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Autore: fumoemiele    20/03/2019    13 recensioni
Trevor è vegano.
Ama gli animali. Perché dovrebbe mangiarseli? Ci sono tanti altri alimenti, al mondo, capaci di darti l’energia necessaria. Non è certo obbligatorio uccidere il proprio coniglio, per sopravvivere.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Trevor
 
 

Trevor è vegano.
Ama gli animali. Perché dovrebbe mangiarseli? Ci sono tanti altri alimenti, al mondo, capaci di darti l’energia necessaria. Non è certo obbligatorio uccidere il proprio coniglio, per sopravvivere.

Trevor odia i carnivori. Pensa che siano spaventosi.
Quando era piccolo suo nonno lavorava in un mattatoio.
No, non è il luogo in cui ci rinchiudono i matti. Anche se sarebbe meglio rinchiuderci uno psicopatico, che un animale indifeso.
Lì infatti uccidono gli animali. Li massacrano quando sono vivi, li dividono in tanti pezzetti. E poi li vendono. Cadaveri in scatola!, urlano i venditori. Cadaveri in scatola in saldo per tutti!
Sono proprio pazzi i carnivori, eh?
Suo nonno diceva: "Pensala in questo modo: se gli animali potessero farebbero lo stesso con noi. Per sopravvivere si ciberebbero della nostra carne. Nemmeno loro si farebbero scrupoli a farci fuori, se solo fossero in una situazione di vantaggio."

Trevor sale in camera da letto, accende il computer e apre Facebook.
La sua pagina è piena di post contro i mangia-cadaveri.
La sua home è piena di foto di gente che mangia i cadaveri.
Va su e giù con la freccetta del mouse, attacca un paio di persone con commenti cattivi e bestemmia, impreca ogni volta che trova un morto sepolto su un piatto e pronto a finire nel tritarifiuti che è la bocca umana.

Trevor è stanco e affamato.
Apre il frigorifero e scopre che è vuoto.
Dovrà andare a fare un po’ di spesa, se vuole sopravvivere.
Certo, non sia mai che gli venisse in mente di mangiarsi una bistecca di maiale.

Sono le undici quando è pronto per uscire di casa. Ormai è buio, c’è la luna in cielo e brilla, brilla proprio forte. Chissà di che si nutre, la luna; sarà carnivora anche lei? si chiede Trevor.
Ammazzerebbe anche la luna, se necessario.

Sono le dodici quando rientra in casa. Appena apre la porta, girando la chiave nella toppa – mentre è occupato a reggere il grosso sacco della spesa con un braccio –  l’uccellino del suo orologio a cucù sbuca fuori e strilla. Urla forte. Gli dà il benvenuto a casa.
Anche Tommy, il suo cagnolino, è felice di vederlo. Gli saltella intorno, poi mugola e gli fa capire che ha bisogno di cibo. Ha fame anche lui.

Non solo Trevor e Tommy hanno fame, ma è anche troppa e insopportabile. Una morsa fastidiosa li tortura alla bocca dello stomaco. È stato un periodo difficile.
Trevor non ha quindi voglia di mettere il cibo a cucinare sui fornelli.
Tutto fa male. Fa male il coniglio, fa male il maiale, fa male l’agnello, fa male il gas su cui si cucina la roba.

Così, annoiato e affamato, Trevor tira fuori la spesa: un omaccione grosso che ha appena finito di divorare un cheeseburger al Mc Donald’s e qualche litro di milkshake al cioccolato, probabilmente.
Sarà dolce e morbida, la sua carne; succosa e saporita, pensa Trevor e si lecca le labbra con la lingua arrossata. Gli brontola lo stomaco.
Afferra una mannaia dallo sportello con le posate e gli dà un paio di colpi sull’addome, taglia via la carne e il sangue schizza un po’ ovunque, gli sporca il pavimento e pure la felpa.
“Fottuti mangia-cadaveri”, strilla Trevor.
Tommy guaisce. Vuole la sua parte anche lui.
È con amore che Trevor gli cede la prima fetta di umano, lasciandola cadere sul pavimento con un tonfo sordo. Le pupille fisse sul corpo davanti a sé.
Afferra la mannaia e gli amputa un braccio. Tanto non gli servirà più. Nemmeno urla, quell’idiota, mentre viene divorato. Il sangue schizza ovunque, gli sporca le mani e c’è un getto che raggiunge quasi il soffitto, poi ricade giù e si schianta sulla maglia bianca del cadavere.
Trevor si mette comodo sulla sua sedia a dondolo e porta le labbra al braccio grassoccio.
Lo mangia così, crudo e grondante di sangue.
Ed è buona, la carne umana. Non è mica quella schifezza animale.

È dannatamente buona.
Piace anche a Tommy, che ha già terminato il suo pasto e raggiunge il suo padrone per chiederne ancora.
Sanno che devono farsela bastare, però.
I vegani non possono esagerare, non possono mangiare troppo. Non sono mica ingordi come gli altri umani.






Vi prego non linciatemi! 
Non ho idea di come sia venuta fuori l'idea per questa storia. Avevo voglia di scrivere, ho aperto word ed è risultata pronta in venti minuti XD
Vedetelo come uno scritto senza troppo impegno, e non prendetemi seriamente. Non ho nulla contro i vegani, ovviamente, né contro chi mangia carne. XD 
Fatemi sapere se il rating secondo voi va bene, che sono un po' indecisa :s
 

 

   
 
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