Crossover
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Autore: PGV 2    19/03/2019    6 recensioni
ATTENZIONE: LEGGETE QUESTA FIC SOLO DOPO ESSERE ARRIVATI AL CAPITOLO 43 DI "THE COMMUNITY - TALES OF AN UNDERWORLD"!!!
Quarant'anni prima che Lorenzo e Danilo giungessero nella Comunità sotterranea sconvolgendo le vite di tutti i suoi abitanti, le cose erano molto diverse in questa società all'apparenza perfetta, ma in realtà contenitore delle ombre più oscure che si possano trovare...
Ripercorriamo insieme, passo dopo passo, le vicende principali che hanno coinvolto la Comunità ed i suoi abitanti partendo dal 1903 fino al 1943, anno in cui i due Grim della Superficie sono giunti sottoterra cambiando il destino dell'intero mondo per sempre!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Anime/Manga, Film, Fumetti, Giochi di Ruolo, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Community!'
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Ecco a voi come promesso il nuovo Capitolo della Fan Fiction prequel!!!
Dopo lo scorso Capitolo che è stato molto determinante ai fini della trama principale, in questo avremo modo di vedere come la situazione è cambiata all’interno della Comunità dopo che Xehanort è diventato il nuovo Gran Maestro.
Aspettatevi grosse sorprese sotto questo punto di vista, perché sto per rivelare qualcosa che avevo tenuto in naftalina dai primi venti Capitoli della storia principale senza più accennarlo nel corso della fic… però non vi dirò di cosa si tratta, leggete qui sotto e lo vedrete da soli u.u XD ;).
Prima del chap però passo all’Angolo dei Commenti:

Emanuele_paradise0: Ciao Illusory!! Spero non ti dispiaccia se continuo a chiamarti così nonostante il nickname nuovo, nel caso dimmelo pure e smetterò di chiamarti così senza alcun problema ;). Comunque sono davvero felicissimo che ti stia piacendo molto questa fic prequel e che ti stia piacendo anche l’idea, confermo che effettivamente potremmo dire che è una serie di flashback messi insieme a formarne uno enorme, dato che quasi ogni parte può essere presa a parte per raccontare la storia di un determinato personaggio… ed ammetto che inizialmente l’idea era proprio questa, raccontare il tutto tramite flashback separati nella fic principale, poi però ho deciso di raccogliere tutto in un unico mega flashback sia per fare prima e sia per mostrare meglio il giorno e l’anno in cui si sono svolti determinati eventi ;). Sono contento anche del fatto che lo stile di scrittura ti stia continuando a piacere, so benissimo che non è niente di ché e che devo ancora migliorare parecchio sotto tutti i punti di vista, soprattutto la grammatica dove continuo a fare certe castronerie T_T, però nonostante i difetti cerco sempre di essere più scorrevole possibile con il mio stile di scrittura, che ormai ho consolidato nonostante tutto, e se va bene comunque non posso che essere felicissimo della cosa *_*. Confermo anche la marea di citazioni che sto mettendo all’interno di questa fic, e non sono ancora finite dato che ne ho in mente ancora altre provenienti da opere che per questioni di spazio e tempistica non ho potuto inserire all’interno della storia, aspettate e vedrete, non dico altro u.u XD ;). Apprezzo davvero tantissimo che sei voluto tornare in pari con le mie due fic, significa che continui ad apprezzarle e questo mi rende davvero molto contento :) proprio per questo spero che il finale che arriverà terminata la lunga sequenza action che sta per iniziare ti soddisfi alla fine ;). Beh, ammetto di essere contento che ti stia piacendo molto Xehanort come personaggio all’interno della fic, però non va dimenticato che vuole sterminare quasi tutti ad eccezione del Concilio e dei suoi agenti, e se dovesse riuscirci e ritirarsi poi a vita privata non si sa che cosa potrebbe succedere, con quei sei che rimarrebbero da soli al comando degli Illuminati potrebbe succedere letteralmente di tutto XD ;). Invece su Jack Frost ti rassicuro immediatamente, ho già in mente un bel ruolo per lui sia a livello di fic principale che a livello di fic prequel, di conseguenza lo vedrete meglio in entrambe e potrete così capirlo meglio come personaggio… beh almeno spero naturalmente XD ;). Comunque sia, ribadisco ancora una volta la mia felicità per il tuo ritorno su EFP, e spero che questa fic prequel ed anche quella principale, ora che si sta avviando verso le battute finali seppur abbastanza lunghe, continuino a piacerti come è stato fino ad ora ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Sayman: Ciao Sayman, sono contento che hai trovato sconvolgente lo scorso Capitolo :). Forse ho un pochino esagerato a mettere così tante cose all’interno di un unico Capitolo e lo confesso, ma svolgendosi tutto nello stesso anno ho ritenuto opportuno mostrare tutto il 1912 in un colpo solo in modo da cambiare anno già da questo Capitolo XD ;). Sul ritorno di Illusory ribadisco la mia felicità per la cosa, e non temere per il primo recensore ad arrivare, a me non capita quasi mai come ben sai, e di conseguenza so benissimo cosa si prova ad arrivare secondi… anzi no, mi sa che nel mio caso è anche terzo e/o quarto XD ;) (Sono tornati i pg di Sayman!! N.d. Sora) (E ciò significa… che torniamo anche noi!! N.d. Naruto) (Ma vai!! N.d. Luffy) (… Non so se disperarmi per la cosa oppure esserne felice… N.d. PGV 2) (L’unica cosa sicura è che non puoi più lamentarti per la nostra presenza, quindi zitto e subisci u.u! N.d. Cell) (Ora non esagerare, grazie -_-‘! N.d. PGV 2) (Mi dispiace molto, mia controparte della fic… N.d. Goku) (Naturale, se devi usare il cervello fatichi non poco… N.d. Chichi) (Ehi!! N.d. Goku). Ansem ha voluto eleggere fin dall’inizio Goku come suo successore per poter cambiare le cose anche dal punto di vista dell’elezione del Presidente, dato che fino a quel momento era sempre stato eletto solo all’ultimo dall’ex Presidente poco prima della morte, come modo per preservare il Concilio naturalmente, ed anche in questo caso voleva rivoluzionare il tutto… possiamo dire che Ansem voleva che Goku fosse l’ultimo Presidente eletto in quella maniera e che, quando sarebbe stato il momento di Son, passasse alle elezioni democratiche. Il popolo ha accettato la cosa perché si fida quasi ciecamente di Ansem dato che ha fatto tutto per il loro bene fino a quel momento, al Concilio invece girano perché come hai detto giustamente tu gli sta rubando sempre più il potere… ed anche il non averli interrogati in merito non ha aiutato sotto questo punto di vista XD ;). Sfortunatamente è così, Xehanort era più concentrato sulla vendetta piuttosto che sul bene della Comunità, e per questo non ha capito quello che stava cercando di fare davvero Ansem ed ha fuorviato tutto quanto, si potrebbe quasi dire che con tutto ciò Ansem voleva impedire proprio che i bambini in futuro diventassero come Xehanort… ma non poteva immaginare che suo figlio sarebbe stato il primo di tutti T_T. La gelosia nei confronti di Goku non l’accetterà mai, ma questo a causa del suo orgoglio, e difatti nella fic principale quando Sebastian ha citato i suoi genitori si è visto che Xehanort aveva quasi il groppone addosso, si potrebbe quasi dire che è proprio per quel motivo XD ;). Beh, sì, un bambino normale avrebbe preferito discuterne con il padre, quantomeno per capire che cosa ci fosse che non andava e per comprendere come mai dava più importanza a Goku che a lui… ma Xehanort è convinto di lottare per un bene superiore, ed ha anteposto il bene del Concilio e degli Illuminati al suo preferendo far fuori il padre… un classico bambino sano di mente in pratica, beh si fa per dire naturalmente XD ;). Alla fine Xehanort, nonostante ritenesse i membri del Concilio troppo scansafatiche e pigri, ha deciso di tenerseli e di farsi eleggere da loro perché comunque come sappiamo è attaccato alle tradizioni e di conseguenza è del parere che altri sei a capo dell’organizzazione oltre a lui servissero, anche se tutti puntano soprattutto a pugnalarlo alle spalle, ed è vero che già sappiamo non ci riusciranno, ma posso dire che questa piccola sottotrama porterà a qualcosa, non aggiungo altro per il momento u.u XD ;). Ora sappiamo perché Goku poi ha perso interesse nella politica, in fondo l’aveva detto che rischiava di perdere interesse se fosse divenuto politico in giovane età, e purtroppo alla fine è successo T_T (Ma che sfiga!! N.d. Goku) (In effetti è vero in questo caso… N.d. Gohan) (Direi di chiudere qui il siparietto con i miei pg, ciao ed alla prossima!! :) N.d. PGV 2). Non ti si può dare torto in effetti, si è chiamato la sfiga addosso dicendo che sarebbe durato a lungo XD, però si può dire che aveva grande fiducia in quello che stava facendo e nel fatto che il Concilio sarebbe stato convinto prima o poi, nella sua ingenuità non poteva immaginare che sarebbe andata a finire così T_T. Mi fa davvero piacere che lo scorso chap nel complesso ti sia piaciuto, ed essendo avvenuta l’ascesa di Xehanort già nel terzo chap credo sia ovvio che questo sarà solo l’inizio della parabola discendente della Comunità, ma questo avrete modo di vederlo già in questo chap, di conseguenza ti ringrazio ancora tantissimo per tutto e spero che anche il Capitolo qui sotto alla fine ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Ash Visconti: Ciao Ash Visconti :). Innanzitutto, parto subito con la premessa che apprezzo la sincerità e che hai deciso di dire la tua opinione così come sta, so benissimo che a livello grammaticale ed anche a livello narrativo ho molto da imparare, e per questo se mi fate notare degli errori da entrambi i lati è sempre buono per me, dato che mi dà l’opportunità di migliorarmi sotto tutti i punti di vista ;). L’aver deciso di uccidere il padre è stata una conseguenza delle azioni del genitore e dell’estremismo del ragazzino, dato che si è autoconvinto che il padre stesse facendo di tutto per rovinare il Concilio senza comprendere che in realtà lo stava facendo evolvere per permettergli di non distruggersi col tempo, ma in questo caso Xehanort aveva la mente annebbiata dalle sue convinzioni, e per questo ha agito così come abbiamo visto T_T. Riguardo la brutalità della morte di Ansem non ho nulla da obiettare, diciamo che ho voluto mostrarla così perché in passato avevo già presentato altre scene del genere in fic da rating verde, come la brutalità di Darkster contro Sasuke nella seconda serie dei Cavalieri della Speranza, e ho preso tutto troppo semplicemente, però questo si può rimediare cambiando rating della fic da verde a giallo nel caso, quindi fortunatamente è un problema minore :). Riguardo invece le azioni e l’intelligenza dimostrata da Xehanort invece c’è una cosa che va specificata, va sempre tutto contestualizzato e, soprattutto, questo è uno di quei casi in cui la realtà purtroppo supera la fantasia. Con questo mi riferisco al fatto che, prima di prendere determinate decisioni non solo per questa questione ma proprio per la storia in generale, ho preferito documentarmi su certe cose, alcune volte modificando la storia in base a quello che avevo letto, mentre altre dovendole lasciare pur sapendo che erano sbagliate e cercando comunque di avvertire come è stato per il treno che trasportava Lorenzo e Danilo nel secondo chap della fic principale, e grazie a ciò ho visto che sfortunatamente in alcuni Paesi alcuni bambini si comportano peggio di Xehanort ad un età anche inferiore. Certo, la questione va contestualizzata al paese e soprattutto all’educazione che hanno ricevuto nel corso della loro vita, ma anche in questo caso Xehanort apprendendo con gli Illuminati si è autoconvinto che certe azioni seppur spregevoli sono indispensabili, difatti nella fic principale è diventato un ipocrita e lui stesso lo ammetterà ad un certo punto. A causa di ciò, la violenza mostrata da lui a dieci anni purtroppo non è molto diversa da quella che alcuni bambini perpetuano in alcuni Paesi soprattutto del Medio Oriente a causa delle credenze e dell’educazione che gli sono state messe in testa, ed anche loro credono di farlo per una giusta causa proprio come Xehanort, quindi a conti fatti potremmo dire che Xehanort rappresenta nella fic proprio quei bambini. Sull’intelligenza invece niente di sorprendente, esistono bambini in giro per il mondo che hanno un intelligenza molto superiore alla media all’età di dieci anni, così come bambini che all’età di dieci anni a livello di intelligenza ne dimostrano molte di meno, anche in questo caso tutto dipende da come hanno sviluppato il cervello nei loro primi anni di vita e nell’educazione che hanno ricevuto fin dalla tenera età, la cultura e l’istruzione fanno poi il resto. Nel caso di Xehanort, ha ricevuto un istruzione molto larga fin da quando era bambino, come ho mostrato nel primo chap di questa fic, e questo unito alle sue capacità intellettive sopra la media l’hanno aiutato a diventare molto intelligente fin da quando aveva dieci anni. Anche nella realtà si possono trovare bambini di dieci anni che sono molto intelligenti, sono molto rari e questo è vero, ma esistono, così come esistono bambini di dieci anni che intellettualmente parlando valgono molto poco, ed in questo caso Xehanort rientra nella categoria dei bambini già intelligenti fin da piccoli e che poi hanno accresciuto la loro intelligenza grazie agli studi fatti, dato che anche negli scorsi chap con Bulma aveva fatto discorsi non consoni a qualcuno medio della sua età ;). Per quanto riguarda la bandiera non ci sono problemi, hai fatto bene ad esternare i tuoi dubbi e spero di averli chiariti abbastanza bene… o almeno ci spero naturalmente XD ;) comunque il fatto che sei lo stesso curioso di vedere come si evolverà la questione nel prequel mi fa molto piacere, e spero davvero che alla fine ti soddisferà quello che leggerai da adesso in poi :). Su Goku, purtroppo ha perso interesse nella politica in quanto, essendo salito al potere da minorenne, non è riuscito a godersi la sua età e questo l’ha distrutto a livello emotivo, certo svolge comunque parzialmente il suo lavoro quando vuole come abbiamo visto nella fic, ma non ha alcun interesse nell’essere un Presidente, e si può dire che era proprio ciò a cui puntava Xehanort lasciando che diventasse Presidente come voleva la legge, ed i risultati li abbiamo visti nella fic principale T_T. Tutto ciò anche a causa del fatto che, per colpa dell’età minima, non può ritirarsi dalla sua carica, avrebbe desiderato farlo fin dall’inizio, ma purtroppo non ha potuto, e questa legge all’epoca nacque solo per impedire che persone anziane, che magari non riescono più a ragionare in maniera adeguata per il bene del Concilio, rimanessero in carica… però in questo caso si è ritorto tutto contro Goku T_T. In conclusione, mi fa piacere che sei stato onesto e sincero con me, e spero che riuscirai lo stesso a goderti questo ed i prossimi chap sia della fic principale che della fic prequel!! ;) Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Nick Nibbio: Ciao Nick, mi fa molto piacere che ti sia piaciuto lo scorso Capitolo, e soprattutto che l’hai trovato sconvolgente :). Ha narrato soprattutto fatti che conoscevamo grazie al Capitolo 36 della fic principale, ma ho cercato lo stesso di renderlo più coinvolgente possibile, e se alla fine ci sono riuscito non posso che essere felicissimo del mio operato *_*. Ansem ha visto in Goku il suo successore perché ha visto in lui la volontà ed il desiderio di aiutare il prossimo, sapeva bene che avrebbe perso interesse qualora fosse diventato un politico in tenera età, ma ha voluto correre il rischio perché ha visto il potenziale in lui, e Goku è stato bene o male contento della cosa… peccato che come hai detto giustamente tu è finita in tragedia T_T. In effetti è così, un figlio dovrebbe prima capire le azioni di suo padre e non giungere a conclusioni affrettate, anche se purtroppo questo è un comportamento che fanno parecchi nella vita reale, quanti se ne sentono in giro che avrebbero voluto capire prima cosa cercava di fare il padre quando erano ancora in tempo, potremmo quasi dire che Xehanort all’epoca rappresentasse uno di loro… anche se in questo caso è finita in tragedia purtroppo come già detto T_T. A conti fatti hai ragione, avrebbero dovuto evitare di narrargli la storia della Comunità, o quantomeno raccontargliela sotto un altro punto di vista e non quello vittimistico, però non avrebbero mai immaginato che Xehanort sarebbe giunto a tanto, nessuno neppure i membri del Concilio dei Sette, hanno alimentato l’odio nel ragazzo talmente tanto che ha superato il loro, e difatti ormai rappresenta l’odio accumulato per oltre centocinquant’anni dagli Illuminati T_T. Ichigo sarebbe stato sicuramente d’accordo con Ansem se gli avesse parlato in privato spiegandogli le sue ragioni, già all’epoca era più propenso a dargli ragione quando ancora era nel dubbio, ad irritarlo è stata proprio questa voglia di Ansem di fare tutto alle loro spalle, mentre Al Mualim avrebbe dovuto “prenderlo” quando ancora non aveva una vera opinione in merito, se così avesse fatto, considerando che Raichi era già dalla sua parte, avrebbe avuto la maggioranza del Concilio dalla sua parte, ed avrebbe avuto molti meno problemi T_T. Purtroppo è vero anche questo, Ansem aveva buone intenzioni, ma in quanto umano ha sbagliato ed ha preferito perseguire i suoi ideali e basta anziché farlo nel giusto modo, quasi a dimostranza che si possono avere tutte le buone volontà del mondo, ma se le si applica nel modo sbagliato si finisce solo per peggiorare la situazione, come accaduto in questo caso dato che sono state proprio le riforme di Ansem a portare il Concilio al punto di non ritorno che abbiamo visto nella fic principale T_T ;). Nonostante abbia dieci anni Xehanort è già molto intelligente, questo perché era già un bambino dotato di una buona intelligenza fin dalla tenera età, e l’istruzione e la cultura ricevute hanno fatto il resto, al punto che in un paio di giornate ha iniziato a ideare il piano che poi culminerà là dove stiamo vedendo adesso nella fic principale T_T. Ma looooooooolllll XD e come darti torto?! Su quella panchina Goku ha saputo che sarebbe divenuto Presidente vedendosi così l’intera adolescenza distrutta, mentre Naruto e Winry hanno saputo della morte di Bulma… quella panchina porta sfortuna veramente, andrebbe abbattuta per il bene della Comunità visto che entrambi gli eventi hanno avuto un forte impatto sulla società XD ;). Beh, diciamo che in effetti sì, Xehanort una piccola fregatura se l’è beccata con Goku, era sua intenzione fin dall’inizio scalare i ranghi della società senza le raccomandazioni che avevano fatto da padrone nei membri del Concilio, solo che quando è divenuto Vice Presidente non avrebbe mai immaginato che Goku si sarebbe assentato mesi interi caricandolo di così tanto lavoro, e considerando che lui odia la Comunità e non ne vuole essere il capo si può immaginare che ha odiato il periodo in cui Goku era assente XD ;). Sfortunatamente è così, la Comunità attraverserà un periodo abbastanza buio per trent’uno anni a causa di Xehanort, ma non lo scopriranno mai fino a quando Altair non dirà a tutti la verità, solo allora emergerà ciò che è successo nella Comunità… e l’epilogo lo si vedrà nella fic principale naturalmente u.u XD ;). Ti ringrazio ancora tantissimo per tutto quanto, spero che anche il Capitolo qui sotto, che mostrerà la società post insediamento di Xehanort, ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Son Goku97: Ciao Son Goku97 :). Mi fa piacere che hai ritenuto sconvolgente lo scorso chap, dato che ha raccontato eventi che erano stati già preannunciati all’interno della fic principale e l’effetto sorpresa era abbastanza ridotto, di conseguenza se sono riuscito a rendere bene eventi che già conoscevate a grandi linee non posso che essere felicissimo del mio operato *_*. Ho voluto mostrare per bene come Ansem ha preso la decisione di eleggere Goku a suo successore per far capire anche come è arrivato ad una scelta quasi drastica, considerando che è un ragazzino e di conseguenza la sua nomina a successore avrebbe sconvolto parecchio tutti i presenti, ed Ansem era consapevole dei rischi che correva, ma ha voluto avere fiducia nel suo allievo ed anche nella comprensione del popolo… anche se va detto che ha avuto davvero troppa fiducia, visto che Goku aveva chiarito subito che si sarebbe disaffezionato alla politica se fosse diventato Presidente subito, qui ha peccato di eccessiva fiducia e va riconosciuto T_T. E tra i motivi per cui ha peccato di eccessiva fiducia c’è anche l’aver sottovalutato la reazione del Concilio dei Sette, che in effetti si sono comportati come bambini viziati, direi che il paragone ci sta quasi divinamente in questo caso XD alcuni però sono rimasti scottati soprattutto dal fatto che Ansem non ha mai chiesto la loro opinione, chissà se sarebbe andata diversamente se si fosse rivolto prima a loro T_T. Il peggiore di tutti in questo caso è stato Xehanort, che ha ucciso il padre quasi senza pensarci due volte e si è fatto eleggere come nuovo Gran Maestro in modo da cambiare largamente le cose nel Concilio, dove secondo lui si stavano rammollendo al punto da avviarsi all’autodistruzione… e sì, in effetti il Concilio di allora lo nominò soprattutto per pugnalarlo alle spalle, ma come sappiamo nella fic principale Xehanort è vivo e vegeto e, a parte Al Mualim, sono tutti cambiati gli altri XD vedrete proprio in questa fic come si è arrivati al Concilio che abbiamo conosciuto nella fic principale ;). Vero, con la morte di Ansem Goku è obbligato a diventare Presidente e, secondo la legge, non può neanche rinunciare al titolo, tuttavia aveva specificato fin dall’inizio come rischiava di andare a finire se fosse stato eletto in giovane età… e purtroppo è proprio quello che è successo come abbiamo visto nella fic principale T_T (Brava Chichi, hai detto una cosa giustissima!! N.d. Bulma) (Però va considerato che il papà della fic scappa comunque dal suo lavoro, quindi non è propriamente responsabile… N.d. Gohan) (Ma almeno quando c’è lavora, non come qualcuno di mia conoscenza… N.d. Chichi) (Mi mortificano sempre T_T! N.d. Goku) (Povero Goku, chiudiamo qui il siparietto con i miei pg prima che si disperi troppo. Ciao ed alla prossima!! :) N.d. PGV 2). Ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo supporto ed il tuo sostegno ad entrambe le mie due fic finali, sono contentissimo che finora ti stanno piacendo molto e che gli eventi ti stanno coinvolgendo, oltre al fatto che la mia scrittura continua a piacerti :). Sto attraversando alcuni problemi anche fisici ultimamente, ma la voglia di scrivere fortunatamente non manca e lo devo anche a voi, per cui grazie di cuore *_* spero che il Capitolo qui sotto alla fine ti piaccia come gli altri venuti prima di lui ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

