Film > Animali fantastici e dove trovarli
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Autore: RoriStark    16/03/2019    0 recensioni
E se il MACUSA Si fosse interessato personalmente alla scomparsa degli animali di Scamander? Chi meglio di Percival Graves avrebbe potuto gestire la faccenda? Ovviamente, non sarà solo..
Genere: Avventura, Fantasy, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gellert Grindelwald, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Percival Graves aveva trovato quello che cercava,ma non poteva mandare tutto all’aria con la fretta di trovare Grindelwald. Se la ragazza si fosse insospettita e sentita in pericolo avrebbe di certo chiesto aiuto, se invece fosse stata certa di trovarsi con il vero Grindelwald magari avrebbe detto qualcosa per incastrare quell’assassino. Doveva riuscire anche a capire il ruolo di quella strana ragazza nei piani del mago oscuro,no,non poteva mandare tutto a boccini. Graves strinse il corpicino della ragazza misteriosa. Aveva bevuto qualche whisky incendiario di troppo e voleva solamente conoscere quella ragazza tanto carina dalla voce di una sirena ed ora si ritrovava in quella situazione, a dover smaltire a forza la sbornia per riuscire a formulare un piano decente.
 
“come…sta andando la vacanza?”
 
Chiese indeciso tornando a fissare la ragazza con un sorriso improvvisato

“bene, ora che ci sei anche tu…vuoi venire a lavoro con me?”

La ragazza si fece avanti per baciarlo ma lui si scostò con la scusa di prendere la valigia per lei,imbarazzato piu’ che mai, per fortuna Agnes non sembrava notarlo dato che il suo sguardo era fisso altrove, verso il mare

“certo…cosa avevi detto di dover fare?”

“salvare un Kelpie”


Graves annui’ portando una mano alla fronte

“giusto, hai troppe creature dietro per poterle ricordare tutte”

Si giustifico’ con maestria, era fiero di se stesso in quel momento, anni ed anni di addestramento e lavori sotto copertura erano serviti a qualcosa. Ma non voleva andare subito dietro a quella ragazza, aveva bisogno di sedersi, di riposare, sentiva ancora le fitte delle sue ferite, non poteva strapazzarsi troppo. Lo avevano ricucito alla meglio in quello stupido ospedale babbano Americano dal quale era scappato via di corsa verso la prima isola sperduta che ricordava.

“che ne dici di bere qualcosa di caldo? Non puoi lavorare adesso, fa freddo e sei appena arrivata, festeggiamo”
“Gell..”


Agnes scosse il capo osservando l'uomo, stranamente riusci' a mantenere un contatto visivo senza sentire il bisogno di guardare altrove per l'ansia e l'imbarazzo, non se ne accorse nemmeno di starlo a fissare con decisione, forse era perche' stava pensando a quella creatura o forse perche' gli occhi di quell'uomo non le facevano affatto paura

“quel Kelpie e’ ferito, potrebbe essere grave”
“da brava Magizoologa non riesci a star lontana dai guai, eh, piccola?”

 
Trattenne il respiro sperando di aver detto la cosa giusta, riprese a respirare quando vide la ragazza sorridere ed annuire. Si avvicino’ di nuovo a Graves che apri’ le braccia per stringerla piano, almeno non sarebbe corsa dietro ai Kelpie cosi’

“ti…sono mancato?”
“beh, non ci vediamo da un paio d’ore ma..si’”

 
Lui sorrise accarezzandole piano il viso, chiedendosi poi come mai avesse voluto accarezzarla senza un motivo specifico o di una qualsiasi utilita’. Le cinse le spalle con il braccio, aveva delle domande in testa e se avesse lavorato con quelle bestie magari sarebbe stata troppo distratta per rispondergli per bene

“andiamo, domani ti prometto che andremo a salvare tutti i Kelpie che vuoi, ok?”
“e…che ne dici se invece andiamo a salvare quella povera bestia e poi ci brindiamo su?non ci vorra’molto, avremmo piu’ tempo per noi”


