Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: KuroHeart    30/03/2019    0 recensioni
"Non c’è altro modo… Se vuoi continuare a vivere allora dovrai diventare come me. Ma ti avverto: una volta che avrai fatto questa scelta, non potrai tornare indietro."
Una voce maschile mi parla, ma io non capisco il significato di quelle parole. Provo a guardare in volto la fonte di questa voce, ma è sfocata e confusa. Cerco di chiedere chi lui sia, ma non riesco a dire nemmeno una parola… Ad un certo punto, l’oscurità si attornia a me e tutto scompare, facendo vedere sangue sparso qua e là. Mi guardo intorno per cercare una via d’uscita, ma rimango paralizzata sul freddo pavimento.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Una volta entrati, la musica ci accoglie con note allegre e danzanti. Mi guardo intorno osservando la grande sala e la moltitudine di persone presenti all'evento.
<< Siete nervosa? >> mi domanda Sebastian.
<< No. >>
<< Allora perché mi state stringendo eccessivamente il braccio? >> volgo lo sguardo verso il corvino, rendendomi conto che in effetti ha ragione.
<< Ti chiedo scusa… forse lo sono un po’. >> allento la presa.
<< Come vi ho già detto poco fa, non avete nulla da temere. >>
Annuisco per poi guardare di nuovo verso la folla, ansiosa di scovare quel viso familiare, nonostante le maschere.
Ad un certo punto la musica si ferma e gli occhi di tutti si concentrano verso la grande scalinata centrale, dove è apparsa la figura di un giovane vestito di bianco e dai capelli lunghi e biondi, assieme a una donna dai capelli più lunghi ma corvini che indossa un abito nero con un motivo elaborato di color rosso bordeaux. I due sono entrambi mascherati, l’uomo indossa una maschera bianca semplice, mentre la donna ne indossa una nera.
<< Buonasera e benvenuti nella mia umile dimora! >> esclama il giovane accogliendo gli invitati. << Questa sera siamo qui riuniti per celebrare una festa oscura e tenebrosa, ma anche per conferire un premio di riconoscimento alla contessa Brimstone per aver finanziato un altro ospedale che sarebbe stato demolito a breve, se non fosse stato per lei e la sua organizzazione “Beginning of a New Era”, formata da molti nobili, tra cui il sottoscritto. >> conclude con un finto tono melodrammatico, accompagnato da gesti teatrali da quattro soldi.   
“Ridicolo.”
Uno dei servitori porge un piccolo premio al visconte, che lo dà successivamente alla contessa.
<< Vi ringrazio di cuore per questo riconoscimento. Mi assicurerò di persona che tutto proceda nel migliore dei modi, garantendo così le migliori cure e medicine anche a chi non può permettersele. >> la sua voce calda e rassicurante, unita alle parole di speranza, provocano un applauso entusiasta che si propaga per tutta la sala.
<< La contessa Brimstone è davvero una brava persona! >> esclama entusiasta una donna.
<< E ora, che la festa abbia inizio! >> annuncia il ragazzo, per poi scendere la scalinata con la donna. La musica riparte subito e tutti si apprestano a danzare.
<< Bene, direi di andare da lei. >> propongo a Sebastian per poi incamminarmi.
<< Non ancora. >> dice afferrandomi il polso.
<< Perché? >> ribatto impaziente.
<< Risulteremmo sospetti se andassimo subito da lei. E poi il signorino ha detto di divertirci, quindi… >> tende la mano << mi concedereste l’onore di questo ballo? >>
Guardo titubante il maggiordomo, arrossendo leggermente. Annuisco e tendo a mia volta la mano. Quando me la prende, non riesco a fare a meno di sussultare nel sentire il suo calore, nonostante i guanti. Mi cinge il fianco con l’altra mentre io appoggio una mano sulla sua spalla.
 