AlanKall: Sfortunatamente sì, sapevamo già cosa fosse successo ad Ansem a causa dei racconti di Xehanort a Bulma, ma ora lo abbiamo visto direttamente e non è stato un bello spettacolo purtroppo T_T. Diciamo che Xehanort voleva avere fiducia del fatto che il padre avrebbe cambiato le cose in bene per gli Illuminati, ed invece l’ha cambiato in bene per la Comunità, l’esatto contrario di quello che sperava lui, e questo non l’ha accettato per nulla T_T. Hai ragione, quella purtroppo è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, in quanto Ansem con quel gesto ha consegnato il destino della Comunità intera nelle mani di chi non aveva mai fatto parte del Concilio, dividendo così definitivamente le cariche di Gran Maestro e di Presidente, e questa è stata una delle cose che non è proprio riuscito ad accettare, motivo per cui ha ammazzato a sangue freddo il padre T_T sulla madre invece Sebastian nella fic principale ha confermato che è morta spegnendosi lentamente dopo il gesto del figlio, ma lo vedrete meglio proprio in questi Capitoli ;). Goku si è ritrovato suo malgrado eletto come Presidente ad una giovane età quando lui voleva godersela, ed è stato proprio questo uno dei motivi che lo spingerà ad abbandonare perennemente la sua carica alla prima scusa che salterà fuori, certo quando sarà presente farà comunque il suo lavoro bene visto il soprannome che otterrà, però che non è felice della carica ottenuta e che avrebbe voluto abbandonarla da una vita anche questo purtroppo è vero… ed è inutile dire che anche questo faceva parte del piano di Xehanort T_T. Il ragazzino si è fatto eleggere come nuovo Gran Maestro perché sa esattamente quello che va fatto, anche se momentaneamente ignora che gli altri vogliono pugnalarlo alle spalle e continua per la sua strada… mentre per la guerra in Superficie dico solamente che lo scoprirete molto presto, dovete attendere davvero molto poco u.u ;) (Che palle che sei con queste tue continue affermazioni! N.d. Cell) (… Ma seguire il suggerimento di Galatea no, eh? -_-‘ N.d. PGV 2) (Perché dovrei? Sei tu quello che sbaglia continuamente u.u! N.d. Cell) (Modesto il ragazzo -_-‘! N.d. Malefica) (Ehi, ma che diavolo sta succedendo?! N.d. Vegeta) (Tutti si sono messi contro di te, la questione è semplice! N.d. Piccolo) (Pure mia moglie e mio figlio?! Ma questo è inaccettabile!! N.d. Vegeta) (Ma io non ho detto niente! N.d. Trunks) (Però l’ha detto la tua controparte, il che equivale ad averlo detto tu! N.d. Vegeta) (T_T Non è giusto! N.d. Trunks) (Grazie del sostegno Miria! N.d. Ino) (Vero, dubito che ne usciremo vivi se non agiamo subito X_X! N.d. PGV 2) (Ed allora cosa aspettano Teresa e Claire ad intervenire?! Non vedono che la situazione è effettivamente disperata?! N.d. Madara) (Un attimo, aspettate solo un attimo! N.d. Teresa) (Dobbiamo colpirli quando saranno davvero sicuri della loro vittoria, allora sarà ancora più gustoso! N.d. Claire) (… N.d. Quasi Tutti) (… Ok lo ammetto, è inquietante O_O! N.d. Sakura) (Vi ringrazio infinitamente per i vostri complimenti! N.d. Sebastian) (Grazie anche da parte mia, ho avuto un figlio davvero ingrato… N.d. Ansem) (Facile parlare quando la mia controparte giovane è stato cancellato in quest’Angolo dei Commenti dall’autore e non può difendersi! N.d. Maestro Xehanort) (Ce ne faremo una ragione u.u! N.d. Luke) (Oh non vi preoccupate, io sono una villain solamente nella fic, in verità in Assassination Classroom sono buona! N.d. Irina) (Buona? Tu sei bona!!! *ç* N.d. Brook, Gold, Brock, Kogoro, Trunks, Issei e Kaiohshin il Sommo) (… Ecco, questa potevano risparmiarsela! N.d. Irina) (Mia controparte… vuoi che ti dia una mano? N.d. Teresa) (O_O Oh cavolo, meglio interrompere davvero qui il siparietto con i miei pg o qualche pistolino salta sul serio. Ciao ed alla prossima!! :) N.d. PGV 2). Per quanto riguarda Goku posso già anticipare che, ora che ho mostrato come è diventato Presidente della Comunità, lo metterò momentaneamente da parte per parlare di altri personaggi la cui storia si è sviluppata in questi anni, non voglio anticipare altro per non spoilerare troppo, ma non temete perché rivedrete comunque Goku in questa fic ;). Per il resto ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo supporto, sono felicissimo che la fic ti stia piacendo tantissimo finora e spero che anche il Capitolo qui sotto, che parlerà soprattutto della Comunità post insediamento di Xehanort, ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Ed ora ecco a voi il quarto Capitolo della fic prequel. Buona lettura a tutti quanti!! :)


CAPITOLO 04 – LA NUOVA GESTIONE DEL CONCILIO DEI SETTE!



Villa di Ansem, Comunità, 13 Giugno 1914:
Due anni sono passati dalla nomina di Xehanort a nuovo leader del Concilio dei Sette.
In quei due anni le cose erano molto cambiate all’interno dell’organizzazione, sembrava quasi che, pur essendo solo un dodicenne ormai, sapesse esattamente quello che andava fatto per salvaguardare gli Illuminati e la loro reputazione.
Innanzitutto, aveva contattato ogni singolo agente del gruppo sotto il nome del Gran Maestro, ben celando la sua identità come voleva la tradizione, spiegandogli che dopo la morte di Ansem le cose sarebbero cambiate nell’organizzazione.
Li aveva convinti tutti che un giorno non molto lontano avrebbero rivisto la Superficie. Era anche stato molto realistico, aveva detto loro che almeno trentacinque anni ci sarebbero voluti, e di conseguenza i più anziani non avrebbero mai avuto l’occasione di rivedere il Sole.
Aveva scelto questo approccio perché riteneva che almeno su una cosa suo padre aveva ragione. Continuare a mentire e ad illudere la loro gente era sbagliato, per questo aveva rivelato a tutti loro il momento esatto in cui sarebbero tornati di sopra.
Nessuno ebbe nulla da ridire, nemmeno i vecchi. A loro interessava solo che le ingiustizie patite dai loro antenati avessero finalmente fine e che potessero tornare alla luce abbandonando quel posto una volta per tutte.
Sembrava che Xehanort avesse convinto anche i più scettici, li aveva convinti che dovevano avere cieca fiducia in lui e che sapeva cosa stesse facendo, e tutti avevano deciso di dargliela. Vedevano in lui l’uomo giusto per il Concilio, anche se la sua altezza li faceva insospettire abbastanza dato che sembrava un ragazzino…
Ad ogni incontro il figlio di Ansem mascherava la sua voce grazie ad un dispositivo costruito dal Dr. Raichi che gli consentiva di mascherare la sua voce senza far capire a chi avesse di fronte di chi si trattava per davvero.
Dopo aver convinto tutti, aveva istituito una nuova legge nell’organizzazione secondo cui nessuno avrebbe più potuto abbandonarla, e nessuno a parte i figli dei suoi attuali membri avrebbe potuto entrarvi a fare parte.
Questo perché, nel momento in cui avevano dato la loro fiducia a lui, dovevano dimostrare con i fatti la loro fedeltà… mentre per l’altra parte il bianco non avrebbe mai accettato che qualcuno fosse tornato da lui strisciando.
Anche perché in quei due anni aveva fatto in modo che chi conosceva gli Illuminati ma li aveva abbandonati avesse degli “incidenti casuali”. Voleva che rimanessero solo gli agenti e chi non era a conoscenza di nulla, sapeva che il processo sarebbe stato lungo ed aveva appena iniziato, ma era fiducioso in merito…
Nonostante tutto, pareva che il Concilio fosse ancora dubbioso nei suoi confronti. Aveva attuato delle politiche che stavano rafforzando lo spirito dei membri dell’organizzazione, quello era vero, però non avevano dimenticato…
Non si erano scordati del modo in cui li aveva trattati due anni prima e di come avesse ucciso suo padre a sangue freddo. Nulla gli impediva di fare lo stesso anche con uno di loro quando sarebbe stato il momento.
Proprio per questo avevano deciso di continuare con il loro piano, l’avrebbero ucciso un giorno quando avrebbe abbassato la guardia. Non era ancora il momento, dovevano aspettare ancora un po’…
Dovevano solo avere pazienza ed organizzare l’attentato nel migliore dei modi!

