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Autore: jay0704    24/03/2019    1 recensioni
Lei una ragazza con il cuore ferito dal suo passato turbolento, che al mondo posta una personalità forte e determinata. Ma solo con lui riuscirà a mostrare davvero cosa c'è sotto quella maschera. Mostrerà quella fragilità che solo lui riuscirà a comprendere ed amare fino infondo. Grazie ai diversi aspetti che li uniscono nascerà un amore che supera ogni limite e che non smetterà mai di crescere.
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Account:_siamouguali
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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18 Gennaio.

Dopo averla vista sparire in mezzo al buio della notte, scuoto la testa incredulo per ciò che ho appena vissuto.

La mia Clara, cazzo sono riuscito a parlarle e addirittura a ballare con lei. Chissà come mai quando ha sentito il mio nome era così sorpresa? Bho magari non era sorpresa, probabilmente pensava di aver capito male dato che non è un nome comune.

Sono ancora emozionato per la meravigliosa serata che ho trascorso in sua compagnia, credo che se dovessi fare una classifica, questa serata sarebbe messa al primo posto tra le serate più belle della mia vita.

Dopo quasi 10 minuti trascorsi pensando a Clara,  rientro alla festa, ma sono molto distratto ripenso ancora alle ore precedenti, sono troppo felice. Finalmente sono riuscito a farmi avanti. Ho persino il suo numero, magari… e se le mandassi un messaggio? No, no poi sembro strano e inquietante, poi cosa dovrei scriverle “sei a casa?” no mi prenderebbe per cretino. Cazzooo, magari avrei dovuto offrirle un passaggio, e che non me la sentivo di chiederglielo, sicuramente non appena saremmo rimasti soli  in macchina, avrebbe voluto conoscere il mio volto e ancora non mi sento pronto per questo passo, preferisco fare le cose un po’ alla volta.  Decido di tornare a casa,  non ha senso restare ancora qui, Prima di andare via mi rendo conto di avere ancora indosso la maschera, quindi cerco il ragazzo che me l’ha prestata, non appena lo vedo, gli vado incontro restituendogliela gli dico:

  • Grazie 
  • Prego

Prima di uscire da casetta vado a salutare Martina e altri amici presenti.

Esco da casetta, mi incammino verso la macchina, a metà strada incontro Jacopo, sembra che stia aspettando qualcuno, gli vado incontro per salutarlo, lui contraccambia il saluto con una pacca sulla spalla dicendomi:

  • Bella serata, vero Jay?
  • Si dai in fin dei conti si 
  • Ad un certo punto sei sparito, perché ?
  • Bho fra ero con una ragazza qui fuori.
  • Ah ok e chi è questa ? 
  • Una non mi ricordo nemmeno il nome fra…
  • Aaaah ho capito. Ascolta, domani sera ti va di festeggiare il tuo nuovo lavoro. Ti invito a cena fuori ma paghi tu.
  • Fai schifo… Però dai ci sto, dove ?
  • Faraone, CIAOO…

Se ne va prima che io possa dire di no è un ragazzo davvero buffo però gli voglio bene, in questo ultimo periodo mi è stato accanto nonostante non ero molto socievole. Salgo in macchina, e torno a casa.

Non appena arrivo a casa mi siedo per terra e inizio a giocare con Bu per un bel po’, appena finisco mi rialzo da terra, dirigendomi verso la mia camera da letto, mi spoglio e mi sdraio nel letto a petto nudo con indosso solo i boxer. Spengo la luce e prima di addormentarmi guardo lo schermo del telefono, sperando di trovare  un messaggio della buonanotte da parte di Clara, 

 

 

19 Gennaio 19.05

E’ già trascorso quasi un giorno, tra il lavoro e le varie commissioni che ho dovuto fare oggi….Finalmente sono casa, anche se per poco, devo correre a prepararmi, alle 20,00 devo essere già al locale. Mi domando perché Jacopo abbia scelto il Faraone, costa un occhio della testa mangiare in quel posto, la cosa più strana da parte sua è che si è voluto assicurare che io venissi, mi ha chiamato 3 volte, l’ultima chiamata risale a 10 min fa'. Ogni giorno diventa sempre più strano. Sarà l’amore a renderlo così stupido? Sicuramente sarà l’influenza di Penelope, si vede che è esattamente come lui, stupida.