https://www.youtube.com/watch?v=dUNOfNad59Q
 
Non appena i musicisti iniziano a suonare, l’illuminazione della sala cambia passando da luminosa ed accogliente, a buia e tenebrosa tingendosi di rosso. Sento alcuni degli invitati sussultare piacevolmente sorpresi dal cambiamento repentino dell’atmosfera.
Sebastian prende subito il comando e io lo seguo, danzando su questo valzer malinconico. Mantengo lo sguardo sul demone, abbassandolo ogni tanto solo per assicurarmi di star facendo i passi giusti: ho preso raramente parte alle feste, inoltre il fatto di danzare in pubblico con un “uomo” non mi rende di certo le cose semplici.
<< Siete bellissima. >> dice all’improvviso cogliendomi alla sprovvista.
<< Ti ringrazio. >> rispondo arrossendo lievemente sentendo le mani sudare leggermente sotto la stoffa dei guanti.
<< Non ve l’ha mai detto nessuno? >> mi domanda sorpreso.
<< Solo Thomas e poi Mey Rin qualche ora fa. >>
Le labbra del maggiordomo s’incurvano in un mezzo sorriso, forse perché ha percepito il mio stato d’animo tra l’imbarazzo e il nervoso. Mi accorgo del suo sguardo e realizzo che è lo stesso che mi ha rivolto in quel sogno, anzi incubo.
<< Lasciatevi andare. >> sussurra attirandomi a sé, le mie labbra a pochi centimetri dalle sue. Arrossisco ancora di più a quella vicinanza e Sebastian sorride divertito dalla mia reazione. Provo a seguire il suo consiglio rilassandomi ma senza dargli troppe libertà.
 La musica si fa ora imponente con un coro funesto che sostiene la melodia; questo è situato al di sopra della piccola orchestra ed è formato da delle figure incappucciate e vestite di nero che indossano una maschera del medesimo colore, coprendo loro il viso fino alle labbra.
Danziamo e danziamo completamente travolti da quella musica così ammaliante e tetra. Infine la musica si conclude con il violoncello che ripete il tema.
Il corvino fa un inchino per poi baciarmi la mano.
<< Bene, ora possiamo andare da lei. >>
Annuisco e ci dirigiamo dalla contessa, trovandola a chiacchierare con quella che sembra una coppia.  
<< Vi ringraziamo ancora per il vostro sostegno. >> le dice la donna per poi tornare a danzare con l’uomo.
Io e Sebastian ci facciamo avanti e quest’ultimo prende la parola.
<< Buonasera contessa Brimstone. Mi chiamo Desmond Nightraven e lei è Emily Bartholy, la mia amata. >>
Guardo il demone sorpresa strattonandogli la manica della giacca di poco, come per dire “Che stai facendo?!”
Lui per tutta risposta mi rivolge un sorriso e un’espressione che sembra significare: “Per favore state al gioco.”
Purtroppo non possiamo usare nemmeno la lettura del pensiero, perché i vampiri qui presenti potrebbero scoprirci.
Annuisco debolmente e torno a guardare la donna.
<< Per noi è un vero onore poter finalmente conoscervi. >> continua lui.
<< Vi ringrazio. >> dice per poi sorseggiare dello champagne dal bicchiere di cristallo.
Stavolta sono io a prender parola: << Sappiamo che la vostra organizzazione si occupa di aiutare le persone in difficoltà ma anche i suoi simili… >>
La donna m’interrompe subito: << So già che siete come me, anche se voi mi sembrate diverso… >> risponde guardando il maggiordomo da capo a piedi.
Gli occhi castani della donna rimangono fissi sui suoi per alcuni secondi.
Lui rimane fermo senza dire una parola, lasciando che lo “analizzi”. 
<< Ma forse è solo una mia impressione. >> conclude per poi spostare lo sguardo di fronte a sé.
<< Vedete quel ragazzo laggiù vestito di rosso? Dovete andare da lui e dirgli la parola d’ordine. >> rimane in silenzio volgendo nuovamente lo sguardo verso di noi.  
<< Vi ringraziamo per la vostra disponibilità. >> dico io accennando un inchino. Salutiamo la contessa e ci avviamo verso quel ragazzo dai capelli corti e castani, appoggiato alla parete.