C’era però chi, nonostante tutto, non lo voleva morto… e si trattava di Sebastian, il suo maggiordomo!
L’uomo era rimasto distrutto nell’aver dovuto assistere alla morte del suo salvatore senza poter fare nulla, e dopo che Xehanort si era fatto proclamare nuovo Gran Maestro del Concilio dei Sette le cose erano cambiate in quella villa.
L’atmosfera che si respirava al suo interno era pesante, la maggior parte del giorno il ragazzino non era presente e, quando si trovava in casa, non faceva altro che dare ordini al suo subalterno costantemente.
A lui però non dispiaceva. Aveva giurato di servire la famiglia di Ansem fino al giorno della sua morte oppure fino a quando loro stessi non avessero più avuto bisogno di lui, ed intendeva mantenere quella promessa che aveva fatto a sé stesso.
Il vero problema era che, quando si rivolgeva a lui, il giovane lo trattava con sufficienza, come se lo considerasse un estraneo nonostante facesse parte del Concilio a tutti gli effetti, e questo faceva stare male il nero…
Come se non bastasse, c’era anche l’aggravante della madre.
Già, quella povera donna… non era riuscita a reggere mentalmente la morte del marito avvenuta sotto i suoi occhi per mano del loro stesso figlio, e dopo quel giorno era caduta in una forte depressione.
Aveva quasi smesso di mangiare, non usciva più dalla sua stanza e, a parte Michaelis, non voleva vedere nessun altro, anche perché il figlio non la cercava neppure e la trattava come se neanche esistesse in quella casa.
Anche l’atteggiamento del parente aveva contribuito alla condizione mentale della donna, che ben presto si era trasformata anche in condizione fisica, dato che l’essersi isolata da tutto ed a tutti ed aver smesso quasi del tutto di mangiare e bere l’aveva indebolita parecchio.
Per due anni interi era andata avanti così, ed adesso il suo fisico non reggeva più e rimaneva costantemente inchiodata al letto dove Sebastian, quando era assente Xehanort, le riservava tutte le attenzioni di cui disponeva.
Ormai però non ce la faceva più, ed anche il maggiordomo dovette ammetterlo mentre quel giorno, alle 16:00 del pomeriggio, si trovava seduto vicino al letto della sua padrona, che era ormai in uno stato pietoso.
La camera aveva delle mura ed un soffitto rosa, mentre il pavimento era viola scuro, ed il letto su cui era sdraiata aveva delle lenzuola rosa, oltre che delle assi di legno marroni. Nel resto della stanza c’era solamente una porta bianca parallela al letto che conduceva al bagno ed un armadio alla sua destra. Null’altro.
Era stata una scelta della moglie, che aveva optato per quella camera perché la più spoglia dell’intera struttura. Come se avesse avuto il desiderio di isolarsi persino dagli oggetti, sintomo di una depressione davvero orribile secondo il nero.
In quel momento la moglie di Ansem era sdraiata sul letto con indosso una camicia da notte bianca ed un colorito quasi cadaverico, segno che le sue condizioni erano peggiorate terribilmente e che mancasse davvero poco al trapasso.
I sintomi c’erano tutti, il respiro si faceva sempre meno frequente, gli occhi erano sempre più spenti, il corpo sempre più freddo e le parole uscivano sempre più a fatica dalla sua bocca. Stava per morire, era questione di pochi minuti…
E perciò Michaelis aveva deciso di approfittare dell’assenza del figlio dalla villa per passare con la sua padrona gli ultimi istanti della sua vita. Anche lei l’aveva aiutato quando era stato assunto da Ansem, e per questo le era profondamente grato.
In quel momento ella aveva quasi lo sguardo perso nel vuoto, dato che osservava con lo sguardo spento il soffitto, anche se era abbastanza palese che non stava guardando e semplicemente fosse lì lì pronta per spegnersi.
Il maggiordomo non sapeva neppure cosa dire davanti a quella scena. Avrebbe dovuto odiare Xehanort per quello che aveva fatto al suo superiore e che stava facendo alla madre… ma non ce la faceva, era più forte di lui.
Occuparsi di lui era stata una delle attività che gli aveva permesso di ricominciare da capo, era quasi un suo tutore sotto un certo punto di vista, e per questo si sentiva parzialmente responsabile se quel ragazzino era venuto fuori in quella maniera.
Tuttavia, proprio in quel momento, la morente iniziò a dire “S-Sebastian…” molto debolmente. Sentendosi chiamato, subito il nero si allertò e, avvicinandosi alla padrona rimanendo comunque seduto, le rispose “Sì, sono qui Signora!”
A quel punto lei sollevò leggermente la mano sinistra, dato che era seduto alla sua destra, e voltò leggermente la faccia verso di lui, anche se stava facendo davvero molta fatica anche solo a compiere quell’unico movimento.
“T-Ti prego. D-Devi farmi una p-promessa...” andò avanti subito dopo.
Lui, annuendo, replicò semplicemente “Qualsiasi cosa per lei, Signora!”
Era quello che sperava di sentire da parte sua, il suo maggiordomo fidato non si smentiva mai e questo rendeva davvero contenta la moglie di Ansem… anche se non era il momento per crogiolarsi nella gioia.
Sentiva che la sua ora stava per arrivare, forse era questione addirittura di secondi, e doveva fargli fare quella promessa a tutti i costi. Non poteva morire senza prima aver sentito il “Sì” che tanto bramava da lui.
Proprio per questo, continuando a fare un enorme fatica, ella dichiarò decidendo di arrivare dritta al punto “P-Per favore. Q-Qualunque cosa d-dovesse succedere… s-sii sempre a-al fianco di Xehanort, q-qualsiasi cosa dovesse accadere. S-Se dovesse avere bisogno di te, n-non abbandonarlo… a-almeno tu, non lasciarlo s-solo…”
… Stava scherzando? Non c’era neanche bisogno che glielo domandasse, era la sua intenzione fin dall’inizio!!
Aveva un grosso debito di vita con la loro famiglia, e l’avrebbe appagato solo aiutandoli fino alla fine dei suoi giorni o fino a quando non avrebbero più avuto bisogno di loro, non aveva bisogno di dubitare della sua lealtà.
Proprio per questo il nero replicò stringendo forte a sé la mano del suo capo e sostenendo con un sorriso forzato “Signora, non deve neanche chiederlo. Rimarrò con suo figlio fino alla fine, ha la mia parola!!”
Era davvero quello che si aspettava da lui, e stavolta sì che la donna fece il sorriso che avrebbe voluto fare prima. Anche quell’unico gesto le costava parecchio in termini di fatica, ma almeno nei suoi ultimi atti di vita voleva farlo.
Aveva ancora un’ultima cosa da dire, e per questo affermò “X-Xehanort è-è un bravo ragazzo. N-Non so cosa g-gli sia capitato, m-ma il figlio c-che ho cresciuto n-non avrebbe mai u-ucciso suo padre. H-Ha solo bisogno di q-qualcuno al suo fianco, i-io non potrò esserci p-per lui… f-fai quello che avrebbe fatto A-Ansem… f-fallo per me… e per lui...”
A quel punto non ce la fece più!
Aveva usato davvero troppe forze per dire quell’ultima frase, e per questo non resistette più crollando del tutto. Ci teneva che quelle fossero le sue ultime parole, ed anche a costo dei suoi ultimi attimi di vita aveva voluto pronunciarle a qualunque costo!!
Solo che lo sforzo fu davvero eccessivo per lei, ed usò tutto il fiato che le era rimasto in corpo, al punto tale che la sua vita si spense quasi all’improvviso, con il corpo che si irrigidì di colpo e la mano che perse presa su quella di Sebastian.
Quest’ultimo non ebbe alternative che vedere la sua superiore spegnersi proprio davanti ai suoi occhi, nel giro di due anni aveva perso due delle tre persone più importanti della sua vita, e tutte e due sotto ai suoi occhi!!
La sua impotenza lo faceva sentire inutile e debole, non aveva saputo ricambiare il favore che gli avevano fatto e li aveva lasciati morire quando avrebbe potuto impedire entrambe le loro morti, e proprio per questo non resistette.
Mentre osservava l’ormai cadavere della sua ex superiore, Michaelis scoppiò sonoramente a piangere mentre le lacrime gli bagnavano il volto e scendevano tramite gocce d’acqua sul pavimento nel silenzio della stanza.
A quel punto era rimasto da solo a dover gestire Xehanort in quella casa, quel tipo era capace di tutto, anche di fare del male ai suoi parenti, e per questo non sapeva come gestire quel nuovo ragazzo che era nato due anni prima.
Ci aveva provato in svariati modi, ma ogni volta gli rispondeva con l’indifferenza totale, limitandosi a dargli compiti e basta. Lui era felice di potersi rendere utile ad uno dei suoi salvatori, ma quell’indifferenza lo faceva stare male.
Però l’aveva promesso sul letto di morte di sua madre, sarebbe stato dalla sua parte fino al giorno in cui sarebbe morto o al giorno in cui l’avrebbe rilasciato non avendo più bisogno di lui, e non intendeva mancare alla sua promessa!!
Doveva farlo… per Ansem il Saggio!!

