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Autore: Harry Fine    24/03/2019    2 recensioni
Papillon è stato ormai sconfitto da anni. E da altrettanto tempo, Ladybug, Chat noir e gli altri portatori sono scomparsi nel nulla, creando le loro famiglie come persone normali. Ma un'ombra proveniente dal passato si profila nuovamente all'orizzonte. E stavolta, toccherà combattere ad una nuova generazione di portatori.
Saranno in grado di sventare la minaccia?
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Altri, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo, nell'appartamento di Xu c'era un disastro. Vestiti sparsi ovunque e alcuni oggetti rovesciati che conducevano dritti alla camera da letto, dove, tra le coperte sbatte, l'italiano e il cinese stavano sdraiati.

Davide , come dimostrava il sorriso smagliante, stava benissimo. Aveva i capelli per una volta scarmigliati e i ricordi della notte prima ancora ben piazzati in mente. Ancora non credeva a tutto quello che avevano fatto, ma aveva passato delle ore stupende!

Si rigirò nel letto, sempre con quel sorriso in faccia, osservando il volto che dormiva accanto al suo e sentì nuovamente i battiti accelerare. Lo aveva già pensato, ma lo ripeté. Non si sarebbe mai aspettato una cosa simile!

La sera prima si era fatto prendere leggermente dal momento, tra la faccenda delle loro identità e tutto quello che si erano detti, ma adesso che ci ragionavo a mente fredda aveva capito tutto quello che avevano fatto. Non solo aveva baciato Xu, ma ci era addirittura andato a letto.

Ed era stato meraviglioso! Non era mai stato con un uomo, ne aveva contemplato l'idea, ma era stato ugualmente incredibile. Il piacere di sentire quelle dita, quelle labbra e quella pelle contro la propria era stato impressionante.

Ma non c'era stato solo quello. Quella presa era stata gentile, lo aveva trattato con cura… e lui si era sentito sempre meglio per questo. Non aveva mai visto Xu come qualcosa di più di un amico, o almeno così pensava, ma adesso la situazione era cambiata.

Si volse nuovamente a guardare il cinese. Anche lui era praticamente nelle sue stesse condizioni. Il corpo nudo e muscoloso coperto dalle lenzuola, i lunghissimi capelli neri sciolti sul cuscino e l'espressione rilassata.

Solo che poi anche i suoi tratti si contrassero lievemente e aprì gli occhi. E nel vederlo lì, disteso praticamente sul suo petto con solo del leggero tessuto a coprire la pelle nuda, rimase un attimo confuso. Stava ancora sognando?

《Ciao.》 Sussurrò poi Davide e il cinese arrossì. Quello non era un sogno. L'italiano era davvero lì. La notte precedente era stata reale… quasi non ci credeva.

《Ciao.》 Rispose a sua volta, con la faccia rossa. Che cosa si poteva dire in una situazione simile? 《È stata una cosa… incredibile》 Commentò l'italiano.

《Puoi dirlo forte!》 Si intromise Trixx, entrando velocissimo nella stanza con un imbarazzatissimo Wayzz. 《È stato uno spettacolo grandioso!》

Il suo portatore arrossì. 《Ci avete guardati!?》

《Certo! E ve lo assicuro, Mai viste espressioni così. E ricordo che ai tempi della guerra del Peloponneso ho avuto un portatore che…》

《Non dire altro ti prego.》 Disse il Kwami verde, mentre si copriva gli occhi con le zampette e facendo ridere i due ragazzi con fare nervoso, per poi cominciare a guardarsi. 《Quindi…》 Iniziò il castano.

《Cosa siamo noi?》 Domandò Xu a bruciapelo. 《Ora che è successo questo… torneremo ad essere solo amici? O resteremo solo amanti?》

L'altro si morse il labbro. Non sapeva bene cosa erano, però era da un pezzo che sei sentiva strano con il cinese vicino. Non voleva che rimanesse solo un gioco. Ma non sapeva se l'altro la pensava allo stesso modo.

