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Autore: Malanova    21/03/2019    0 recensioni
Come non detto... HO MODIFICATO LEGGERMENTE LA STORIA!
Ebbene si... perennemente insoddisfatta, ho deciso di fare altre piccole modifiche e cercare di migliorare la storia ed il suo contenuto, grazie anche all'aiuto di Felinala che, con la pazienza di una santa, mi aiuta con la grammatica e mi da qualche spunto XP.
Questa storia narra di Piccolo, figlio del Grande Mago che tenne sotto il suo giogo il mondo per oltre trecento anni, e di Lyrica, la bellissima e alquanto misteriosa fanciulla apparsa dal nulla costretta a prestare servizio alla Famiglia Demoniaca in cambio della sua vita. Sperando di non aver creato un ulteriore pasticcio, vi auguro buona lettura!
P.S. La storia segue la trama dell'opera di Toriyama... se ci sono spazi vuoti vuol dire che la storia è rimasta inalterata
P.P.S Dedico questa storia ad una ragazza molto speciale, di cui non ricordo il nickname (Malanova sei una cretina) che leggeva questa storia, anni fa, ad un gruppo di ragazzini molto speciali... Perdonatemi se vi ho fatto aspettare, non vi ho dimenticati, spero che questa revisione vi piaccia perché grazie a voi che c'è ancora!
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Piccolo, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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All’ora prestabilita, gli Ander furono scortati dall’Imperatrice Carol verso un magnifico giardino abilitato per il consumo dei pasti nel periodo estivo. Le stelle brillavano nel cielo in tutto il loro splendore, con qualche nebula viola e verde che formavano scie come l’aurora boreale. Tutto era immerso nel buio, tranne per un grosso globo posto al centro dell’enorme tavolo rotondo basso e da alcune sferette azzurre che fluttuavano poco lontano da esso ma erano così soffuse che avrebbero a malapena illuminato i loro visi, una volta giunti al mobile.

La regina Artica era sconcertata “Dovremo mangiare all’aperto come se fossimo un branco di animali?” “Artica, per favore…” l’ammonì il marito “Ne abbiamo già parlato prima…”. La Changlong sbuffò, contrariata, ma lo seguì docilmente verso il tavolo. I due giovani, invece, tornarono ad ispezionare la zona “Certo che hanno delle strane abitudini, questi Leviathani…” “Se pensano di convertirmi al loro stupido culto, si accorgeranno ben presto quanto sia vano”. Cooler schioccò la lingua sul palato, seccato “Smettila di fare il piccolo Lord schizzinoso e fingi di provare un minimo di interesse. Per quanto ti sembrino ignoranti, queste persone possono diventare molto pericolose se vengono provocate… e ce già nostra madre che gioca con la loro pazienza“ “Quanto sei melodrammatico!“ sbuffò il più piccolo. “Ragazzi!“ li richiamò il padre, visibilmente infastidito “Avrete tutto il tempo di ammirare il giardino e di bisticciare dopo la cena. Venite subito qui!“ “Cold, sono solo giovani e sono fratelli… è normale che litighino“ “Sono dei maleducati, Artica!“ ribeccò il capo famiglia “E la colpa è tua… che stai sempre li a viziarli come se fossero appena usciti dall’uovo…“ “Scusatemi…“ intervenne l’Imperatrice Carol, tossendo per richiamare l’attenzione degli Ander “Possiamo capire che avete un… beh… chiamiamolo -problema familiare- ma vorremmo che riusciste ad astenervi, almeno fino a che non avrete raggiunto le vostre stanze“.

Tutti i parenti fissarono la madre di Lyrica con un misto di ammonimento e ilarità. Gli Ander fissarono la Terza Imperatrice con stupore. Non erano abituati ad un confronto verbale così diretto e schietto. Quando i due giovani Changlong ebbero preso posto affianco ai genitori, Cooler notò che seduta vicino ad una bambina bellissima dai capelli bianchi, che stava a sua volta affianco alla Terza Regnante, c’era quella bambina che li spiava qualche ora fa dietro alla colonna. Notò anche che assomigliava alla donna in modo sorprendente. Sorrise. A quanto pareva, la sfacciataggine era un vizio di famiglia. Le fece l’occhiolino e Lyrica fece un sussulto, ma ricambiò la strizzatina d’occhio a mo di sfida. La piccola bambolina albina le diede una gomitata e sibilò, nella sua lingua “Smettila di fare la scema!“ mentre il Changlong violaceo sghignazzava.

