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Autore: summer_moon    19/03/2019    10 recensioni
| quinta classificata al Contest Au is the only way 2nd edition indetto da meryl watase sul forum di efp |
Goku Son e Vegeta Ouji sono due cacciatori di demoni.
Un giorno, grazie all'aiuto di Bulma Brief, una scienziata che li aiuta nel loro lavoro, vengono a conoscenza dell'esistenza di Zamasu, un essere malvagio intenzionato a rinascere e a portare l'apocalisse sulla Terra, così da distruggere l'intero genere umano.
Riusciranno Goku e Vegeta a fermare i suoi piani, oppure l'umanità sarà condannata all'estinzione?
Buona lettura!
Genere: Angst, Azione, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bulma, Goku, Vegeta, Zamasu
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Il passato di Goku



Era nato in una famiglia i cui membri erano cacciatori da generazioni. 
La madre, Gine, era purtroppo morta a causa di complicazioni dopo il parto, costringendo così il padre, Bardack, a crescere il piccolo da solo.
Goku, sin da quando aveva memoria, era stato quindi allenato dal genitore a combattere le creature sovrannaturali, mentre crescendo gli venivano instillati i ferrei valori morali che da sempre caratterizzavano i cacciatori di demoni. 
- Sarà anche uno sporco lavoro, Goku, ma qualcuno deve pur farlo - ripeteva Bardack di continuo al ragazzino come un mantra - in questo modo possiamo salvare molte vite, figliolo, vite che altrimenti verrebbero spezzate da quei maledetti demoni. Un giorno, quando io non ci sarò più, sarai tu a salvare quelle vite, perciò impegnati sempre al massimo! - 
Nonostante quelle severe lezioni occupassero gran parte del suo tempo, il Son era riuscito a vivere una vita abbastanza normale, almeno fino a quando non aveva raggiunto l'adolescenza: un bel giorno, Bardack partì per una caccia da lui considerata "di normale routine", scegliendo per questo di non coinvolgere il figlio, per poi scomparire improvvisamente nel nulla.
Goku, dopo qualche giorno, aveva deciso preoccupato di rintracciare Muten, cacciatore come il padre oltre che amico di famiglia di vecchia data, per cercare di capire cosa fosse successo al genitore.
- Non prendere iniziative personali, ragazzo - gli aveva detto l'uomo con tono imperioso - penserò io a trovare Bardack, e non appena saprò qualcosa ti informerò immediatamente. -
A quel punto Goku non aveva potuto fare altro che aspettare fino a quando, alcune settimane dopo, non era venuto a sapere della morte del padre.


Ricordava come se fosse ieri quel terribile momento: Muten gli aveva telefonato chiedendogli di raggiungerlo il prima possibile, indicandogli dove si trovava e come raggiungerlo.
Alla richiesta di spiegazioni dettagliate del Son, l'uomo aveva risposto con un - Ho trovato tuo padre, ragazzo - seguito da un criptico - o almeno, quello che ne rimane... -
- Come sarebbe a dire quello che ne rimane? - aveva urlato lui, ma si era sentito riagganciare il telefono in faccia. 
L'adolescente aveva così raggiunto il cacciatore in un piccolo cottage fuori città, fiondandosi poi al suo interno in barba ai tentativi di fermarlo compiuti da quest'ultimo: nel vedere la scena che si era parata davanti ai suoi occhi, poté giurare di aver sentito il proprio cuore saltare un battito.