A quella frase a Graves non riusci’ a replicare visto che la ragazza si era smaterializzata poco piu’ in la’ed aveva gia’ preso a camminare verso il lago, cosi’ anche lui fu costretto a raccogliere le poche forze che aveva per seguire la strega intraprendente, senza nemmeno conoscere il suo nome, non sapeva nemmeno come fare a chiederglielo, non poteva di certo fingersi obliviato. Vide che la ragazza si tolse le scarpe una volta raggiunte le sponde del lago, lentamente si tolse anche la giacca rimanendo con la sola sottoveste azzurra, si immerse fino alle caviglie con Graves che cercava di non fissare troppo

“accio chitarra”

Sussurro’ lei alzando la bacchetta. Dalla valigia usci’ una chitarra che da sola prese a suonare un piacevole motivetto mentre lei si mise a cantare una delle sue canzoni in una lingua a Graves sconosciuta. Aveva una voce delicata, come quella di una sirena, forse piu’ bella, squillante, fresca e dolce come la brezza marina. Graves smise di pensare, smise di porsi domande sul suo nome,. Sul suo scopo, era appena finito sotto un incantesimo? Osservo’ l’acqua incresparsi fino a far emergere una creatura dall’aspetto di un cavallo, coperto pero’ di alghe e grande almeno tre volte tanto. D’istinto Graves si avvicino’ al lago osservando i due, la bestia si avvicino’ alla strega nitrendo in modo sofferente, lei allungo’ la mano facendolo adagiare sulle proprie gambe raggiungendo la riva. La bestia aveva meta’ del corpo in acqua ed il resto a riva, il muso era sulle gambe della strega che lo accarezzava dolcemente, lo sguardo preoccupato

“io e la mamma abbiamo scoperto che queste creature erano venerate dagli antichi abitanti di queste terre, amavano sentire queste canzoni e ricevere doni, sono creature particolari, i Kelpie, possono trasformarsi in tutte le creature che vogliono. Un tempo mangiavano i cavalieri attirandoli in acqua, si facevano montare e li affogavano lasciando solo le viscere in superficie. Ma questi non farebbero del male ai babbani o ai maghi, loro vengono da un nostro allevamento, sono stati domati e rimessi in liberta’, cosi’ il ministero sta  tranquillo ed anche loro”

Stava per sfiorare di nuovo la bestia quando un enorme serpente coperto di alghe apparve di fronte a loro, a largo del lago, sibilando verso Agnes che si alzo’ di colpo impugnando la bacchetta

“chi ha messo un altro Kelpie qui? Sono troppo territoriali, non possono…quello, non e’ nostro, non e’ domato”

Alle sue spalle Graves aveva appena preso la bacchetta, ma Agnes gli fece un cenno con la mano

“vado io..”

La strega fece il giro della riva per far distrarre la bestia dal suo simile ferito, studiandolo, osservandolo con attenzione, sembrava nervosa. Si punto’ la bacchetta alla fronte poi torno’ ad avanzare verso il lago mentre il Kelpie prendeva la forma di cavallo,con una rapidita' che solo un auror del suo calibro poteva avere lesse nella mente della ragazza quel poco che bastava per scoprire il suo nome, un nome che avrebbe ritenuto bellissimo, dolce come lei, se non fosse per il fatto che non c'era tempo per pensare.

“Agnes, torna qui!”
“da dove vieni? Il tuo lago e’ stato prosciugato? Cercavi una nuova casa?”


Graves non sapeva nemmeno come chiamarla, non sapeva il suo nome

“lascia perdere! Ti prego torna qui, piccola!”

La strega si volto’ verso Graves sorridendo

“fidati di me”

Mimo’ con le labbra, la bestia scatto’ verso la strega ma lei si scosto’ in tempo colpendolo con la punta della bacchetta

“imposium”
 
Sussurro’ mentre delle briglie dorate, quasi trasparenti si avvolsero per un attimo attorno al suo muso, la bestia prese a divincolarsi e la strega gliu salto’ in groppa afferrando le corde magiche,la bestia nitri’ e si impenno verso il centro del lago, in un attimo  i due scomparvero tra le acque verdi del lago

“no!!”