《Non ne ho idea. Io mi sento strano standoti vicino da un bel pezzo… In senso buono ovviamente. Ma… ma non voglio impormi. Se vuoi che questa notte resti solo un esperimento, mi andrà bene.》.

L'altro lo guardò con gli occhi sbarrati. Aveva sentito bene? 《Davide…》

L'altro riprese. 《Non so perché è successo tutto questo… cioè non volevo esagerare. Mi sono fatto prendere dall'emozione del momento e ti assicuro che è stato stupendo, ma se non vuoi…》

Stava straparlando e arrossendo. Non riusciva a smettere, esattamente come ogni volta in cui era nervoso. Xu ridacchiò nel vederlo così. Non era abituato a vederlo così… adorabilmente impacciato.

Intanto lui stava continuando parlare praticamente a vanvera, sempre più nel panico, fino a quando le labbra del corvino non gli chiusero la bocca.

《Davide, io ho una cotta per te dalle medie! E se devo dirlo, il mio interesse è cresciuto soltanto negli anni. Io non lo farò con nessun altro uomo, te lo giuro. E non voglio assolutamente che succeda di nuovo una vicenda come quella di tuo padre. Sarò il tuo partner in battaglia e nella vita privata. Voglio continuare a proteggerti. Sempre.》 Disse con convinzione.

L'altro rimase un attimo spiazzato, rosso pure lui e commosso, ma poi sorrise. Nessuno gli aveva mai parlato in quel modo. Il suo cuore batteva più forte e ormai sentiva una felicità bizzarra stando solo così vicino al cinese. Ma questo non impedì ad un sorriso malizioso.

《Quindi… sarai il mio partner in qualsiasi cosa io abbia bisogno? Perché credo di avere un'urgenza di colpo inderogabile.》 Disse pieno di sottintesi e aprendo le gambe, facendo gioire e arrossire il suo partner, prima che entrambi cadessero di nuovo tra le lenzuola con i corpi avvinghiati e desiderosi.

Ma per quanto loro fossero felici, c'era una coppia di persone di cui si poteva dire tutto il contrario.

Jules ed Emma erano nella stanza della ragazza, senza la più pallida idea di cosa dire, mentre il silenzio pesante tra loro e i loro Kwami continuava a regnare.

Quando la sera prima avevano scoperto le reciproche identità… era stato uno shock. Non si sarebbero mai aspettati una cosa simile. E non avevano potuto fare a meno di darsi degli stupidi. Come diamine avevano fatto a non capire che il proprio partner era anche il rispettivo migliore amico!?

Emma in particolare era imbarazzata più che mai. A parte il fatto che non aveva fatto l'ovvio collegamento tra i due, visto che conosceva solo una persona con la pelle scura e gli occhi grigi, si era anche resa conto di essersi presa una sbandata per Jules e che ci aveva provato con lui spudoratamente e più volte!

《E così…》 Cominciò lui nervoso 《Tu sei Chatte.》

《E tu Coleoptere》

《Si.》 Rispose lui, mortificandosi. Quella conversazione era orribile. L'imbarazzo si sarebbe potuto tagliare a fette! Non che ci fosse qualcosa di male sull'identità della sua compagna, Emma aveva sempre avuto l'indole da eroina, ma adesso che avevano condiviso così tanto… non aveva idea di come doversi comportare! E neanche lei in effetti.

《Mi dispiace!》 Dissero entrambi insieme abbassando la testa. 《Non avrei dovuto nasconderlo proprio a te, lo so, ma non sapevo come avresti reagito se te lo avessi detto! Non volevo correre questo rischio. Mi dispiace di aver dubitato di te.》 Disse la mora, rossa in faccia.

