“Dovresti smetterla di giocare con quegli stupidi pupazzetti”

“ Ah si? e perchè dovrei? Tu cosa fai mentre io gioco con i miei pupazzetti?”

“Cose da adulti, e si dà il caso che tu sia una adulta…”

“ Si, sono un’adulta, di fatti farò le cose che si è costretti a fare quando si è adulti:

Mi vestirò carina, ma non troppo, sorridendo lievemente andrò a lavorare per mangiare e studierò fino a notte fonda per fare un lavoro che mi faccia mangiare di più e dormire meglio. Non salterò nessuno di questi imprescindibili impegni da adulta, perchè crescendo si è genitori di se stessi e si deve provvedere…

Ma ti ho chiesto una cosa diversa.

Passerò la mia  intera vita a fare le stesse cose che fai tu, tranne un paio, forse.

Mentre tu tornerai da lavoro e andrai a spendere i tuoi soldi per sorridere meglio a qualcuno che speri ti faccia sorridere di tua sponte, o ad annoiarti con qualcuno solamente perchè speri che ti riesca a far dimenticare perchè non riesci a ricordare perchè non sorridi, o mentre sorridi perchè è più normale che si sorrida, magari in gruppo, perfettamente consapevoli del fatto che vi mostrate i denti più come una minaccia o per una gara…

Io starò qui, totalmente priva della voglia di annoiarmi con qualsiasi persona solamente perchè è più tipico della mia età o perchè così potrei ottenere qualcosa da qualcuno che mi aiuti a salire l’interminabile scala del senso introvabile delle grandi affettività non-morte.

Resterò dove mi va di stare, forse con un sorriso tra me e me ogni tanto, con i miei stupidi pupazzetti, perchè ho più voglia di passare quello sputo di tempo che il mondo ci concede a baloccarmi con le mie stronzate. Perchè la vita è davvero troppo breve per inseguire una sequela di obblighi pure nelle cose che dovresti fare con piacere, potresti crepare e renderti conto che non ti sei mai preso un weekend libero dal socialmente accettabile. Io invece ho intenzione di crepare consapevole che, se avrò perso del tempo con qualcuno, l’avrò fatto perchè avevo davvero voglia di farlo, non perchè il grande occhio di Instagram mi guarda.

Quando avrò piacere a sorridere con qualcuno lo farò, invitandolo anche a giocare con i miei stupidi pupazzetti…

e se lo farà bene, se mi chiederà di buttarli solo per consigliarmi una buona palestra dove smaltire la mia cellulite, allora saprò che devo buttare lui,

Perchè io non mi butto,

Non mi butto mai e i miei balocchi sono più “me” di quanto lo sia davvero io ora mentre parlo.

Non ti ho chiesto cosa fai per sopravvivere, ti ho chiesto cosa fai per vivere, per dirti una persona viva e vera. A me piacciono i miei giochetti, e a te piacciono i tuoi?

Io preferisco perdermi nella mia testa che farla svuotare per scappare dal mio labirinto.

Se qualcuno vorrà un mio sorriso, sarà perchè si è perso con me e automaticamente non sarà più perdersi, ma sarà giocare ad acchiapparella in uno sterminato mondo che sconfina nell’universo dell’altro.

Un mondo perso n cui nessuno si fotografa o lancia i sorrisi come boomerang che non fanno altro che sbattersi sui denti dei proprietari.

Io detto questo devo iniziare a corre, vuoi prendermi la mano e correre con me?