Nello stesso momento si stava svolgendo una riunione in un altro luogo della Comunità…
Si trattava di un raduno del Concilio dei Sette organizzato dal Gran Maestro in persona alla Vecchia Villa, che era stata scelta dal ragazzino stesso come nuova sede principale della loro organizzazione.
Il motivo? Radunarsi lì avrebbe destato meno sospetti, in quanto era un luogo abbandonato da quando era stato lasciato a sé stesso e Charles, durante il suo mandato, aveva chiuso a tutti l’accesso a quell’area.
Non passandoci mai nessuno, era praticamente impossibile che qualcuno potesse scoprirli mentre si radunavano, al contrario casa sua sarebbe stata fin troppo in bella mostra, ed avrebbe potuto destare non pochi sospetti vedere quelle figure tutte radunate insieme.
Proprio per evitare di essere scoperti, Xehanort aveva fatto installare da Raichi un magazzino segreto proprio in concomitanza alla sala dove si radunavano di solito, che era collegata ad un ascensore che conduceva ad alcuni tunnel sotterranei collegati a diverse metropoli sparse nella Comunità.
Tutti i capi degli Illuminati si spostavano usando questi tunnel, e poi prendevano l’ascensore che conduceva al piccolo magazzino collegato alla stanza delle riunioni per incontrarsi con gli altri membri all’ora prestabilita.
Grazie a questo, il bianco era sicuro che nessuno li avrebbe mai scoperti, anche perché gli accessi al tunnel nelle altre città erano stati posizionati in luoghi che nessuno avrebbe mai potuto visitare e che neanche uno avrebbe potuto sospettare come nascondigli per qualcosa di più grosso.
Nonostante l’odio che la maggior parte dei membri provava nei confronti del ragazzo, dovevano ammettere che le idee che aveva avuto per rendere più segrete le loro riunioni non erano affatto male, si ritenevano quasi stupidi a non averci pensato da soli.
In quell’attimo erano già tutti riuniti all’interno della sala, che come al solito era al buio con solo una candela al centro che illuminava ben poco non solo la stanza, ma anche il tavolo a cui erano seduti tutti.
Sei membri erano vicini al tavolo, e di conseguenza erano ben visibili grazie alla luce della candela. L’unico che era rimasto poggiato alla sedia e non poteva essere ben visto era Xehanort, anche se poco cambiava loro alla fin fine.
In teoria avrebbero dovuto domandare al loro leader come mai aveva deciso di organizzare quella riunione quasi in fretta, però tutti avevano notato qualcosa, qualcosa che era cambiato in quei due anni e che ci tennero a far notare.
“Sbaglio o l’umore dei nostri agenti è mutato in questo periodo?!” domandò difatti Irina quasi perplessa dalla cosa.
Madame Boss dovette concordare con lei aggiungendo “Hai ragione, sembrano più… felici, rispetto a quando c’erano Charles e Ansem...”
“Davvero? Io sinceramente non ho notato proprio nulla...” specificò tuttavia Stan che sembrava abbastanza dubbioso riguardo ciò che avevano appena detto.
Però Ichigo ci tenne a sottolineare come mai lui non l’aveva notato “Tu vivi tutto il giorno in mezzo ai criminali, non mi sorprende che tu non abbia notato il grosso cambiamento a livello caratteriale dei nostri agenti...”
“Questo non è altro che il risultato della verità!”
A parlare era stato il Gran Maestro, che continuava a rimanere ben celato dall’oscurità della stanza e che era riuscito in questo modo ad attirare l’attenzione tutta su di sé, anche se molti lo guardavano con circospezione.
“Anziché continuare ad illuderli su un futuro che non arriverà mai, abbiano detto loro che un altro futuro ben più luminoso sta per arrivare, e che se non dovessi portare a compimento la rivincita degli Illuminati potranno anche uccidermi, perché significherà che ho lasciato che l’eredità dei nostri antenati venisse sprecata!”
Ucciderlo? Quella era un opzione che allettava molti dei presenti, anche se almeno per il momento non potevano fare nulla… non solo perché era ancora troppo presto e il Gran Maestro si fidava ancora troppo poco di loro, ma anche perché per il momento non aveva sbagliato nulla!!
Aveva trovato loro un posto dove radunarsi lontano da occhi indiscreti, aveva ridato la speranza ai loro sottoposti che si fidavano ciecamente di lui ed aveva già ideato un piano per “preparare” il terreno là sopra al loro imminente arrivo…
Ed a tal proposito, a Raichi scappò una domanda proprio su questo argomento “E per quanto riguarda la Superficie?”
Naturalmente anche quel suo intervento aveva finito per attirare l’attenzione su di sé, solo che stavolta anziché circospetti sembravano tutti più incuriositi di sapere che cosa stava cercando di dire loro l’uomo.
Fu presto detto, dato che lo scienziato spiegò “Due anni fa avevi detto che gli abitanti della Superficie stavano aspettando solo la scintilla che dia inizio ad un incidente senza precedenti, ma almeno per il momento non hai fatto nulla per provocare questo caos che hai tanto promesso...”
Sembrava evidente che stesse cercando di mettere in dubbio la buona volontà del suo superiore, in fondo lui era quello che lo odiava più di tutti per quello che aveva fatto al suo migliore amico, e la rabbia che provava era giustificata.
Questo però fu preso come appiglio anche dagli altri, dato che pure Al Mualim domandò “Ha ragione, quando intendi accendere questa scintilla?”
Xehanort per alcuni secondi non replicò, non perché si sentisse offeso ma per tutt’altro motivo. Riteneva la loro obiezione ben giustificata dato che non erano stati informati in merito, e per questo decise di metterli al corrente con estremo piacere.
Per questo, ghignando dietro all’oscurità che lo avvolgeva, spiegò loro “Non ho bisogno di accenderla… perché è già accesa!!”
Naturalmente queste parole sorpresero non poco i sei con cui stava parlando, anche se cercarono di non darlo a vedere e di continuare ad avere un espressione il più impassibile che potevano, forse per non dargli soddisfazioni.
Comunque fosse, Kurosaki chiese “Cosa intendi dire?”
“Molto semplice!” rivelò allora il bianco fiero di quello che aveva ideato “In questi due anni ho studiato attentamente la mossa migliore da fare per dare inizio ad un incidente di proporzioni gigantesche, e grazie alle informazioni che ho appreso ho scoperto che in Austria-Ungheria c’è un movimento di protesta contro l’arciduca Francesco Ferdinando. Sapete, ho imparato proprio due anni fa che l’omicidio è il modo migliore per arrivare dritti al punto della questione...”
Pareva abbastanza lampante dove volesse andare a parare, al punto tale che tutti rimasero a dir poco perplessi nel sentirgli pronunciare quelle parole!! Era fin troppo chiaro cosa stava dicendo, intendeva commettere un omicidio in piena regola!!
“Intendi assassinare l’arciduca?!” domandò allora Jelavic.
Tuttavia, sollevando l’indice destro e facendo segno di no con esso, specificò “Io non ucciderò proprio nessuno. Credete davvero che uno sconosciuto sbucato fuori dal nulla possa destare clamore nell’uccidere un arciduca? Al massimo verrei accusato solo io e basta, e non otterremmo proprio nulla!”
… In effetti il suo ragionamento non era del tutto sbagliato, però dovevano ammettere che ci stavano capendo sempre meno del piano che aveva in mente, intendeva uccidere quel tipo ed era chiaro… ma come?!
“Ed allora come intendi procedere?!” domandò allora Ichigo.
Fu presto detto, dato che Xehanort, sogghignando malignamente, spiegò loro “Lascerò che sia uno straniero di un paese della Superficie ad eliminarlo!! Questo alimenterà la rabbia non solo dell’Austria-Ungheria e dei suoi ribelli, ma anche del Paese da cui proverrà l’attentatore. Le loro tensioni li porteranno a scontrarsi e coinvolgeranno tutti gli altri Paesi che non aspettavano altro… ed a quel punto la vittoria sarà solo nostra!!”
Era un piano a dir poco diabolico, aveva sul serio intenzione di portare alla morte centinaia di abitanti della Superficie a causa di un unico attentato ad un unico arciduca. Il solo pensiero glielo faceva sembrare assurdo, ma ben conoscendo i Grim forse non lo era del tutto…
La storia poi insegnò che a compiere l’attentato fu Gavrilo Princip quindici giorni dopo, in occasione delle celebrazioni di San Vito, ed a causa dell’omicidio di Ferdinando scoppiò quella che passerà alla storia come la Prima Guerra Mondiale.
Alla luce di quanto emerso, probabilmente Princip fu pagato da qualche agente del Concilio mandato dal Gran Maestro in Superficie per compiere l’attentato, oppure fu Xehanort stesso ad assumerlo sfruttando il suo odio nei confronti di Francesco.
L’unica cosa sicura di tutto questo fu che il Concilio era dietro ai fatti che fecero scoppiare l’enorme conflitto… e questo unicamente per preparare il terreno al ritorno degli Illuminati in Superficie stando alle parole del ragazzino!!
La sola idea li lasciava quasi disgustati, odiavano i Grim e questo era certo, però la sola idea di commettere una strage del genere li rendeva quasi schifati, forse perché erano talmente abituati alle loro comodità che crimini del genere macchiavano il loro onore rischiando di distruggere tutta la loro vita…
Però, se quello che Xehanort continuava a rimarcare da due anni era vero, aveva un piano ben preciso in mente e lo scoppio della guerra in alto era solo il primo passo. Potevano solo sperare che sapesse quello che stava facendo… almeno fino a quando non l’avrebbero eliminato naturalmente…
Cercando di cambiare argomento per non pensarci troppo, Madame Boss provò a fare un’altra domanda basata soprattutto sulla posizione sociale del loro leader, che era sempre stata al centro delle leggi che vigevano nel Concilio.
“Lasciando perdere questa cosa, per il momento, posso porti un'altra domanda di chiarimento...” aveva preferito chiederlo perché, visto il temperamento del loro capo, non si poteva mai sapere alla fin fine…
Fortunatamente il bianco disse “Certo, domanda pure!” sembrava davvero accondiscendente in quel momento, doveva approfittarne…
Proprio per questo, la donna chiese “Come mai hai deciso di non farti assegnare ad un ruolo di rilievo nella Comunità? Come Gran Maestro, potresti essere quello che vuoi, persino destituire l’attuale Presidente...”
Sì, perché alla fine Goku aveva dovuto accettare la carica di Presidente della società e il figlio di Ansem, come stabilito appena divenuto il capo degli Illuminati, aveva deciso di lasciarlo in quella posizione senza rimuoverlo dalla carica.
La domanda della nera sembrava aver riacceso una discussione che avevano già avuto in teoria due anni prima, più o meno due mesi dopo la morte del precedente Presidente, però aveva preferito rifarla in quanto, essendo passati due anni, le sue priorità erano cambiate…
Ed invece, a giudicare da quello che disse subito dopo il bianco, non pareva essere così “Ve l’ho già detto mi sembra, intendo guadagnarmi le posizioni nella Comunità e non ottenerle per raccomandazioni o cavolate del genere come avete fatto tutti voi finora!”
Dopo qualche secondo di pausa però, egli andò avanti incalzando ancora di più su quel fattore “Uno dei motivi per cui il Concilio stava andando sull’orlo della fine era proprio questo adagiarsi sugli allori che lo contraddistingueva da fin troppo tempo. Avevate bisogno di una smorzata per tornare quelli di un tempo, e come Gran Maestro devo essere il primo a dare il buon esempio, ed a dimostrare che i gradi vanno meritati e non comprati!!”
… Beh, sotto quel punto di vista dovevano ammettere di ammirarlo. Molti lì in mezzo non avrebbero rifiutato neanche per un solo secondo la posizione di Presidente della Comunità, e lui invece la respingeva come niente fosse.
“Ed è lo stesso motivo per cui, da adesso in poi, le selezioni per i membri del Concilio dei Sette saranno molto più selettive!” esordì poi all’improvviso il ragazzo quasi destando tutti dai pensieri che stavano avendo.
Naturalmente quelle sue parole avevano di nuovo catturato tutta l’attenzione dei presenti, al punto che Al Mualim domandò “In che senso più selettive? Starà più attento a chi dovrà prendere il nostro posto?”
“O forse intendi eliminarci all’istante?!” il dubbio che si stava ponendo Pines era soprattutto questo, anche se forse un po’ troppo azzardato.
Difatti il figlio di Ansem affermò subito “Eliminarvi? E perché dovrei? Fino a quando eseguirete gli ordini del Gran Maestro non avrete nulla da temere...”
Stranamente questo non li risollevava affatto di morale, anche a causa di quello che aveva deciso di fare negli ultimi anni…
Infatti, il bianco aveva cominciato a prendere lezioni di spada da quando era diventato Gran Maestro, sostenendo che un capo doveva sapersi difendere da solo, ed in poco tempo era riuscito a mostrare un’abilità quasi straordinaria in quell’arte.
Avanzava combattivamente parlando a livelli rapidissimi, al punto che persino Ichigo era rimasto a dir poco perplesso dai suoi continui miglioramenti. Sembrava un vero prodigio della lotta, uno di quelli a cui bastava poca pratica per eccellere nella lotta.
Naturalmente doveva fare ancora molta pratica per raggiungere i massimi livelli, era vero, però già così era diventato molto potente, al punto da terrorizzare la maggior parte dei presenti e spingerli a pensare che, se solo lo voleva, poteva eliminarli in un attimo senza che si accorgessero di nulla…
Il ragazzino specificò solo allora a che cosa si riferisse “Intendo dire che, quando qualcuno di voi morirà o sarà obbligato ad abbandonare la sua carica, il suo successore dovrà essere selezionato con molta più accuratezza e attenzione!”
Questo si era già capito, la vera domanda che si ponevano era quali fossero quelle caratteristiche che ricercava, e lo chiese difatti lo scienziato del gruppo che era il più interessato alla questione “E che cosa vorresti dai futuri membri?”
La risposta arrivò praticamente subito, il tutto però dopo che Xehanort ebbe fatto il segno del due con la mano destra, avvicinando alla candela e rendendo visibile a tutti solamente il suo arto ed il gesto appena compiuto.
“Sono soprattutto due le caratteristiche che andranno analizzate in futuro: innanzitutto la formazione, dovremo cercare gente che si è formata con le sue sole forze senza raccomandazioni, perché loro più di ogni altro potrà capire gli ideali che muovono la nostra organizzazione, e come seconda cosa… la fedeltà assoluta alla causa degli Illuminati!!”
“Questo dubito sia un problema. Tutti gli agenti rimasti sono fedeli alla nostra organizzazione dopo che ci hai parlato personalmente in questi due anni!” fece notare Madame Boss.
In teoria non aveva del tutto torto, tuttavia il giovane ci tenne a sottolineare che la fedeltà che stava cercando era decisamente diversa da quella che intendeva lei… dato che era qualcosa di cui non aveva ancora parlato a nessuno ad eccezione loro!
“Mi riferisco alla fedeltà al mio progetto di caos nella Superficie!!” sottolineò difatti subito dopo. E mentre osservava i volti dei sei membri del Concilio, che sembravano quasi indifferenti, concluse quel suo discorso asserendo “I futuri membri del Concilio dei Sette saranno scelti tra chi non proverà ribrezzo per ciò che intendo fare in Superficie e tra chi si è formato con le sue stesse mani!”
… Beh, in teoria non era neanche del tutto sbagliato, e se lo pensavano loro la cui maggior parte aveva raggiunto la posizione in cui si trovavano solamente perché figlio di qualcuno di importante o raccomandazione di qualcuno in alto significava che non era una scelta farlocca.
Quel suo modo di pensare non era niente male, anche se per alcuni lì in mezzo era strano che qualcuno in quella posizione la pensasse così… però c’era comunque un problema a monte che Xehanort stava presentando.
Il cosiddetto caos che aveva appena citato lo conoscevano solamente i sette membri più in alto dell’organizzazione, e se i futuri membri dovevano dimostrare fedeltà anche a quella causa significava che doveva parlargliene… ed in quel caso non poteva rimanere nell’anonimato più totale, soprattutto se si parlava di futuri membri del Concilio.
Secondo la legge solamente gli altri sei appartenenti alla riunione potevano conoscere la vera identità del leader dell’organizzazione, e se rivelava la sua identità ad un membro che poi non sarebbe stato scelto come appartenente al Concilio le cose si complicavano parecchio.
Proprio per questo Ichigo, mantenendo entrambe le mani all’altezza del volto, provò a farglielo notare esclamando “Ma questo non sarebbe un po’ troppo rischioso?”
Inizialmente però il diretto interessato non comprese che cosa stava cercando di dire e, osservandolo quasi stranito, domandò “E che cosa non andrebbe in quello che ho appena detto?! Mi sembrava abbastanza chiaro...”
“Però, se cercherai la fedeltà al tuo progetto nei nuovi membri, dovrai mostrare il tuo volto anche a chi verrà respinto… e questo significherebbe violare la prima legge del Concilio, secondo cui solo i suoi membri possono conoscerne l’identità, e gli agenti non devono esserne al corrente per nessun motivo!”
Eh sì, già la sua decisione di fare carriera “alla vecchia maniera” spezzava la tradizione secondo cui il capo della società era anche il Gran Maestro, se poi finiva per distruggere anche la prima regola degli Illuminati rischiava di fare l’esatto contrario di quanto sperava.
Di tutta risposta inizialmente il figlio di Ansem rimase per alcuni secondi in silenzio, come se non avesse capito nulla di quello che era appena stato detto… ma in realtà così non era, e difatti dopo alcuni secondi finì per scoppiare a ridere a crepapelle!
“AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!” sembrava si stesse divertendo davvero parecchio a quanto pareva.
Quel suo atteggiamento però non fu gradito da alcuni dei membri, al punto che Stan specificò leggermente in collera “Piantala di prenderci in giro!! Ichigo ha sottolineato un problema grave, e tu la prendi con sarcasmo?!”
“La prendo con sarcasmo solo per non piangere dalla pena che provo per voi!”
Quell’esordio da parte sua finì per far sollevare il sopracciglio destro alla maggior parte dei presenti, alcuni però non poterono fare a meno di rimanere stizziti da quella sua uscita, visto che in teoria li aveva parecchio insultati.
Ma prima che potessero anche solo lamentarsi, Xehanort iniziò subito a spiegare che cosa stava cercando di dire “Da come parlate sembrate davvero sicuri che gli agenti fino al mio arrivo non fossero sicuri al 100% di chi fosse il Gran Maestro del Concilio dei Sette. Ma per favore! Tutti gli agenti avevano capito che era il Presidente, e non ci voleva un genio per capirlo, visto che colui che ci ha condotti qui era anche il primo Presidente della nostra storia!!”
… Cavolo, dovevano ammettere che quell’obiezione che aveva appena avanzato non era del tutto campata per aria. In effetti non ci avevano mai pensato perché erano convinti che la legge fosse perfetta così com’era, ma in realtà non era vero.
Bastava fare due più due per comprendere che il Gran Maestro era il Presidente della Comunità, soprattutto alla luce del primo Concilio dei Sette e di chi lo comandava, non essendo mai stati agenti non ci avevano mai pensato…
Mentre stavano pensando a tutto questo, il ragazzino concluse il suo discorso asserendo “Dopo l’omicidio di Ansem invece le cose sono cambiate. Ora che è Goku il Presidente, un ragazzo molto più alto di me a causa dell’età, gli agenti non sanno più chi è il loro Gran Maestro perché l’altezza non coincide affatto. Adesso sì che quella legge ha davvero valenza, e vi lamentate di questa sciocchezza?!”
“E per la selezione allora?” chiese allora Al Mualim, dato che con quel discorso si era allontanato dal punto focale della discussione.
Fu presto detto, dato che Xehanort esclamò “Mi presenterò loro sempre con il soprabito ed il cappuccio coperto, svelando il mio vero volto solo ed esclusivamente se il candidato avesse i requisiti necessari per divenire il prossimo membro del Concilio dei Sette. Semplice, no?”
In effetti sì, era abbastanza semplice dopo che ne aveva parlato. Forse la loro voglia di criticarlo costantemente li aveva accecati facendogli pensare che stesse sbagliando tutto, ma le obiezioni che aveva avanzato erano più che giuste…
E questa era davvero una pessima notizia per loro!!
Stavano cercando segretamente di fargli commettere qualche passo falso per giustificare un possibile attentato alla sua vita, ma fino a quel momento non sembrava star sbagliando nulla, aveva pensato davvero a tutto come aveva sottolineato.
Questo significava solo una cosa… che dovevano continuare a tenerselo come Gran Maestro del Concilio almeno fino a quando non si sarebbero avvicinati a lui abbastanza da poterlo uccidere… o almeno fino a quando non si fosse presentata l’occasione migliore per ammazzarlo, naturalmente.
Non sarebbe stato semplice, ma dovevano solamente attendere, l’occasione migliore si sarebbe presentata prima o poi. La sua presunzione gli si sarebbe ritorta contro un giorno, ed avrebbe pagato per tutte le umiliazioni che aveva inferto a loro sei in quei due anni!!
Visto che aveva chiarito tutti i loro quesiti, il leader decise di passare al nocciolo della questione, al vero motivo per cui li aveva convocati tutti in riunione alla Vecchia Villa quel giorno… qualcosa che andava ben oltre gli interessi di un’unica organizzazione…
“Ora però basta discutere di queste sciocchezze. Se vi ho riuniti qui oggi è perché devo parlarvi di qualcosa di molto importante che ha a che fare con le origini della Comunità in cui tutti viviamo… almeno per il momento...”
“E che cos’altro c’è da sapere? Sai già tutto quello che dovresti conoscere...” fece notare tuttavia Irina nel suo atteggiamento ingenuo classico.
Tuttavia, era l’unica che non era arrivata a quello che stava cercando di dire loro il capo, gli altri sembravano già averlo intuito… e proprio per questo avevano assunto un’espressione quasi scioccata, se non addirittura terrorizzata!!
Difatti, sorridendo malignamente, il figlio di Ansem rispose subito “Mi riferisco alle VERE origini della Comunità, quelle che solamente i sette membri del Concilio dei Sette conoscono e che devono rimanere nascoste fino alla fine dei tempi...”
… Cavolo, non si sbagliavano affatto, si riferiva proprio a quello!!
A quel punto pure Jelavic ci rimase parecchio male, anche lei da quando era diventata un membro della riunione aveva scoperto la verità, e c’era rimasta di stucco a voler essere riduttivi… e la stessa cosa la poteva dire in quel momento, dato quanto appena scoperto!!
“Ma come fai a saperlo?! Noi non te ne abbiamo parlato affatto!!” sottolineò Kurosaki, anche lui perplesso quanto gli altri pure visibilmente.
La risposta era più semplice di quello che credevano “Diciamo che essere il Gran Maestro mi ha portato ad avere certi “privilegi” e ad accedere a certi “posti che nessun altro potrebbe vedere ad eccezione di noi 7”. Eheheheheheheheheh...”
Con quella risata sembrava quasi starsi gustando le espressioni a dir poco scioccate di coloro che aveva davanti. Se non li conosceva bene, avrebbe detto che erano terrorizzati che fosse venuto a conoscenza di quel segreto.
Proprio per questo, facendosi coraggio Raichi, che già aveva una paura matta di lui figurarsi adesso con quello che poteva aver scoperto, decise di domandargli “… E che cosa hai scoperto durante questi studi?...”
Molto bene, sperava che qualcuno di loro glielo domandasse, così poteva raccontarglielo senza sembrare logorroico ai loro occhi, dato anche che gli piaceva parlare e questo ormai l’avevano capito tutti lì in mezzo.
Così, continuando a sorridere malignamente, Xehanort esordì dicendo una semplice frase che però aveva un significato molto particolare “… Coloro che sono venuti prima!!”
Questo poteva voler dire tutto o niente ad orecchie inesperte, ma per i membri del Concilio avevano un unico significato, e difatti appena ebbero udito quella frase rimasero ancora più attoniti di quanto non lo fossero già prima!!
“Quindi sai anche di loro...” si limitò ad affermare Stan, che per una volta sembrava non si stesse comportando con arroganza davanti al suo superiore, segno che quell’argomento lasciava scosso anche lui.
“Non solo!” continuò nel frattempo il bianco “So tutto quello che c’è da sapere sull’argomento. Ma per evitare di aver letto le cose sbagliate, lasciate che vi esponga personalmente tutto quello che ho scoperto sul loro conto...”
E, senza indugiare ulteriormente, il figlio di Ansem iniziò a raccontare passo dopo passo tutto quello che aveva scoperto riguardo “coloro che sono venuti prima”, chiaro riferimento a qualcuno in particolare di cui si ignorava la vera identità.
I suoi sottoposti rimasero in silenzio ad ascoltare le sue parole, per capire se sapesse abbastanza oppure c’era qualcosa che gli era sfuggito, e mentre ascoltavano tutti e sei avevano un’aria attenta e vigile per non lasciarsi sfuggire neanche una singola parola.
Il racconto durò dieci minuti abbondanti, e quando ebbe finalmente terminato di parlare il Gran Maestro chiese il parere di coloro che aveva davanti “… E questo è tutto ciò che ho scoperto sul loro conto. Ho per caso tralasciato qualche dettaglio?!”
Nonostante l’avesse chiesto seriamente, era chiaro il tono ironico che aveva adoperato, come se fosse sicuro lui stesso di aver detto tutte le cose giuste senza neanche una virgola fuori posto. Voleva soltanto avere la conferma da parte loro.
Cosa che effettivamente arrivò, dato che Ichigo, con il volto abbassato, si limitò ad esclamare “… No, sai tutto...”
Nessuno ebbe nulla da dire, e questo perché cinque di loro l’arancione compreso erano sorpresi dell’iniziativa che aveva avuto. Di solito i nuovi membri venivano informati dal Concilio di quel segreto perché erano gli unici a saperlo, ma se lui si era documentato da solo significava che qualche sospetto già ce l’aveva.
L’unico che era letteralmente terrorizzato era Raichi, e questo perché le sue conoscenze potevano essere un grosso pericolo per l’umanità intera!!
Lo riteneva un pazzo da quando aveva visto la testa del suo migliore amico dentro quel sacco, ma uno psicopatico in possesso delle informazioni che aveva appena espresso rappresentava una minaccia per tutto il genere umano, e questo non andava assolutamente bene!!
Sfortunatamente per lui non ebbe modo di riflettere ulteriormente, dato che Xehanort, alla conferma del maestro della Scuola di Hokuto, esclamò “Molto bene. Allora significa che il progetto potrà andare avanti senza intoppi...”
Progetto? Di che cosa stava parlando?!
Naturalmente tutti i presenti iniziarono a guardarlo con fare circospetto, e la madre di Giovanni chiese inoltre “Quale progetto? Hai avviato qualcosa senza averci prima consultato?!”
La risposta del ragazzino non si fece attendere “Certo che no, ve lo sto comunicando in questo momento perché voglio che sia il Dr. Raichi ad occuparsene!!” e mentre affermava ciò aveva anche indicato il diretto interessato con la mano sinistra.
Tutti si voltarono subito a guardare lo scienziato, e quest’ultimo assunse un’aria abbastanza allibita. Temeva che il giorno in cui gli avrebbe chiesto di lavorare su qualcosa sarebbe arrivato, ma in quel caso non sapeva neppure di che cosa si trattasse.
Proprio per questo chiese “Mi scusi Gran Maestro, ma su che cosa dovrei lavorare? Non capisco...”
Così il giovane, sorridendo malignamente ancora una volta ben celato dalle tenebre che coprivano la stanza, rivelò senza ulteriori indugi “… Al prossimo passo dell’evoluzione umana!!”
… Che?! L’evoluzione umana?! Che diavolo voleva dire?!
Nessuno lì sembrava comprendere che cosa stesse cercando di affermare, e proprio per questo avevano iniziato ad osservarlo con un’aria abbastanza confusa, come se si aspettassero che fosse lui stesso ad intuirlo ed a spiegarlo subito…
Ed effettivamente non servì domandarlo, visto che fu lui stesso ad affermare “Ora ascoltatemi attentamente...” prima di spiegare loro in cosa consisteva il progetto che intendeva avviare immediatamente…
Ed al termine di quell’ennesimo racconto, ancora una volta, rimasero tutti e sei sbigottiti!!
O almeno, cinque di loro rimasero sorpresi almeno inizialmente… poi però si resero conto della genialità che comportava l’idea che aveva appena avuto il loro superiore, e per questo finirono per fare un sorrisetto tutti quanti nessuno escluso!!
“Davvero niente male...” esclamò infatti Al Mualim.
“In effetti potrebbe funzionare...” dichiarò pure Madame Boss.
“Avremmo potuto pensarci anche noi…” aggiunse Irina con entrambe le mani unite davanti al volto.
Vedendo che la sua idea aveva avuto il consenso generale, Xehanort affermò “Molto bene!” prima di rivolgersi al diretto interessato ed esclamare “Dr. Raichi, da domani stesso comincerà a studiare il DNA e tutte le implicazioni del caso. Prima di iniziare, dovremo essere sicuri che il procedimento non comporti complicazioni a livello cellulare e fisico!”
… Cosa poteva dire? Non aveva scelta, anche se si sarebbe opposto non sarebbe servito a nulla!!
Lo scienziato, in mezzo a tutti loro, era l’unico che per davvero era terrorizzato dalle conseguenze di quello che aveva appena udito, attuare quel piano avrebbe comportato un complicarsi ulteriore della situazione e della stabilità che si era creata nella Comunità!!
Il rischio era troppo grande, e non voleva essere lui la mente dietro quello che sarebbe accaduto… ma ribellarsi non sarebbe servito a nulla. Tutti i suoi colleghi approvavano quel piano, la maggioranza aveva vinto, e questo secondo la legge del Concilio non gli dava scelta…
Proprio per questo, abbassando il volto sconsolato con entrambi i pugni poggiati al tavolo, l’unica cosa che poté dire fu “… Come desidera, Gran Maestro!”
La situazione si stava complicando fin troppo. Quel ragazzino rischiava di compromettere non solo la salute mentale, ma anche quella fisica dei membri del Concilio e degli agenti che lavoravano al suo servizio.
Il suo atteggiamento negli ultimi due anni aveva ripristinato il buon’umore e la fiducia dei subordinati nei confronti degli Illuminati, ma le promesse che aveva fatto avrebbero comportato il sangue di milioni di innocenti sulle loro mani.
Xehanort era un folle, ed andava fermato a qualsiasi costo!!