Senza la maschera da Chatte ormai si sentiva quasi nuda davanti a lui. 《Capisco benissimo. Siamo stati due sciocchi a non dircelo e basta, avremmo evitati molti problemi, tipo questa conversazione. Ma adesso noi esattamente cosa siamo?》

Sapeva che ormai erano più di due grandi amici, avevano superato quel punto con il bacio che si erano dati e con la Corte che continuavano a scambiarsi, visto che anche lui si era arreso al suo fascino, ma non si potevano assolutamente definire fidanzati o amanti.

La ragazza voleva rispondere, ma due figure viola e blu entrarono veloci dalla finestra, interrompendola. Si ritrovarono davanti Paon e Mariposa, più scarmigliate di quanto le avessero mai viste. Avevano entrambe il fiatone e c'erano vari strappi e tagli sui loro vestiti e la loro pelle. Avevano persino qualche livido qui e là.

《Ma cosa…!?》 Chiesero i due.

《Ci… ci serve aiuto.》 Disse la bionda, crollando in ginocchio insieme alla sua compagna, mentre entrambe venivano avvolte dalla luce e la loro trasformazione si scioglieva e i kwami volavano liberi.

Emma e Jules guardarono con sorpresa le due eroine mentre si trasformavano davanti a loro in Belle Kutzberg, la figlia del sindaco e sua difesa dai giornali, e Celìne Lavillant, la figlia di Rose, una delle migliori amiche delle loro madri.

《Vo… voi?》 Chiesero ai limiti della sorpresa.

《Esatto, dolcezza, noi. Siamo Paon e Mariposa, esattamente come voi siete Chatte noire e Coleoptere》 rispose la bionda, facendo cadere le mascelle ai due.

L’indiana allora sollevò un sopracciglio.《Non ci crederete seriamente così cieche o stupide vero? Comunque ora non c'è tempo. Dobbiamo tornare a Place de la republique prima che…》 Non finì la frase che un potente botto li fece voltare.

Una strana colonna nera si stava innalzando e i quattro potevano già vedere le figure arancio, verde e gialla dei loro compagni. I quattro non persero altro tempo in chiacchiere.

Questo sembrava diverso dell’ennesimo attacco. Scambiarono solo un veloce sguardo con i loro Kwami e un attimo dopo gli eroi del gatto nero, della coccinella, della farfalla e del pavone uscirono della finestra e si precipitarono verso il luogo indicato, ma non erano gli unici ad osservare quel fenomeno.

Marinette e Adrien lo stavano guardando dalla finestra del soggiorno con Hugo e Thomas, entrambi bianchi come cenci. 《È cominciata Mylady, proprio come l'ultima volta. Che facciamo?》

《Chiamiamo Gabriel e Nathalie. E anche tutti gli altri. Non possiamo aspettare oltre ormai.》 L'uomo annuì e afferrò il telefono, esattamente come sua moglie.

《Alya, è arrivato il momento.》 Disse rapidamente, mentre prendeva il vecchio grammofono e tutti e due correvano verso la Villa dello stilista con i figli al seguito.

Ormai non c'era più tempo. E quello che stava succedendo nella piazza ne era la prova. Quando i quattro ragazzi arrivarono lì, si ritrovarono di fronte uno spettacolo alquanto disgustoso.

Quello strano liquido nero, che richiamava ricordi alquanto familiari e spiacevoli nell’eroe rosso, stava eruttando a fiotti da una grossa crepa sul terreno, gorgogliando, attorcigliandosi e ribollendo come magma.

I portatori della volpe, della tartaruga e dell’ape stavano già combattendo con tutta la loro forza, ma la situazione sembrava più difficile del previsto. Inoltre il ragazzo in arancione sembrava alquanto seccato.

《Dannata cosa! Per colpa tua ho dovuto interrompere un momento da sogno sul più bello!》 Urlò infatti, inviperito.

《Andiamo, Kitsune… era la quarta volta》 Provò a calmarlo Daimao. 《Vuoi forse dirmi che a te non è dispiaciuto!?》

L'altro arrossì. 《Non ho detto questo.》

Chatte li guardò sorpresa. 《Vuoi due…?》 Ma venne interrotta dai tentacoli scuri, che si abbatterono sul terreno, spaccandolo senza il minimo problema.