“Parola d’ordine.” Chiede nella mente
“Sanguis est vitae.” Gli rispondo.
Il giovane annuisce << Seguitemi. >> e ci fa salire la grande scalinata da cui sono scesi prima la contessa ed il visconte.
 Percorriamo un lungo corridoio e arriviamo di fronte a una porta che il ragazzo si appresta ad aprire. 
<< Prego. >> 
Entriamo in una stanza con appesi alcuni quadri raffiguranti paesaggi.
 L’illuminazione è fioca e l’aria sembra stantia, come se questa stanza non fosse stata aperta da un po’.
In fondo vi è un ragazzo seduto di fronte a una scrivania.
<< Prego accomodatevi. >>
La sua voce calda e tranquilla mi dà un senso di familiarità.
Rimango ferma a guardarlo mentre Sebastian prende posto su una sedia.
<< Siediti cara. >> mi intima gentilmente avendo notato il mio strano comportamento. Faccio come dice e continuo a fissare il giovane di fronte a me: ha lunghi capelli castani raccolti in una coda e indossa una maschera blu e argento.
Il ragazzo guarda il corvino per poi spostarsi su di me senza batter ciglio.
<< I vostri nomi, prego. >> dice poco dopo prendendo in mano la piuma e intingendone la punta nell’inchiostro.
<< Desmond Nightraven e lei è la mia amata Helena Bartholy. >> risponde prontamente il demone.
Scrive subito i nostri nomi e passa alla domanda successiva.
<< Chi vi ha trasformati? >>
<< Purtroppo non conosciamo il suo nome, ma mi pare che fosse un nobile; un barone, credo. Vero cara? >>
<< Sì, è così. >> mi limito a rispondere.
Il giovane riprende a scrivere.
<< Bene, ora l’ultima domanda, ma non per questo meno importante: perché volete entrare a far parte dell’organizzazione? >>
Prima di rispondere, il corvino appoggia la mano sulla mia, facendomi sussultare.
<< Vedete, io e la mia adorata siamo vampiri da qualche mese e stiamo facendo fatica a procurarci del sangue: non è mai stato nella nostra indole far del male alle persone e ora che possiamo anche rischiare di ucciderle, il senso di colpa invade le nostre menti. >> confessa angosciato con un’espressione cupa.
Noto con gran sorpresa che Sebastian è davvero bravo a recitare la parte, tanto che riesco a notare una leggera commozione da parte del ragazzo.
<< Capisco. Quindi volete assicurarvi che ciò non accada. Non vi preoccupate, siete nel posto giusto. >> ci assicura accennando appena un sorriso per poi annotare l’ultima risposta.
<< Ora mi dovete dire in quale luogo volete che la carrozza venga a prendervi. >>
<< Hyde Park. Spero non sia un problema se non menziono il nostro indirizzo, ma vorremmo avere un po’ di riservatezza. >>
<< Nessun problema. Sabato prossimo alle nove di sera verrete portati all’organizzazione. >> aggiunge infine.
<< Vi ringraziamo infinitamente. >> rispondo.
<< Infine ho bisogno delle vostre firme. >> dice girando il foglio verso di noi per poi indicare dove scrivere. Il giovane porge la piuma a Sebastian che si appresta a firmare e poco dopo faccio lo stesso.
Più osservo questo ragazzo e più mi ricorda Thomas: il suo modo di fare, di parlare, di provare empatia per le persone, mi dicono che si tratta di lui. Vorrei tanto portarlo via da qui, ma purtroppo non posso, perché potrei farmi scoprire facendo saltare la mia copertura e quella di Sebastian.
Nonostante questo voglio sapere se si tratta del mio amico e fortunatamente so come fare senza dare nell’occhio: << La giustizia non trionfa sempre, ma la verità sì. >>
Lo sguardo del ragazzo si concentra in un’espressione di pura sorpresa, i suoi occhi castani su di me.
Rimaniamo entrambi senza parole continuando a guardarci ancora increduli.
Poco dopo Thomas si alza e fa un cenno col capo di seguirlo. Io e Sebastian ci alziamo e il mio amico ci conduce in un’altra stanza; apre la grande finestra che porta ad un terrazzo all’aperto illuminato dalla luna. Una volta usciti, il ragazzo chiude le maniglie e si guarda intorno con circospezione.
