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Autore: Himeno    17/03/2019    4 recensioni
La vita continua ma questa volta i protagonisti nn saranno quelli che conosciamo noi ma i loro figli che dovranno salvare Wonder da un triste destino. Spero che gradirete questa ff come il suo precedente "Amore Eterno" baci da BlackRose91^^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Amore Eterno'
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Capitolo 21

 

 

Shade sedeva comodamente sul trono e osservava pensieroso il liquido rosso che faceva ondeggiare nel suo calice. Non era rimasto più nessuno a palazzo, era solo. Il mondo avrebbe anche potuto bruciare tutto se aveva Fine al suo fianco. Lei e i suoi figli erano la sua vita, le uniche ragioni per lui di esistere. Senza di loro non rimaneva niente del Re della Luna. Per quanto gli importava poteva arrivare anche adesso il mostro divoratore.

A un tratto sentì una presenza alle sue spalle.

-Con quanta audacia vi presentate a me...- si girò puntandogli fulmineo la spada alla gola. -Chi diavolo siete? Non solo avete provato a sedurre mia moglie al ballo, ora volete anche qualcosa da me.-

-Come sapete che voglio qualcosa da voi?- rise beffardo l’uomo dai capelli argentei.

-Devo quindi dedurre che siete venuto per assaggiare il nostro famoso té? Ora che l’oscurità mi tiene in pugno e ho tanto di quel potere da non sapere che farmene immagino il motivo della vostra visita. Probabilmente il nome che avrete rifilato a Fine non sarà nemmeno quello vostro.- disse e con la punta affilata sfiorò la pelle dell’uomo facendogli uscire una goccia di sangue.

-In effetti il mio nome non è veramente Jack e non esiste nemmeno il pianeta Savenio ma avevo bisogno di questa identità per i miei scopi. L’unica cosa su cui non le ho mentito quella sera è che provavo davvero qualcosa per lei e se vogliamo dirla tutta, disprezzo voi da semp...- non potè finire la frase che fu sbattuto al muro da uno Shade decisamente fuori di sé.

-Se provate disprezzo per me allora perché siete qui?- disse il re cobalto con acredine.

-Il male scorre su entrambi con una forza tale che potrebbe distruggere questo pianeta prima ancora che arrivi Orbus ma non è quello che voglio. Non voglio la distruzione, voglio il potere.-

-Orbus?-

-E’ il mostro che sta arrivando per impossessarsi della Benedizione del Sole. Una volta che l’avrà ottenuta non ci sarà scampo per nessuno. Lui ha fatto in modo che fossimo contaminati dalla pietra oscura, siamo solo i suoi burattini ma se questi burattini cominciassero a strappare i fili che li manovrano?-

-Dove vuoi arrivare?- lo lasciò andare a malo modo e lo guardò sprezzante.

-Con la forza che abbiamo ora, uniti potremo avere l’intero universo ai nostri piedi.- si risistemò e tolse con un fazzoletto il sangue che aveva sul collo.

-Non mi interessa possedere l’intero universo se non ho la mia famiglia vicino. Trovati un altro alleato.- rifiutò andando a sedersi di nuovo sul trono con sguardo affranto. Da quando Fine se n’è andata, aveva bruciato villaggi, distrutto foreste ma niente gli dava la soddisfazione a cui tanto anelava. A che scopo avere tutto il mondo se non poteva condividerlo con chi amava?

-Perché non potresti avere la tua famiglia vicino? Dagli tempo e vedrai che anche loro cederanno all’oscurità. Sarete di nuovo uniti. - gli bisbigliò all’orecchio. -Accetta di aiutarmi e avrai tutto ciò che desideri. Dovrai solo farmi arrivare alla Benedizione del Sole prima di quel mostro e il gioco è fatto.-

-Sei pazzo? Nessuno che non sia della famiglia reale del Sole può riuscire a entrarne a contatto.-

-Non preoccuparti di questo. Ho un piano in cui tu dovrai solo portarmi all’interno del palazzo. Il resto sarà compito mio.-

Lo guardò con sospetto stringendo gli occhi.

-Si tratta solo di questo?-

-Certo.-

-Perché ti serve il mio aiuto per entrare a palazzo? Potresti contaminare tutte le guardie ed entrare senza problemi. Perché questa alleanza in cui dovresti spartire il mondo con me?-

A quel punto, l’uomo dai capelli argentei scoppiò a ridere sotto lo sguardo confuso e arrabbiato di Shade.