Graves entro’ nel lago, non sapeva se tuffarsi o lasciar perdere, era troppo pericoloso e si sarebbero aperte tutte le ferite. Ma quella ragazza, quella ragazza, perche’ voleva salvarla a costo della vita? Ne valeva la pena? Era un nemico, no? Che senso aveva salvare la strega che appoggiava il mago piu’ temibile della storia odierna? Quando Graves smise di porsi domande ed era pronto a tuffarsi, la ragazza riemerse insieme al Kelpie che sembrava essersi tranquillizzato. La bestia accompagno’ la strega alla riva  prima di tornare a nascondersi nelle fredde acque del lago. La ragazza sospiro’ stanca mentre infreddolita si scrollava di dosso l’acqua dai capelli e strizzava il vestito zuppo. Graves corse dalla ragazza senza pensarci due volte, si fermo’ accanto a lei stringendola di colpo

“volevi farti ammazzare, ragazzina?! Quel coso voleva sbranarti le interiora”
“veramente loro le interiora le lasciano gall”
“stavi per morire! Non puoi  fare queste cose senza pensarci, ragazzina…io...”
“eih Gell, sei spaventato come quella volta con l’erumpent,va tutto bene tesoro,  ho anche preso l’algabranchia”


Disse scostando i capelli e mostrando dei tagli sulla gola simili a branchie, questi si richiusero pochi istanti dopo, Graves le sfioro’ il collo incuriosito, non aveva mai studiato quell’alga ad erbologia, o forse si era addormentato a lezione.

“e’..un alga che…ho scoperto a scuola…la sto brevettando”
“stai gelando piccola”


Disse lui osservando il corpo esile e tremante di lei. Quella veste bagnata stava facendo intravedere troppo, doveva fare qualcosa, non riusciva a distogliere lo sguardo da quella pelle candida bagnata come un fiore con la rugiada del mattino, avrebbe voluto sapere che profumo aveva quel fiore, ma non poteva . Con un colpo di bacchetta la asciugo’, si tolse la giacca e la poso’ sopra di lei mentre la giovane tornava ad infilarsi le scarpe

“grazie Gellert…oh..Percy”
“dovere my lady…”


la strega osservo' il Kelpie ed avvicinandosi di nuovo a lui lascio' che la bestia posasse il muso su di lei, la rossa gli poso' sulla pelle verdastra un impacco dall'odore acre e dal colore luminescente, la bestia la lascio' fare come un cavallo mansueto

 

“Non ce la fai a diventare una lontra, eh?  Vieni”

 

Sussurrò aiutando la bestia ad alzare il muso, questa zoppico' fino  ad entrare nella valigia, quando vide anche la strega scomparirvi, Graves si affacciò incuriosito non avendo mai visto quella strana valigia, poi la voce di Agnes si senti' chiara e tonda con un leggero eco

 

“Vieni!dammi una mano! “

 

Graves entrò con circospezione all'interno dell'oggetto incantato guardandosi intorno ne scoprendo per la prima volta la valigia di una magizoologa. Si trovava in una vera e propria riserva, non riuscí a nascondere un espressione di stupore nel vedere tutti quegli habitat contenuti in una valigia, ma decise di non chiedere nulla, probabilmente lo aveva già fatto Grindelwald nei suoi panni.

 

“Tesoro? “

 

La voce di Agnes echeggiò dal fondo del corridoio, verso uno degli habitat.  Graves la segui raggiungendola. Agnes era li' a fissare la piscina pensierosa, mentre il cavallo strofinava il muso contro la gamba di lei impaziente di rientrare in acqua, cosi' la strega guardo' il mago con un sorrisetto di complicita' misto ad entusiasmo 

 

“Puoi darmi una mano? Gell? “

 

“Certo.. “

 

Entrambi sussurrarono “aguamenti” ed in poco tempo la piscina si riempi mostrandosi ampia quasi come ul lago in cui si trovava prima.  La ragazza si inginocchiò posando un acqua la bestiola che tornò nella forma che preferiva. La bestia strofino il muso contro quello di lei che ridacchiò felice.  Nel vederla Graves senti una strana sensazione al petto, si avvicinò a lei che osservava la creatura che si immergeva