Le prime portate furono servite al tavolo da camerieri di varie razze Ander e gli aristocratici si concentrarono sulla loro cena per qualche minuto, giusto per dare a Re Cold il tempo di formulare le parole e di riacquistare un po’ di compostezza. Sorrise e disse “Scusate per questa piccola scaramuccia tra me e mia moglie, se volete passeremo subito al dunque”. Si porse appena e continuò “Da alcuni tomi politici che ho letto nella grande biblioteca di Lorvo, una Imperatrice di Leviathan giunse sul nostro pianeta per stipulare un accordo con la mia gente“ “Penso che voi parliate di Agostana la Splendente, la Prima Imperatrice che governò più di 500 anni fa…“ disse Ladybird, con la bocca piena “Come è di nostra tradizione, i membri femminili della famiglia imperiale quando raggiungono la maggiore età, glup, partono verso pianeti la cui popolazione è quasi a rischio di estinzione e si sposano con un reale affinché possa proliferare e salvaguardare la sua razza“ “Precisamente…“ confermò l’Ander regale, un po’ disgustato. Si schiarì la gola e continuò “Però i Changlong di allora, governati dal mio antenato Lord Chilled, non l’accolsero benevolmente e, dopo un misero tentativo di conversare in modo pacifico, la vostra Imperatrice fu costretta a fuggire per aver salva la vita… Un grave errore da parte dei Changlong visto che, dopo pochi anni, un pericoloso virus ha infettato tre quarti del pianeta… milioni ne sono morti e gran parte dei sopravvissuti sono diventati sterili“. Strinse a sé sua moglie “Il virus non ha intaccato nessun ramo della nostra famiglia ma siamo tra i pochi fortunati“. Le tre Imperatrici si irrigidirono ma attesero che l’uomo finisse di parlare “Sono giunto fin qui per accettare la proposta fatta dalla vostra antenata più di 500 anni fa: voglio stipulare un accordo di fratellanza tra il popolo Changlong e i Leviathani combinando un matrimonio“. Indicò con la mano il secondogenito e concluse “Offro uno dei miei figli, Freezer, in sposo a una delle vostre figlie“.

I membri della famiglia imperiale iniziarono a borbottare tra loro, nella loro lingua, alcuni scioccati mentre altri ne erano entusiasti. “Non è una proposta da prendere alla leggera: stiamo parlando di una delle razze più pericolose dell’universo e questa gente ha dimostrato di esser capace di fare barbarie“ aveva sentenziato Mirmidone, il Primo Generale ed il maggiore della famiglia imperiale. Bear, il più piccolo dei fratelli, ribatté “Però quanti popoli potranno dire di essere imparentati con gli Changlong piuttosto che essere dei schiavi? Se acconsentissimo il nostro popolo diventerebbe ancora più florido, potente e…“ “Quello di diventare potenti non è una priorità Leviathana“ lo interruppe Carol “Ma quello di preservare una specie in via estinzione si… Di individui Changlong ne sono rimasti solo sui 12.000… Maritare una delle nostre figlie con un membro reale di questi Ander potrebbe salvarli!“. A parlare era stato Eel, il Tillimentempibosh marito della Prima Imperatrice, padre di Flea e di Salmo. Fisicamente era quasi identico al figlio, la pelle e gli occhi erano di una tonalità più scura, ma aveva un animo crudele e arrogante. Le altre sorelle ed i due fratelli ancora non si capacitavano di questa sua scelta. La famiglia reale tendeva a scegliersi appunto un membro di una razza a rischio di estinzione mentre la razza Tillimentempibosh era tra quelle più floride nell’universo. Era un vero mistero il motivo della sua scelta, anche perché dubitavano che Eel avesse accettato per amore piuttosto che avere un grado nobiliare più alto, ma nessuno poté far nulla per impedire la loro unione. “Sai che l’unica delle future Imperatrici che fra poco raggiungerà l’età da marito è tua figlia Flea…“ borbottò Carol, seccamente. Il sorriso del cognato si fece più ampio e maligno “Maggior ragione per accettare la loro offerta“.

