigoti ma identici. Questa storia partecipa al COW-T 2019 con il prompt “Tristezza”






Era un giorno di festa molto speciale quello, per tutta quanta la Cina. Capitava una sola volta ogni dodici anni, precisamente nell'anno del topo, il quinto giorno del quarto mese.

Tutti coloro in età da moglie o marito si riversavano nella capitale per potersi specchiare all'interno del grande pozzo delle anime gemelle, custodito in un tempio Taoista. Se ci si affacciava sulle sue acque scure si poteva scorgere il riflesso della persona con cui passare il resto della propria vita, l'unica capace di completare l'altra parte del proprio essere. Se all'interno del pozzo non si scorgeva altro che il proprio riflesso, poteva voler dire che la persona a cui uno era destinato poteva essere non ancora nata oppure già morta.

Quel giorno Mulan e Ping avevano salutato i loro genitori e la nonna, mettendosi in viaggio verso la capitale. Avrebbero dovuto incontrarsi lungo la strada con alcuni loro amici ed ex-commilitoni di Ping.

Quando avevano scoperto che aveva una gemella identica a lui, gli idioti avevano subito cominciato a fare i cascamorti, soprattutto Ling, sebbene Mulan non avesse avuto alcun problema a metterli subito al loro posto. Più di ogni altro, però, era stato il suo generale, Li Shang a legare con lei.

Shang aveva un rapporto speciale con entrambi i gemelli a dirla tutta. Il dovere la propria vita a Ping sul campo di battaglia li aveva fatti avvicinare molto, mettendo in subbuglio il cuore del povero ragazzo. Non era onorevole per un uomo amarne un altro. Era successo ovviamente nel corso degli anni, per via del pozzo delle anime gemelle, ma il rapporto tra i due veniva considerato più fraterno che amoroso. Quello che invece si agitava dentro Ping era una passione ustionante. Non aveva mai confidato a nessuno il suo tormento, nemmeno a Mulan, alla quale non riusciva a nascondere mai niente.

Quasi sperava che il pozzo gli mostrasse chiunque, purché non fosse Shang, così da poterselo finalmente togliere dalla testa.

A metà strada avevano incontrato Ling, Yao e Chien Po, mentre Shang li avrebbe attesi direttamente alla capitale; Ping rimaneva in disparte, perso nei suoi pensieri e nemmeno le chiacchiere di Ling riuscivano a distrarlo.

Vedendolo così serio e teso, Mulan gli diede un colpetto sul braccio, cercando di richiamare la sua attenzione.

《Cosa c’è?》, chiese con un sorriso, vedendo però che lui non rispondeva.

《Sei preoccupato di non vedere nessuno nel pozzo?》, chiese lei, dando voce forse alla sua stessa paura.

Ping sospirò negando, cercando di dissimulare il proprio disagio con del sarcasmo. Si avvicinò alla gemella, abbassando la voce.

《E se capitasse una persona anziana con un piede nella fossa? O peggio ancora Ling?》, scherzò facendo scoppiare a ridere la ragazza.

《Penso che mi ucciderei》, ridacchiò lei, che non aveva pensato a quello scenario, voltandosi poi meglio verso il gemello per confessargli:

《Io spero sia Shang》, aveva sussurrato, come se fosse un segreto, sentendo le proprie guance arrossarsi. Non poteva sapere che era lo stesso desiderio anche di Ping.

《E se non lo fosse?》, aveva chiesto lui, timoroso, vedendo poi Mulan sorridere incoraggiante.

《Me ne farò una ragione!》.

Non affrontarono più l’argomento per il resto del viaggio e si persero nei battibecchi di Ling e Yao, mentre Chien Po spiegava loro una nuova ricetta che aveva assaggiato prima di partire.

Arrivarono alla capitale qualche ora dopo, talmente eccitati da non sentire né la fame né la fatica.

Durante il viaggio si erano interrogati su quanto ci sarebbe voluto per poter vedere ognuno nel pozzo delle anime gemelle, se ogni cinese in età da marito si era riversato nella capitale. Le strade erano affollatissime e rumorose e non sarebbero mai riusciti a trovare Shang, se non si fossero dati un appuntamento in un luogo preciso.

Il generale aveva un permesso speciale per poter scortare le persone con sé attraverso un percorso imperiale e saltare così gran parte della fila.

《E’ bello vedervi》, li aveva accolti Shang, abbracciando sia Mulan che Ping, scambiandosi poi pacche sulle spalle con gli altri. 《Da questa parte, seguitemi》

Una volta davanti al pozzo gli occhi di tutti si spalancarono sorpresi. Era talmente grande da poter far affacciare  almeno un centinaio di persone alla volta contemporaneamente lungo il suo bordo.

I sei giovani si avvicinarono al bordo, ma Ping rimase un passo indietro, intimorito.