<< Bene, qui potremo parlare senza problemi. >> ci comunica per poi togliersi la maschera. Io faccio altrettanto e gli sorrido, felice di sapere che lui stia bene. Mi avvicino a lui e lo abbraccio con entusiasmo. Thomas sembra indugiare all’inizio ma poi ricambia il gesto con affetto, accogliendomi tra le sue braccia.
<< Oh Katreena, sono così contento di vederti. >>
<< Anch’io! Sapevo che ti avrei ritrovato. >>
Lo stringo come se avessi paura che possa scappare da un momento all’altro.
Poco dopo il corvino si schiarisce la voce: << Mi dispiace dover rovinare il vostro momento ma vi dobbiamo parlare di una questione piuttosto importante. >>
Il mio amico scioglie l’abbraccio e rivolge lo sguardo al maggiordomo.
<< E voi chi siete? >> poco dopo aver posto la domanda, la sua espressione cambia, come se avesse capito da solo la risposta.
<< Prima ti ha definita la sua amata, dunque voi due… state insieme? >> chiede quasi incredulo continuando a guardarci.
Arrossisco alla sua supposizione e mi affretto subito a chiarire la cosa: << No no, la nostra è solo una copertura. Lui mi ha ospitata la notte in cui mi hai trasformata e mi sta aiutando a controllare i miei poteri. >>
Sebastian sembra essere divertito da questa situazione imbarazzante.
<< Capisco. Vi ringrazio per esservi preso cura di lei. >> dice al corvino.
<< Non dovete ringraziarmi. >> risponde sorridendogli.
Ho molte domande da porre al mio amico, ma purtroppo dovranno aspettare; d’altro canto devo sapere se il mio maggiordomo è ancora vivo, devo chiedergli almeno questo.
<< Thomas, sai cos’è successo a Walter? >> gli domando andando dritta al punto.
Il ragazzo sospira abbassando lo sguardo: << Quando ti ho lasciata mi sono precipitato da lui, ma purtroppo era già morto. Mi dispiace… >> risponde rammaricato.
<< Hai fatto il possibile… >> gli prendo le mani cercando di rassicurarlo.
<< Vi chiedo di nuovo scusa ma dobbiamo parlarne ora. >> insiste giustamente Sebastian: il tempo stringe e potremmo rischiare di venir scoperti.
Annuisco: << Ascolta Thomas, ricordi quando mi hai lasciata nel cortile di quella villa? Lì vi è il conte Phantomhive. >>
<< Il Cane da Guardia della Regina? >> mi domanda sorpreso.
<< Come fate a saperlo? >>
<< Girano molte voci nell’organizzazione: si dice che questo conte sia molto potente e spietato, così tanto da non sembrare umano, oppure che abbia fatto un patto con il diavolo. Questo perché non gli è mai sfuggito nessuno. >>
Non hanno torto.
<< Noi vorremmo che voi ci forniste informazioni sull’organizzazione, o qualunque cosa collegata ad essa. >>
<< Lo farai, vero? >> gli chiedo speranzosa.
<< Sì ma dovremo scegliere un luogo appartato per incontrarci. >>
<< Sabato prossimo vi diremo dove. >> precisa subito il corvino.
<< D’accordo. >> annuisce il mio amico.
<< Grazie Thomas. >> gli sorrido e poco dopo ricambia.
<< Ora sarà meglio che andiate, altrimenti qualcuno potrebbe venire qui a vedere cosa sta succedendo: mi è stato ordinato di essere veloce nel compilare le registrazioni dei nuovi membri, quindi… >>
<< Sì, hai ragione. >> prima di andare, lo abbraccio un’ultima volta.
<< Vedrai Thomas, ti tirerò fuori di qui. >>
Lui non dice nulla limitandosi ad abbracciarmi a sua volta.
<< Sta’ attenta. >> mi dà un bacio sulla fronte per poi sciogliere l’abbraccio.
<< Anche tu. >> gli sorrido per poi salutarlo.
Io e Sebastian lasciamo il terrazzo tornando all’interno per poi uscire dalla stanza in cui abbiamo incontrato Thomas poco fa.
<< Ci avete messo un po’. >> osserva il ragazzo che ci ha accompagnati fin qui.
<< Oh chiediamo scusa. Sapete, il mio adorato non sa proprio astenersi dal fare lunghi discorsi, non è vero caro? >> faccio una risatina guardando il corvino.
<< Già, sono fatto così. >> sorride.
<< Capisco. Dato che la vostra iscrizione è stata ultimata, potete continuare a godervi la festa al piano di sotto. >>
Scendiamo le scale, accompagnati dal giovane: << Vi auguro una buona continuazione. >>

