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Autore: Freez shad    27/03/2019    3 recensioni
Ogni cosa nella propria realtà ha un suo orologio. Un ciclo d'esistenza perfetto e collaudato da migliardi di anni d'esistenza.
Troppi per un qualcuno che, per arroganza o pura pazzia, ha intenzione di modificare e rinnovare...tutto, partendo da zero.
Ciò porterà a terribili conseguenze e toccherà ai nostri famosi eroi impedire che questo accada, ma le difficoltà saranno molte e non solo esterne.
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaze the Cat, Shadow the Hedgehog, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una fresca e lieve brezza proveniente dal mare, dal delicato odore di salmastro, aveva da poco incominciato a levarsi ed a spazzare quel sottile velo di polvere che era ricaduto sulla grande piazza. 
Il sole, ormai prossimo al suo picco, stava contribuendo a ricalcare la violenza della battaglia ancora in atto facendo tristemente brillare i vari ammassi di acciaio e ferro che, provenienti sia dalle armature cruentemente staccate dal corpo dei soldati della principessa che dagli acciaccati rivestimenti metallici degli Egg-bot, erano stati abbandonati e sparsi ovunque. 
Ciononostante, in quel mortifero e decadente spettacolo, quel vigore che aveva spronato ogni bellicosa azione stava ancora ardentemente scorrendo, saldamente incentrato là dove ora sarebbe iniziata la parte finale della guerra. 
Con il corpo fermo, i muscoli tesi e la concentrazione portata al limite, i due spinosi combattenti erano pronti e schierati l’uno alle spalle dell’altro. 
Sonic e Shadow. Il blu ed il nero. L’agilità e la potenza portata ad una velocità incomparabile.                 
Uniti, per l’ennesima volta, contro un male che si era nuovamente dimostrato avverso al mantenimento della pace e dell’equilibrio impersonato dalla deviata e geniale mente di Eggman. 
L’attesa aveva creato una battaglia di nervi fra i tre contendenti, dove il silenzio fungeva da unico accompagnamento dei loro pensieri e delle loro strategie, pronti a dare il meglio delle proprie risorse al minimo segnale. 
<< Allora...come ce li dividiamo? Io prendo i numeri pari e tu quelli dispari? >> intervenne d’un tratto il cobalto riccio, lanciando uno sguardo d’intesa allo scuro alleato che, non ricambiandone il gesto, rispose con uno scocciato sbuffo << Lo prenderò come un sì! >> concluse canzonatorio, 
<< Fa come vuoi, vedi solo di non intralciarmi o potresti farti male >> sentenziò grave invece il nero, portandosi in posizione, 
<< Il solito permaloso! >> ironizzò di risposta Sonic, copiando l’azione del riccio di rosso striato, preparandosi anch’esso ad uno dei suoi inconfondibili scatti sonici. 
<< Spero davvero di cuore che vi siate dati un pacifico addio, cari nemici miei! >> esclamò d’un tratto il grasso dottore, con tono affabile, prima di balzare fulmineo in piedi e puntare con grinta e furia il proprio guantato dito contro i due ricci << Perché queste saranno le vostre ultime parole! Eggbot, all’attac... >> ma prima che potesse terminare, un lamentoso gemito si levò vicino a loro, raggiungendo l’orecchio del blu. 
 
 
 