Nemmeno di fronte a Shan Yu aveva avuto così tanta paura.

Mulan gli prese una mano e la strinse forte.

《Facciamolo insieme》, aveva sussurrato , vedendo i loro amici fermi vicini al pozzo, senza ancora guardarci dentro. Tutti lo guardavano con un sorriso incoraggiante. Anche Shang.

Ping annuì, prendendo un profondo respiro, facendo un passo in avanti, poggiando le mani poi sul bordo di pietra del pozzo, con le dita di una mano ancora intrecciate con quelle di Mulan.

《Tre, due, uno…》, contò la ragazza e insieme si sporsero sulle acque scure e calme del pozzo. Dapprima non vide niente, nemmeno il proprio riflesso, poi le acque si mossero appena, mostrando pigramente il volto della sua anima gemella.

Il volto di Shang.

Il suo cuore si strinse in una morsa, mentre la bocca diventava improvvisamente arida. Tutte le sue paure si erano concretizzate eppure un piccolo sorriso traditore gli allargò le labbra. Non riuscì a dire o fare niente che un piccolo urlo di gioia si liberò da Mulan, mentre saltava tra le braccia di Shang e lo baciava d’impulso.

Ling, Yao e Chien Po alle sue spalle iniziarono a ridere, mentre una singola lacrima lasciava gli occhi di Ping, rigandogli la guancia.

Anche Mulan aveva visto Shang nel pozzo? Com’era possibile?

Potevano essere le anime gemelle tre, anzichè due? Oppure essendo lui e Mulan gemelli, condividevano molto di più che lo stesso volto e le stesse sembianze?

Mulan si voltò gioiosa verso il fratello, vedendolo però sconvolto, quella lacrima ancora appesa al suo mento.

《Ping?》, chiese preoccupata, prendendolo tra le proprie braccia.

《Chi hai visto?》, chiese in un sussurro contro il suo orecchio, mentre sentiva le mani di lui serrarsi contro la sua schiena.

《Nessuno》, aveva detto con difficoltà, cercando di mandare giù il nodo che gli chiudeva la gola.

Andava bene così. Avrebbe potuto accettarlo in quel modo. Sua sorella sarebbe stata felice e lui avrebbe risparmiato il disonore alla famiglia Fa, così come a quella Li.

Shang scortò lontano i due gemelli, mentre Ling, Yao e Chien Po si misero alla ricerca delle tre ragazze che avevano visto riflesse nell’acqua. Era molto probabile che fossero lì anche loro.

I tre non avendo più nulla da fare nella capitale, decisero di ripartire subito. Shang li avrebbe scortati fino a casa, per poter chiedere al padre dei gemelli la mano di Mulan.

Ping però lo preoccupava. Non lo aveva mai visto così e qualcosa dentro di lui gli diceva che doveva consolarlo.

Era il suo migliore amico e voleva alleviare le sue pene in qualche modo.

Quella sera, dopo essersi accampati lungo il percorso verso casa, decise di parlargli. Mulan era andata a dormire e i due ragazzi sedevano vicini davanti al fuoco.

《Sai…》, aveva cominciato, dopo essersi schiarito la voce, un po’ in difficoltà. 《Quando mi sono affacciato sulle acque del pozzo e ho visto il volto della mia anima gemella, non capivo se fosse il tuo o quello di Mulan. Quando Mulan ha sorriso e tu no ho avuto la mia risposta, ma…》, mormorò abbassando appena la voce, come se si vergognasse di farsi sentire.

《Se può valere qualcosa, mi sarebbe andato bene anche fossi stato tu, pur di non vederti così triste. Ti voglio bene Ping, ti devo così tanto che mi fa stare male vederti in questo stato. Ci tenevi così tanto a vedere qualcuno?》, chiese spostando finalmente gli occhi dal fuoco a quelli di Ping, vedendo uno sguardo che non avrebbe mai saputo interpretare fissarlo di rimando.

《Davvero?》, chiese con voce roca Ping, ignorando l’ultima domanda del suo generale. Davvero gli sarebbe andato bene avere lui al suo fianco.

Vedendo lo sguardo confuso di Shang, si affrettò a specificare.

《Davvero ti sarei andato bene io, al posto di Mulan? Sarebbe stato disonorevole, no?》, mormorò, gettando dei piccoli rametti secchi dentro il fuoco.

《Se questo ti avesse fatto felice, sì》, disse serio Shang, facendo sorridere teneramente Ping. Alcune volte si chiedeva se avesse iniziato ad amare Mulan perché era tanto simile a Ping o se trovasse lui così tenero perché rivedeva in lui Mulan.

Forse era davvero meglio così.