Mentre penso alla serata che mi aspetta, mi preparo, dopo circa mezz’ora sono pronto. Questa sera indosso i miei abiti migliori nonché i miei preferiti, ovvero una camicia  bianca, una giacca nera  con a rilievo una fantasia floreale, pantaloni attillati neri ed infine  un paio di scarpe nere eleganti.

Esco di casa, mentre salgo in macchina controllo l’orario, sono già le 19:35. Impiego dieci minuti ad arrivare al luogo d’incontro.

Entro e come ogni volta che metto piede in questo posto, rimango incantato dall’eleganza e dal lusso. Mi dirigo verso il mio amico che si trovava nel bancone, lo saluto con una stretta di mano, lui mi guarda e mi dice:

  • Ciao Jay, tutto bene?
  • Si grazie Aureliano tu?
  • Tutto bene, siamo qui a lavoro. Con chi sei qui, stasera?
  • Con Jacopo, infatti volevo chiederti il numero del tavolo.
  • Jacopo Diaz giusto?
  • Si.
  • Tavolo 12. Buona serata.
  • Grazie  a dopo.

Vado  verso il mio tavolo, tolgo il cappotto nero  e mi siedo.

Dopo dieci minuti dal mio arrivo, sento alle mie spalle la voce del cameriere che indica il mio tavolo riesco a riconoscere la voce che risponde al cameriere. Voglio avere la conferma che sia lei, mi volto.

Non appena la vedo mi si ferma il cuore, non ci credo Clara è qui, è tutta opera di Jacopo. Non riesco a toglierle gli occhi di dosso, oggi è meravigliosa, ogni volta in cui la vedo la sua bellezza mi sorprende, devo dire qualcosa non possiamo rimanere qui in silenzio a guardarci.

Lei con un filo di voce mi dice:

  • Jay?
  • Clara?
  • Cosa ci fai qui?
  • Non so. Io sono stato invitato da Jacopo.

Affermo mentre mi alzo dalla sedia  per  accompagnarla al suo posto e farla sedere. 

 Propio in quel momento rimango bloccato, mi ha visto, adesso anche lei inizierà ad avere mille giudizi, mille pensieri negativi su di me. Non so cosa dirle d’istinto andrei via però io non voglio rovinare la mia occasione. D’improvviso la sua voce interrompe i miei pensieri, mi dice:

  • Io invece sono stata invitata da Penelope.

e continua dicendomi:

  • Allora? Vuoi accompagnarmi alla mia sedia, o te ne sei già pentito?
  • Si scusa.

Vado dinanzi al suo posto e le sposto la sedia per farla sedere, non appena si siede, torno al mio posto.

Non ho molto da dirle, sinceramente in questo momento vorrei essere altrove, la sua voce interrompe nuovamente il  silenzio che si era creato. 

Mi posa delicatamente la sua mano sulla mia, e mi dice:

  • Oggi stai molto bene, ti sta bene questa giacca piuttosto particolare. Complimenti. 

Afferma con un tono pacato e molto rassicurante, i suoi occhi mi fanno pensare che forse non mi sta giudicando, e che magari questo suo commentare il mio abbigliamento sia un modo per farmi tranquillizzare. Probabilmente mi si legge in faccia che non vorrei essere qui e che sono completamente in imbarazzo. Le rivolgo un lieve sorriso, evitando ancora il suo sguardo, le rispondo:

  • Anche tu stai molto bene. Sei meravigliosa.
  • Grazie. Che ne dici di guardare il menù?
  • Si certo. Comunque la tua amica e il suo fidanzato sono degli stronzi.
  • Non proprio stronzi dai. Sinceramente  sono contenta di essere qui con te, soprattutto  dopo la splendida serata di ieri.

Non appena sento tutte queste parole così belle l’imbarazzo e il disagio iniziano a dissolversi. Le rispondo;

  • Si si… Oddio anche io sono felice di essere qui solo che ci hanno preso in giro per questo dico che sono stronzi.

Appena finisco la frase, un cameriere pone un piatto a Clara e subito dopo a me. E’ un piatto pieno di antipasti di ogni tipo.

Guardo il cameriere dicendogli:

  • Scusi ma noi non abbiamo ancora ordinato nulla.
  • In realtà si. Ieri sera quando ha prenotato mi ha elencato i piatti che dovevano essere serviti.
  • Ah ok grazie.