 
<< Un momento! >> proruppe infine Sonic, frapponendosi all’ordine di Eggman che, tra la sorpresa e la veemenza del gesto con cui stava accompagnando il comando, quasi rischiò di rovinare a terra cadendo dal piccolo eli-velivolo, 
<< Razza di insulso roditore, chi ti ha insegnato le buone maniere? Non si interrompe una persona mentre sta parlando, in special modo se questa persona sono io, chiaro? >> fece indispettito, con tono furibondo, venendo però ovviamente ignorato dal proprio opponente che, noncurante delle sue lamentele, si avvicinò preoccupato laddove i propri giovani compagni erano stati precedentemente deposti,  
<< Amy, tutto bene? E tu, Tails, riesci ad alzarti? >>, 
<< N-non credo, ho l-le gambe i-intorpidite! >> rispose ansimante il giallo volpino, mettendosi faticosamente in posizione seduta, dandosi dei colpetti agli arti lesi per stimolarne una reazione, 
<< S-sonic! C-cosa è successo? >> chiese con tono supplichevole la riccia rosa, aprendo lentamente gli occhi beandosi della vista del proprio amato, meravigliandosi nello scorgere l’imbronciato riccio oscuro alle sue spalle << Shadow?! E tu che ci fai qui? >>, 
<< Quello che, a quanto pare, non siete in grado di fare voi da soli! >> rispose severamente quest’ultimo, palesando il fastidio che la cosa gli comportava, 
<< Ah sì? Va bene, razza di zotico arrogante, ti faccio vedere io come si fa a dis... >> esclamò la rosa, evocando un nuovo e più grosso martello Piko, tentando inutilmente di alzarsi in un impeto d’orgoglio, 
<< Amy, basta così! Non puoi continuare a combattere, devi riposare adesso >> fece il blu, prendendola premurosamente in braccio, causandole un lieve rossore di piacere << E questo vale anche per te, amico mio! >> concluse rivolgendosi a Tails, 
<< Ma Sonic, io... >>, 
<< A-ah, non si discute! Non potrei perdonarmelo se vi capitasse qualcosa di brutto! >> spiegò, girandosi poi verso il nero compagno con fare fintamente vago << Se solo ci fosse qualcuno dall’animo gentile che potesse portarvi sedutastante lontani dalla battaglia utilizzando il proprio...non saprei, teletrasporto o qualcosa del genere? Shadow, tu conosci qualcuno? >>. 
Infastidito da quell’ironia che mai come in quei momenti riteneva fuori luogo, senza proferire alcuna parola se non un semplice sbuffo, il potente riccio striato raccolse burberamente tra le braccia la riccia rosa che, scossa e violentemente strappata dai propri romantici sogni, cominciò a lamentarsi ed a divincolarsi dalla fredda stretta del nero, sotto lo sguardo divertito di Sonic, 
<< Ehi, brutto maleducato, chi ti ha dato il permesso di prendermi in braccio? >>, 
<< Il tuo finto fidanzato e, puoi credermi, la cosa non entusiasma neanche me! >> rispose seccamente il nero, con aria particolarmente annoiata, 
<< Prima di tutto, lui “è” il mio fidanzato, chiaro? Secondo, dovresti invece sentirti onorato di trasportare un così raro esemplare di femminilità. Terzo, non è così che si parla a una ragazza >>, 
<< Io non vedo ragazze, solo una piagnucolante e fastidiosa mocciosetta isterica >> concluse volgendosi poi a Tails, che nel frattempo aveva raggiunto, senza darle tempo di obiettare << Tu aggrappati saldamente alla mia gamba e vedi di non lasciarla finché non te lo dirò io, se non vuoi perderti nel Chaos! >>. 
Una volta ricevuto un segno affermativo dal volpino, mostrando ed elevando sopra di sé il proprio smeraldo, pronunciò con voce tonante la formula che, come sempre, lo fece scomparire e poi ricomparire pochi secondi dopo, in un accecante fascio di luce d’energia. 
<< Non chiedermi mai più una cosa del genere! >> fece il nero una volta tornato, sistemandosi innervosito il bianco pelo sul petto che la riccia gli aveva evidentemente arruffato, 
<< Andiamo, non è stato così difficile! >>, 
<< Non parlo di difficoltà, ma di quanto possa essere esasperante quella specie di demonio >>, 
<< Sai, non è così male...una volta fatta l’abitudine! >>. 
<< Non vorrei risultare indiscreto... >> esordì d’un tratto Eggman, ben palesando la stizza causata da quelle inopportune interruzioni che lo avevano costretto ai margini di una scena di cui era intenzionato ad essere il solo protagonista << …ma avrei diverse cose da sbrigare più tardi. La conquista del mondo ha bisogno di duro lavoro, sapete? Perciò, se non vi dispiace, potremmo riprendere? >>, 
<< Giusto! >> rispose prontamente il blu, picchiettando allegramente la punta dei piedi sul terreno, volgendosi dunque al nero << Chi ne distrugge di più, vince! >> concluse, scattando lesto verso il più vicino robot facendolo esplodere, scatenando le ire del paffuto dottore che immediatamente comandò l’attacco. 
Erano rari i momenti in cui Shadow sorrideva; ma unici erano quelli che non utilizzava per incutere timore o rimarcare la propria superiorità, ma per semplice sintomo di apprezzamento. 
Quest’ultimo, per quanto comunque terribile, era quello che al momento era impresso nel suo volto. 
<< Non lanciare sfide che sai benissimo di non poter vincere, faker! >> esclamò il riccio striato creando istantaneamente una lancia del Chaos che scagliò, con potenza e precisione, perforando un considerevole numero di robot. 
A quel punto, maggiormente spronati dalla sfida tirata in ballo, i due combattenti cominciarono a dare il meglio del proprio repertorio. 
 
