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Autore: Carmaux_95    26/03/2019    10 recensioni
Brian conosce Roger da anni, fin da ragazzino, ma pur essendo un uomo sempre molto attento ai dettagli, potrebbe essergliene sfuggito uno.
Ma quando un'idea si insinua nella sua mente, proprio fidandosi di quel pensiero, decide di fare una telefonata all'insaputa del suo migliore amico…
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Brian May, Roger Taylor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Missing Moments in 500 parole'
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PAURA DELL'OCULISTA

-Sei veramente uno stronzo!-

-Modera i toni: ci sono dei bambini.- Roger, seduto a braccia conserte di fianco a Brian, tamburellava nervosamente con un piede.

-Ma chi sei? Mia madre? Mi prendi un appuntamento dall'oculista a mia insaputa...-

-Se vuoi posso anche tenerti la mano durante la visita.-

-Stronzo!-

Come la segretaria li chiamò, Brian sollevò Roger trascinandolo per un braccio nello studio. Aspettando l'oculista lo osservò tormentarsi le labbra e spostare nervosamente il peso da una gamba all'altra. La domanda gli sorse spontanea, genuina, senza tinte di scherno: -Hai paura dell'oculista?-

Gli occhi del batterista indugiarono sul tonometro: -Quella roba non mi piace.-

Brian sorrise rassicurante: -Tranquillo: per questo esame fanno l'anestesia.-

-Aghi negli occhi?-

-Solo gocce di collirio.-

-Non mi piace comunque! Sembra uno strumento di tortura! Gli oculisti sono dei sadici!-

-Ha parlato l'odontoiatra.-

-Il quasi odontoiatra.-

Durante la visita Brian non poté fare a meno di corrugare la fronte... e di sentirsi un po' in colpa.

La prima volta che ci aveva fatto caso non ci aveva dato importanza: mentre accordava la chitarra, sentendo Freddie rivolgersi a Roger sventolando un foglio, aveva alzato lo sguardo e notato che il più giovane si era sporto in avanti per avvicinarsi e leggere.

La seconda volta aveva dato la colpa all'alcol: quando un ubriaco Roger aveva incollato il naso al menu del pub, appeso a qualche metro dal loro tavolino, per ordinare un altro giro, un non proprio sobrio Brian aveva riso pensando fosse un modo buffo di attirare l'attenzione.

La terza volta avevano sfiorato l'omicidio reciproco quando Roger aveva rischiato di investire un malcapitato tasso che sostava placidamente in strada. Aveva virato all'ultimo, schivandolo per miracolo: Brian lo aveva insultato voltandosi per controllare l'incolumità dell'animaletto, fortunatamente sano e salvo e ritiratosi fra l'erba ai lati della strada.
All'ennesima accusa, anche Roger aveva urlato sostenendo, difendendosi, che era convinto si trattasse di un sacco della spazzatura e che certo non quasi-investiva tassi per sport.

Tuttavia non aveva mai dato realmente peso alle sue lagnanze, al suo continuo lamentare un forte mal di testa, soprattutto durante gli anni dell'università. Roger dopotutto non era mai stato uno studioso, sebbene non fosse affatto uno stupido: quando sbuffava prendendosi la testa fra le mani o abbandonandola sulle braccia conserte sopra i libri, Brian aveva sempre pensato che semplicemente non avesse voglia di studiare, che usasse il mal di testa come una scusa per interrompere.

Mentre l'oculista decretava una forte miopia che rischiava di peggiorare rapidamente, rivalutò tutto: per forza l'idea di studiare gli dava la nausea se doveva farsi venire un'emicrania per leggere anche solo mezza pagina di manuale!

In macchina, Brian bloccò le mani del batterista fra le proprie per impedirgli di strofinarsi gli occhi, ancora annacquati dal collirio.

-Cosa vedi?-

-Un cazzo! Ma che mi ha dato!?-

-Domani prendiamo gli occhiali!-

-Non li voglio gli occhiali da topo di biblioteca!-

Brian rise del capriccio, e immaginò la montatura volargli via mentre suonava.

-Preferisco quelli da sole...- proseguì Roger. -Potrei farli graduare...-



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Angolino autrice:

Buongiorno my lovies!

Questa settimana, fino a giovedì non avrò tempo di sistemare e pubblicare i capitoli delle mie due storie in corso (una la avrei dovuta/voluta aggiornare ieri...) perché, dopo mille peripezie, finalmente mi laureo!

Tuttavia non volevo lasciarvi a bocca asciutta per tutta la settimana! Viene così in mio soccorso una piccola piccolissima fic, tenuta da parte proprio per momenti come questo XD

Per complicarmi la vita ho deciso di provare a tenere a freno le mani e non scrivere più di 500 parole: spero che l'esperimento sia riuscito e vi sia piaciuto! ^^

E sì: ho scelto questo tema perché nessuno parla mai del fatto che questo nostro amato batterista sia miope! E che gli occhiali da sole che indossa sono graduati, motivo per cui li indossa... beh, sempre, anche al chiuso XD
Essendo miope io stessa mi sono sentita in dovere di approfondire l'argomento! :-P

Grazie a tutti di aver letto! <3

A presto (ma non prima di venerdì, scusatemi...) con gli aggiornamenti delle altre due storie ^^

Vi mando un bacione,

Carmaux

  
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