Fortunatamente l'area era stata evacuata, perché la situazione non stava andando bene. I colpi di bastone e di scudo, lo yo-yo, la trottola, le illusioni, le farfalle e le frecce non servivano a niente contro quella massa, che le inghiottiva e basta, tornando alla carica sempre di più.

Ma non era quella la cosa più strana. Il centro di quella massa si stava lentamente gonfiando come un pallone e questo mostrava che qualcosa stava… emergendo!

Uno strano oggetto simile ad una cassa panca o una bara sembrava risalire dalla marea nera. E trasmetteva sensazioni di panico e dolore con la sua sola presenza. Coleoptere sentì la gola chiudersi di colpo e si bloccò per il panico quando la vide uscire dal liquido.

Sentiva il terrore di Tikki mescolarsi al proprio e lo stesso valeva per i loro compagni. Chatte sentiva anche qualcosa di diverso. Un senso di tristezza e nostalgia misto a ribrezzo proveniente da Plagg. Solo che poi successe qualcosa di inaspettato.

Mentre il coperchio della bara tentava di aprirsi, uno strano raggio multicolore la colpì in pieno con uno sfrigolio, mentre un urlo roco riempiva l'aria e la massa nera crollava senza più vita a terra.

I sette ragazzi si girarono sorpresi e quando videro Marinette, decisa come non mai, davanti a loro con in umano una strana scatola laccata ancora scintillante, la loro confusione non potè che aumentare. 《Ragazzi, dobbiamo andare immediatamente via di qui prima che si riprenda.》

《Co… cosa?》 Chiese Honey Bee, alquanto confusa. Quella era la madre di Emma, una cara amica di sua madre e suo zio… ma qualcosa le diceva che c'era dell'altro.

《Che significa tutto questo!?》 Chiese Chatte noir. Che diamine ci faceva lì sua madre?! Perché aveva in mano quella scatola? Assomigliava così tanto alla custodia del suo Miraculus… e questo le fece collegare tutti i pezzi che aveva trovato in quel mesi.

《Tu… e papà… voi siete…》 Disse, fregandosene della sua identità segreta, e facendo un passo verso sua madre. Lei esibì un sorriso mesto.

《Scusa se non te lo abbiamo detto prima tesoro, ma adesso dobbiamo davvero andare. È arrivato il momento che sappiate ogni cosa.》

I sette si guardarono di nuovo confusi, ma la seguirono lo stesso. Sapevano che di lei ci si poteva fidare e soprattutto erano stufi di brancolare nel buio.

Velocemente la donna li condusse verso la Villa di Gabriel Agreste. Ma questa fu solo una delle tante sorprese della giornata, perché, appena entrarono nella sala da pranzo, videro che attorno al tavolo stavano seduti, oltre al padrone di casa, stavano seduti Alya Cesaire e Nino Lahiffe, i genitori di Jules, Chloè Bourjeous, la madre di Belle, Nathalie, l'assistente dello stilista, e Adrien Agreste con i suoi figli Hugo e Thomas.

《Ciao ragazzi.》 Salutò la donna dalla pelle scura, mentre Marinette si sedeva con loro e poneva davanti a se la scatola.

I sette eroi guardarono la combriccola senza dire niente, non sapendo più cosa pensare, Chatte noire e Coleoptere soprattutto stavano guardando i loro genitori con aria sempre più confusa, e allo stesso modo Mariposa guardava sua madre.

《Cosa sta succedendo qui? Si può sapere cos'è questa storia!?》 Chiese a quel punto Paon, l'unica che sembrava aver mantenuto la capacità di parlare tra i sette.

Ma tutti gli altri erano d'accordo con lei. Niente aveva più senso ormai! Se loro erano lì, voleva dire che erano coinvolti ovviamente, ma in che modo!? 《Credo che dovreste sedervi, ragazzi. Ciò che vi stiamo per rivelare è importantissimo per tutti noi.》 Disse Nathalie con il suo solito tono meccanico.