 
 
 
Sonic, sfruttando la sua innata rapidità, riuscì abilmente ad evitare i laser delle innumerevoli mitraglie dotate dai bot nemici che, come una ferrea e rossiccia muraglia, si erano levatati di fronte a lui; una volta posizionato nella maniera voluta, spiccò un repentino balzo che lo portò ad atterrare con estrema precisione su uno di loro che, sfruttando come appoggio il suo sferico capo, gli permise di spostarsi sulla testa di ognuno di quegli opponenti, esibendosi in eccelse e spavalde acrobazie, staccandogliela ad ogni slancio eseguito. 
Quando infine una fila veniva neutralizzata, utilizzava l’inerzia dello slancio per appallottolarsi e sfondare il busto dell’ennesimo assalitore, scansando nuovamente qualsiasi robotico tentativo di colpirlo, che esplodendo lo proiettava verso quelli più vicini, compresi quelli volanti, in un frenetico e continuo Dash in progressione di velocità e imprevedibilità mai visti. 
D’altra parte Shadow, benché condividesse la stessa potere sonico del rivale, era più propenso a tutt’altro approccio; grazie ai duri allenamenti a cui si era sottoposto, era divenuto in grado di controllare con maggior accuratezza l’enorme potere di cui era così tanto generosamente intrinseco.  
Prostrandosi col busto all’indietro, incrociando le braccia ed elevandole all’altezza delle spalle, concentrò il flusso del Chaos sulla punta delle mani fino a formare delle numerose piccole e lisce sfere, d’aspetto molto simile a quella utilizzata al suo arrivo, rimanendo comunque immobile e in attesa degli eggbot nemici; una volta che questi si furono avvicinati a sufficienza il riccio scuro, allargando di scatto le braccia e portandosi in avanti col busto per un maggior impeto all’azione, liberò intorno a sé l’energia accumulata.  
Prima che le sfere dorate esplodessero una volta raggiunto il massimo della loro traiettoria, portando con sé i bot stanziati nelle retrovie, tre file di questi vennero irrimediabilmente crivellati e fatti cadere a terra tra mille scintille ed esplosioni. 
<< E quello che diavolo era? >> domandò eggman, con un tono misto a curiosità, timore e rabbia, 
<< Explosive Chaos Bullet! >> rispose semplicemente il riccio nero << Una tecnica semplice appresa in allenamento, ma di enorme efficacia in mischia! >> concluse il nero, non mostrando alcun sentimento di boria o superbia nelle sue parole, prima di scattare nuovamente in mezzo al campo di battaglia e staccare con forza e crudeltà varie articolazioni dei robot che sventuratamente si erano ritrovati nella sua traiettoria, rendendoli così inutili allo scopo. 
Ben presto oltre un terzo dell’esercito originario fu completamente distrutto, ammaccato, o reso incapace di proseguire il combattimento, destando enorme sollievo e meraviglia nella fazione di Soleanna che, alla vista dell’incredibile operato dei due combattenti, sentirono crescere in loro nuova forza. 
<< Comandante Laarhon! >> chiamò un dei soldati, probabilmente d’un rango superiore a quello di altri data l’armatura arricchita da maggiori dettagli dorati, avvicinandosi al più anziano superiore e alla a lui vicina principessa, 
<< Dimmi pure, cavaliere Jarson! >>, 
<< Chiedo il permesso di poter intervenire con i miei uomini in aiuto di Sonic! >>, 
<< Mi dispiace, ma la richiesta è respinta >> fece pacatamente << In un simile frangente, con una simile forza messa in campo, rischiereste solo di essere d’intralcio o peggio...di divenire voi stessi involontariamente delle vittime assieme ai nemici >>, 
<< Ma...signore, noi... >> cercò d’insistere il giovane, 
<< Voi avete fatto abbastanza e vi siete già sacrificati più che a sufficienza! Vi prego riposatevi, curate i vostri uomini e lasciate che ci aiutino >> intervenne amorevolmente la principessa, posando la sua mano sulla spalla del cavaliere in segno d’approvazione, 
<< I-io...ai vostri ordini, altezza! >> rispose infine Jarson, inginocchiandosi, prima di allontanarsi con espressione amareggiata nel volto che, fortunatamente per lui, era nascosta dal robusto elmo. 
 