-Bene, ci ho provato. Ora basta con le domande. Volevo davvero usare le buone maniere ma tu mi hai reso tutto più difficile.- smise di ridere e i suoi occhi da viola diventarono rossi. Fissò negli occhi Shade come se stesse per succhiargli l’anima e l’ipnosi ebbe inizio.

-Da adesso non ci sarà nemmeno quel briciolo di bontà che ti era rimasta. Mi aiuterai che ti piaccia o no. Hai detto bene, solo un membro della famiglia reale del Sole può arrivare alla Benedizione del Sole e guarda caso la tua mogliettina fa al caso mio. Grazie a te, lei dovrà sottostare al mio volere se ti rivorrà indietro.-

E al diavolo il condividere l’universo. Avrò esso e finalmente Fine sarà mia.

 

-E questo è quanto. Mi dispiace essere stato portatore di brutte notizie ma abbiamo bisogno della vostra collaborazione per poter continuare la nostra missione.- finì di raccontare Ruy. Dopo che tutti si accomodarono nella sala da pranzo per parlare con più calma e privacy, il principe aveva spiegato com’era la situazione nell’universo e cosa comportava la loro missione per salvare tutti quanti dal mostro. I sovrani con Deborah e Alam rimasero ad ascoltare esterrefatti. Gli erano già giunte delle voci ma non credevano che il pericolo fosse così grande.

-Non immaginavamo che la situazione fosse così grave. Da quello che dite, non siete per niente portatore di brutte notizie ma piuttosto uno di coloro che è destinato a salvarci. L’unica speranza per sopravvivere a questa creatura orrenda.- disse la regina Cecille guardando preoccupata il marito.

-Abbiamo ben compreso la gravità del pericolo imminente e avrete tutto l’aiuto possibile da noi e dal nostro regno. E… immagino di poter dire lo stesso da parte di mio nipote qui presente.- disse il re guardando Alam.

Quest’ultimo annuì. Pur essendo solo uno zio acquisito invece che di sangue, suo zio Byron aveva sempre fatto tanto per lui. Era il padre che aveva sempre desiderato. Il ragazzo, piuttosto, non capiva come una creatura dolce e gentile come sua zia Cecille potesse essere la sorella di quell’uomo freddo e severo che era stato suo padre. I misteri della vita.

-Dite bene, zio. Qualunque cosa abbiate bisogno non esitate a chiedere. Il mio regno Lunaria non è tra i più potenti o grandi dell’universo ma in quanto coraggio e forza non ha da invidiare nessuno.- disse solennemente il principe dai capelli argentei guardando il gruppetto proveniente da Wonder, senza cedere alla tentazione di soffermarsi di nuovo sulla principessa dai capelli cobalto. Dannazione! Che gli stava succedendo? Non era proprio da lui interessarsi a qualcuno, maschio o femmina che sia.

-Vi ringrazio dal profondo del cuore per il vostro supporto. Come vi ho raccontato, avremo bisogno di tre diamanti per riuscire nell’impresa e destino vuole che uno si trovi nel vostro castello.- disse Ruy.

I sovrani ci pensarono su e, in effetti, tra i gioielli del tesoro reale c’erano vari diamanti. Loro personalmente non erano tanto amanti di gioielli preferendo invece i profumi e i vestiti eleganti quindi tenevano un tesoro solo per non sfigurare con gli altri regni. Quindi non avrebbero avuto niente in contrario se i ragazzi avessero voluto dargli un occhiata alla ricerca del diamante.

-Saremo più che lieti di lasciarvi liberi di controllare il tesoro reale, poiché non credo ci siano altri posti dove teniamo cose tanto preziose.- disse re Byron con il consenso della moglie.

I ragazzi furono felici di questa risposta e chiesero di poter controllare subito, senza perdere altro tempo prezioso. I sovrani acconsentirono ma la voce di Deborah irruppe tra loro.

-Mamma, papà, perché dopo che avranno fatto le loro ricerche non li invitiamo al ballo di questa sera? Tanto li avremo ospitati comunque volentieri per il tempo che gli serviva quindi perché non farli anche divertire? Non sei d’accordo anche tu, Alam?- guardò il cugino in cerca di supporto.

Lui sbuffò, non riusciva mai ad averla vinta con lei quando lo supplicava di aiutarla.

-Credo anch’io che sia meglio per loro partecipare al ballo. Capiamo tutti che il tempo stringe e l’oscurità è sempre più vicina ma per una serata non credo succeda niente di grave. Un po' di svago e un buon riposo dopo può solo che far bene ai nostri ospiti.-

-Giuste osservazioni, ragazzi. Avevamo comunque intenzione di fare tutto ciò che avete detto però mi piace che abbiate avuto l’iniziativa. Non è decisamente da voi.- disse la regina guardando con uno strano sorriso figlia e nipote. Di certo non le erano sfuggiti gli sguardi che si erano scambiati i giovani prima. Non era più una ragazzina ma certe cose ancora le comprendeva benissimo.