Clara mi guarda divertita, mi dice;

  • Hanno pensato propio a tutto.
  • Eh si… Dai  allora buon appetito.
  • Buon appetito 

Iniziamo a mangiare in silenzio, siccome odio questo silenzio lo interrompo dicendo:

  • Buono!!!
  • Si buonissimo. Non ho mai mangiato in posti così lussuosi. Tu?
    • Io si diverse volte, inoltre questo locale è di un mio amico.
    • Quindi hai sconti anche tu?
    • Perché anche io? Chi altri li ha?
    • Anche Jacopo, approfitta come te dell’amicizia.

Sorrido e le rispondo:

  • Ahh ma a lui lo  fatto conoscere io il proprietario.
  • Hai capito Jay, conosci gente importante.
  • Eh si… Io appartengo all’alta borghesia qui a Roma.
  • Si si come no. A quest’ora lavori in una piccola bottega, nemmeno tua. E il titolare sarà uno di quelli che sfruttano i suoi dipendenti. Ovviamente cerchi di nascondere questa dura realtà attraverso questi vestiti di marca, che sicuramente acquisti nei siti in cui vendono le imitazioni.

Dopo tale affermazione scoppio a ridere. Cazzo è buffa.vRispondo:

  • E tu invece sei una piccola principessina?
  • Naaa, io a differenza tua non nascondo le mie umili origini.
  • Io non le nascondo, anzi tutto il contrario ora ti racconto di me, sono  nato in Spagna, il 3 febbraio 1991. Mi sono trasferito qui a 15 anni. Sono partito da zero, ed ora sono abbastanza soddisfatto di essere ciò che sono, e di avere questo ruolo cosi importante nell’alta borghesia.
  • Chissà quante camice hai sudato per arrivare fin qui.
  • No no io non sudo quando fa caldo c’è l’aria condizionata.
  • Ma quanto sei stupido…!!!
  • Si scherza.

Le  dico sorridendo.

  • Hai un bel sorriso. Una domanda, hai degli occhi troppo belli, quindi mi chiedevo, se usi le lenti a contatto?
  • No no natura, anzi c’è stato un momento in cui stavo rischiando di…
  • Rischiavi cosa?
  • No no niente.
  • Va beh, dal momento in cui ho avuto l’onore di cenare con te, ti do la possibilità  di farmi una domanda.
  • Ehh vediamo ci penso… ah ecco quando sei nata? Dove? In che scuola vai? Quali sono i tuoi hobby? Animali domestici? Hai mai avuto esperienze con un ragazzo? Se è si quali?
  • Avevo detto una domanda non cento. Però oggi mi sento buona quindi risponderò. Allora iniziamo dal principio, sono nata il 16 luglio 1998 a Roma. Amo gli animali sopratutto i micini, al momento però non nè ho. Poi cos’altro volevi sapere?
  • Allora in che scuola vai e se hai mai avuto esperienze con un ragazzo o con una ragazza?
  • Frequento il 4 anno di liceo classico, non mi piacciono le ragazze, etero allo stato puro. Per quanto riguarda le mie esperienze… Ecco  ho dato il mio primo bacio durante un gioco. Ritengo di aver fatto un grosso errore, ormai non posso tornare indietro.
  • Quindi hai fatto la troia…

Mi irrigidisco d’improvviso, cioè lei ha dato il primo bacio ad uno sconosciuto, peggio ancora per gioco, ma stiamo scherzando?

Non credevo fosse così troia. Cazzo ma non è normale che mi incazzo per una cosa che è successa prima di conoscerci.Cazzo ho esagerato l’ho anche offesa anche se lo penso potevo tenermelo per me. Mi sta guardando male, non sembra più dolce.

  • Come scusa?

Sbotta infuriata.

  • No, dico solo che è un po’ da troia baciare uno sconosciuto per gioco, ma non che tu lo sia ehh.
  • Non posso crederci… lo hai detto davvero? Bene, se è ciò che pensi vaffanculo Jay. 

Si alza, si rimette il cappotto velocemente e mentre va via mi dice:

  • Ah e il conto lo paghi tu. Vaffanculo!!!
  • Ma aspet…
   
 
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