“Sana...”
Akito si era girato dall'altra parte del letto, con la mano a sfiorare le lenzuola. Fu un tocco delicato, tanto da portare la mano dalle lenzuola soffici al collo della ragazza, fino alla guancia. Capitava spesso che Sana si lamentasse nel sonno, mugugnando parola senza senso. Sapeva benissimo che era sotto stress. Era di notte che uscivano tutte le preoccupazioni e le angosce, ritrovandosi a dormire male, a girarsi fra le lenzuola. Ed era in quei momenti che Akito si avvicinava e l'abbracciava stretta a sé, toccandole i capelli fino a quando, dopo interi minuti, Sana non tornava a dormire serena fra le sue braccia.