Circa un'ora dopo, alle 17:00, una certa ragazza stava trafficando nella Biblioteca Storybrooke a studiare sui libri.
Si trattava di Bulma, la quale si trovava seduta ad uno dei tavoli che erano posizionati centralmente nella libreria e, preso un libro che riguardava la medicina, se lo stava sfogliando molto interessata all’argomento.
Era sempre stata affascinata dalla medicina, anche per via del suo carattere altruista che la spingeva sempre ad aiutare i più bisognosi, e visto che i suoi genitori volevano una carriera professionale per lei la sua scelta ricadeva sicuramente su essa.
Ormai la giovane aveva sedici anni, e grazie a ciò il suo aspetto era cambiato molto. Oltre ad essersi alzata d’altezza ed aver sviluppato il proprio corpo femminile, aveva i capelli sempre lunghi fino alle spalle, solo con un unico codino questa volta alla sua sinistra, invece di abiti indossava un top rosso chiaro che partiva dal seno e scendeva fino all’ombelico, indossava dei pantaloncini beige che arrivavano fino alle cosce ed infine delle scarpe da ginnastica viola chiare con i lacci bianchi.
In quel momento era immersa nella sua lettura e, anche se era felice dato che aveva intrapreso gli studi di medicina per diventare un bravo medico, non poteva fare a meno di essere preoccupata per uno dei suoi migliori amici.
Da quando due anni prima Goku era diventato il Presidente della Comunità, i suoi impegni erano diventati davvero troppo opprimenti, al punto tale che non riusciva a vederlo praticamente più, se non di sfuggita e per un saluto veloce.
La cosa la rendeva molto triste perché conosceva il compagno, e sapeva bene che non avrebbe mai voluto quella carica ad un’età così giovane, ma la legge parlava chiaro e, almeno fino a quando non avrebbe compiuto quarantasei anni o non fosse morto, sarebbe stato obbligato ad amministrare la Comunità dal Palazzo Presidenziale.
Aveva sentito voci secondo cui Son era solito “scappare” in certe circostanze perché troppo oberato di lavoro, ma sfortunatamente non era mai riuscita né a confermare né a smentire quella voce, anche se sicuramente sarebbe stato nel suo carattere…
E purtroppo andava capito. Aveva perso il suo mentore ed aveva visto i suoi sogni infranti tutti nello stesso minuto, il mondo gli era crollato letteralmente addosso e c’era il serio rischio che si disinteressasse alla politica.
In fondo l’aveva detto lui stesso che, se fosse successo qualcosa e si sarebbe ritrovato a capo della società prima di essere pronto e prima di essersi goduto la sua età, avrebbe potuto perdere ogni interesse verso l’amministrazione.
E, considerato quanto accaduto, c’era il serio rischio che la prossima volta che l’avrebbe visto sarebbe scappando dai Soldati Presidenziali che lo volevano costringere a tornare al Palazzo Presidenziale per svolgere il proprio compito…
Ma va beh, al momento non voleva pensare alla sorte che era toccata ad uno dei suoi migliori amici, anche perché aveva degli studi da portare a termine e voleva concentrarsi assolutamente su di essi per eseguire il diploma prima e poi la laurea con il massimo dei voti.
Solamente che… “Guarda chi si rivede!!”
Qualcuno che non conosceva la stava chiamando dalla sua destra, dove il tavolo tecnicamente finiva, e voltando lo sguardo verso quella direzione poté notare che si trattava di un ragazzo che non vedeva da molto tempo.
L’aveva riconosciuto, si trattava di Vegeta, solo che avendo quindici anni era cambiato d’aspetto e sembrava più maturo rispetto a quando l’aveva visto l’ultima volta quattro anni prima… almeno all’apparenza naturalmente.
Nonostante i suoi capelli fossero rimasti ritti uguali, si era alzato a causa dell’età e di abiti indossava una maglietta bianca con le spalline gialle molto simile a quella che aveva quando era bambino. Inoltre, indossava anche dei pantaloni blu scuri ed aveva le maniche della maglietta dello stesso colore, oltre che una cintura marrone con fibbia legata alla vita, degli stivali bianchi e dei guanti dello stesso colore.
Con le braccia incrociate, il nero disse subito con un’aria quasi superiore “Ciao Bulma, è un piacere rivederti. Ti ricordi per caso di me?”
Davvero? Gli stava domandando se si ricordasse di quel bambino che aveva osato criticare con aria di superiorità Xehanort quando suo padre era appena stato eletto come nuovo Presidente della Comunità?
Certo che si ricordava di lui, come poteva dimenticarsi la sua sfacciataggine, senza contare che aveva sentito le voci che circolavano su di lui e delle sue “scappatelle occasionali”. Figurarsi se non lo riconosceva subito.
Difatti, con un’espressione severa, la ragazza replicò “Figurati, come potrei dimenticarmi di un arrogante come te!”
Facendo però il finto offeso, il giovane sostenne “Suvvia, così mi ferisci!”
“Bene, allora ho fatto bene il mio lavoro. Adesso starei studiando, di conseguenza se te ne vai mi fai un grosso favore!”
Dopo averlo liquidato con quelle semplici parole, l’azzurra tornò ai suoi libri, evidentemente non gradiva per nulla la sua presenza, visto anche come si stava rivolgendo a lei, e desiderava che se ne andasse il più presto possibile.
Tuttavia Vegeta, a dispetto di quello che poteva pensare, sembrava dispiaciuto del modo in cui la Brief stava reagendo, in fondo lui voleva adottare un approccio amichevole ed aveva usato quelle parole solo per scherzare, non pensava che l’avrebbe presa così seriamente…
Nel tentativo di correggere il tiro, il ragazzo decise di sedersi dall’altra parte del tavolo rispetto a dove si trovava la giovane, esattamente di fronte a lei, senza fare di conseguenza quello che gli aveva “gentilmente” chiesto.
“Non mi hai sentito? Ti ho chiesto gentilmente di lasciarmi in pace...” incalzò ulteriormente Bulma senza alzare lo sguardo dal libro.
Allora lui, tentando di correggere il tiro, disse “Ascolta, siamo partiti con il piede sbagliato, e probabilmente hai reagito in quella maniera perché ti ricordavi l’episodio di quattro anni fa. Se sono delle scuse che vuoi te le faccio senza problemi, all’epoca ero parecchio orgoglioso e arrogante, e sono consapevole di aver offeso sia te che Xehanort!”
Wow, un’ammissione di umiltà da parte sua?! Questa sì che era una sorpresa!!
Anche se esternamente l’azzurra non dette alcun segno, in verità dentro di sé era contenta che tutto sommato fosse cambiato e soprattutto maturato rispetto a quando era un ragazzino, questo era sempre qualcosa di positivo…
Ma aveva sempre i suoi studi di cui occuparsi, e proprio per questo esclamò “D’accordo, scuse accettate. Però adesso ti chiedo veramente di andartene, ho un esame tra pochi giorni e devo prepararmi adeguatamente!”
Certo, se aveva una verifica da fare entro le prossime giornate non voleva di certo essere di troppo disturbo per lei, di conseguenza era deciso a lasciarla stare come desiderava… ma non prima che avesse accettato di uscire con lui quella sera stessa!!
Sembrava strano che quel pensiero potesse venire proprio a lui, però doveva ammettere di essere attratto dalle belle ragazze come una falena verso la luce, e nell’ultimo anno se l’era goduta con molte di loro, sia studentesse che donne che svolgevano tutt’altro lavoro.
Tuttavia, da quando l’aveva puntata aveva deciso di cogliere la prima occasione in cui l’avrebbe trovata da sola per organizzare un appuntamento. Lei era molto carina, e sentiva che se fosse stato anche con lei la sua reputazione in quel campo ne avrebbe giovato.
Proprio per questo, cercando di fare il sorriso più dolce che poteva, asserì senza mezzi termini “Prima di andarmene però, vorrei che tu mi facessi l’onore di uscire con me questa sera. Stare troppo sui libri potrebbe addirittura essere dannoso, io posso farti scoprire divertimenti che tu ignoravi totalmente finora!”
“Scherzi? Neanche morta!!”
Diretto, preciso ed in buca!
Bulma l’aveva liquidato in un attimo senza neanche distogliere lo sguardo dal libro e con la mano sinistra poggiata alla guancia!!
Inutile dire che Vegeta c’era rimasto di stucco, soprattutto perché grazie al suo fascino nessuna aveva mai “osato” respingerlo. Fu un duro colpo per lui, al punto tale che assunse per un attimo un’aria terrorizzata.
Quell’attimo però durò solo pochi secondi, dato che poi la paura fece posto alla rabbia e, cercando di gridare il meno possibile essendo comunque una biblioteca, domandò “Come sarebbe a dire neanche morta?!”
La risposta arrivò subito “Conosco la tua reputazione. Ti vanti sempre di tutte le tue conquiste con i tuoi amici, tu non vuoi uscire con me, vuoi solo rendermi il tuo nuovo trofeo da esibire ai tuoi compagni, ed io sinceramente aborro questo genere di comportamenti!”
Lei era quasi sicura di quello che stava dicendo, nonostante si fosse veramente scusato per il suo comportamento di quattro anni prima e avesse deciso di perdonarlo, sotto quel punto di vista non sembravano esserci miglioramenti.
Quasi come se fosse stato scoperto, Vegeta assunse un’espressione indignata mista all’infuriato ed asserì “Come ti permetti di dire certe cose?! Io non sono quel genere di ragazzo, o meglio non lo sono più!! Voglio davvero uscire con te perché mi piaci, non certo perché voglio renderti il mio nuovo trofeo!!”
A dire il vero aveva detto cose giuste solo fino ad un certo punto, dato che, nonostante fosse veramente attratto da lei e sia caratterialmente che fisicamente le piaceva un sacco, aveva davvero intenzione di vantarsi della sua conquista con gli altri.
“Se ho detto una cavolata dimostralo. Sparisci dalla mia vista!” insistette ulteriormente la ragazza con non chalance e senza mai distogliere gli occhi dal libro.
Cavolo, lo stava trattando a pezze in faccia senza neanche vergognarsi minimamente. Evidentemente aveva fiutato tutto prima ancora che iniziasse a parlare, il suo intuito femminile era davvero assurdo ed incredibile.
Il ragazzo si sentì leggermente scoraggiato mentre rimaneva seduto ad osservarla perplessa. Dopo aver promesso ai suoi amici che sarebbe riuscito ad uscire con Bulma quella sera avrebbe rimediato un'enorme figuraccia se fosse uscito da quella biblioteca a mani vuote.
Peggio, se avessero scoperto come era stato trattato l’avrebbero deriso e la sua reputazione ne avrebbe risentito, nessuna ragazza avrebbe mai più voluto uscire con lui, e la sua “carriera” sarebbe stata distrutta per sempre.
No, questo non poteva permetterlo.
Avrebbe fatto di tutto per riuscire a convincerla, e visto come stavano le cose non aveva altra scelta se non puntare su qualcosa in cui lei spiccava ancora parecchio da come aveva potuto vedere… l’orgoglio ed il desiderio di sfida.
Se avesse fatto leva su queste due carte, forse sarebbe riuscito a convincerla a dargli una possibilità, ma doveva giocarsi bene quella partita… e fortunatamente aveva già quello che gli serviva, proprio nella sua tasca destra.
Così, facendo un sorrisino furbetto, iniziò a dire “… E se ti proponessi una sfida?”
“Non mi interesserebbe!” rispose subito la ragazza freddamente.
Però si aspettava un’uscita del genere, e proprio per questo il nero andò avanti affermando “… Neanche se in palio ci fosse la possibilità di umiliarmi pubblicamente?!”
Era stata dura decidere di puntare su quello, ma, se voleva salvare la sua reputazione, doveva almeno dimostrare che le aveva provate tutte… e nel caso poteva sempre dire che si trattava di un suo nuovo “approccio”al genere femminile.
Effettivamente sembrò che quell’argomento avesse attirato l’attenzione della ragazza, dato che sollevò entrambe le sopracciglia e, dopo aver fatto silenzio per circa cinque secondi, disse semplicemente “… Continua...”
Bene, era riuscito a catturare la sua attenzione, era già qualcosa.
Approfittando subito del momento, Vegeta mise la mano destra dentro la suddetta tasca ed estrasse quella che sembrava essere una moneta d’argento, esibendola in questo modo alla ragazza che però non distaccava comunque lo sguardo dal libro.
“Un lancio, un singolo lancio. Se esce testa vinci tu ed io sarò il tuo schiavo personale per una settimana intera… se invece esce croce, dovrai concedermi un appuntamento tutte le volte che lo desidererò per una settimana intera!”
Era una sfida molto rischiosa per entrambi, dato che da un lato il nero rischiava di perdere la sua dignità e finire a fare chissà cosa perché obbligato, mentre dall’altra lei si sarebbe potuta trovare appiccicata un tipo che detestava per una settimana intera.
Ma il giovane era pronto a correre il rischio, perché se da un lato la penitenza era enorme, dall’altra anche il premio era sostanzioso, dato che avrebbe avuto una settimana intera per far cambiare alla ragazza opinione su di lui.
L’azzurra era molto combattuta in quel momento. Se perdeva, rischiava di doversi assentare troppo dai suoi studi e fallire l’esame che aveva qualche giorno dopo… ma se vinceva poteva far fare a quel tipo tutto quello che voleva…
Quest’ultima idea la stava stuzzicando non poco, difatti iniziò a giochicchiare con una ciocca di capelli usando il dito destro mentre cercava di decidere. Era combattuta e non sapeva qual era la cosa migliore da fare…
Prima di scegliere però voleva avere una conferma e, sollevando finalmente lo sguardo verso il ragazzo osservandolo dritto negli occhi, gli domandò “… Come mio schiavo personale faresti tutto quello che voglio?”
“Tutto quello che vuoi!” confermò ulteriormente Vegeta.
… Ecco, davanti a quella prospettiva non resistette più. La sola idea di poter restituire a quel tipo la stessa moneta che lui aveva dato ad ogni singola ragazza con cui era uscita e che, nonostante la sua reputazione, c’era cascata sempre era troppa.
Proprio per questo, chiudendo di colpo il libro davanti a sé, finì per voltare del tutto la faccia verso il nero e, con un sorrisino di sfida, asserì “Affare fatto. Però ti avverto, se vinco la tua vita è finita!”
La sua più che una minaccia sembrava una frase ironica, ed infatti l’aveva detta con un sorrisino sulle labbra ed un tono ironico che il giovane aveva colto, proprio per questo aveva sorriso di rimando. Quelle come lei gli piacevano molto.
“E se vinco io, dovrai darmi una possibilità!” concluse allora Vegeta.
E così, dato che la “lotta” se così poteva definirsi era stata lanciata, il ragazzo decise di dare inizio alla sfida e, usando la mano destra, lanciò in aria la moneta d’argento che iniziò a roteare per un po’ prima di iniziare a scendere.
Tutti e due la stavano osservando con occhi misti tra il curioso, il soddisfatto ed il timoroso: da un lato Vegeta avrebbe fatto da schiavo per una settimana intera a Bulma, dall’altra lei avrebbe dovuto acconsentire ai suoi appuntamenti per lo stesso lasso di tempo.
La tensione era alta, chi avrebbe vinto?

