Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
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Autore: MovereCrus    16/03/2019    1 recensioni
[Ghiaccio!POV | Ghiaccio + Melone | Songfic: The Beatles - While My Guitar Gently Weeps | Lieve MeloGhia]
Ghiaccio si trova a dover fare i conti con il presente. La Squadra non esiste più, quasi tutti coloro che la componevano sono stati sconfitti. E Melone sa che probabilmente sarà lui il prossimo. La rabbia di Ghiaccio non fa altro che crescere, ma lascia spazio anche ad altre sensazioni che cerca in ogni modo di reprimere per andare avanti.
Non era uno che beveva lui. Odiava l'alito pregno e invadente di chi lo circondava, l'atmosfera distorta e confusa, la vaga certezza che si portava dietro quell'incoscienza.
Piuttosto che rifugiarsi nell’alcol preferiva continuare ad accanirsi su idiozie, cose futili che non avrebbe mai capito. Sapeva di essere deriso per questo, e soprattutto per la violenza con cui sempre reagiva. Ma il mondo era uno strano congegno con un meccanismo senza senso, e nessuno sembrava accorgersene.
[...]
Ora bicchiere era ricolmo di quel caldo ribollire di anestesie e illusioni. Ma la sua rabbia lo teneva ancora cosciente, e sensibile.
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Melone
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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I look at you all see the love there that's sleeping
While my guitar gently weeps
I look at the floor and I see it needs sweeping
Still my guitar gently weeps.

 

Non era uno che beveva lui. Odiava l'alito pregno e invadente di chi lo circondava, l'atmosfera distorta e confusa, la vaga certezza che si portava dietro quell'incoscienza.

Piuttosto che rifugiarsi nell’alcol preferiva continuare ad accanirsi su idiozie, cose futili che non avrebbe mai capito. Sapeva di essere deriso per questo, e soprattutto per la violenza con cui sempre reagiva. Ma il mondo era uno strano congegno con un meccanismo senza senso, e nessuno sembrava accorgersene.

Gli metteva le mani nel sangue.

Perché, perché arrendersi alla sua mancanza di scopo, farsela andare bene, così come bestie, e non contestare, criticare ogni singolo particolare che poteva venirti in mente, pur di trarne qualcosa, rivoltarsi contro quel disordine, causato dagli stessi che magari avevano la fottutissima presunzione di averlo reso coerente? Cosa cazzo si viveva a fare allora? Per bere appunto, ridere, magari uscire il sabato sera per scopare?

Ora bicchiere era ricolmo di quel caldo ribollire di anestesie e illusioni. Ma la sua rabbia lo teneva ancora cosciente, e sensibile.

 

 

I don't know why nobody told you
How to unfold your love
I don't know how someone controlled you
They bought and sold you.
I look at the world and I notice it's turning
While my guitar gently weeps

 

La Squadra non c'era più.

Se ne erano andati quasi tutti, per sempre.

Mentre loro tre rimanevano ad aspettare, senza parlarsi.

Perché si erano chiamati La Squadra d’esecuzione quando erano loro stessi a tirare le cuoia, uno dopo l'altro? Chi cazzo aveva scelto quel nome? Risotto?

E poi squadra, squadra si usa per un insieme coeso di persone, dalla divisa tutta uguale e dalle stesse idee.

Invece lì ognuno non aveva mai avuto nulla da spartire con gli altri. Ognuno si vestiva in modo diverso, come gli girava e aveva un suo proprio modo di pensare. Allora che cazzo c'entrava la squadra? Non c'era un accidente lì dentro che avrebbe potuto essere chiamato squadra, ognuno si era fatto i fatti suoi fino a crepare per conto proprio, in modi sempre peggiori.

Chiunque l'avesse scelto era un coglione. Ma non era il solo, dannazione.

Perché provare qualcosa per gente come loro, gente che aveva vissuto insieme solo sapendo di morire?

