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Autore: quizasvivamosefp    25/03/2019    0 recensioni
Anderberry AU: Blaine è innamorato del migliore amico di sua sorella maggiore e pensa di essere stato abbastanza bravo a tenerlo segreto.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Klaine Valentine 2016'
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Era un eufemismo dire che essere il fratello minore  di Rachel Anderberry rappresentava una sfida;  tuttavia, nei suoi 15 anni, Blaine aveva imparato a vivere tranquillamente nella sua ombra.

Non era un posto così brutto in cui vivere.

In realtà, era , spesso, tremendamente timido, quindi era abbastanza contento di sedersi ad osservare.

E con tutte le lezioni extracurriculari sulle arti performative e tutto il dramma che le accompagna, la vita con Rachel non era mai noiosa.

Nonostante fosse difficile prendere il suo posto, costantemente spinto sullo sfondo, c’erano alcuni vantaggi nell’essere il fratello di Rachel , e cioè , il suo migliore amico Kurt Hummel, il ragazzo di cui Blaine era perdutamente innamorato.

Essendo solo una matricola e più basso di statura della maggior parte degli altri ragazzi della sua classe, era facile per Blaine  scomparire tra la folla e diventare anonimo.

Al McKinley , era conosciuto ed indicato solo con l’appellativo di “ fratellino di Rachel” , soprattutto da tutti gli amici della sorella del Glee club.

Blaine sognava di unirsi a loro, volendo conoscere quella sensazione di cameratismo tra i suoi membri, ma aveva una terribile paura del palcoscenico e si bloccava solo al pensiero di essere di fronte a gente che avrebbe avuto occhi solo per lui.

A Rachel piaceva comandare Blaine a bacchetta, ma a lui non importava;  perché alcune volte , quando lei lo faceva, Blaine ne traeva beneficio.

Per esempio, ogni volta che Rachel invitava qualche amico per fare della prove o quando provava a mettere in scena qualche esibizione nel seminterrato, Blaine era il leale e adorabile fratellino che lei portava con se come suo pubblico… solo se le dava delle opinioni positive.

E lui lo faceva sempre

Visto che la sua cerchia di amici era più simile ad un quadrato , e molto più che spesso, l’amico che diventava compagno di duetti, era Kurt.

Era l’unica volta in cui Blaine veniva invitato a restare con loro, così lui approfittava di quei preziosi minuti in cui gli era permesso guardare Kurt e , a volte, scambiare due parole con lui.

Quel pomeriggio, Blaine era stato reclutato per guardare Rachel e Kurt cantare e ballare su un numero da “Guys and Dolls”, e lui rimase li seduto in assoluto stupore, la gioia di guardare Kurt pervaso da un profondo senso di malinconia e desiderio… e non solo per Kurt , ma anche per l’essere parte del loro mondo, parte del glee club e dei musicals.

Come Rachel, Blaine sapeva di avere talento nel cantare e amava farlo, ma non avrebbe mai avuto il coraggio di farlo davanti ad altre persone.

Quando la canzone finì, Rachel si inchinò e fece uno dei suoi più radiosi sorrisi da “spettacolo”, gli occhi brillanti puntati su Blaine, “ sono stata stupenda o semplicemente superba?”

“Fenomenale” disse Blaine, unendo le mani per un calmo ma altrettanto entusiastico applauso, “siete stati entrambi meravigliosi” aggiunse,  ma quando parlò, non riuscì a distogliere lo sguardo da Kurt, che sembrava leggermente seccato ma sorrise al complimento.

Rachel mise alle strette Blaine ancora ed ancora, costringendolo a criticare ogni singola parte della loro esibizione, e, una volta che ne fu soddisfatta, annunciò che lei a Kurt sarebbero andati a prendere un po’ d’acqua per poi uscire.

I due migliori amici andarono al piano di sopra, lasciando Blaine giù nel seminterrato.

Blaine rimase li seduto ascoltando, in silenzio, le loro smorzate parole per un momento, e poi sentì una porta aprirsi e chiudersi, poi più nulla.

Ora che la casa era silenziosa e vuota, Blaine si alzò dal divano , lo sguardo fisso sul piccolo palco che i loro padri avevano installato quando avevano comprato la casa.

Con le mani in tasca , Blaine si avvicinò e salì sul paco.

I microfoni erano ancora al loro posto e Blaine si sistemò dietro a quello a sinistra; il Be Dazzled era di sua sorella.

Si guardò intorno nella stanza vuota, senza nessun pubblico, a parte forse un ragno nascosto da qualche parte, e riuscì ad immagine quel momento perfetto, ad immaginare l’adrenalina e la libertà  di cantare a pieni polmoni davanti ad un enorme pubblico.

Si perse nei suoi pensieri, immaginando che le luci fossero accese su di lui e che fosse sul palco di un teatro pieno; i suoi papà che gli sorridevano dalla prima fila centrale e, per una volta, non era Rachel il centro di tutte le attenzioni, ma lui.