Nonostante le rughe e i capelli bianchi dati dai suoi settant'anni, era rimasta la precisa e gelida segretaria degli Agreste. E sicuramente era serissima, perciò i sette si sedettero, annullando nel contempo le loro trasformazioni. Ormai non aveva più alcun senso nascondersi dietro le maschere.

Qualcosa faceva intendere che lo scontro finale si avvicinava, dunque quella segretezza era ormai inutile. Si lanciarono delle occhiate sorprese, ma non dissero una parola, mentre Adrien iniziava a parlare.

《Ragazzi… vi starete chiedendo cosa sta succedendo vero?》

《Si. Direi proprio di sì. Cosa ci fate tutti voi qui? Cosa è questa scatola? E soprattutto… voi avete qualcosa a che fare coi Miraculus vero?》 L'uomo annuì.

《Ne sappiamo molto. Vedete, questa scatola è chiamata la Miracle box ed è il contenitore dei gioielli e dei Kwami mentre sono inattivi. Noi ne siamo ormai i guardiani, ma un tempo siamo stati portatori, esattamente come voi.》 E questo fu un vero colpo che fece finalmente collegare tutti i pezzi.

E in effetti… guardandoli e ripensando ai vecchi eroi di Parigi si vedevano molte somiglianze. Emma boccheggiò.《Quindi voi…》

《Siamo stati Ladybug e Chat noir. Esatto tesoro.》

《Noi eravamo Rena Rouge e Carapace invece》

《Io ero la grande Queen Bee.》

《E noi… eravamo Papillon e Mayura.》 I sette ragazzi li osservarono, tutti rigidi come stoccafissi.

《E non avete detto niente a nessuno? Neanche a papà?》 Chiese Belle a sua madre.

《Oh, solo a lui. Semplicemente quando siete nati la nostra lotta era già finita e speravamo di tenervi tutti fuori da questa storia. Fidati, tesoro, il nemico che state combattendo ora è molto più pericoloso di quanto non si possa pensare.》

《Allora forse dovreste parlarci di lui. Dovete sapere per forza qualcosa e ormai è chiaro che sia pronto a colpire di persona. Noi lo stiamo combattendo da mesi e mesi, ma non abbiamo idea di che aspetto abbia o dove sia.》 Disse Celìne con la solita freddezza, nonostante una nota incerta.

Non poteva farsi vedere destabilizzata in un momento, ma aveva scoperto molto e troppo in fretta. A quel punto Duusu si fece avanti. 《Credo che loro non siano esattamente i più adatti a narrare questa storia. Lo hanno affrontato, in passato, e hanno fatto un ottimo lavoro, ma quella persona è un peso che grava su noi Kwami da secoli e secoli.》

《Già. Dovete sapere che quell’essere un tempo molto remoto, tanto da non essere più presente in nessun libro di storia, non era diverso da qualsiasi altro umano. Non diverso da voi in effetti. Il suo nome era Xiao ed era un giovane uomo come molti.》 Disse Tikki, vicina a Plagg, che si era incupito di colpo.

《E non era tutto. Non era un semplice uomo. Era un portatore appartenente ad una delle primissime generazioni. Uno del gatto nero, esattamente come Adrien e Emma.》

《CHE COSA!? Come avete potuto dare un Miraculus ad un essere così… crudele!?》 Chiese Dalia.