Scuola di Hokuto, Comunità, 13 Giugno 1915:
Undici anni erano passati da quando la prestigiosa scuola di lotta era stata aperta, e come si poteva immaginare le selezioni erano state molto dure da parte di Ichigo.
Durante quel lasso di tempo molti si erano presentati alle porte del dojo nel tentativo di diventare un apprendista di Kurosaki, tuttavia la maggior parte di loro aveva fallito miseramente e non si era dimostrata all’altezza.
Proprio quando l’arancione era convinto che la scuola fosse stata solo una perdita di tempo e non avrebbe mai trovato nessuno, ecco che a distanza di un mese l’uno dall’altro si presentarono alla sua porta due ragazzi.
Entrambi riuscirono a superare i test, con difficoltà ma ci riuscirono, e questo sorprese non poco l’uomo che stava ormai perdendo le speranze. Fu inutile dire che accettò di buon grado i due ragazzi come apprendisti della sua prestigiosa scuola.
Circa tre anni erano passati da quel momento, e durante questo periodo il membro del Concilio dei Sette aveva insegnato ai ragazzi tutto quello che sapeva, e loro erano riusciti a dimostrarsi all’altezza delle sue aspettative.
Certo, erano ancora acerbi e dovevano migliorare molto, però in soli tre anni erano arrivati a controllare il 60% dello Stile di Hokuto, lo stile di lotta principale che insegnava all’interno della struttura.
Per poter sopperire a quel 40% mancante ci sarebbero voluti altri anni, ma Ichigo non si lamentava di certo considerato che aveva finalmente trovato due allievi che potesse definire degni di tale nome…
Ed uno di essi in quell’istante, alle 13:00 della giornata, si trovava all’esterno dell’edificio, per la precisione davanti al laghetto che si trovava nel cortile della Scuola di Hokuto, seduto sulle gambe e con la schiena ritta.
Era un ragazzo di dodici anni che portava i capelli corti e ricci di colore castano, oltre che degli occhi dello stesso colore. Aveva entrambe le mani poggiate sulle ginocchia e indossava una maglietta a maniche corte marrone chiara, dei pantaloni lunghi dello stesso colore, solo più scuri e delle scarpe da ginnastica nere con i lacci bianchi.
Aveva un’aria molto severa e stava guardando davanti a sé. In teoria la pausa che concedeva la Scuola di Hokuto era finita da pochi secondi, ma ciononostante il giovane non si muoveva di lì continuando a guardare davanti a sé.
Sembrava essere concentrato verso la strada, ma in verità stava solo osservando lo splendido giardino che era stato costruito attorno alla struttura. Sapeva che il maestro l’aveva costruito per onorare i suoi antenati, e proprio per questo lo apprezzava così tanto.
Il senso estetico del suo mentore era elevato secondo il suo parere, e questa era una caratteristica che apprezzava in un individuo, specialmente se fosse stato qualcuno che avrebbe dovuto istruirlo ed insegnarli l’arte del combattimento.
Tuttavia i suoi pensieri vennero interrotti proprio quando il suo insegnante lo chiamò da dentro la struttura “Kenshiro!! Rientra, la pausa è finita!!”
Già, il ragazzino allievo della Scuola di Hokuto era proprio Kenshiro, il quale sentendosi chiamato inizialmente volse il suo sguardo alle sue spalle, dove si trovava la struttura, e per alcuni secondi neanche si mosse dal suo posto.
Tuttavia, poi, per evitare anche di far arrabbiare il suo maestro, decise che era arrivato il momento di rientrare e, mettendosi in piedi, si avviò lentamente verso la Scuola di Hokuto, salendo le poche scale che c’erano ed entrando nella struttura.
L’interno era praticamente identico a come l’avrebbero trovato i due fratelli Ferraro quando sarebbero giunti ventotto anni dopo nella Comunità, l’unica differenza la facevano le uniche due persone che erano dentro il dojo.
Naturalmente uno era Ichigo, il quale era seduto con le gambe accavallate al centro della palestra con entrambe le mani poggiate sulle ginocchia, mentre l’altro era un ragazzino seduto a pochi metri dall’arancione con il corpo rivolto verso di lui, ad eccezione del volto che era voltato verso Kenshiro con un' aria quasi arrabbiata.
Era seduto esattamente come il castano poco prima, aveva dodici anni proprio come il suo presunto compagno d’addestramento ed aveva i capelli blu scuri con dei ciuffi che partivano da tutte le direzioni, degli occhi molto neri ed indossava un kimono color viola chiaro con i bordi bianchi, oltre che una cintura grigia attorno alla vita, delle calze bianche e portava dei sandali gialli ai piedi.
Fu proprio lui a parlare esclamando “Era ora che rientrassi. Non ti sei accorto che la pausa era finita?!”
Mentre si avvicinava al maestro ed al suo compagno d’addestramento, il ragazzino si limitò ad esclamare “Ovviamente, ma stavo contemplando la bellezza del giardino e non ci ho quasi fatto caso!”
“Come al solito. Non prendi mai le cose seriamente!!” si lamentò a quel punto il blu continuando ad avere un’aria irritata.
Di tutta risposta, Kenshiro lo osservò malamente ed asserì “Al contrario, mi sembra che tra i due sia l’unico a prendere seriamente la cosa!!”
“Cosa vorresti dire?!”
Sembravano ormai sul punto di litigare, dato che il castano pareva aver fatto leva sul fatto che l’amico non prendesse in maniera seria l’allenamento che stavano sostenendo alla Scuola di Hokuto, e questo l’aveva fatto alterare non poco.
Tuttavia, per fortuna Ichigo intervenne subito per sedare i bollenti spiriti “Kenshiro! Madara! Calmatevi subito!!”
… Ebbene sì, a quanto pareva il compagno d’allenamento di Ken nonché il secondo allievo di Kurosaki era proprio l’Uchiha!!
Sentendosi però richiamati entrambi, i due si voltarono subito verso l’arancione e dissero all’unisono “Sì, Maestro!!”
Dopodiché il bruno, dato che era arrivato vicino al suo amico, per la precisione alla sua sinistra, si sedette sopra le sue gambe proprio come aveva fatto precedentemente, poggiando entrambe le mani sulle ginocchia osservando il mentore.
A quel punto anche Madara, pur continuando ad osservare malamente il ragazzino che aveva vicino a lui, decise di tornare composto e di guardare l’insegnante che era ad alcuni metri davanti a loro ed aveva un’espressione seria.
Dato che era riuscito a ripristinare l’ordine, Kurosaki finì per sorridere nell’osservare i due apprendisti che aveva davanti, anche se in teoria non ne aveva motivo, però non poteva non ammettere di essere fiero di loro.
Tutti e due avevano fatto passi da gigante durante i tre anni in cui si erano allenati sotto la sua supervisione, e proprio quando ormai aveva perso le speranze nel suo progetto di trovare degni combattenti alla Scuola di Hokuto.
Forse era per via delle sue regole molto rigide, non lo negava, tuttavia lo Stile di Hokuto non era un'arte marziale facile da apprendere, e chi voleva allenarsi nelle sue tecniche doveva possedere certi requisiti.
Solamente loro due si erano dimostrati abili nel padroneggiare lo stile di lotta, e se avessero continuato ad allenarsi a questo ritmo nel giro di dieci anni sarebbero potuti riuscire addirittura a superarlo, e questo nonostante lui continuasse ad allenarsi per i successivi dieci anni.
Questa prospettiva lo rendeva molto contento… ma dato che li aveva convocati per dare loro un annuncio prima di riprendere gli allenamenti, l’arancione non volle perdere ulteriore tempo e decise di dirgli subito tutto.
“Innanzitutto credo sia giusto informarvi che, proprio oggi, cade il dodicesimo anniversario della fondazione della Scuola di Hokuto, senza neanche farlo apposta è stata fondata lo stesso anno in cui voi siete nati...”
“Sì, questo lo sapevo, e la cosa mi rende davvero fiero!!” affermò Madara quasi con gli occhi sognatori.
Kenshiro non gradiva quelle uscite del suo compagno, e proprio per questo si limitò ad osservarlo quasi malamente con lo sguardo, prima di tornare a concentrarsi sul suo maestro che chiaramente voleva dire loro qualcosa.
Difatti Ichigo, quasi senza considerare quanto aveva appena detto il blu, affermò “Per l’occasione, è stata organizzata una piccola festicciola nella piazza al cui centro si erge la Scuola di Hokuto, e noi tre ci andremo per onorare la sacra tradizione dei dojo. L’abito richiesto sarà un kimono, di conseguenza non presentatevi senza!”
In teoria poteva dirglielo usando ben altre parole, tuttavia per quanto gli riguardava essere diretto e chiaro sarebbe stato sufficiente, anche perché non intendeva sprecare altro prezioso tempo che potevano dedicare all’allenamento.
Come reagirono alla notizia i due ragazzi? In maniera diversa l’uno dall’altro.
Il castano non si smosse di un millimetro rimanendo fermo dov’era con la stessa espressione di prima, mentre al contrario Uchiha sembrava davvero molto contento, al punto che aveva alzato entrambi i pugni fino all’altezza del volto.
“Una festa in onore della nostra Scuola?! Fantastico!!” si esaltò immediatamente il blu.
Tuttavia Kenshiro cercò di farlo tornare con i piedi per terra asserendo “Non ti scaldare troppo, sarà solo una festa che ci distrarrà dall’allenamento e null’altro!”
Quella sua uscita non fu gradita per nulla dal suo compagno di allenamento, che voltandosi a guardarlo con fare abbastanza aggressivo replicò sostenendo “Piantala di fare il musone e cerca di divertirti, per una volta!”
“Il divertimento non è nel mio DNA...” fu l’unica cosa che rispose il bruno.
Di tutta risposta Madara, incrociando le braccia e assumendo un’espressione da quasi offeso, dichiarò senza tanti peli sulla lingua “Ma perché devi sempre rovinare tutto?! Sei davvero fastidioso e noioso!”
Vedendo che per l’ennesima volta poteva sfociare in un litigio la loro discussione, il mentore decise di intervenire senza però schierarsi con nessuno dei due apprendisti “Ragazzi, calmatevi. Divertirsi ogni tanto non fa mai male, specie se ci si allena costantemente come facciamo noi… tuttavia non va dimenticato che se volete imparare ad usare lo Stile di Hokuto al 100% dovrete impegnarvi molto la maggior parte della vostra giornata. Non dimenticatelo mai!”
Era stato molto chiaro e coinciso, i due ragazzi non avrebbero potuto ottenere risposta migliore. Kenshiro perché aveva confermato che poteva anche non divertirsi troppo, e Uchiha perché aveva confermato che divertirsi ogni tanto non faceva male.
“Sì, Maestro!!” risposero a quel punto all’unisono i due tornando composti.
A quel punto Ichigo non poté fare a meno di sorridere di rimando. Oltre che talentuosi e già parecchio forti nonostante la loro età, erano anche molto diligenti e attaccati alle regole, anche se la pensavano diversamente su molti aspetti…
E forse era proprio per questo che non riusciva a scegliere tra i due!!
La Scuola di Hokuto era stata creata soprattutto per trovare guerrieri degni di poter servire gli Illuminati, ed il fatto che in dodici anni solamente due ragazzi avessero mostrato le doti necessarie per entrarvi non aveva reso le cose semplici.
Dopo che entrambi erano riusciti a superare il test d’ingresso a soli nove anni diventando allievi del dojo tutti, Ansem il Saggio compreso, erano intenzionati ad allenarli tutti e due ed a reclutarli tra i loro agenti quando sarebbe stato il momento…
Ma quando due anni prima era subentrato Xehanort le cose erano cambiate, lui riteneva che, dato che entrambe le loro famiglie avevano abbandonato tempo addietro il Concilio dei Sette, nessuno dei due andasse ritenuto degno di servire gli Illuminati, anche se aveva posto una condizione.
Doveva scegliere uno di loro, solamente uno, ed avrebbe dovuto allenarlo di nascosto a servire il Concilio e le sue regole, e quando sarebbe stato il momento avrebbe abbandonato l’altro facendo diventare l’apprendista scelto un agente a tutti gli effetti.
Questa decisione aveva complicato le cose per l’arancione perché secondo lui entrambi erano degni di servire gli Illuminati nel loro modo, dato che possedevano qualità che potevano fare comodo in situazioni diverse.
Kenshiro era più duro e rigido, ed in combattimento dava sempre il meglio di sé per prevalere sull’avversario, e questa caratteristica nel caso di un conflitto poteva sicuramente fare comodo. Dall’altra parte Madara era più solare e si divertiva a combattere, cosa che poteva renderlo un candidato ideale per i combattimenti più duri e più difficili.
Era una decisione davvero ardua… chi dei due avrebbe potuto fare al caso loro?