Blaine Anderberry era la star, e splendeva più luminoso di quanto avesse mai fatto prima, ed era meraviglioso e potente.

Nella sua fantasia, stava cantando e poi apparve Kurt e Blaine pensò a tutte le cose che gli avrebbe detto se ne avesse avuto il coraggio.

Ma non gli venivano le parole...

I testi di alcune canzoni cominciarono a scorrere attraverso Blaine, tutte canzoni d’amore, tutte tragicamente bellissime.

E poi ricordò le parole di una canzone, il ritornello di una canzone di Elvis cominciò a risuonare incessantemente nella sua mente.

Si sporse  e accese il microfono, colpendolo leggermente per controllare e ne canticchiò la melodia.

E poi… cominciò a cantare.




All'insaputa di Blaine, Kurt e Rachel non avevano mai lasciato la casa ed in quel momento erano al piano di sopra nella camera da letto di Rachel,  a spettegolare sull'ultimo dramma  del glee club.

“Non ci posso credere che Quinn e Finn siano tornati di nuovo insieme,  soprattutto dopo che lei lo ha tradito”.

Kurt , semplicemente, ruotò gli occhi stanco di ascoltarla parlare della solita cosa.

Rachel parlava di continuo di Finn Hudson, il quaterback, e di come potesse essere più adatta a lui di “quella stonata della cheerleader”.

“Sono felice di non starmi più struggendo per Finn… è una causa persa, perché non riuscirai mai a fare lasciare Ken e Barbie. Per non parlare del fatto che sia etero “ aggiunse, più tra se, “ in realtà ti compatisco, Rachel”

“Parlando di struggimento, non hai visto come ti guardava Blaine prima? Aveva gli occhi a cuoricino e stava praticamente sbavando”

“Oh smettila Rach. Te lo stai inventando solo per vedere quale sia la mia reazione. Peccato che non abboccherò”

“No, lo giuro...sono seria. Blaine è completamente innamorato di te, Kurt”

Kurt guardò Rachel e poi distolse lo sguardo.

Non c’erano dubbi che Rachel avrebbe fatto qualche commento su suo fratello minore, l’unico altro ragazzo gay dichiarato del McKinley High, anche se in realtà non lo sapeva nessuno a parte chi era vicino alla famiglia.

Blaine lo teneva per se e la gente lo lasciava in pace.

Kurt cercò di sembrare irritato nel tentativo di farla tacere, ma , internamente, stava saltellando dalla gioia.

A dire la verità, Kurt aveva sempre pensato che Blaine fosse bello, anche se non lo avrebbe mai ammesso con sua sorella.

Non lo avrebbe mai lasciato in pace.

Ma le sue parole avevano accesso qualcosa in lui, una piccola speranza che, forse, fosse tutto vero, che Blaine provasse qualcosa per lui.

Ma era più probabile che Rachel fosse annoiata e stesse semplicemente facendo la drammatica come al solito.

“Supponendo che Blaine mi stava davvero guardando perché “è innamorato di me”” disse facendo il gesto delle virgolette, “ come puoi esserne così sicura?”

Un sorrisetto maligno apparve sul viso di Rachel, facendola sembrare come un lupo che aveva appena intrappolato la sua preda, sapendo di aver appena portato Kurt dove voleva.

“Non puoi dirlo a nessuno” iniziò con voce sommessa, “ ma ho curiosato nella camera di Blaine ed ho trovato il suo diario.

Seriamente… ha un diario.

Pensavo fosse così anni 2000, ma a quanto pare scrive tutti i suoi pensieri privati così come poesie li dentro… beh… mentre leggicchiavo , mi sono imbattuta in alcune frasi stranamente specifiche che aveva scritto e , guarda un po’, la pagina successiva era piana di cuori con le scritte “Blaine + Kurt”!”

Rachel iniziò a ridacchiare.

"Non ridere. Non è divertente. In realtà è molto dolce” disse Kurt, sentendosi arrossire al pensiero.

Ma, immediatamente, cambiò marcia per sgridarla, “Non avresti dovuto invadere la sua privacy in questo modo”.

“Beh… in che altro modo potrei sapere quello che gli sta succedendo? Viviamo nella stessa casa, e tutto quello che fa è chiudersi a chiave in camera per nascondersi … ero preoccupata per lui”

“Questo comunque non ti dava il diritto di fare quello che hai fatto” disse Kurt, ma era troppo distratto da quello che gli aveva rivelato per dirgliene quattro.

Mentre era li seduto, avrebbe potuto giurare di aver sentito della musica,  anche se potrebbe esserselo solo immaginato.

“Hai sentito?”

“Sentito cosa?”

“Quello” disse di nuovo Kurt, “ qualcuno sta cantando… potrebbe essere…?”

Rachel aprì la bocca per rispondere, ma Kurt alzò una mano per zittirla.

Si alzò velocemente dal letto , intenzionato a seguire la musica.

Più piano che poté , sgattaiolò al piano di sotto verso il seminterrato, per fermarsi poi li sul pianerottolo.

“Take my hand, take my whole life too. For I can’t help falling in love with you.”

