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Autore: Hil 89    23/03/2019    4 recensioni
Si narra che le anime gemelle siano destinate ad incontrarsi, prima o poi.
Il percorso per trovarsi è segnato da visioni, ma il cammino non sempre è semplice.
Quello che è certo è che quando il destino chiama, non resta altro che rispondere.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Epilogo
 


 
Si racconta che le anime gemelle siano destinate ad incontrarsi, prima o poi.
La loro storia è già scritta.
 
 


 
Magnus Bane si svegliò presto quella mattina, si passò distrattamente una mano sul volto prima si voltarsi verso il lato sinistro del letto.
Un sorriso intenerito spuntò sulle sue labbra quando il suo sguardo raggiunse il volto serenamente addormentato di Alexander Lightwood: il giovane dormiva profondamente, il bel viso candido era ancora segnato da alcuni lividi in via di guarigione, ma questo non influiva sulla pura bellezza di quei lineamenti. I capelli neri come l’inchiostro erano arruffati e Magnus non riuscì ad impedire alle sue dita di saggiarne la morbidezza. 
Un lieve sospiro gli fece spostare l’attenzione nuovamente sul volto del poliziotto facendo in modo che i suoi occhi verdi dorati incontrassero le iridi blu profonde di Alec.
“Buongiorno” un roco sussurro uscì dalle labbra del moro
“Buongiorno a te, Fiorellino” bisbigliò Magnus abbassandosi verso di lui per baciarlo a fior di labbra.
Le guance del ragazzo di imporporarono lievemente, “Mags” lo chiamò piano, “Cosa abbiamo detto riguardo ai nomignoli assurdi?” chiese poi alzandosi lentamente per mettersi a sedere.
Magnus gli sistemò i cuscini dietro la schiena, era ancora convalescente dopo tutto, e venne ringraziato con un sorriso dolce da parte del compagno.
“Abbiamo parlato di luoghi pubblici, non privati. E qui, Fiorellino, non c’è nessuno!” rispose lui, senza nascondere uno sguardo birichino.
Alec alzò gli occhi al cielo prima di immergere la mano tra i suoi capelli privi di glitter ed attirarlo verso di sè, Magnus accolse con piacere l’iniziativa del ragazzo e congiunse le loro labbra in un bacio delicato, che in pochi secondi divenne più intenso e appassionato. Le lingue iniziarono ad esplorare l’una la bocca dell’altro, mentre le mani presero a tracciare percorsi immaginari sulle loro pelli.
Si separano con il fiato corto e rimasero a guardarsi negli occhi con le fronti premute l’una contra l’altra.
Il moro lo invitò a sedersi a cavalcioni su di lui e l’orientale si mosse con una grazia innata, facendo scontrare i loro bacini in modo languido mentre si chinava verso le labbra morbide di Alec per rubargli un nuovo bacio che di casto aveva ben poco.
Si allontanarono lentamente, le labbra lucide ed umide e lo sguardo perso l'uno in quello dell'altro. Le dita di Magnus presero a percorrere con delicatezza i contorni delle linee scure presenti sul torace di Alec, stando ben attento a non toccare i lividi che deturpavamo quella pelle candida. Fermò la sua corsa vicino alla ferita sul fianco, coperta da un cerotto, e ne tracciò piano i contorni mentre l’altra mano si appoggiava calma sul pettorale sinistro del moro.
Sentiva il battito leggermente accelerato del cuore di Alec sotto i polpastrelli ed il calore naturale della suo corpo a contatto con la sua mano, alzò di poco il capo per guardarlo in volto e sorrise nel notare che il giovane lo stava osservando con uno sguardo liquido, le pupille dilatate, le guancie di un adorabile rosa accesso ed il labbro inferiore tra i denti.
Si chinò appena per poter mordere lui stesso quelle labbra, prima di tracciarne il contorno con la lingua, e rubare con la propria bocca il gemito che sfuggì dalle labbra di Alec.
Alec mosse di poco il bacino per sbilanciare Magnus ed averlo ancora più vicino, appoggiò una mano a palmo aperto al centro della sua schiena e lo pressò contro il suo petto, mentre otteneva l’accesso all’interno della sua bocca.