 
 
 
 
<< Ehm...pare che stia perdendo, Signore! >> esclamò timidamente Orbot, riuscitosi nel frattempo a ricomporre sé stesso e in parte il suo cubico collega, tentando timorosamente di avvicinarsi al suo creatore che, con furia, lo afferrò per la sferica calotta cerebrale portandoselo davanti al proprio ingrugnato muso. Per quanto fosse difficile crederlo, il povero robottino quasi collassò nell’essere riuscito ad intravedere, oltrepassando persino la propria immagine che ben si specchiava in quei piccoli occhiali dal colore della pece più nera, l’infuocato sguardo carico d’ira dello scienziato, 
<< Ti ringrazio infinitamente per avermi avvertito, caro assistente! >> fece a sua volta Eggman, nascondendo il suo reale stato d’animo con un’ancora più tremenda gentilezza << E c’è qualcos’altro che vuoi mettermi a conoscenza >>, 
<< Dice che è il momento di darsela a gambe?>> intervenne a quel punto Cubot, non afferrando la palese ironia del dottore, venendo anch’esso afferrato alla stessa maniera di Orbot, 
<< Affatto! Non ci sarà alcuna fuga, razza di idioti dalla testa piena di ruggine >> li rimproverò il baffuto scienziato, gettandosi alle spalle i due robottini, prima di premere una serie di tasti sul computer di bordo che, improvvisamente, fece attivare un luminoso sensore sull’antenna dei bot << Anzi, la vittoria sarà mia finalmente! >>. 
Arrestati dal proseguire qualsiasi attacco gli eggbot si schierarono compatti su più file, arretrando in esecuzione d’una procedura, fino a formare un perimetro circolare ove i due ricci, colti alla sprovvista dalla manovra, si ritrovarono isolati al centro, 
<< Che cosa pensi di fare, testa d’uovo? >> chiese il blu, senza abbandonare quell’aria beffarda che, contrariamente alle sue aspettative, non fece alcun effetto al paffuto avversario, 
<< Mi pare ovvio, mio piccolo e stupido puntaspilli! Mandarti una volta per tutte a far compagnia ai morti >> rispose, sprofondando in una grassa risata << E non ci andrai da solo infatti, grazie alla mia nuova tecnologia che hai già ben potuto ammirare nel Blu-bot, Shadow ti terrà per mano in questo eterno viaggio...per mezzo della sua stessa matrice energetica! >>. 
Nel mentre del suo gongolante assaporare di una vittoria ormai prossima, Sonic si avvicinò rapidamente alla sua controparte, 
<< Shadow, forse so come farlo smettere di ridere? >> gli sussurrò << Dimmi, quelle sfere che hai creato prima... >>, 
<< Le Explosive Chaos Bullet! >> lo corresse severamente il nero, 
<< Esattamente...sapresti ricrearne altre due, ma più grandi e potenti? >>, 
<< Ovvio, ma perché? Cos’hai in mente? >> domandò infine sospettoso Shadow, ottenendo solo un pollice alzato in segno positivo e uno sorriso divertito dal blu, 
<< Lo scoprirai, fidati! Solo allontanati al momento giusto, il resto sarà giochetto! >>. 
Il riccio striato sapeva bene quanto fosse inutile chiedere ulteriori spiegazioni; per lui tutto era vissuto come un gioco divertente di cui voleva godere ogni particolare e il non far sapere agli altri ciò che aveva in mente, o almeno nella maggioranza dei casi, rientrava in questa sua ottica. 
Preparando le due sfere come gli era stato richiesto, rimase in attesa del segnale che giunse appena il dottore, non curante di quanto stesse accadendo, ringhiò l’attacco. 
Appena gli Egg-bot, volanti o meno, furono sul punto di rilasciare il loro potente attacco Sonic, posizionatosi al centro dell’area sgomberata, si slanciò il più in alto possibile per poi rivolgersi al compagno, 
<< Adesso, Shadow, lanciamene una! >>, 
<< Non darmi ordini! >> rispose quest’ultimo, soddisfacendo alla richiesta, 
<< Cosa sperate di combinare voi due? Ormai siete morti, andatevene in pace...per favore >> sbottò Eggman, variando il tono da colmo di rabbia a supplichevole, sorpreso dalle manovre dei due ricci, 
<< Perfetto! Tieniti pronto con l’altra, che questa arriva subito! >>. 
Appena Sonic, voltandosi con un repentino colpo di reni, respinse in rovesciata la sfera d’energia scagliandola verso il terreno, il riccio striato capì le sue intenzioni. Un piano semplice in realtà, ma dovette ammettere di trovarlo stranamente geniale. 
Quando questa si trovò ad una certa distanza dal suolo Shadow, estraendo prima di tutto il proprio smeraldo, vi lanciò contro la seconda centrandola perfettamente con la prima; ovviamente in tempo da permettergli di teletrasportarsi, raggiungendo il rivale, fuori dal campo di fuoco. 
Similmente alle increspature formate da una goccia che spiove su un piatto letto d’acqua calma, l’impatto tra le due creò un’esplosione dirompente che divagò per l’intera area della piazza distruggendo o mandando fuori uso l’intero esercito robotico. 
Per un interminabile breve lasso di tempo, il silenzio fece da sovrano. 
 