-Principe e principesse di Wonder, insieme al vostro… amico volante, siete invitati al ballo di questa sera. Speriamo di avervi tra noi. Dimenticatevi almeno per poche ore della vostra missione e divertitevi. Siete così giovani ancora e questo viaggio è un peso troppo grande da gestire, non vi farà male liberarvene per un po'.- disse il re.

Ruy guardò il suo gruppo. Sicuro pensava che Desideria fosse d’accordo nel partecipare, amava da sempre le feste anche se stavolta non ne sembrava entusiasta, chissà come mai.

-Vostre altezze, noi saremmo onorati di partecipare al vostro ballo ma non credo che abbiamo vestiti adatti all’occasione. Nell’intraprendere questo viaggio non pensavamo di certo di aver bisogno di vestiario elegante.- disse lui.

-Non preoccupatevi, il nostro sarto provvederà subito a trovarvi abiti stupendi.- disse Deborah.

-Non vorremmo disturbarvi troppo. Siete già fin troppo gentili ad ospitarci.- disse dubbiosa Marion. Avrebbe tanto voluto andare al ballo ma non voleva usufruire troppo della loro bontà.

-Non dovete assolutamente preoccuparvi. Come ha detto mia figlia, il nostro sarto non avrà problemi a procurarvi il necessario. Insisto a finché partecipiate.- disse re Byron.

E alla fine i ragazzi accettarono. Dopo essersi momentaneamente congedati dai sovrani, Deborah si offrì di scortarli dal sarto insieme al cugino. Quest’ultimo per tutto il tempo aveva sperato di avere la presenza dei reali di Wonder al ballo. Detestava le feste ma se c’era la principessa Marion avrebbe fatto lo sforzo di partecipare. Oh no, di nuovo stava pensando a lei. Non riusciva a crederci. Non aveva tempo di pensare a questo mentre l’universo era in pericolo.

-Sono così felice che veniate al ballo. Non mi annoierò di sicuro.- disse Deborah mentre accompagnava il gruppo.

-Già, sembra ieri che ci siamo visti a quello organizzato nel nostro regno, vero Desy?- disse Smeralda.

Ma sua sorella non era tra loro con la mente. Non riusciva a guardare i sorrisi che si scambiavano Ruy con quella Deborah. Le facevano troppo male e trovava tutto ciò ingiusto. Lei e Ruyuccio erano consanguinei ma che c’era di male nell’amarlo? Lo aveva sempre ammirato da lontano, anche in accademia, e nonostante le continue dichiarazioni d’amore delle principesse, non aveva paura perché sapeva che a Ruy non interessavano cose come l’amore. Ma stavolta era diverso. Lui non aveva mai guardato nessuna come in quel momento stava guardando inconsapevolmente la principessa di Vinus. Le ritornò in mente il momento che scoprì di essersi innamorata di suo cugino.

 

*Inizio flashback*

 

Non riusciva a smettere di piangere. Odiava essere una tale piagnucolona ma faceva troppo male la ferita al ginocchio.

Da quando aveva il suo fratellino o la sua sorellina nella pancia, mamma aveva delle strane voglie. Una volta aveva chiesto broccoli conditi con crema pasticcera (ma esisteva una cosa così strana e disgustosa?), una volta ancora una torta con cioccolato e spinaci… insomma non si smentiva mai ma stavolta voleva tanto un frullato con le mele di Roselia che crescevano nel loro giardino così Desideria sgattaiolò fuori in giardino e si decise di andare a prenderle ma una volta provato ad arrampicarsi, cadde e si procurò un bel taglio al ginocchio. Era proprio imbranata e una buona a nulla. A volte invidiava il fatto che sua cugina Marion sapesse già arrampicarsi e fare acrobazie sugli alberi come se niente fosse. Era atletica e si comportava da maschiaccio e tante volte la principessa solare desiderava essere come lei.

Si strinse le ginocchia al petto e rimase a singhiozzare sotto l’albero di mele. Oltre il danno anche la beffa, non aveva nemmeno una mela con sé.

Un fruscio vicino la mise in allarme facendola smettere per un attimo di piangere ma quando vide che dal cespuglio usciva suo cugino Ruy, si tranquillizzò. Voleva molto bene ai suoi cugini ma con Ruy non riusciva a parlare molto. Sembrava sempre distante e preferiva la compagnia dei libri a quella degli altri bambini.