Con uno scatto di reni, invertì le loro posizioni e incastrò il corpo di Magnus tra il proprio ed il materasso, sistemandosi tra le gambe dell’artista e permettendogli di allacciarle ai lati dei suoi fianchi.
Si allontanò appena dalle labbra di Magnus solo per tracciare una scia bollente, sulla sua pelle ambrata,con la punta della lingua, che si fermò dietro l’orecchio. Ne succhiò il lobo, prima di immergere il naso in quel punto sensibile, dove l’odore di Magnus era più forte, e si beò delle fragranza di legno di sandalo che gli invase le narici.
Le dita di Magnus si ancorarono alle spalle ampie di Alec, quando quest’ultimo prese a torturagli con i denti la pelle tesa del collo.
“Alexander” gemette piano inarcando la schiena verso di lui e piegando il volto di lato per lasciargli più spazio da baciare. Sentì le labbra di Alec piegarsi in un sorriso, e dopo un ultimo bacio a fior di pelle, vide il voltò del giovane alzarsi per tornare al livello del suo.
Lo baciò a stampo per poi sollevarsi ed inginocchiarsi tra le sue gambe, Magnus si leccò le labbra prima di seguirlo e sedersi di fronte a lui. Appoggiò le mani sulle sue spalle e lo costrinse con gentilezza a riappoggiarsi contro i cuscini, Alec si lasciò sfuggire uno sbuffo che venne catturato ancora una volta dalle labbra morbide di Magnus.
“Sei ancora in convalescenza” sussurrò l’artista mentre si sistemava nuovamente a cavalcioni sopra di lui, “Abbiamo tempo” bisbigliò ancora mentre faceva combaciare il suo petto contro il torace solido di Alec.
Il moro sospirò piano annuendo, le mani lo avvolsero per i fianchi e  Magnus intrecciò le braccia intorno al suo collo per accoccolandosi meglio contro di lui.
Alec chinò appena la testa per sfiorare con il naso la pelle bollente del collo di Magnus, “Non mi sono mai reso conto di quanto ti stavo aspettando” bisbigliò contro la sua epidermide caramellata, “Fino a quando non ti ho visto” continuò baciando piano la porzione di pelle a disposizione.
Un brivido percorse l’intera spina dorsale dell’artista, che in risposta sollevò il mento del giovane con due dita per potersi specchiare nel blu oceano delle sue iridi, lo sguardo che regalò al giovane fu talmente intenso e profondo da far tremare le gambe di Alec, il quale ringraziò silenziosamente l’Angelo di essere già seduto, altrimenti si sarebbe sciolto al suolo.
“Ed ora mi hai trovato, Fiorellino” sussurrò Magnus tornando ad allacciare le braccia attorno al collo di Alec, per poi immergere le dita ambrate nei suoi capelli d’ebano.
“Si” continuò Alec avvicinando il viso al suo, per parlargli a fior di labbra, “Ti ho trovato” disse iniziando poi a passare la punta della lingua sul labbro inferiore di Magnus, ottenendo quasi subito l’accesso alla sua bocca e baciarlo come se ne andasse della sua stessa vita.  
“E non ti lascerò più andare” concluse Alec con il fiato corto e la voce roca, dopo essersi separato dalle labbra umide di Magnus.
L’artista gli accarezzò dolcemente una guancia, prima di chinarsi nuovamente verso di lui per sussurrargli: “Non chiedo di meglio”.
 
 
 
 
 
 
Note finali
Prima di tutto volevo ringraziare tutti quelli che hanno inserito questa storia tra le preferite/seguite/ricordate.. e tutti quelli che hanno trovato il tempo di lasciare un commento!
Grazie, grazie, grazie!
E’ bello e gratificante sapere che il proprio lavoro è apprezzato! Ti sprona a scrivere meglio, a scrivere ancora…!
Questa storia era da parecchio tempo che ce l’avevo in mente, ma non riuscivo mai a trovare le parole giuste per iniziarla.. poi l’ispirazione è arrivata e ne sono usciti 13 capitoli! 
Mi è piaciuto metterla nero su bianco e spero di non avervi deluso!
Detto questo, vi saluto e alla prossima!
Saluti, HiL
  
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