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Autore: Ande03    27/03/2019    1 recensioni
Francesco si rialza più forte di prima e metterà al primo posto la sua dignità.
Ferendo involontariamente, chi lo ha ferito fino all'ultimo.
Ha trascorso del tempo a guardarsi dentro, ha pensato di essere sbagliato e a causa di ciò è cambiato pur di piacere agli altri.
Ha camminato in equilibrio su se stesso mischiando il sorriso di Giulia alle sua lacrime. "Sono diverso, sono sensibile, sono fragile." dice Francesco.
Lui come foglie al gelo nude senza peso, conserva un altro sogno arreso, con tanta voglia di ricominciare, come se non fosse mai successo, pensa che la bellezza di un inizio sembra non finire mai.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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   A Milano il 5 Febbraio 1997 sono nato io, mi chiamo Francesco, mi ritengo un ragazzo come  tanti altri, ho gli occhi e i capelli castani, sono magrolino, alto 1,85 cm, ed ho la carnagione chiara. non credo di avere nulla di speciale, il mio amico Andrea dice che non ho molta autostima, io non la penso esattamente così, solo che vedo il mondo e poi mi guardo me, e noto le differenze. Vogliamo vederla così, sono solo realista. 

Oggi è il 16 Settembre 2015, il mio ultimo primo giorno di scuola. Mi alzo dal letto e inizio a prepararmi, indosso una camicia azzurra  dei pantaloni beige, e solo in quel momento mi rendo conto che ancora non ho messo gli occhiali, li cerco sul comodino, ma non ci sono (come al solito.) Dopo 5 minuti di ricerca in tutta la camera finalmente li trovo, non appena li trovo mi dirigo verso il bagno mentre li indosso. In bagno ci trascorro un po’ di tempo perché non è sempre che i capelli mi riescono,  come li vorrei io.

Appena finisco di prepararmi esco, dirigendomi a scuola con la mia bici blu. Trascorro 10 minuti in bici a pedalare, per poi arrivare a scuola.

Inizio subito a sentire quelle parole, anche se vorrei essere forte e non farmi scalfire da quelle offese, è più forte di me, ogni volta che le sento mi si crea un nodo in gola e mi viene da piangere, ma almeno quest’ultima cosa riesco ad evitarla. Sento ancora:

  • Ciao nonno.
  • E’arrivato lo sfigato.
  • E’ arrivato il coglione ragazzi…

Abbasso la testa e ignoro continuo a camminare.

Diciamo che per me la scuola superiore è stata sempre così.

Mi dirigo in classe, dove incontro il mio unico amico Andrea.

E’ un ragazzo di 19 anni un po’ in carne, con i capelli biondi e gli occhi azzurri, infatti quando lo prendono in giro lo chiamano ciccio bello, oppure ciccio bello bomaba. Lui è la persona migliore del mondo, mi è stato accanto sempre, e gli voglio un bene dell’anima.

Siamo seduti al primo banco. Mi avvicino a lui sedendomi e gli dico:

  • Ciao
  • Hei ciao France, tutto bene?
  • Si tu?
  • Anche, sai che oggi mi sono portato 2 panini per merenda, uno con il formaggio e il salame e l’altro con la cotoletta.

Sorrido e gli dico:

  • Bravo.

Mi giro a guardare la porta, e rimango  a fissare la ragazza che è appena entrata. E’ bellissima, si chiama Giulia, ha i capelli lunghi fino sopra il sedere, con dei boccoli che  accentuano quelle sfumature perfette, i capelli sono castani, gli occhi d’orati con delle striature marroni, ha un nasino piccolo e delicato, le labbra carnose, sarà alta più o meno 1,65 cm. Ha un corpo perfetto, sarò sincero “ha un sedere fantastico”. L’unico problema è che io sono pazzo di lei, ma lei no, diciamo che quando né ha la possibilità  mi offende. Credo che mi offenda perchè le do fastidio, siamo in classe insieme da 4 anni, credo che sappia appena il mio nome, forse…

La perdo di vista quando si siede, mi volto verso Andrea, iniziamo a parlare di un videogioco nuovo. 

Dopo qualche minuto arriva la professoressa Hamin, la sua materia è l’inglese. 

Inizia a fare l’appello, siamo tutti presenti. Gia da subito inizia a dirci che ci metterà a coppie per fare il ripasso dell’anno precedente, e che dobbiamo portare una sorta riepilogo dello scorso anno in forma scritta.

Inizia a elencare le coppie:

  • Tania con Anna. 

Risponde a tono molto alto Anna:

  • Cosa prof ma perché con lei c’è la mia compagna di banco?
  • No siete ognuno per gli affari suoi in questa classe, questo è un anno importante dovete essere più uniti. Continuo, Andrea con Alessia, Jess con Amedeo, Clotilde con Marta, Francesco con Giulia.

Lei continua a parlare ma il mio cuore si ferma, non può essere vero, non credo di farcela. In sottofondo sento la voce di Giulia che dice alla sua compagna di banco:

  • Che palle ma non poteva capitarmi uno meno stupido e meno sfigato.

Ci rimango un po’ male, ma comunque mi faccio forza ed inizio a pensare che magari questa potrebbe essere la mia occasione, decido di parlare quando finirà la lezione, chissà cosa succederà…

spero che andrà bene. 

 

   
 
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