Il corpo di Bardack era stato letteralmente fatto a pezzi con inaudita ferocia: gli arti superiori ed inferiori, ai quali erano stati amputati mani e piedi, erano sparsi per tutta la stanza, mentre la parte centrale del corpo e la testa dell'uomo erano state poste nel centro; il cadavere presentava diverse ferite da taglio ed ustioni, oltre che lividi di varia entità e, all'altezza del torace, c'era un enorme buco slabbrato dal quale erano state completamente estratte le viscere. A completare il macabro spettacolo, l’espressione di puro dolore presente sul volto del poveretto, indice che, prima di morire, gli avevano fatto soffrire le pene dell'Inferno attraverso atroci torture.
A quella vista Goku aveva cacciato un urlo, per poi piegarsi in due e rimettere anche l'anima, mentre Muten, sentito il grido agghiacciante del ragazzo, lo aveva raggiunto; in seguito gli aveva spiegato come, a suo parere, fossero stati i demoni che stava cacciando ad ucciderlo.
- Come possono esserci riusciti? - aveva domandato Goku tra i singhiozzi - Era uno dei migliori cacciatori in circolazione! -
- Non lo so, figliolo. - aveva risposto affranto l'altro - Quello che posso dirti è che, con ogni probabilità, non l'hanno ucciso qui - disse - questo luogo appare sin troppo "ordinato", troppo "pulito" - continuò - se i demoni l'avessero eliminato qui, avrebbe avuto più l'aspetto di un mattatoio che quello di una semplice casa di campagna... hanno voluto che lo trovassimo, Goku, come per darci un messaggio, un avvertimento; se non fosse stato così, a quest'ora saremmo ancora impegnati a cercarlo senza alcun risultato! -


A quelle parole, il ragazzo aveva sentito una gran rabbia montargli addosso.
- Cos'hai intenzione di fare, adesso? - aveva voluto sapere Muten, appoggiando una mano sulla spalla di Goku nel tentativo di confortarlo e di aiutarlo a calmarsi. 
- E me lo chiedi? - rispose il giovane, scostando con violenza la mano dell'altro - Continuerò a cacciare, come ha fatto mio padre prima di me, e quando scoprirò chi è stato a fargli questo, sta' pur certo che lo vendicherò! -
- È la rabbia a farti dire questo, figliolo, non puoi parlare così facilmente di vendetta... - aveva affermato sicuro l'adulto. 
- Non m'interessa! - aveva replicato Son, furioso - Non lascerò che succeda qualcosa del genere anche ad altre persone; farò tutto il possibile per impedirlo! -
Vedendo nel ragazzo la stessa determinazione tipica del padre, Muten aveva così deciso di prenderlo sotto la propria ala, insegnandogli tutto quello che sapeva sulla caccia. 
A parte qualche problema con il latino, cosa che procurava a Goku qualche difficoltà nel ricordare correttamente le formule da usare negli esorcismi, il giovane dalla chioma a palma era così diventato un buon cacciatore, ferreo nella volontà di distruggere le creature maligne quanto lo era stato suo padre, sensibile e di indole gioviale con le persone che lo circondavano.
Quando infine Muten, con l'avanzare dell'età, si era ritrovato costretto a ritirarsi dalla caccia, il Son aveva cominciato a lavorare per conto suo, almeno fino a quando non aveva conosciuto Vegeta Ouji. Famoso per il caratteraccio e l'indole solitaria, questi aveva dapprima mal sopportato la presenza di Goku, abituato com'era a contare unicamente sull'aiuto di una brillante scienziata di nome Bulma Brief, ragazza dai capelli turchini che, oltre a procurare all'uomo i vari casi e tutte le informazioni al riguardo, era anche riuscita a creare una pistola ed un coltello speciali, in grado di uccidere le creature sovrannaturali a cui egli dava la caccia.
I due cacciatori si erano incontrati durante un caso particolarmente difficile, decidendo di unire le forze: a dire il vero, l'idea era partita dal Son, il quale aveva detto a Vegeta che L'unione fa la forza, e che, proprio per tale motivo, assieme sarebbero riusciti a risolvere prima la faccenda; quest'ultimo, pur di non sentirlo più sproloquiare, alla fine si era fatto convincere per sfinimento a collaborare con lui.