Come preannunciato da Ichigo, quella sera si svolge la festa.
La ricorrenza erano i dodici anni dalla fondazione della Scuola di Hokuto, ed essendo la primissima scuola di arti marziali mai creata nella società l’arancione aveva deciso di approfittarne per organizzare un party.
Il Presidente non aveva avuto problemi ed aveva accettato di buon grado, anche se Ichigo doveva ammettere di averlo trovato piuttosto sciupato quando era andato a trovarlo, ma Xehanort l’aveva previsto e di conseguenza non si sorprese più di tanto.
Era stata chiusa la piazza che circondava la struttura ed erano stati allestiti dei tavoli pieni di cibi e bevande, oltre che un piccolo palco per una sorta di karaoke là dove dodici anni prima Charles aveva annunciato l’apertura del dojo.
Come preannunciato dal mentore, tutti erano venuti vestiti con un kimono di colore diverso, e questo per omaggiare gli antenati del fondatore della scuola ed anche i loro apprendisti che stavano sostenendo un duro allenamento per riuscire a stargli dietro.
Naturalmente Kurosaki indossava il suo classico vestito con cui andava in giro tutti i giorni, dato che era già un kimono di suo e non aveva bisogno di cambiarlo, al contrario i suoi due allievi si erano dovuti attrezzare di conseguenza…
Per il dispiacere di uno di loro!
“Dannazione, odio i kimono!”
A parlare era stato Kenshiro, che indossava un kimono color blu scuro ma gli dava parecchio fastidio, al punto tale che con la mano sinistra cercava di tirarsi su la manica destra, troppo lunga per i suoi gusti.
Sfortunatamente si era accorto troppo tardi di non averne uno in casa sua, e di conseguenza si era dovuto arrangiare con quello che aveva e comprarne uno di fretta e di furia… peccato che della sua taglia erano finiti e quello era l’unico che gli stava piuttosto bene…
Piuttosto in quanto era di due taglie più lungo e si vedeva chiaramente, proprio per questo gli dava fastidio indossarlo… non certo per la figura che poteva fare, dato che non si curava di questi dettagli, ma perché la riteneva una grossa scocciatura.
“Ma ti devi sempre lamentare di qualcosa?!”
Vicino a lui c’era il compagno d’allenamento Madara, il quale indossava lo stesso kimono che aveva durante gli allenamenti e che stava rimproverando l’amico per essere troppo schizzinoso e rompiscatole certe volte.
Di tutta risposta il bruno replicò “Ne riparleremo quando indosserai qualcosa di troppo lungo per te!”
“E dove starebbe il problema? Non sei l’unico se dai una rapida occhiata in giro!”
In effetti Uchiha non aveva tutti i torti, dando una rapida occhiata poteva notare che anche altri cittadini di Fantacity indossavano un kimono troppo lungo per loro, alcuni addirittura ce ne avevano uno un po’ corto.
Forse per questo Ken finì per assumere un’aria seria, tuttavia non rimase di sicuro in silenzio dato che esclamò “Non mi interessa. Io sono un allievo della Scuola di Hokuto, e come tale devo sempre essere impeccabile anche nell’abito!”
“Mamma mia, come sei spocchioso!!” si lamentò allora il blu guardandolo malamente.
Tuttavia il compagno si limitò a replicare “Ti ripeto quello che ormai ti dico da tre anni. Come allievi della Scuola di Hokuto noi dobbiamo esserlo, se tu sei troppo logorroico non è di certo colpa mia…”
“Cosa vorresti insinuare?!” sembrò che quell’insulto non fosse per nulla gradito a Madara, dato che cominciò subito a guardarlo malamente.
Il tutto si stava svolgendo proprio sotto gli occhi del loro mentore Ichigo, il quale stava guardando i suoi due apprendisti relazionarsi tra di loro in quella maniera con il sorriso sulle labbra nonostante tutto.
Li conosceva bene e sapeva bene che avevano due caratteri totalmente opposti, però vederli parlare gli faceva sempre piacere, e questo perché nel suo dojo oltre alle tecniche di lotta voleva anche dare lezioni di vita in certi casi.
Avere loro due poteva dimostrare come chiunque potesse imparare lo Stile di Hokuto indifferentemente dal carattere che possedeva, l’importante era che fosse capace di concentrarsi, di incanalare le sue energie e di colpire al momento giusto.
Le loro litigate erano all’ordine del giorno, tuttavia, se non erano mai venuti alle mani, era forse grazie al fatto che, nonostante tutto, si rispettavano in quanto guerrieri e, grazie a ciò, conoscevano l’uno le capacità dell’altro.
Avere consapevolezza della forza altrui li portava sempre ad esagerare solo in termini di parole, e solo in determinate circostanze. Visto quanto erano diversi se lo aspettava benissimo, però il fatto che non avessero mai combattuto se non per allenamento lo riteneva un grosso punto a favore del suo addestramento…
E tra l’altro doveva ammettere che, proprio osservandoli durante la festa, aveva cominciato a farsi un'idea su chi dei due potesse andare bene per il progetto che aveva in mente il Concilio dei Sette e che era stato modificato dall’attuale Gran Maestro.
Al momento era solo un'idea, e per nulla definitiva, però doveva riconoscere che lo allettava parecchio quella decisione che stava prendendo e gli mancava solamente un incentivo, una spinta in più per poterla rendere definitiva, ecco…
I suoi pensieri vennero però interrotti da un fotografo, che cercò di attirare la sua attenzione esclamando “Mi scusi, Maestro Ichigo!”
Solo dopo un paio di secondi Kurosaki si destò dai suoi pensieri tanto era concentrato, e senza sobbalzare per il semi spavento si limitò a volgersi lentamente verso di lui domandando semplicemente “Sì, desidera?”
Immediatamente il diretto interessato propose la sua idea “Mi potrebbe dedicare una foto con i suoi apprendisti? Vorremmo pubblicarla sulla prima pagina di domani per festeggiare i dodici anni della Scuola di Hokuto!”
… Questa sì che era un’ottima idea!
Da come parlava era chiaro che fosse un giornalista e scrivesse per uno dei giornali che giravano per la Comunità, e sentendo la sua proposta l’aveva approvata in pieno perché avrebbe potuto aiutare la reputazione del suo dojo.
“Certamente, è una splendida idea!” disse subito il mentore.
Prima però di poterla fare doveva richiamare i suoi apprendisti, e proprio per questo facendo segno con la mano sinistra al fotografo di seguirlo si avvicinò ai due allievi, che nel frattempo stavano ancora discutendo.
“Come sarebbe a dire che sono frigido?!” si lamentò Ken sentendo quello che per lui era un insulto bello e buono.
Uchiha gli spiegò subito “E perché non dovrei chiamarti così?! Il massimo dei sentimenti che sei in grado di esprimere è l’indifferenza generale!!”
“La mia è concentrazione da guerriero!!” fu la risposta del castano che stava replicando.
Fortunatamente però la loro discussione venne interrotta da Kurosaki, il quale attirò la loro attenzione su di sé dopo essersi avvicinato a loro alla destra di Madara ed a sinistra dell’altro suo apprendista.
“Ora basta litigare, questa è una festa, cercate di divertirvi!” fu quello che disse.
“Io ci provo, ma lui deve rovinare sempre tutto!!” affermò però il bruno che sembrava non sopportare più il modo in cui si rivolgeva a lui il suo compagno d’addestramento.
Così, sorridendo dolcemente, Ichigo affermò “Anziché criticare i suoi modi, dovresti provare ad andarci d’accordo. Potresti accorgerti che voi due avete più cose in comune di quanto possiate immaginare...”
Era lo stesso consiglio che gli dava da parecchio tempo a quella parte, come se fosse facile riuscire a comprendere cosa frullasse in quella testaccia dura. Ci stava provando, ma fino a quel momento non sembrava voler sentire ragioni l’amico…
E difatti Kenshiro non intendeva relazionarsi in alcun modo con Uchiha. Lui si era iscritto alla Scuola di Hokuto unicamente per sostenere gli allenamenti ed imparare lo Stile di Hokuto, e non certo per fare amicizia…
I loro pensieri però vennero interrotti dall’arancione, che li mise al corrente della foto “Adesso però cercate di fare un bel sorriso per la foto. D’accordo?”
Solo allora i due si resero conto che in effetti c’era un fotografo che era già posizionato parallelamente al loro mentore e che era già pronto per scattare. Mancava solo che si mettessero in posa e poteva procedere.
Naturalmente uno dei due era già contento della cosa “Ma certo!! Adoro le foto!!” si trattava di Uchiha, che aveva già gli occhi luccicanti addirittura.
Invece Kenshiro era di tutt’altro avviso, dato che incrociando le braccia affermò “Se proprio devo...” come se si sentisse obbligato.
Così, poggiando le mani sulle teste dei suoi allievi, Kurosaki si piegò sulle ginocchia in modo da abbassarsi al loro livello e poi disse “Suvvia, serve a dimostrare come il nostro programma vada a gonfie vele. Un bel sorriso!!”
Dopodiché fece subito un sorriso a trentadue denti mentre il blu, che era alla sua sinistra, imitava il suo maestro con la bocca facendo anche il segno della vittoria con entrambe le mani. Il castano non si schiodò dalla posizione in cui era in quel momento.
Ma al fotografo poco importava, dato che gli bastava avere la sua foto per l’inserto della mattina successiva, e così scattò in un attimo senza flash concludendo in quel modo quella che per Kenshiro sembrava quasi una tortura.
“Perfetto. La ringrazio per la disponibilità!” esclamò il fotografo rivolgendosi all’arancione.
“Di nulla. Si figuri!” si limitò a rispondergli Ichigo stringendogli la mano destra che gli aveva teso prima che l’uomo riprendesse la sua strada, probabilmente per scattare qualche altra fotografia della festa.
Dato che si era allontanato, il bruno poté tirare un sospiro di sollievo e dire senza tanti mezzi termini “Meno male che è finita questa rottura!”
Inutile dire che Uchiha rimase stupito da quelle sue parole, al punto tale che guardandolo quasi come se fosse un alieno gli domandò “Ma come? Vuoi dirmi che non sopporti neanche le fotografie?!”
La risposta arrivò immediatamente “Figurati, se desidero immortalarmi preferisco i ritratti!”
… Cavolo, non sapeva di questa parte di lui. Cioè, era al corrente che odiava la maggior parte delle cose che venivano fatte su pellicola, perché riteneva che fossero un insulto alle tradizioni dei loro antenati, ma qui non sopportava neppure essere immortalato con i suoi amici!!
D’accordo che voleva essere un tipo solitario e tutte quelle cavolate del genere… ma, se continuava così, rischiava di isolarsi da tutto e da tutti, e finire addirittura per non avere nessun amico al mondo ad eccezione sua e del maestro!!
Fino a quel momento ci aveva litigato perché semplicemente non condivideva il suo modo di pensare… però solo in quel momento si era reso conto che poteva essere nocivo addirittura, ed a pagarne le spese potevano essere lui ed il mentore!!
Proprio per questo, quasi sentendosi in obbligo personale, decise che era arrivato il momento di smettere di bisticciare con lui… e di cercare un modo per convincerlo a socializzare, ad aprirsi agli altri e rinunciare a quei tradizionalismi che lo stavano portando ad essere sempre più arrogante e presuntuoso.
Così, avvolgendo il braccio destro attorno al collo del compagno d’addestramento, Madara provò a dirgli “Senti Ken. Comprendo che tu sei scontroso e arrogante sotto certi aspetti, ma non ti pare di stare un tantino esagerando adesso?!”
Subito, sollevando il sopracciglio destro, il bruno si voltò a guardarlo con entrambe le braccia incrociate e gli domandò “Cos’è ora tutta questa confidenza?!”
Ignorandolo, Uchiha incalzò sostenendo semplicemente “Ma hai almeno sentito quello che ho detto?!”
Il diretto interessato rimase per alcuni secondi in silenzio, ma poi decise di rispondergli soprattutto per evitare che diventasse logorroico “… Naturalmente, ma per quanto mi riguarda quello che sta esagerando sei tu...”
“Solo perché mi preoccupo per te? Suvvia...” proseguì Madara continuando a fare l’amicone quando fino ad un attimo prima lo insultava addirittura.
Ovviamente Kenshiro gli fece notare quel particolare, al punto che lo fulminò con lo sguardo asserendo “Sbaglio o sei tu quello che fino a poco prima mi insultava?!”
“Quello era prima che vedessi quanto fossi disperato. Ora ci sono io e ti darò una mano!” ribatté Uchiha poggiandosi la mano sinistra sul petto fieramente.
“Grazie, ma non ho bisogno del tuo aiuto...” insistette il castano che voleva solo divincolarsi da quella presa… peccato che non ci riuscì perché il blu l’aveva preso bene, sapeva dove agguantarlo per evitare che se ne andasse…
“Tutti hanno bisogno di aiuto. Ti renderò meno cinico e più solare, hai la mia parola!” continuò allora l’allievo della Scuola di Hokuto sorridendo a trentadue denti questa volta.
Stava parlando come se non gli stesse dando alcuna scelta, e la cosa non era molto gradita dal compagno, che continuava a fulminarlo letteralmente con lo sguardo desiderando solo che si incenerisse in quel momento.
Sfortunatamente non aveva gli occhi laser, e di conseguenza doveva sorbirsi il monologo che gli stava per rifilare, come se non fosse stato torturato già abbastanza da quella stupida fotografia di prima.
Inutile dire che Madara attaccò immediatamente “Cominciamo dalle basi di una relazione d’amicizia...” Oh cavolo, sarebbe stata lunga a quanto pareva… proprio per questo Kenshiro non poté fare a meno di toccarsi la fronte sconsolato con la mano destra, pregando che succedesse qualsiasi cosa che zittisse quel cosiddetto “amico” che si era ritrovato appresso…
Il tutto però era visto da lontano dal loro maestro, che dopo aver salutato il fotografo aveva subito cercato con lo sguardo i suoi apprendisti, e vedendo quanto stava accadendo era rimasto parecchio sorpreso…
In quanto aveva avuto quello che stava cercando!!
Senza farlo apposta proprio pochi minuti prima aveva richiesto una prova definitiva, un qualcosa che gli avrebbe consentito di capire che era lui quello che faceva al caso loro per i piani del Concilio dei Sette e del Gran Maestro.
E vedere quell’attimo, quel singolo momento fu illuminante per l’arancione, al punto tale che abbozzò un sorrisetto quasi maligno senza essere visto da nessuno mentre osservava i suoi apprendisti da lontano.
La ricerca era finita, aveva trovato l’apprendista della Scuola di Hokuto che faceva al caso suo!!