 

With every mistake we must surely be learning
Still my guitar gently weeps


Il frignare di Pesci prima di andare, - era ancora così infantile, Cristo!- il modo in cui aveva insistito nel salutarli, l'ultima delle loro voci. Le ricordava una ad una, le vedeva rimbombare in quel bicchiere stanco, avevano urlato, bestemmiato, rotto le palle fino all'ultimo giorno.

Ora avrebbero taciuto  per sempre. Perché ora tutti loro non erano altro che cadaveri abbandonati a marcire da qualche parte, senza lutti,  senza ricordi, troppi debiti verso nessuno, e nessun sogno mai realizzato.

Nessun sogno. Forse chi arrivava lì sapeva già di non avere altra scelta, altro scopo nella vita?

Possibile che il loro più alto traguardo fosse stato l’essere carne da macello?

Gettò il bicchiere lontano, che si infranse in una cascata argentina, fastidiosamente musicale, liberando tutto il suo contenuto. Le sue labbra infatti erano ancora intatte, pallide. Non sarebbe servito a nulla. Non sarebbero tornati indietro.

.


I don't know how you were diverted
You were perverted too
I don't know how you were inverted
No one alerted you.

 

Nonostante il chiasso dei vetri rotti, sentì Melone camminare verso di lui, e avvicinarsi senza voler farsi notare. Il prossimo sarebbe stato lui. E lo sapeva. Il suoi occhi folli non erano più iniettati del solito malato entusiasmo, i suoi capelli erano in disordine, sparsi ovunque, lasciati scivolare distrattamente sul collo e le spalle. Non sembrava più il solito maniaco, ma uno di quei vecchi porci che pagano per svuotarsi le palle.  E aveva bevuto, oh cazzo se aveva bevuto, la sua espressione beota e assente parlava da sola.

Lo guardò appoggiare il viso sul palmo, con un gesto quasi spossato, e tracannare sguaiatamente a grandi sorsi dal collo della bottiglia che lui aveva appena lasciato lì. Era così diverso dal solito. Non riuscì proprio a sentirsi in collera con lui.

“Cosa Cristo ti prende!?”

Si aspettava una provocazione, del sarcasmo lascivo e distratto ma niente. Tutto ciò che sentì fu una lamentela a bassa voce.

“Non iniziare a insultarmi a caso, Ghiaccio. Almeno ora, almeno stasera. Anche se…”

“Se!?”

“Sarebbe l'ultima volta in cui potresti farlo.”

Lo guardo sorridere di sbieco, un sorriso malato e triste, non sarcastico, non malizioso, nient'altro.

Un sorriso di chi sa di dover morire.

Le lenti appannate degli occhiali gli permisero di nascondere lo sguardo. Gli poggiò il palmo gelido sul volto sudato, e gli andò a sfilare la maschera lentamente, spostandogli all'indietro i capelli. Non se ne accorse neppure. I suoi occhi vitrei lo fissavano assenti. Rimase per un po’ a guardarlo in quella posa, mentre il locale si affollava, e altre bottiglie, veloci come clessidre, si svuotavano.

“Lo so, testa di cazzo, lo so.”


I look at you all see the love there that's sleeping
While my guitar gently weeps
Look at you all
Still my guitar gently weeps.



Note dell'autrice:
Eccomi di nuovo qui a infestare il fandom con un'altra delle mie songfic depresse! *schiva pomodori*
Io adoro Ghiaccio, i suoi sproloqui senza senso, i suoi aneurismi,e mi dispiace che si scriva poco su di lui. Ho voluto dare una spiegazione alla sua costante rabbia, mi piace pensare che abbia anche un lato nascosto, che viene fuori davvero di rado, pur sempre però in modo violento.
Poi, io non shippo molto MeloGhia però devo dire che stanno bene insieme, credo che Melone sia l'unico che riesca a sopportare Ghiaccio XD
Mi scuso per il linguaggio a tratti volgare ma si tratta di Ghiaccio, non sarebbe lui se non parlasse in un certo modo. 
Anyways, spero che vi sia piaciuta!
A presto!
 
   
 
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