 

“Come fai? “

 

“A fare cosa? “

 

“Ad essere cosí dolce… E stare con un mostro come me”

 

Quella domanda gli rimbombava in testa, voleva capire, doveva capire perché quella creatura dal cuore d'oro provava sentimenti per Grindelwald, non poteva essere crudele come lui, non era possibile. La ragazza si voltò lentamente senza smettere di sorridere

 

“ricordi quel giorno con il nundu?  Stava per uccidermi, voleva uccidermi, lo classificano come una delle specie più mortali del nostro mondo...un mostro? No.. Aveva solo paura”

 

Mentre camminavano lungo il corridoio il Nundu spuntò dalla sua riserva per andare a salutare la ragazza con rumorose fusa mentre si strofinava al suo fianco, era un enorme leopardo con il collo pieno di punte, Graves lo osservava inclinando il capo incuriosito, chiedendosi come quella bestia fosse cosi' mansueta nei suoi confronti, la ricordava negli appunti di scuola, era una bestia mortale, noto ammazza maghi, eppure ora era li' che faceva le fusa come uno Kneazle

 

“Aveva solo paura ed aveva fatto la scelta sbagliata.. Ma con un poco di pazienza ora lui è un amico prezioso”

 

“Capisco… “

per un attimo Agnes torno' ad osservarlo preoccupata, incuriosita da tutte quelle strane domande, non era abituata a sentire tutte quelle domande dal suo Gellert.  Ma poi decise di cacciare via quei pensieri e con una scrollata di spalle si strinse a lui allegra,si sentiva stranamente calma accanto a Graves,sapeva di stare accanto a Grindelwald ma vederlo nei panni di Graves scatenavano in lei una strana reazione nostalgica. Dal canto suo Graves aveva le mani sui fianchi della ragazza,poteva vedere benissimo la pelle rosa filtrare dalla stoffa bianca bagnata. Il vestito ne delineava le curve aggraziate e morbide,la pelle era pallida quasi quanto il vestito e Graves si scoprí ad arrossire

"Sei ancora zuppa"

Cercò di dire imbarazzato,ma non poteva sembrarlo,non sapeva fino a che punto quei due si erano spinti avanti cosí si limitò a sorridere e sfiorarle i capelli,il viso di quella ragazza sembrava quello di una bambina,aveva sentito il proprietario della pensione chiamarla per nome per caso e quella notizia si rivelò un vantaggio,tanto che si era trovato a gridare il suo nome nel panico

"Oh!"

Con un gesto di bacchetta la ragazza si asciugò all'improvviso tornando vaporosa come prima,anche se sempre scalza,ma non sembrava farci caso. Graves le porse le scarpe con un gesto della bacchetta,la ragazza tirò fuori un vestito verde acqua che indossò facendolo levitare addosso a lei ed aggraziatamente andò a calzarle addosso come una nuvola. Graves non riusciva a distogliere lo sguardo,rimase immobile a fissare la ragazza e senza accorgersene lei gli era di nuovo davanti

"Eih.."

Lui sobbalzò appena mentre lei si aggrappava alla sua giacca,le gote rosse

"Lo so che è strano ma...posso baciarti lo stesso?"

Avrebbe potuto dire di no,inventare una scusa e continuare a farle domande,eppure lui annuí, sorrise,la strinse a sè e la baciò scoprendo che quelle labbra erano davvero calde e morbide, a quel punto la baciò di nuovo tirandola a sè e sfiorandole la schiena con la mano posò a malincuore la fronte sulla sua costringendosi a smettere, qualcosa di strano si mosse nello stomaco di Agnes, con un gesto quasi disperato lo tiro' di nuovo a se' appena lui accenno' ad allontanarsi con lo sguardo triste che lo rese per un attimo un Graves diverso da quello che era abituata a fissare

"torna qui,aspetta.."

sussurro' in un bisbiglio, sentiva di non avere nemmeno il fiato per parlare, lo bacio' di nuovo, quelle labbra sembravano diverse, piu' ruvide, piu' calde. Sembrava stringerla come se avesse paura di farle male, non sapeva cosa stava accadendo ma desiderava quei baci piu' di ogni altra cosa 

"Scusa.."

