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Autore: Spensieratezza    15/03/2019    4 recensioni
Dean è innamorato di Benny, ma poi arriva la tempesta Sam a sconvolgere tutte le carte.
Questa è una storia in cui niente è come sembra, in cui tutti i personaggi cambieranno e faranno delle metamorfosi che non ti aspetteresti mai.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Famiglia Harvelle, Famiglia Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Prima stagione, Più stagioni
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- Questa storia fa parte della serie 'Eterno'
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Mio padre mi aveva insegnato come difendermi dai mostri, come impugnare una spada, anche se ero ancora un ragazzo, sapevo come riconoscerli.
Vivono in mezzo a noi, ma non sono come noi..non proprio..
Non riusciamo a riconoscerli, solo che quelli che hanno il Gene, possono..
Io e papà ce l’avevamo.

La Caccia era sporadica, perché in fin dei conti, debilitava molto la nostra anima, non è semplice vivere, quando sai che convivi la tua vita con le Creature Della Notte.
Io comunque feci lo stesso il militare, anche se papà e mamma non erano d’accordo.
Mi chiedo se ci fosse qualche decisione della mia vita con cui furono d’accordo.

Ma a me non importava. Volevo fare il militare. VOLEVO trovare uno scopo nella mia vita che fosse altro che cacciare i mostri.
Volevo servire il mio paese e volevo farlo in un modo che tutti possono vedere, non nascondendomi nella notte.
E così partii.
Gli addestramenti erano abbastanza pesanti, pochi riuscivano a stare dietro agli allenamenti estenuanti, le corse nel fango, i giri di campi , alcune prove di forza.
C’era anche un tipo che sembrava più forte di me. aveva un’energia inesauribile.
Si chiamava Benny.

Aveva degli così azzurri che quando ti guardava sembrava accecarti.
Sembravano rivelare un dolore più profondo di quello che lasciava trasparire. Eravamo amici. Era sempre gentile con me, leale e simpatico.Ci allenavamo insieme.
 
 
 
 
Un giorno, durante la Guerra, aiutai un ragazzo a tornare al campo, lo portai dentro la tenda e vidi Benny avvicinarsi.
“La ferita non è grave come sembra. Lascialo qui, ci penso io.” Disse.
“Ma è FERITO, perde molto sangue, bisogna chiamare il medico!” disse Dean.

“Dean.” E qualcosa nel suo sguardo mi immobilizzò. “Fai come ti dico. Per favore. Conosco alcune tecniche per fermare l’emorragia. Ma devi lasciarmi solo.”
“Benny…io..e..e va bene.”
 

Dean stava per andarsene veramente, ma poi fece marcia indietro, per una volta, una volta soltanto, non voleva scappare, ma vedere la realtà, la verità, per una volta. Con i suoi occhi, non voleva solo FIDARSI. Suo padre gli diceva continuamente di fidarsi di lui, che sarebbe sempre tornato dalla caccia, ma se quel giorno ci fosse stato lui sotto tutto quel sangue? Come avrebbe fatto a salvarlo se fosse stato solo?
La fiducia non era tutto nella vita.
Si avvicinò piano alla tenda e vide Benny chino sul corpo.
Evidentemente anche lui non si fidava del tutto di Dean, visto che aveva coperto la visuale davanti all’entrata, pochi attimi dopo e l’uomo si alzò di scatto.
“Dove sono?? Che cosa è successo??”
“Schhh..stai bene..è tutto ok..”

Dean ne fu talmente scandalizzato da non riuscire a udire neanche quello che gli disse Benny per rassicurarlo.
 
Dopo che l’uomo se ne fu andato, Dean lo affrontò.
“Come hai fatto a guarire quell’uomo?”
“Dean!! Mi hai spaventato!!”

“Ti prego, dimmi come hai fatto. Quello che hai fatto ha del stupefacente.”
“Dean lasciami passare.”
“No. Io..insomma..quell’uomo stava morendo..”

“Ti sbagli.”
“Come?”
“Quel sangue che tu hai visto sulla ferita..non era suo..ma di altri..lui era solo tramortito..traumatizzato..ho impiegato delle tecniche di rilassamento per rimetterlo in piedi.”
Dean non credeva a quella storia, ma ci passò sopra.
 
Però gli addestramenti continuavano.
Gli allenamenti continuavano e pure il militare.
Dean notava troppe cose strane.