-Che cosa ti è successo? Ti sei fatta male?- le chiese. Desy annuì tirando su il naso. Odiava farsi vedere così da lui ma purtroppo non poteva fare altrimenti. Aveva bisogno di aiuto.

Lui vide la ferita e senza esitare strappò un lembo della sua camicia leggera e la avvolse sul ginocchio. La bambina non se lo aspettava questo dal suo impassibile cugino e a un tratto le sembrò di vedere il principe azzurro che tanto aveva letto nelle fiabe. Bello e valoroso, anche se in miniatura. In fondo, lei aveva solo un anno e lui due.

-Sei di nuovo scappata dalla balia, non è vero? Sei proprio incorreggibile- le sorrise rimproverandola lievemente. Quel sorriso… Desideria sapeva che Ruy possedeva un sorriso mozzafiato ma non lo aveva mai visto ancora. Era bellissimo e scaldava il cuore. Il suo cuore cominciò a battere all’impazzata mentre lo osservava finire di stringere la stoffa sulla ferita. Il dolore c’era ma in quel momento non ci stava più facendo molto caso.

Il bambino in ginocchio si girò intimandole di salire sulle sue spalle.

-Vieni, ti porto io. Vedrai che una volta a casa il dottore farà volare via il dolore.-

Ruy sapeva perché lei era andata a raccogliere le mele. Aveva sentito sua zia dire a sua madre che desiderava tanto quel tipo di mela e gli era bastato un attimo per capire perché Desideria fosse lì. Era andato nei giardini per giocare a nascondino con sua sorella ma alla fine aveva trovato sua cugina in difficoltà. Desy era come un’altra sorella per lui e gli venne istintivo comportarsi come un fratello maggiore. Le voleva bene e giurò che nessuno avrebbe fatto del male a lei e a Marion finché ci sarebbe stato lui nei dintorni.

Era solo un bambino ma aveva già un cuore da eroe.

Tutta rossa in faccia, Desideria guardò ad occhi sgranati il bambino. E dopo un attimo di esitazione si aggrappò alla sua schiena. Lui la sollevò con un po' di fatica ma riuscì comunque a portarla verso il castello.

Era così che aveva immaginato il principe dei suoi sogni quando la mamma raccontava di amore e leggende. Lasciò la testa appoggiata alla schiena del cugino e rimase ad ascoltare ad occhi chiusi il battito del suo cuore.

Fu allora che decise, con un sorriso sulle labbra, che un giorno lo avrebbe sposato per poi vivere per sempre felici e contenti.

 

*Fine flashback*

 

Poteva sembrare strano per una bambina di solo un anno e poco più provare già amore ma quello fu davvero l’inizio dei suoi sentimenti.

Avrebbe dovuto sapere che sarebbe stata una favola senza lieto fine per lei ma essendo ancora una bambina non pensava che il suo attaccamento fosse sbagliato e destinato al nulla.

 

Il sarto reale era stato davvero bravissimo. Aveva molti vestiti pronti a ogni evenienza e una volta prese le misure dei quattro ragazzi e scelto gli abiti, non ci mise molto a sistemarli in tempo per il ballo.

Ruy indossò una giacca chiusa lunga rosso vino con dei ricami d’oro sulle maniche e sul colletto e sotto pantaloni dello stesso colore della giaccia. Mentre Desideria avrebbe messo un vestito rosso con le spalline abbassate, senza maniche con dei ricami a forma di rose oro, stile simile a quello del cugino, mentre Smeralda aveva un abito celeste con del pizzo dello stesso colore a coprirgli fino al collo e metà braccio. Infine c’era Marion che si provò in quel momento un bellissimo vestito pieno di tulle e pizzo giallo tenue, senza maniche e con spalline molto sottile. Erano tutti abiti di grande qualità che rendevano onore al pianeta Vinus.

Ruy con Smeralda e Desideria andarono a cambiarsi per andare a cercare il diamante. Ora che avevano visto che i vestiti erano perfetti su di loro, li andarono a lasciare in custodia al sarto finché non sarebbero ritornati per cambiarsi per il ballo.

Marion invece rimase ancora un po' a rimirarsi allo specchio. Non era mai stata tanto vanitosa ma quell’abito le donava una sicurezza che non pensava di possedere e poi… dopo quello che le aveva detto la cugina nella foresta giorni fa non poté fare a meno di arrossire nel guardarsi il seno. In effetti non era mal messa per avere solo dodici anni.