《A quei tempi non era così! Era un giovane intelligente, ribelle e carismatico che serviva nell'esercito del suo imperatore. Dovete sapere che quella civiltà era senza dubbio la più sublime che si sia mai vista, ma ormai non esiste più da millenni, nemmeno noi ne ricordiamo più il nome, ne resta solo qualche ombra nei miti o nelle favole, ma nessuno sa la verità.》

《Anche noi e i nostri fratelli, in effetti. Remembriamo solo la sua enorme bellezza e il grande rispetto che i cittadini avevano per noi e i Miraculus.》

《A quei tempi i nostri gioielli non erano un segreto. Erano la più grande gioia e orgoglio di quella cultura, che usava la magia insita in essi per rendere meravigliosa ogni cosa al suo interno e i portatori, per ovvie ragioni, erano venerati come dei quasi.》

《Già. E chiunque poteva essere scelto per diventarne uno, se si fosse dimostrato degno di riceverlo, che fosse un sovrano o un contadino. La mia portatrice e quello di Wayzz, per esempio, erano sacerdoti nel tempio della capitale. I loro nomi erano Cheng Lu e Xuan Chi.》

《La mia e quella di Tikki erano due delle figlie predilette dello stesso imperatore, conosciute in ogni luogo per la loro bellezza. I loro nomi erano Yue e Meili.》 Disse Nooroo.

《Meili? Come quella della leggenda di Xu?》 《Esatto. Quella leggenda prende spunto dalla sua vicenda, visto che lei ricevette il suo Miraculus dopo essersi liberata praticamente da sola e a colpi di spada dal rapimento menzionato nella storia. Quella è una delle poche tracce rimaste.》

《Già. Infine i portatori miei e di Pollen erano due giovani gemelli che vivevano per strada. I loro nomi erano Ling e Aang. E come tutti gli altri, si dimostrarono degni dell'onore di riceverci e averci come compagni.》

《Xiao lo fece combattendo con valore in ogni guerra che minacciava il suo impero, anche se era un semplice soldato. Gli venne assegnato il mio anello all’età di vent'anni e combattemmo per molto tempo insieme ai suoi compagni. Grazie a loro l'impero sembrava imbattibile.》

《E non passò molto tempo prima che lui e Yue cominciassero ad innamorarsi, esattamente come accadde in seguito a tantissimi portatori del gatto nero e della coccinella. Passavano ore ed ore insieme, nei pomeriggi estivi, tra risa e racconti. Erano destinati a stare insieme, esattamente come tutti i nostri portatori.》 Disse Tikki, vedendo Jules ed Emma arrossire.

《Già. A quei tempi, tutti loro erano felici, erano praticamente venerati come dei e lui da semplice soldato era diventato un grande generale, potendo finalmente aspirare alla mano della sua amata, senza tener conto della differenza sociale. Ma… poi scoppiò l'ennesima guerra coi paesi vicini.》

Plagg annuì grave. 《Quel babbeo dell’imperatore era un buon regnante, ma era fin troppo borioso e arrogante nei confronti dei regni vicini. Si vantava dei poteri dei Miraculus e della bellezza e prosperità che portavano alle sue terre e questo ovviamente spinse gli altri sovrani a volerli per se. Crearono così un'alleanza per distruggere quel regno e prendersi i nostri poteri.》

《E quella guerra fu un disastro paragonabile solo alla seconda guerra mondiale. Moltissimi soldati persero la vita, così come tantissimi innocenti, quella terra una volta tanto bella fu ridotta a cumuli aridi e senza vita. Le città rase al suolo al passaggio delle truppe. Non ci fu scampo per nessuno.》

《I nostri portatori combatterono per mesi e mesi, dando fondo a tutti i loro poteri, ma senza mai riuscire a prevalere del tutto sul numero schiacciante dei nemici. E l’ultima battaglia fu la più terribile. I soldati erano stati tutti trasformati in campioni da Meili, ma questo aveva prosciugato quasi del tutto la sua energia, lasciandola indifesa.》 Disse Nooroo tristemente, facendo intendere cosa fosse successo dopo. Quell'esperienza Era stata unica… Ma traumatica in ogni caso.

《La uccisero?》 Chiese Belle, facendolo annuire.

《Dei soldati corrotti la trovarono e le piantarono una spada nella schiena. Lei cadde a causa di quel vile tradimento e il suo esercito si ritrovò senza poteri.》

《E purtroppo i suoi amici e sua sorella non poterono fare nulla per salvarla. Uccisero i traditori, ma lei ormai era già perita. Continuarono a combattere anche per lei, però i soldati alleati stavano perdendo terreno e i poteri dei portatori rimasti non erano abbastanza.》 Disse Trixx.