Troppe volte rischiarono di perdere degli uomini e Benny si trovava sempre nel luogo adatto al momento giusto per soccorrerli, soccorrere persone che sembravano apparentemente non avere via di scampo.
“Benny, io ti ho detto che tu per me sei come un fratello, ricordi?” gli disse Dean un giorno nel loro dormitorio.
“Certo. E mi hai reso molto felice, Dean. Anche tu..lo sei per me..”
“Lo sei anche se non ci lega il sangue..” continuò Dean.
Benny sembrò raggelarsi.

“Io non ho fratelli, Benny, tu sei il mio unico fratello.”
“Siamo tutti fratelli nel mondo, Dean.”

“Cosa? Vorresti dire che per te sono come tutti i nostri compagni? Credevo di essere speciale!”
Benny ridacchiò.

“Intendevo che siamo tutti figli del mondo e questo..ci rende tutti fratelli, non importa quanto sembriamo diversi..”
“Quindi non ti importa se io domani muoio..”
Benny saltò su dalla brandina del suo letto a castello, incavolato.

Ma CHE CAZZO STAI DICENDO, DEAN!”
Dean si alzò a sedere di scatto.

“Se anche io morissi, avresti altre decine di altri fratelli con cui potresti sostituirmi.”
Non sparare stronzate! Il legame con te è speciale! E ognuno è insostituibile!”
“Vallo a raccontare a tutti quelli che divorziano e si separano, a tutte le amicizie rotte senza un perché!! La tua retorica non mi salverà se domani mi sparassero!”
“Io non ti permetterei di morire!!”

“Ah sì?? Perché tu puoi decidere chi vive e chi muore eh??? Chi ti da questo diritto???”
Benny si ammutolì.
“Perché tu puoi salvare la gente e io no?? Perché hai un DONO e non ti confidi con me? Potrei darti una mano, potrei aiutarti, ma tu non ti fidi. Fratelli fratelli ma mi nascondi le cose! Ti riempi la bocca di belle parole che però sono vuote!!”
“Dean..”

“Lasciami stare, Benny.” Disse Dean, sprofondando di nuovo nel suo cuscino, vergognandosi come un ladro di quelle lacrime che gli rigavano la faccia.
 
 
 
 
*

Un giorno, nel pieno della guerra, c’erano poche speranze di uscirne indenni, e Benny chiamò a sé Dean e lo portò in una stanza vuota.
“Benny, io…senti se vuoi chiarire, non è un bel momento.” disse Dean.
“Non voglio chiarire, voglio finalmente darti quello che desideri. La verità.”
Dean lo guardò fissò.

“Quello che fai è forse una pratica illegale? Per questo me la nascondi?”
“Diciamo che…quello che faccio non sarebbe accettato dalla maggioranza..”
“È…una droga? Una droga sintetica? Un farmaco sperimentale? Che magari trasforma tutti in zombies in poco tempo?” chiese Dean titubante.
Benny ridacchiò.

“No, Dean, io..sono per la Vita, e questo può sembrare..una grande beffa del destino detto proprio da me, io non sono uno scienziato pazzo che cerca di trovare la cura dell’immortalità, creando aberrazioni della natura, io SONO un’aberrazione della natura..”
Dean lo fissò con tanto d’occhi, sempre più confuso.
“Mi viene…difficile da crederlo..”
“Infatti sono qui per mostrartelo.” Disse prendendo un’ampolla ricca di un liquido. “Tranquillo, non ti farò niente. Guarda.”
 
Dean si avvicinò titubante e vide il liquido rosso galleggiare.

“È…SANGUE? Deglutì, guardandolo mortificato e con una nota di disgusto.
“Esatto.” Disse con cautela Benny.
Dean lo guardò ora con una nota di disgusto.
“Hai ucciso qualcuno?”
“Questo è il MIO sangue, Dean.”
Dean era ancora più sconvolto.

“Non ho ucciso nessuno, Dean, questo sangue, il mio, serve per dare la vita. Ecco come ho curato quei poveretti. È il MIO s..”
“Sei ancora più pazzo di quello che pensavo! Adesso vado subito ad avvisare le..”
Ma Benny con una velocità da vampiro si parò davanti alla sua porta.
“Non lo farai.”

“C-che….che razza di creatura sei tu?”
“Sono..un vampiro.” Disse Benny sospirando.
Quella rivelazione finì di sconvolgere Dean.

“No…questo no..i vampiri non sono così…come te..non può essere…!! Mio padre mi aveva detto..”
“Tuo padre?”