(“Prendi la mia mano… prendi anche la mia vita… perché non posso fare a meno di innamorarmi di te”)

La voce era chiaramente ed innegabilmente quella di Blaine.

Era calma ed appassionata, e Kurt , ancora nascosto, sentì dei brividi percorrergli la schiena; le familiari parole lo toccarono come non avevano mai fatto prima.

Incapace di rimanere li in disparte, Kurt entrò, scendendo rapidamente i gradini e facendo sobbalzare Blaine.

Blaine si immobilizzò come un cervo davanti ai fari di una macchina.

“Non pensavo ci fosse qualcuno” disse, la voce così rotta e piccola che spezzò il cuore di Kurt.

Kurt vide Blaine chiudersi in se stesso, la paura nei suoi occhi, pieni di lacrime, era così evidente.

Blaine cominciò a tremare come se stesse decidendo se “combattere” o “scappare”.

Nel suo caso , stava vincendo la “fuga!”

Blaine cominciò a balbettare incoerentemente, ma Kurt lo fermò , e finalmente parlò.

“Non scappare… rimani.. era bellissima” Kurt procedette , con cautela, verso il palco, fermandosi a pochi passi di distanza, “ la tua voce ed il tuo modo di respirare mentre canti erano davvero buoni… sembravi davvero il Re lì su…il modo in cui eri concentrato...” Kurt smise di parlare, scuotendo la testa quando realizzò quello che stava facendo, “ ma non sono venuto qui giù per criticarti”

“E allora… perché?”

“Ho davvero sentito ogni parola che hai cantato… nessuno canta una canzone d’amore così a meno che non la stia cantando a qualcuno… nemmeno il miglior attore può fingere queste emozioni così…” Kurt esitò, deglutendo forte, lo stomaco sottosopra per il nervosismo, “ a chi stavi pensando?”

Le lacrime cominciarono a scorrere sul volto di Blaine, ma non disse nulla mentre era li stupito ed incredulo.

Non riusciva a credere che Kurt lo stesse affrontando in quel modo, mettendolo in difficoltà, ma soprattutto, non riusciva a credere che gli avesse detto più di 5 parole e che erano insieme da soli come in molti degli scenari che Blaine si era immaginato.

E Kurt lo stava guardando come nessuno lo aveva mai guardato prima, penetrante ma non severo, e come se stesse semplicemente aspettando un segnale, aspettando una risposta alla sua domanda.

Avrebbe dovuto scappare, andarsene immediatamente via da li, ma, invece, rimase li , la presenza di Kurt aveva avuto , all’improvviso, l’effetto opposto; lo aveva fatto sentire potente, dandogli voce.

Questa volta , aveva vinto il combattere.

“Tu… sei sempre stato tu”

Nonostante si fosse appena scavato un buco in petto, lasciando uno spazio per far entrare tutte quelle cose che avrebbero potuto ferirlo e distruggere il suo cuore, fu così bello togliersi finalmente quel peso soffocante e devastante dal petto.

Kurt stava parlando di nuovo, ma Blaine non riusciva a capire cosa stesse dicendo, e non era nemmeno sicuro di volerlo sentire.

Tutto quello che sapeva era che Kurt si stava avvicinando, fin quando non fu talmente vicino che Blaine riuscì a sentire chiaramente il profumo della sua pelle e dei suoi capelli, così vicino che Blaine riuscì a sentirlo chiaramente.

“Ho sentito tutto quello che mi serviva sentire per capire” Kurt alzò una mano, il palmo aperto, “ posso… prenderti la mano?”

Blaine annuì, facendo scivolare la sua mano in quella di Kurt, sorridendo alla sensazione e alla realizzazione che tutto questo stava davvero accadendo.

“Come la canzone”   disse dolcemente.

“Come la canzone” Kurt prese un profondo respiro, “ non sei l’unico sciocco ad aver scarabocchiato cuori su un quaderno e ad essere troppo timido per dire semplicemente quello che bisognava dire”

"Vuoi dire…?"

“Si” disse  Kurt con così tanta certezza, “ e … se non ti dispiace… mi piacerebbe davvero baciarti ora”

Il cuore di Blaine iniziò a battere forte, sembrava andare al ritmo di un pezzo di Rimsky-Korsakov*

“Non mi dispiace”

Quando le loro labbra si incontrarono, fu come se il tempo si fosse fermato e Blaine pensò che il suo cuore stesse per scoppiare.

Era tutto quello che aveva sempre desiderato.

Era tutto quello che avrebbe sempre voluto.

Kurt interruppe il bacio , riaprendo gli occhi rivelando quella meravigliosa tonalità di blu.

Blaine ritrovò la voce.

“Grazie”

Kurt ridacchiò.

“Prego”

 


"Come un fiume che scorre, sicuro verso il mare

Dolcezza, funziona così

Certe cose sono destinate. "



Note
 

* La canzone è Can’t Help Falling In Love di Elvis Presley ( da qui il Re!)


* È un compositore russo

 
   
 
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