Una volta a casa Fa, fu subito organizzata una grande festa per le nozze dei due giovani. Mulan e Shang volevano entrambi che Ping fosse il loro testimone, che cercava in tutti i modi di nascondere il proprio cuore spezzato. Da quando avevano fatto ritorno, si ritrovava tutte le sere a pregare davanti alle tombe degli antenati. Pregava per avere pace per il suo cuore.

Nemmeno Mushu era riuscito a risollevargli il morale, anche se la notte prima delle nozze gli mise un tarlo in testa.

《Un vero peccato che tu non sia una ragazza. Essendo identico a Mulan, Shang non avrebbe mai potuto vedere la differenza》, aveva detto il draghetto con fare distratto, avendo origliato il problema del giovane dalle sue preghiere.

Un piano folle che parve geniale a Ping nella sua disperazione. Corse nelle stanze di Mulan e le rubò degli abiti, correndo poi verso la casa in cui alloggiava Shang vicino al fiume. Non sarebbe stato consono che dormisse a casa della sua futura moglie dato che non erano ancora sposati. Ping per prima cosa controllò che non ci fosse nessun altro nella casa o nei dintorni, sentendo poi dal silenzio che c’era nell'abitazione che molto probabilmente Shang stava dormendo. Si cambiò velocemente dietro degli alberi, sciogliendosi i capelli che teneva sempre legati. Si intrufolò nella casa, silenzioso come un’ombra, accendendo poi una candela per farsi luce tra le stanze. Non voleva che Shang lo scambiasse per un ladro, solo che non lo riconoscesse come Ping.

《Mulan?》, venne la voce sorpresa di Shang, quando aprì la porta della camera entrandovi dentro. Era stato talmente avventato che non aveva pensato a niente da dire.

L’uomo fu subito in piedi, andando a prendere una mano di Ping nella propria, credendo che Mulan avesse qualche ripensamento per quanto riguardava le nozze.

Ping continuò a non parlare, temendo che la sua voce potesse tradirlo, posando un dito sulle labbra di Shang, che si zittì immediatamente.

Ping fece scorrere le mani sulle braccia del suo generale, volendosi imprimere nella mente ogni sensazione, studiando alla luce della candela i suoi lineamenti fieri e gli occhi gentili.

Si sporse appena sulle punte dei piedi, assaggiando le sue labbra carnose, sentendo le lacrime pungergli di nuovo gli occhi, ma ricacciandole con forza indietro. Dal giorno dopo Shang sarebbe stato di Mulan, ma quella notte poteva essere suo.

Era anche la sua anima gemella dopotutto, se lo meritava.

Strinse con forza la stoffa delle vesti di Shang, sentendosi quasi mancare quando l’altro rispose con la stessa passione al bacio. Le dita curiose corsero lungo la schiena e tra i capelli, andando a sciogliere quelli di Shang, che invece si stava prendendo del tempo per esplorare con la lingua la bocca dell’altro.

Sentì il generale sospirare estasiato quando di separarono appena, ma Ping non riusciva più a controllarsi e spinse l'altro sul letto per poi metterglisi cavalcioni, bloccandogli i polsi contro il materasso. Ping era sempre un ragazzo e aveva molta più forza di quella che avrebbe potuto avere Mulan in quel frangente. Continuarono a baciarsi, ma un campanello d'allarme si era acceso nella testa di Shang che si liberò un polso per andare ad accarezzare il corpo di quella che lui credeva Mulan. La mano scalò con lentezza la coscia, fino a fare una carezza lasciva oltre le ossa pelviche, trovando un attributo del tutto maschile contro le dita.

I due si separarono di scatto, come se si fossero bruciati.

《Ping?》, gemette roco e senza fiato Shang, con il cuore che ancora gli martellava nelle orecchie.

Si sentiva tutto scombussolato per ciò che aveva appena scoperto, anche perché si era notevolmente eccitato.

《Mi dispiace》, aveva sussurrato il ragazzo, il volto di nuovo bagnato di lacrime, prima di fuggire via, senza voltarsi indietro.

Corse fino al tempio degli antenati, accasciandosi senza fiato davanti alle tombe, piangendo tutte le sue lacrime per Shang e per il suo cuore in pezzi.

《Vi prego, antenati. Pensavo di essere più forte ma non ce la faccio. Fatemi smettere di amare. Non voglio più sentire tutto questo dolore》, aveva singhiozzato, addolorato.

Impietositi gli antenati decisero di accogliere quella supplica. Già era accaduto che per preservare un'anima lontana dalla propria gemella avevano dovuto intervenire.

Il capostipite allungò il proprio bastone verso il corpo di Ping, trasformandolo in un guardiano di pietra, mettendolo poi su di un piedistallo, senza lasciare altro di lui se non le tracce delle sue lacrime sul pavimento. In quel modo almeno non avrebbe sofferto più e avrebbe continuato a proteggere la famiglia Fa da ogni sorta di pericolo, così come aveva fatto in vita.




   
 
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