- E va bene, Kakaroth, hai vinto! - aveva brontolato Vegeta - Lavoreremo assieme, per questa volta! -
- Guarda che il mio nome è Goku, non Kakaroth! - aveva protestato il Son a quell'appellativo,
- Dillo a quell'assurda acconciatura che ti ritrovi! - aveva ridacchiato Ouji, indicando i capelli a palma dell'altro che assomigliavano molto alle cime delle carote. 
- Parla quello che ha la chioma sparata dritta in testa - aveva obiettato il più giovane indicando a sua volta i capelli a fiamma di Vegeta - come potrei chiamarti, vediamo... Carciofino ti va bene? - l'aveva poi provocato,
- Non ti azzardare, se non vuoi che ti ammazzi, imbecille! - aveva urlato il più grande, arrossendo, sentendosi chiamare in quel modo - E adesso vediamo di finire con il lavoro, prima che cambi idea! - aveva ordinato poco dopo, sancendo così la loro collaborazione.
A dispetto delle aspettative del capelli a fiamma, però, unendo le loro capacità il caso era stato risolto senza troppi imprevisti. Inoltre, i due cacciatori si erano rivelati essere un duo affiatato e ben assortito dove l'indole rigorosa, precisa, e leggermente fredda di uno, veniva compensata dall’adattabilità e dal buon carattere dell'altro; da allora avevano così continuato a lavorare assieme, risolvendo casi su casi, fino ad arrivare a quello appena concluso.


Quell'ultimo caso presentava diverse vittime, ognuna con lo stesso modus operandi: erano tutti ragazzi tra i venticinque, trent'anni, adescati da una giovane donna con la promessa di una notte di passione che non avrebbero mai più dimenticato per poi essere ritrovati fatti a pezzi.
Quando Bulma aveva spiegato l'intera situazione ai due cacciatori, era stato Vegeta il primo a sospettare che il tutto potesse essere opera di un demone, così lui e Goku erano immediatamente partiti alla volta della città protagonista del misfatto. 
Fingendosi due agenti, con tanto di documenti falsi preparati magistralmente dalla turchina, avevano scoperto dove venivano ritrovate ogni volta le vittime, e, grazie anche alle informazioni procurate da Bulma, la quale era riuscita ad infiltrarsi negli archivi della polizia, erano persino risaliti alla loro sospettata.
- Non ho mai visto un demone tanto stupido - aveva commentato Ouji - non solo non s'è mai preso la briga di cambiare tramite per sviare i sospetti, ma utilizza sempre lo stesso, identico luogo per eliminare le proprie vittime... per non parlare del suo modus operandi! Sarà un gioco da ragazzi fregarlo! -


A quel punto era partito il piano: nottetempo, i due cacciatori si erano recati al capannone abbandonato teatro di tutti i delitti, preparando la Trappola del Diavolo così da intrappolare il demone; il giorno dopo, accordatosi con Goku sul da farsi, Vegeta si era lasciato adescare apposta dalla donna, recandosi poi assieme a lei in quello stesso luogo.
Una volta giunti sul posto, la giovane aveva preso l'iniziativa, baciando appassionatamente il cacciatore, ricambiata immediatamente da quest'ultimo, il quale non aspettava altro che un momento di distrazione per poter attuare il piano.
"Povera stupida..." pensò il cacciatore stringendo a sé la donna, mentre pregustava la vittoria; ancora avvinghiati l'uno all'altra durante il bacio, l'uomo, con furbizia, l'aveva condotta con delicatezza verso il centro del capannone dove, la notte prima, era stata preparata la trappola, senza che lei se ne accorgesse, troppo impegnata a tastare quel corpo perfettamente scolpito da anni di allenamento e ad ingaggiare con lui un duello di lingue.
- Cosa diavolo? - aveva farfugliato il demone nelle vesti di donna sentendosi improvvisamente risucchiare le forze; ma, guardando verso il basso aveva con sommo sgomento capito: quel dannato giovanotto, che fino ad un attimo prima sembrava pendere dalle sue labbra, l'aveva appena fregato, intrappolandolo in un sigillo!
- Adesso, Kakaroth! - aveva urlato Vegeta al collega.
All'esortazione dell'amico, Goku aveva quindi cominciato a recitare la formula per esorcizzare la ragazza e liberarla così dalla possessione, continuando però a sbagliarne i passaggi a causa della sua non dimestichezza con il latino.
A quel punto l'Ouji aveva platealmente alzato gli occhi al cielo bofonchiando un - Siamo alle solite - con fare scocciato, per poi procedere lui stesso con l'esorcismo...
 
   
 
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