Disse lei chiudendo poi la valigia con un sospiro, torno’ quindi a fissare Graves dolcemente, l’uomo odiava non poterla chiamare per nome, sospiro’alzandosi in piedi e cacciando via i pensieri le porse una mano per aiutarla ad alzarsi

“adesso possiamo andare?”
“certo, offri tu?”
“ovviamente”


I due raggiunsero di nuovo la locanda, Graves si premuro’ di accompagnare personalmente la ragazza al tavolo quando vide che la strega rispose al nome di Agnes quando il locandiere la saluto’ con un gesto affettuoso. Graves si senti’ sollevato nel sapere finalmente il suo nome. I due si misero a sedere e Graves ordino’ delle bevande calde per entrambi, sembrava davvero stanco, tanto che Agnes si avvicino’ a lui guardandolo

“eih, tutto bene?”
“si’, vado a chiedere una stanza per entrambi?”
“non preoccuparti, ne ho gia’ presa una io”
Graves degluti’ a vuoto
“oh, allora vado a chiedere una cosa in ogni caso”


L’uomo arrivo’ dal locandiere

“Ascolti, vorrei disdire la mia stanza, la prego ricordi di non dire nulla sul fatto che sono qui da una settimana”
“certo signore, ma, la piccola Agnes e’ nei guai? Sta bene?”
“certo, ci siamo conoscitui per caso e sa..”
“bene, lei e’ come una figlia per me, la tratti come tale”
“si signore”


Disse Graves deglutendo di nuovo ed avviandosi al tavolo dove la ragazza lo stava aspettando con una tazza fumante di infuso alla menta piperita

“eih,tutto ok? Spero che Fergus non ti abbia fatto una ramanzina per…sai..”
“sta tranquilla, sei con un Auror, cosa puo’ esserci di meglio?”


La ragazza ridacchio’ riprendendo a sorseggiare il suo te’ quando senza motivo apparente sembro’ ricordarsi all’improvviso una cosa importante, tanto che con un gesto fece cenno di aspettare a Graves

“ehm, vado a chiedere un cuscino di piume a Fegus”
“un cuscino di piume?”
“si’ sai, qui forniamo piume di ippogrifo per i cuscini, loro le perdono spesso e non devono ammazzare oche”
“certo, va pure”


La ragazza si affaccio’ al bancone guardando Fergus avvicinarsi

“hai acclappiato un pezzo da novanta, eh piccola? Un auror del ministero?”
“gia’..ma lui non sa che sono una Scamander…puoi tenere il segreto per il momento?”
“perche’?la tua famiglia e’ una nobile famiglia, dovresti andarne fiera”
“e’ una lunga storia…c’entra Silente”
“capisco…va bene piccola, ma stai attenta con quel damerino, se va troppo di fretta lanciagli uno schiantesimo e corrid a me”
“certo Fergus”


La ragazza gli lancio’ un bacio sulla guanciona rossa prima di tornare da Graves, anche lui sembrava star meglio con quella tisana rinvigorente. La ragazza gli sfioro’la mano stringendola piano

“eih, sei sicuro di star bene? Eri pallido prima…cioe’, piu’ del solito”
“sto bene Agnes, non ti preoccupare, eri tu quella che stava per farsi sbranare o sbaglio”


La strega ridacchio’ annuendo ed avvicinandosi a lui si appoggio’ al petto dell’auror che le circondo’ le spalle con il braccio poggiando la gota sulla testa di lei. Un movimento non studiato, naturale ed istintivo, ma lo fece sentire bene, dopo tanto tempo passato nel terrore, poteva sentirsi almeno per un po’ al sicuro, con lei. Almeno finche’ non si sarebbe dovuto preoccupare di un Grindelwald alla ricerca della sua dama