Si rivolse alla moglie e disse “In fondo non facciamo altro che il volere divino: salviamo una razza quasi estinta, arricchiamo il nostro sangue e la nostra cultura, per non parlare che nessuno oserà più invadere il nostro pianeta“ “Io…“. Flea sbatté con rabbia le mani sul tavolo. Aveva diciassette anni e, fisicamente, assomigliava alla madre solo che era leggermente più alta e meno tarchiata. Gli occhi color lampone della giovane brillarono dalla rabbia “Non potete acconsentire, madre! Non potete decidere della mia vita! Sarò io a scegliere il mio sposo, come abbiamo sempre fatto per millenni!“. Il padre la guardò male e sibilò “Così vuoi far sprofondare nella vergogna la tua famiglia, oltre che condannarci a morte certa?“. Il Primo Imperatore si rivolse agli altri parenti “Forse non ve ne siete resi conto, però conosco molto meglio di voi la fama di Re Cold e dei suoi figli… Rifiutare una loro proposta pacifica farà condannare a morte Leviathan! Sono in grado di utilizzare una specie di energia chiamata Ki e, con quella, possono distruggere un intero pianeta con un solo dito!“.

Mise una mano sul cuore e aggiunse “So che mi odiate, non l’avete mai nascosto, e neanche io provo molta simpatia per voi… Però mi avete accolto lo stesso nella vostra famiglia e Leviathan è diventata la mia casa. Se potrò salvare la vita del nostro popolo grazie al matrimonio tra mia figlia e questo giovane Ander, che Madre Gaia mi assista e benedica questa unione!“. Rimasero in silenzio per un po’, poi Garden mormorò, afflitta “Mi dispiace, Flea… In questo caso tuo padre ha ragione“ “No…“ bisbigliò la giovane mentre la zia continuò “Farti sposare con il giovane Changlong potrebbe salvaguardare sia il nostro pianeta che la sua specie…“ “Vi odio!“ urlò Flea, in lacrime, per alzarsi di scatto e correre diretta al castello. Cold segui la ragazza con lo sguardo finché non entrò dentro le porte del palazzo “Immagino che ella sia la mia futura nuora…“ “Perdonatela, Re Cold…” disse Eel, mellifluo “Flea è una ragazza un po’ impetuosa e testarda ma, quando si sarà celebrato il matrimonio, sarà per vostro figlio una moglie eccellente“ “Non lo metto in dubbio“ replicò il Changlong per niente convinto di ciò. Re Cold Portò le mani giunte sotto il mento e disse “Comunque avrà una settimana, prima del matrimonio, per conoscere ed apprezzare le qualità di mio figlio…“ “Una settimana?“ ripeté Ladybird, leggermente scioccata. Il Changlong annui e disse “Giusto il tempo per fare rifornimento, far riposare le mie truppe e poi ripartiremo alla volta di Lorvo. Avevamo preannunciato agli altri Capo-Clan che mio figlio si sarebbe sposato con una Leviathana… non possiamo portarla con noi senza averla vincolata nel matrimonio“ “Ma… nella nostra tradizione… è lo sposo che…“. L’Ander sollevò una mano “Ne sono al corrente. Sarà solo una cosa temporanea, giusto per presentare la giovane nella società nobiliare Changlong, e poi ritorneranno entrambi su Leviathan“. Alzò il calice colmo di vino e disse “A Freezer e Flea, i futuri sposi, e simbolo della nostra fratellanza“. La moglie e i figli lo imitarono, seguiti dai Leviathani. Lyrica si accorse che, mentre gli adulti non guardavano, che il futuro cugino aveva gettato il suo vino sull’erba.

  
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