《Ma non si fermarono. Lottarono per ore ed ore, anche se pure loro erano esausti. Sei persone non possono nulla contro un esercito, persino con superpoteri dalla loro parte. E le cose precipitarono quando anche il mio portatore cadde, colpito da una freccia.》 Disse Pollen, ripensando con orrore al momento in cui il collegamento si era spezzato e lo aveva sentito precipitare a terra. Le lacrime del gemello che bagnavano il suo pettinino erano state l’ultima sensazione che avevano condiviso. Dalia, la strinse a sé per conforto, ma la storia non era ancora finita.

《Purtroppo non si conclude qui, vero?》

《Assolutamente, cara. Purtroppo la battaglia era ormai persa, ma Xiao non si arrese. Continuò a combattere e combattere, prese molte più vite di quanto si potesse credere, mentre gli altri continuavano a lottare al suo fianco, ma la seguente carica di soldati li colse di sorpresa.》

《Ling, Cheng Lu e Xuan Chi riuscirono a mettersi in salvo per miracolo, ma lui e Yue non furono altrettanto fortunati. Lui, anche se indebolito, fece di tutto per proteggerla, ma quelle ferite furono troppo per lei. La vide morire dissanguata davanti a sé. E fu allora che la sua rabbia esplose.》 Disse Duusu.

《I poteri del mio Miraculus sono pericolosi quando vengono usati con rabbia e disperazione. E la sua ira fu sufficiente ad usarlo per ridurre in polvere la piana intera insieme a tutti i presenti, non facendo differenza tra nemici o amici e dopo… lui cambiò.》 Plagg fece una pausa.

Quella storia era sempre brutta da raccontare. Wayzz se ne accorse e continuò. 《Ormai la grandezza dell'impero si era sgretolata. Il suo esercito distrutto, tre dei suoi protettori, tra cui due principesse, erano morti, le sue ricchezze prosciugate dai conflitti e l'onore dell'imperatore e dei portatori rimasti completamente distrutto. Quel sovrano ormai era stato accusato di aver rovinato per vanità una terra stupenda e lui ovviamente si sfogò su quei poveretti che erano tornati per Miracolo da una guerra senza senso.》

《Tutto il loro prestigio si trasformò in disprezzo. Il popolo si accanì su di loro tanto quanto accadde a quel regnante. Calunnie, insulti, odio… tutto ciò fu l'ennesima umiliazione che dovettero subire. I poteri dei nostri gioielli presto furono guardati solo con sospetto e timore di un’altra guerra. E ormai Xiao era cambiato.》

《Che volete dire?》 Chiese Celìne.

《Cosa è successo!?》

《Ormai era diventato un recluso. Con la città in rovina, non aveva più messo piede da casa sua e ogni ora che passava lì dentro sembrava renderlo sempre meno umano. Rimuginava instancabilmente e io e suoi amici non avevamo idea su cosa. Ricordo che i suoi occhi erano diventati mostruosi. Riempiti di un bagliore folle e ogni tanto lo sentivo borbottare frasi.》

《Quindi la morte di Yue lo ha distrutto? È questo il punto? La fine della sua donna lo portò a diventare un simile mostro? Mi sembra un po' un cliché.》 Commentò Celìne.

I sette Kwami si guardarono nervosi. 《Se fosse stato solo questo… è probabile che qualcuno di noi avrebbe potuto aiutarlo. Ma purtroppo no. La morte di Yue era stato un duro colpo, ma Xiao perse la ragione a causa della vergogna e dell'odio maturati in lui.》

《Da grande generale, portatore e futuro sposo di una reale era diventato niente. Un essere infimo su cui tutti spuntavano disprezzo. Lui era a capo dell'esercito, quindi fallendo una battaglia simile, nonostante avesse i poteri del Miraculus, si era coperto di ridicolo e aveva portato alla distruzione la sua patria. Ma una volta mi disse che avrebbe trovato una soluzione molto presto.》 Disse Plagg con un brivido.