“Non puoi essere un vampiro!! Loro non sono..UMANI. Tu parli come me e..mangi come me…e..non sei..”
“Un mostro sanguinario? Non mi sciolgo al sole? Non devi dar retta alle leggende, Dean. Così come non devi pensare che tutti i vampiri siano cattivi. Sai, i tempi sono cambiati. Abbiamo scoperto che il nostro SANGUE può curare.”
Dean ora sembrava più incuriosito che spaventato.

“Mi stai dicendo che il vostro sangue serve a guarire chi sta per morire??”
“Sì.”
Dean scosse la testa.

“È una menzogna. Perché dovresti curare una riserva di sangue ambulante che cammina?? Perché dovresti risparmiare del cibo?? Non me la dai a bere!! Vampiro?? Tu non sei un vampiro!! Smettila di ment…”
“Benny gli fece vedere i denti aguzzi e Dean impallidì così tanto che svenne.
 
 
Quando riprese i sensi, trovò Benny seduto sul suo letto che lo guardava.
“Mmmm..è stato tutto un sogno?”
“Direi di no.”

“Quindi..tu sei davvero??”
Benny sorrise tristemente.

“Mi dispiace che la cosa ti addolora, Dean, la verità lo fa sempre.” Fece per fargli una carezza ma non gliela posò mai sulla guancia e a Dean un po' dispiacque.
“Hai aiutato tutte quelle persone..pur essendo un vampiro..”
“Sì..”
Dean si alzò su a sedere.

“Mi sono..affezionato a una di quelle creature che mio padre ha sempre detto che andrebbero sterminate senza neanche farle parlare.”
A quelle parole, Benny sl alzò e indietreggiò velocemente.
“Tu sei..un cacciatore.
Dean lo fissò.
“Mi dispiace.”
 
La distanza tra loro non fu mai così lacerante.

“Benny…” disse Dean, alzandosi e allungando una mano.
Benny restò immobile.
Dean continuò ad avvicinarsi, fino a che non lo strinse tra le braccia.
 
Passarono momenti immobili fino a che Benny non ricambiò l’abbraccio, poi il biondo lo sentì rilasciare il fiato e appoggiare la testa sulla sua spalla.
“Hai trattenuto il fiato.” notò Dean.

“Credevo..che mi avresti pugnalato alla schiena. I cacciatori fanno così.”
Una parte di Dean si ritenne offesa, ma lasciò perdere.
“E tu me l’avresti..lasciato fare?”
Benny restò in silenzio.
“Benny!!”
Benny si distaccò un po' da lui.

“Pur di non ucciderti, sì, l’avrei fatto. Ehi, tranquillo, non mi avesti comunque ucciso. L’avrei impedito con ogni mezzo.” Disse sorridendogli.
“Come puoi..sorridermi così..dopo quello che ti ho detto..sono un cacciatore, dovesti disprezzarmi..”
“Non posso non dire che alcuni della mia specie non se lo meritano, ma personalmente, ti ritengo difficilmente capace di fare del male anche a un cucciolo di zombies.”
Dean ridacchiò.

“Ma mio padre invece mi ritiene in grado.  Dici così, ma non mi conosci. Ho combattuto già contro dei mostri, insieme a lui, anche se un vampiro non l’avevo mai incontrato.”
“E intendi dirgli che ne hai conosciuto uno?”

“Una persona eccezionale e con del cuore grande come te? Non mi crederebbe. Mi direbbe che non esistono persone così.”
Benny si commosse e delle lacrime scivolarono lungo le sue guance.
Dean lo abbracciò ancora e gli mise una mano sulla sua testa.
 
 
 
 
*

Quando si ritrovarono in mezzo alla guerra, Dean convinse Benny a dare sangue di vampiro ai suoi compagni.
“Dean, se dovessero morire, con questo in circolo, li condannerei per sempre.”
“Se non lo farai, moriranno comunque, Benny.” Gli susurrava Dean in ginocchio nascosti da alcuni anfratti all’esterno.
Benny ci pensò su e capì che aveva ragione.
“E se invece dovessero diventare come te… beh..hai dedicato la tua vita a salvare la gente, se diventassero come te, sarebbe davvero una maledizione essere come te o forse un regalo?”
Benny gli sorrise, riscaldato da quelle parole.

“Quando diventi un vampiro, la tua pelle è sempre fredda, Dean, sai? Non pensavo di poter sentire ancora un calore irradiarmi le viscere,.come in questo momento..”
Dean a quelle parole arrossì appena. Capì quello che Benny diceva, gratitudine, commozione, sperò solo che non potesse anche leggergli la mente e capire invece  a cosa era dovuto il calore che sentiva lui dentro le viscere.
   
 
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