*****************************************************

Io e Sebastian facciamo ritorno a villa Phantomhive verso l’una. Sono così stanca che non vedo l’ora di andare a dormire, anche se tecnicamente i vampiri non dormono. Poco importa; mi cambio in fretta per poi buttarmi sul morbido letto. Ripensando alla serata appena trascorsa, mi rendo conto di non essere mai andata ad un ballo di così alta classe, per giunta accompagnata da un ragazzo (più o meno).
Arrossisco al ricordo del corvino che mi chiede quasi con dolcezza di ballare con lui e che una volta accettata la sua richiesta, mi attira a sé con fare possessivo ma anche delicato, senza risultare rozzo.
<< Lasciatevi andare. >> le sue parole riecheggiano nella mia mente con sensualità, togliendomi il respiro. Mi chiedo come io abbia fatto a non provare così tanto imbarazzo: come ho già detto, nessun ragazzo mi ha mai rivolto quelle parole.
D’altro canto rivedere Thomas sano e salvo mi ha davvero sollevato il morale e poi sapendo che ci aiuterà, sono più che sicura che tutto andrà per il meglio.

********************************************************************
I giorni successivi passano in fretta, tra le nuove informazioni forniteci da Lau circa i luoghi in cui avvengono i traffici degli esseri umani, e gli allenamenti notturni con Sebastian.
Ieri il Conte ha ordinato al maggiordomo di raggiungere il luogo indicato dal ragazzo asiatico per occuparsi definitivamente di coloro che erano alla guida dello scambio.
Immagino che con “occuparsene” abbia significato uccidere. Il demone ci ha successivamente comunicato di aver fatto come richiesto e ha portato gli schiavi alla polizia senza farsi notare.
<< Ottimo lavoro. D’ora in poi il nostro obiettivo sarà quello di tagliare tutti i collegamenti che hanno a che fare con il sangue. >>
Sebastian sorride: << Una scelta saggia, signorino. Si dice che il metodo più efficace per vincere un assedio, sia far morire di fame il nemico. >>
“Sì, letteralmente.”
<< Però se lo facessimo, non rischieremmo di avere dei vampiri accecati dalla rabbia e dalla sete di sangue? Londra verrebbe infestata… >> replico preoccupata.
<< Noi non assedieremo tutti i luoghi in cui avvengono i traffici, ma solo alcuni per distrarli. Sono dell’idea che l’organizzazione tenga alcuni esseri umani rinchiusi da qualche parte come scorte. Voi dovrete scoprire dove si trovano e liberarli. Dopo sabato avremo sicuramente più informazioni. >> risponde prontamente Ciel.
<< Yes, my lord. >>
Il giovane sposta lo sguardo su di me: << Lady Katreena, voi ve la sentirete? >>
<< Certamente Conte. Farò del mio meglio. >> dico determinata.

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Arriva così sabato sera. Io e Sebastian ci siamo recati a Hyde Park e stiamo attendendo la carrozza che ci porterà all’organizzazione “Beginning of a New Era.”
Il mezzo arriva con incredibile puntualità. Una volta saliti, troviamo una donna e una ragazza sedute di fronte a noi. La donna dai lunghi capelli castani con indosso un abito verde scuro, dà il segnale al cocchiere e la carrozza si avvia alla destinazione.
<< Buonasera lady Helena e lord Desmond. >>
Osserva Sebastian per poi soffermarsi su di me: dev’essere per il velo trasparente nero che mi sono messa sugli occhi per evitare di farmi riconoscere; dopotutto mi volevano morta.
<< Spero non sia un problema. >>
<< Nient’affatto. I seguaci possono indossare qualunque tipo di abito e maschera. La libertà d’espressione è una delle nostre filosofie. >> mi risponde per poi presentarsi: << Il mio nome è Amy Rainwood e sono un vampiro come voi. Mi trovo qui per assicurarmi che voi eseguiate l’iniziazione che vi permetterà di far definitivamente parte dell’organizzazione. >>
<< Quale iniziazione? >> le domando con un po’ di apprensione
<< Non dovete preoccuparvi, non sarà nulla di difficile. >>
Guardo la giovane dai capelli mori e gli occhi verde smeraldo, vestita elegantemente.
Lei ricambia lo sguardo ma con un’espressione disorientata, come se non sapesse dove si trova, né tantomeno cosa stia succedendo.
 
<< Vi dovrete nutrire di questa ragazza fino a ucciderla. Solo così sarete parte di noi. >>
 
 
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Ma salve! Come state? Io così così e sono stata indaffarata (che novità!) xD
Nonostante tutto, eccovi il nono capitolo della mia storia. Direi che le cose stanno iniziando a farsi interessanti. Voi cosa ne pensate? Fatemelo sapere con un commento ^^ Ci vediamo al prossimo capitolo! A presto!
- KuroHeart
   
 
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