《Infatti, non molto dopo, venne da Cheng Lu. Lui è Xuan Chi si erano presi l’incarico di tenere i gioielli al sicuro, furono appunto loro a creare la Miracle box insieme a Ling, e Xiao, conoscendone i poteri, chiese di dargliela. Diceva di aver finalmente trovato un modo per sistemare le cose, per far tornare in auge l'impero e rimetterli di Nuovo tutti sui loro piedistalli da paladini. Ma anche lui notò il cambiamento. Quello non era più il ragazzo gentile e scapestrato di prima.》

《E per questo loro si rifiutarono. Lui aveva in effetti trovato il modo di utilizzare i poteri di tutti i Miraculus combinati per spezzare e riavvolgere l'essenza stessa del tempo e controllarlo a piacimento, modificando ogni cosa passata e alterando il futuro.》

《E questo inorridì gli altri. Per quanto fosse allettante, sapevano quanto sarebbe stato terribile il prezzo da pagare per compiere una cosa simile. Dissero che ormai non si poteva cambiare il passato quindi gli dissero di smetterla. E lui non la prese bene.》

《Li accusò di essere traditori. Di voler impedire al loro impero di rinascere e di riavere indietro Yue, Meili e Aang. E la battaglia che seguì a questo fu terribile, ma completamente unilaterale a favore di Xiao.》

《Come? Com’è possibile che contro tre portatori, uno solo per di più folle stesse vincendo!?》 Chiese Xu.

《I Miraculus possono essere potenziati dalle emozioni dei loro possessori e quello della distruzione diventa pericolosissimo se alimentato da rabbia, odio o disperazione, e lui ormai ne era colmo. Aveva perso tutto e non aveva più intenzione di fermarsi fino a quando non avesse raggiunto il suo scopo.》

《La battaglia alla fine si concluse a suo favore, ma prima che potesse prendere i Miraculus, i suoi tre ex amici, a costo della loro vita, ne usarono i poteri per generare un terribile sigillo che tenesse rinchiuso il suo terribile potere e impedisse che tornasse libero.》

《E quel sigillo lo tenne intrappolato per secoli e secoli. L’umanità dimenticò completamente Quel bellissimo impero e l'esistenza dei Miraculus. Gli unici a ricordare erano i saggi dell'ordine dei guardiani, una sorta di confraternita che aveva ricevuto da Cheng Lu il compito di tenere al sicuro quei poteri.》

《Ma più volte lui riuscì a liberarsi dal suo sigillo, affrontando altri portatori in varie età temporali, fino a quando non si scontrò con Ladybug, Chat noir e i loro compagni quando erano ancora ragazzi.》 Concluse Tikki. I sette adulti annuirono.

《Anche noi lottammo contro di lui con tutto quello che avevamo. Fu seriamente la battaglia più dura che avessimo mai affrontato e il nostro amico, il Maestro Fu, morì quando anche noi lo sigillammo, mentre noi perdemmo la capacità di sopportare il potere dei nostri Miraculus, è per questo che li abbiamo affidati a voi. Voi che siete molto migliori di noi come portatori e che state combattendo contro questo antico nemico esattamente come abbiamo fatto noi.》

I nuovi eroi di Parigi si guardarono a vicenda. 《Quindi… noi dovremmo ripercorrere i vostri passi e creare il sigillo?》 Chiese Belle

《In realtà no. Dopo tutti questi secoli i suoi poteri sono diventati sempre più forti, ecco come ha spezzato il sigillo ogni volta, ma lo stesso vale per i Miraculus e i kwami. E voi siete di gran lunga la generazione più potente mai vista. Quindi… voi potreste anche avere la possibilità di annientarlo definitivamente.》 tr>

   
   
   
 
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