Dopo aver preso il comando del Concilio dei Sette, Xehanort ha dato inizio ad una vera e propria rivoluzione nell’organizzazione scoprendo i segreti che si celano dietro le vere origini della Comunità, decidendo di dare inizio ad una guerra mondiale in Superficie ed obbligando Ichigo a scegliere solo uno dei suoi due apprendisti, Kenshiro e Madara, per il loro piano. Sembra che il maestro abbia finalmente scelto l’allievo che fa al caso suo… ma di chi si tratta?

PERSONAGGI APPARSI:

Bulma Brief Ragazza da “Dragon Ball”


Vegeta Ragazzo da “Dragon Ball”


Kenshiro Bambino da “Hokuto no Ken”


Madara Uchiha Bambino da “Naruto”



Vi è piaciuto questo quarto Capitolo della fic prequel?
E’ stato interamente incentrato sulla nuova gestione del Concilio dei Sette e della Comunità in generale come già preannunciato, tuttavia ho voluto aggiungere un paio di cose che sono certo vi siano piaciute… o almeno lo spero XD ;).
Nonostante in teoria ci siano state delle nuove aggiunte in termini di pg in questo chap, in verità si tratta delle versioni giovani di personaggi che già conosciamo, e di conseguenza nessun nuovo personaggio è stato realmente introdotto.
A causa di ciò, la lista rimane invariata qui sotto:

1) Mondo Reale:
- Lorenzo Ferraro (21 Anni);
- Danilo Ferraro (16 Anni);
- Jaqueline Fontaine (19 Anni, Deceduta);
- Boyce Lee (21 Anni, Deceduto);
- Leopold Jackson (47 Anni, Deceduto).

2) Dragon Ball:
- Bulma Brief (46 Anni, Deceduta);
- Dr. Raichi (70 Anni);
- Bra (6 Anni);
- Trunks (19 Anni);
- Vegeta (42 Anni, Deceduto);
- Freezer (?? Anni);
- Son Goku (45 Anni).

3) Fullmetal Alchemist:
- Winry Rockbell (16 Anni);
- Maes Hughes (39 Anni);
- Envy (30 Anni);
- Alex Louise Armstrong (40 Anni);
- Roy Mustang (35 Anni);
- Riza Hawkeye (33 Anni).

4) Naruto:
- Naruto Uzumaki (20 Anni);
- Kushina Uzumaki (44 Anni, Deceduta);
- Maito Gai (50 Anni);
- Rock Lee (22 Anni);
- Hinata Hyuga (20 Anni);
- Madara Uchiha (40 Anni);
- Itachi Uchiha (24 Anni).

5) Kingdom Hearts:
- Xigbar (47 Anni);
- Xehanort (41 Anni);
- Marluxia (40 Anni);
- Ansem (50 Anni, Deceduto).

6) One Piece:
- Nami (21 Anni);
- Franky (48 Anni);
- Roronoa Zoro (39 Anni);
- Donquijote Doflamingo (49 Anni).

7) Frozen – il Regno di Ghiaccio:
- Hans (29 Anni);
- Anna (17 Anni);
- Elsa (19 Anni).

8) Code Geass:
- Kallen Kozuki (19 Anni);
- Lelouch Lamperouge (19 Anni);
- Charlez Lamperouge (68 Anni, Deceduto);
- Nunnally Lamperouge (16 Anni),

9) Pokémon:
- Agatha (68 Anni);
- Giovanni (45 Anni);
- Madame Boss (50 Anni, Deceduta).

10) Universo Marvel:
- Steve Rogers / Capitan America (25 Anni);
- Johan Schmidt / Teschio Rosso (32 Anni).

11) Saint Seiya – I Cavalieri dello Zodiaco:
- Shun di Andromeda (26 Anni)-;
- Seiya di Pegasus (26 Anni);
- Shiryu il Dragone (26 Anni);
- Saori Kido (28 Anni).

12) Fairy Tail:
- Lucy Heartfilia (17 Anni);
- Natsu Dragneel (17 Anni);
- Mirajane Strauss (30 Anni);
- Cana Alberona (24 Anni);
- Elfman Strauss (?? Anni, Solo Nominato, Deceduto);
- Erza Scarlett (21 Anni).

13) Beyblade:
- Takao Kinomiya (13 Anni);
- Kai Hiwatari (13 Anni);
- Rei Kon (13 Anni);
- Max Mizuhara (13 Anni);
- Professor Kappa (13 Anni);
- Hilary Tachibana (13 Anni).

14) Medaka Box:
- Medaka Kurokami (18 Anni).

15) Highschool DxD:
- Issei Hyoudou (16 Anni).

16) Assassin’s Creed:
- Al Mualim (63 Anni);
- Altaïr Ibn-La'Ahad (32 Anni);
- Ezio Auditore (42 Anni).

17) Yu-Gi-Oh:
- Marik Ishtar (34 Anni);
- Yugi Muto (17 Anni);
- Ryou Bakura (36 Anni).

18) Claymore:
- Teresa (38 Anni);
- Claire (31 Anni).

19) Attacco dei Giganti:
- Eren Jaeger (14 Anni);
- Mikasa Ackermann (15 Anni).

20) Hokuto no Ken:
- Kenshiro (40 Anni);
- Raoul (41 Anni).

21) Kodocha:
- Rossana Smith (14 Anni);
- Heric Akito (15 Anni).

22) Black Butler:
- Sebastian Michaelis (56 Anni).

23) Shingeki no Bahamut:
- Favaro Leone (45 Anni);
- Nina Drango (16 Anni).

24) Detective Conan:
- Shinichi Kudo (20 Anni);
- Heiji Hattori (20 Anni);
- Ran Mouri (20 Anni);
- Kazuha Toyama (20 Anni).

25) Pandora Hearts:
- Alice (15 Anni).

26) Le Cinque Leggende:
- Jack Frost (22 Anni).

27) Bleach:
- Ichigo Kurosaki (45 Anni, Deceduto).

28) Gravity Falls:
- Stan Pines (80 Anni, Deceduto).

29) Assassination Classroom:
- Irina Jelavic (46 Anni, Deceduta).

Come già preannunciato qualche Capitolo fa, tenete d’occhio le età dei pg che sono segnati come deceduti nonostante la loro effettiva morte non c’è ancora stata, non aggiungo altro u.u ;).
Con la parte dedicata alla madre di Xehanort, in teoria la parte di storia dedicata a Sebastian in questo prequel è conclusa, ma ciò non significa che non lo rivedremo all’interno di questa storia, oltre che quella principale ovviamente ;).
So che forse la riunione del Concilio dei Sette è durata davvero eccessivamente, tuttavia ha introdotto delle dinamiche davvero importantissime ai fini della trama principale e spero l’abbiate apprezzato comunque :).
Se Vegeta e Bulma si sono messi insieme in quell’occasione non lo dirò adesso u.u XD ;).
Mentre per i due allievi della Scuola di Hokuto spero di avervi sorpreso in maniera positiva :). Attendete di vedere i prossimi sviluppi, potrebbero farvi capire come un certo pg è arrivato là dove lo vediamo nella fic principale u.u ;).
Credo di aver detto tutto quanto, di conseguenza vi ringrazio ancora tantissimo tutti quanti per il vostro continuo sostegno a queste mie ultime due fic, e ci risentiamo martedì 16 Aprile per il nuovo Capitolo della Fan Fiction dove vedremo un certo “incidente”!!! :)
   
 
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