Stava ancora fissando la sua immagine quando sentì bussare alla porta e un attimo dopo entrò il principe Alam.

-Scusate se vi disturbo ma volevo sapere...- cominciò per poi bloccarsi alla vista della principessa che occupava testardamente i suoi pensieri.

Marion non riuscì a parlare e arrossendo ancora di più si strinse le braccia al petto. Era imbarazzatissima e temeva che il principe la giudicasse ridicola.

-Siete… siete bellissima. Dico davvero.- gli uscì da dire al principe che rimase sconcertato dalle sue stesse parole. Ma cosa…? Lui non faceva complimenti a nessuno, da dove gli usciva questo? Non era riuscito a controllarsi e, nell’istante che l’aveva vista così magnifica in quel vestito che mostrava in maniera deliziosa le sue curve, il cervello aveva smesso di funzionare dando spazio all’istinto e al sentimento che stava sbocciando in lui, se non era già sbocciato.

-Vi ringrazio.- due semplici parole che le uscirono in un sussurro. Il cuore non la smetteva di battere forte e non riusciva a guardarlo negli occhi. Questo non era da lei. Non si era mai sentita in imbarazzo con un ragazzo e nessuno le aveva fatto provare ciò che le suscitava il principe Alam. Si sentiva strana e aveva paura che tutto ciò fosse quello che le aveva predetto la madre una volta che avrebbe cominciato a diventare grande. Era una bambina ma a quanto pare non era solo il suo corpo che stava cominciando a cambiare ma anche i suoi sentimenti. Magari era solo una cotta ma non appena ebbe il coraggio di incontrare gli occhi del principe capì che non era così. Si stava davvero innamorando di lui, senza alcun rimedio, ed era un colpo di fulmine bello e buono. Proprio quello che aveva sempre detestato e preso in giro sentendolo raccontare dagli altri. Bella mossa, Marion.

-Volevate qualcosa, principe?- e marcò l’ultima parola con stizza, Ruy, nel vedere la scenetta di fronte a lui. Smeralda e Desy lo raggiunsero poco dopo e sorrisero complici. Da quando li videro al ballo del regno solare sapevano che sarebbe stato solo l’inizio.

Alam si risvegliò dall’incantesimo che i loro sguardi avevano creato per rispondere garbatamente. Si schiarì la voce per poi ricomporre la sua maschera di impassibilità.

-Sì, volevo sapere se potevo darvi una mano nel cercare il diamante. Il tesoro dei miei zii non è immenso ma magari con un aiuto in più potreste fare prima.- propose.

Ruy ci pensò un attimo. Non gli piaceva l’idea di lui vicino a sua sorella ma aveva ragione che più sarebbero stati a cercare e meglio era.

Accettò ma giurò a se stesso che li avrebbe tenuti d’occhio. Non gli piaceva quell’Alam, gli dava l’impressione che nascondesse qualcosa.

Vedendo che i loro sguardi si erano uniti di nuovo non poté fare a meno di interrompere di nuovo.

-Marion, hai finito con la prova vestito? Dovremmo andare.- disse in malo modo alla gemella che invece di prendersela, distolse a malincuore lo sguardo dal principe di Lunaria e andò con aria sognante a cambiarsi.

-Sì, fratellino. Faccio subito.- disse allegra e le sue cugine non poterono fare a meno di ridacchiare. Cosa poteva fare l’amore…

 

 

Ok, ci sono! Mi spiace per il ritardo ma spero di essermi un po' fatta perdonare con questo capitolo lungo e con questi sviluppi. Nel prossimo ci sarà più azione e amore, ve lo prometto. Chiedo anche scusa a chi mi lascia una recensione e a cui purtroppo a volte non riesco a rispondere per mancanza di tempo o altro. Giuro che vi leggo a tutti e mi rendete sempre felice. Grazie davvero di cuore. La vostra pazienza e il vostro affetto per questa storia spero che vengano ripagati bene e di non deludervi mai.

A presto!

Himeno

 

p.s. Continuo, dopo anni, ad essere pessima nel descrivere l’abbigliamento quindi vi lascio di seguito i link degli abiti da ballo che ho scelto.

Per Desy: https://i.imgur.com/KbHCIxb.jpg

Per Smeralda: https://i.imgur.com/iExqELR.jpg

Per Marion (immaginatelo giallo chiaro): https://i.imgur.com/LFkbq8q.jpg

Per Ruy (magari più “grande”): https://i.imgur.com/QSmekOO.jpg

 

 

   
 
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