 
 
 
Appena la polvere si fu diramata, un unico grande grido di gioia si alzò dalla fazione di Soleanna, ovviamente seguito da uno ben più furibondo di Eggman. 
Shadow si ergeva a braccia conserte nella sua augustea figura, senza mostrare la benché minima ferita o segno di spossatezza, intento a scrutare severo Sonic che, nelle stesse condizioni del nero, stava divertendosi a far roteare una delle teste dei robot, passandola da un dito all’altro. 
<< Scommetto che ADESSO è l’ora di darsela a gambe, vero capo? >> esclamò Cubot, venendo troppo tardi zittito dallo sferico collega, 
<< Stai zitto! E voi non illudetevi, questa non è la fine! Ci rincontreremo ancora, luridi parassiti puntuti, ma allora sarete voi a sparire >> sbottò il dottore, levandosi in alto con l’eli-velivolo, prima d’allontanarsi trasportando i miseri rimasugli di un Blu-bot rimasto coinvolto nell’ultima combo, 
<< Quando vuoi, uovo marcio, io sarò sempre qui pronto ad aspettarti! >> gli rispose il blu, calciando con potenza la testa robotica che aveva tenuto fra le mani, centrando la testa del malvagio scienziato << E non dimenticarti di riportare via la spazzatura, la prossima volta! >>. 
 
 
 