“eih..torna qui”
“sono qui”
“non con i pensieri, ti sento distante…”
“scusami, sono molto stanco…sai, i miei progetti con i babbani”
“Gellert, sai che non approvo affatto questa cosa…”
“no?”
“Gell, non voglio parlarne, per favore..”
“certo piccola, scusami”
“uccidere e’ sbagliato, i babbani  possono essere strani, ma non sono cattivi”
“tutti pensano che sia io il mostro…”


Si azzardo’ a dire guardando la ragazza come se fosse offeso

“non esistono mostri, solo gente spaventata che fa delle scelte sbagliate…e tu sei tra quelli, si’ ma stai migliorando…davvero”
“mi fa piacere”


Disse ridacchiando e stringendo la ragazza a se’. Come poteva pensarla in quel modo? Sembrava cosi’ innocente, cosi’ ingenua, come poteva una strega cosi’ stare con un assassino del calibro di Grindelwald? Graves la strinse piu’ forte a se’ nascondendo il viso tra i capelli di lei, respirandone il profumo e baciandole la tempia senti’ il corpicino di lei tremare appena emozionata, le sue gote tingersi di rosso, poi scosse il capo imbarazzata mentre prese la valigia cominciando
 a frugare al suo interno tirando fuori una piccola palla di pelo che mise in tasca ed una sorta di serpente dalle piume variopinte simili a pietre preziose 
 

“Guarda Ragnar.. Vuoi salutare papà? “

 

Disse mentre l'Occamy si protese per annusare Graves, ma ad un tratto sembrò soffiargli come un gatto in maniera ostile prima di scivolare nella tasca di lei. La strega lo guardò perplessa inclinando il capo

 

“Avete litigato voi due? Dovresti metterti la vecchia colonia magari non gli piace… Strano… Eih Ragnar guarda che papà. “

 

sussurrò lei accarezzando la creatura, ma questo sembrò ancor meno incline a dare attenzioni a Graves,ma agnes non sembrò farci caso cosí lui riprese a respirare. Agnes rimase in silenzio per un po' osservando l'uomo, poi scosse appena il capo mentre con un gesto delle dita i suoi capelli si acconciarono in uno chignon semplice dai colori vivaci,non amava bere con i capelli sciolti. La loro ordinazione arrivò giusto in tempo. Graves aveva mille domande da porre alla ragazza, a malapena sapeva come si chiamava,  eppure non poteva chiederle cosa fossero quegli animali, da dove venisse e cosa faceva nella vita, erano tutte cose che Gellert Grindelwald gli aveva già tolto, insieme alla sua vita.

“Eih.. “

 

“Sí? “

 

Agnes alzò di scatto la testa, era presa a far solletico al suo snaso per fargli mollare le posate che sembrava aver preso in giro per i tavoli. La cosa fece scappare una risatina a Graves che tentò inutilmente di ricomporsi

 

“Oh,scusami, sai, i soliti snasini.. Oh! Lei non la conosci però”

 

A quella frase Percival Graves provò una sensazione di gioia e sollievo nel poter FI almente curiosare un po’ nella vita di quella ragazza

 

“Come si chiama? “

“Lei è Brigitte, ha due mesi circa e già vuole rubare cose come il papà, sai, nascono raramente nasi con questo manto e solo femmine”

“Avevo uno Kneazel di quel colore ed è vero, era femmina anche lei”

 

Agnes sembrò illuminarsi nel sentire quella risposta, Graves deglutii preoccupato, aveva fatto un passo falso?

 

“Non sapevo ti piacessero gli Kneazel! Anche io ne avevo una dozzina a casa, ma per lo piú mia madre allevava ippogri…fi”

 

Agnes si rese conto di aver appena introdotto un argomento scomodo, ma entrambi sembravano così a loro agio sovrappensiero, un po' meno quando si rendevano conto di cosa avevano appena spifferato.
 

“In America.. “

 

Continuò Graves vedendo la ragazza in difficoltà

 

“Non hanno queste cose...dalla mia esperienza al ministero,breve ma intensa”

“Loro hanno paura,sono andata da loro anche per questo,far capire loro che dobbiamo proteggere e non temere queste creature”

“Mi piacerebbe...vederle,di nuovo..”