 
Una grande e concitata folla, composta da soldati e cittadini, si riversò in piazza. 
Padri poterono riabbracciare i propri figli. Figli ricongiungersi alle proprie madri. Famiglie intere si riunirono tra grida e pianti di gioia sotto gli occhi entusiasti di Elise che, accompagnata dall’anziano comandante, si apprestò a raggiungere i due prodi guerrieri, 
<< Sonic! Shadow! Vi sarò eternamente grata per ciò che avete fatto oggi! >>, 
<< Tutti noi lo siamo! L’intera città ve ne è riconoscente >> aggiunse Laahron, affiancandosi alla principessa, 
<< Col vostro intervento non solo siamo riusciti a vincere senza subire perdite umane, ma Eggman non ha potuto ottenere lo smeraldo che stiamo gelosamente custodendo al palazzo. Come potremo mai sdebitarci? >> proseguì la ragazza, 
<< Non serve, principessa, per noi è stato un piacere! Vero, Shady? >> esclamò il riccio sonico, grattandosi imbarazzato l’orecchio, dando dei buffetti col gomito al nero che, intento a rimirare la reggia, rispose con uno sbuffo infastidito,           
<< Io me ne vado! >> sentenziò all’improvviso il riccio, impugnando il prezioso verde minerale, 
<< Cosa? Perché? >> domandò sorpreso Sonic,, 
<< Per quanto mi riguarda, non ho più niente da fare qui! >>,  
<< Oh, andiamo Shady, resta ancora un po'! Almeno per festeggiare insieme >> propose il blu, posando amichevolmente una mano sulla spalla di Shadow che la adocchiò con cipiglio, 
<< Festeggiare cosa? Eggman è ancora libero e la battaglia ha danneggiato città e uomini, non vedo nessun motivo per fare festa >> fece, scansandogli il braccio, preferendo non insistere sul nomignolo datogli dal faker che sempre più lo irritava << Inoltre, state proteggendo un oggetto potenzialmente pericoloso senza la minima possibilità di riuscirci e per me, tutto questo, è altamente stupido! >>, 
<< Non essere così duro con loro, in fondo... >>, 
<< Sonic, Shadow ha ragione! >> esclamò Laharoon, indicando poi gli edifici distrutti che delineavano il perimetro intorno a loro << La lotta è stata dura e Soleanna ne è uscita con parecchi danni, ci vorrà del tempo perché le sue ferite si rimargino. Inoltre la nostra difesa è stata imbarazzante e forse dovremo riconsiderare l’idea di tenere sotto a nostra custodia uno di questi smeraldi! >>, 
<< Ciò è vero, comandante, ma allo stesso tempo è doveroso gioire per questo grande avvenimento e per rendere al meglio onore a tutti coloro che hanno così valorosamente dato le loro forze per il bene della città >> intervenne Elise, piegandosi poi in direzione dei due ricci << Perciò sarei onorate se anche voi, nostri eroi, partecipaste >>. 
Dopo un breve attimo passato ad un rapido scambio di sguardi fra i tre Shadow, stringendo a sé la pietra, esclamò seccamente, 
<< No! >> sparendo un attimo dopo, 
<< Scusatelo, non voleva essere maleducato...cioè, forse sì, ma lui non e proprio un tipo da festeggiamenti! >>, 
<< Capisco perfettamente, tranquillo! >> fece con tono benevolo la principessa, tornando ad assumere una posa più regale << E tu, Sonic, cosa hai intenzione di fare? >>, 
<< Bhe, io... >>. 
Prima che potesse rispondere una terza voce, accompagnata da un violento colpo a terra che lisciò di pochi centimetri la sua coda, causando un brusco colpo di vento che gli provocò tremendi brividi di paura per tutto il corpo e uno sguardo pressocché allibito, lo interruppe intromettendosi con vigore, 
<< Accetta e io verrò con lui! Dico bene, caro? >>, 
<< A-amy? C-che ci fai qui? Credevo che Shadow... >>, 
<< Ci ha allontanati dalla battaglia portandoci al sicuro nella zona periferica della città...ovviamente prima che Amy si intestardisse per ritornare indietro a tutti i costi! >> fece Tails, atterrando dolcemente vicino a loro, salutando con fare dispiaciuto il “fratello” << Ciao, Sonic! >>, 
<< E mi dica, principessa, sono in programma dei balli per questa festa? >> proseguì la riccia rosa, afferrando con forza il braccio del proprio adorato compagno, 
<< Balli? Oh, ma certamente! >>, 
<< Perfetto! Così potrò finalmente essere la tua madamigella per tutta la durata dell’appuntamento che mi avevi promesso e, ti garantisco, la cosa ti piacerà! >>, 
<< O-ovviamente! >> fece il blu, per poi sussurrare all’amico volpino facendolo sorridere << Anche perché non oso immaginare altrimenti! >>, 
<< Allora che si diano inizi ai preparativi per festeggiare la vittoria su Eggman >> dichiarò Elise, seguita da una fragorosa acclamazione del popolo che subito si mobilitò. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Intanto da tutt’altra parte, a vari chilometri di distanza, svolazzando comodamente in aria,  
<< Fidati, amico, li ho visti con i miei occhi! >> fece meravigliata una voce, 
<< No, non ci credo! Mi stai prendendo in giro, non può essere! >>, 
<< Ma sì, invece! C’erano un riccio blu velocissimo, uno nero potentissimo, una riccia rosa con un martello enorme e un caratterino tutto pepe, una piccola volpe volante, un grosso uovo vestito con i baffi e due eserciti in lotta fra loro! >>, 
<< Vedi, come posso credere ad una storia del genere? Ti rendi conto che è una cosa da matti? >>, 
<< Come parlare da solo, d’altronde! >>,
<< Mmh, non hai tutti i torti >> concluse il lupo, esplodendo in una fragorosa, acuta e spaventosa risata << Ci sarà da divertirsi, Vinew, ne sono sicuro! Ma dovresti smetterla di parlare da solo, o ti prenderanno veramente per matto >>.









Dalla scrivania dell'autore:

Bene, ora inizia la storia vera è propria con le sue trame, le sue vicende, i suoi intrighi e altro ancora.
Spero che il capitolo possa piacervi.
Un grazie a tutti quanti e un saluto a coloro che, fino ad ora, mi hanno così pazientemente atteso.
Arrisentirci! 
   
 
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