 

Agnes lo guardò inclinando curiosa il capo,ma poi annuí soddisfatta

 

“Certo,tour completo o riprendiamo da dove hai lasciato?”

“Completo”

 

Agnes prese a bere qualche sorso della sua burrobirra mentre Graves aveva già fatto fuori due bicchieri di whisky incendiario. L'uomo si avvicinò di piú alla ragazza che intanto beveva dal suo boccale, ne osservò i lineamenti inclinando il capo mentre con le dita le sfiorò  il viso quando lei si voltò verso di lui. Notò che aveva lo sguardo perso altrove, non sembrava amare ik contatto visivo.

 

“Va tutto bene?”

“Certo..Percy..è strano stare ancora a parlare con te e non con..”

“È una cosa brutta?”
"e' questo che mi spaventa...non lo e' affatto, ti...da fastidio?"
"no,per nulla"

 

Chiese lui prendendo un ennesimo bicchiere di liquore magico,al che la streghetta gli mise una mano sul bicchiere costringendolo a posarlo mentre lo guardava preoccupata.

 

“...tu invece? Va tutto bene lí dentro?”

 

Lentamente la ragazza si avvicinò a lui,voleva vederlo cosí ancora un po voleva stare ancora un po’ con l'uomo al quale aveva detto il suo primo ti amo. Gli sistemò i capelli scompigliati guardandolo negli occhi per un attimo e Graves si rese conto che gli occhi della ragazza erano scarlatti come il sangue, Bellissimi e magnetici ma allo stesso tempo dolci come quelli di un cucciolo di crup.

 

“Sto bene,sono solo stanco”

 

Sussurrò portando la mano alla tempia per sorreggere la testa.

 

“Andiamo in camera?”

 

Chiese lei guardandolo dolcemente prima di di togliere di nuovo lo sguardo arrossendo. Lui accettò ed entrambi si allontanarono dalla locanda per raggiungere le scale della loro stanza.Era una camera in legno con un caminetto acceso in fondo per creare un mini salottino con poltrone scarlatte mentre in fondo c'era un letto intagliato nella quercia con coperte sempre rosse e morbide.  Fuori per ironia della sorte cominciò a nevicare e la ragazza appena lo notò corse subito alla finestra entusiasta

 

“Gell! Gell vieni guarda! “

 

Graves senti ub certo fastidio nell'essere chiamato con il nome di quel criminale, tanto che si avvicinò sospirando

 

“Chiamami Percy...non...non si sa mai”

“Oh,va bene Percy”

 

L’uomo notò che per la prima volta da quando si erano incontrati,la ragazza non aveva evitato il suo sguardo,anzi,lo stava studiando con fare preoccupato

 

“Eih...vieni qui”

 

Sussurrò lei tirandolo verso di sè, si alzò sulle punte mentre lui la sosteneva sui fianchi e lo baciò avvolgendogli le braccia al collo e posando la fronte sulla sua

 

“Chiudiamoci il mondo alle spalle per un attimo… Restiamo solo noi, nessun passato che ci fa star male, nessun segreto che ci fa paura.. Io e te, davvero.. “

“Agnes… “

 

Lui le prese il viso tra le mani quando dopo una ventina di secondi (probabile record) lei aveva sorriso e distolto lo sguardo

 

“Sai certe volte stento a credere che esista una creatura come te.. Avrei.. Voluto conoscerti molto prima, forse sarebbero cambiate tante cose”

“Ma ora siamo qui”

 

Graves ebbe un piccolo sussulto quando sentì quelle parole, la guardò nell'istante in cui anche lei aveva ripreso a fissarlo con i suoi occhi di brace, rimase fermo mentre la teneva stretta, le labbra dischiuse in un espressione di lieto stupore

 

“Ora…sei qui… “

 

Ripeté lui baciandole piano le labbra prima di tornare a stringerla a sè. Forse… Forse non era troppo tardi per salvarla, tenerla al sicuro, già.. Ora era lí


 
  
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