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Autore: _Niente_Paura_    02/04/2019    1 recensioni
Non siamo altro che la proiezione esterna di qualcuno o qualcosa.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Pensieri frammentari'
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Il discorso della papera

In età Romantica, Baudelair accostò la figura del poeta all'uccello albatro. Questo è un uccello goffo sulla terra ferma, ma elegante e maestoso quando s'innalza.
Nella poesia si vede l'uccello deriso da marinai, per poi in seguito sollevarsi in volo e mostrarsi in tutta la sua magnificenza.
Il poeta non può essere capito dalla 'plebe', ma solamente da chi sta al suo livello, esattamente come l'albatro che per essere apprezzato si deve innalzare in volo. In fondo quell'uccello se non volasse sarebbe sprecato, come il poeta se non scrivesse.
Però io non sono un albatro, forse neanche un poeta ma quello è un'altra cosa, ma una papera.

Non ridere, ha una logica. Premessa: la papera è il Germano Reale, ma per un evento avvenuto tempo fa la chiamo adesso papera.
Una papera sul suolo è goffa, ma diventa così agile nel cielo e nell'acqua. Ma non è semplicemente questo. La papera è semplice e piccolina, delle dimensioni di un pollo, si sminuisce se messa a confronto con un cigno. Questa però se ne frega, sta nel suo laghetto, sorvegliandolo ed ignorando gli altri.
Esattamente come me, che sono d'animo semplice e che non mi vado vantando, non sono sfarzosa come un cigno ma semplice come una papera.
Ero una papera ferma sul terriccio, non un canarino in gabbia, perchè nessuno mi impediva di mostrare e mie capacità.
Quando vedo un Germano reale sono felice, è la mia proiezione, mi vedo attraverso un animale.
Le proiezioni non so perchè ti rendono felice, è quello che succede quando mi specchio negli occhi del mio ragazzo. Vedo me, una me stessa migliore. Quando sento le mie mani che stringono le sue, quando lo abbraccio accarezzandolo come se fosse un cucciolo, e quando ciò accade alla rovescia … questo mi fa sentire la pace, mi da la prova che due anime possono toccarsi al punto di capirsi. Capirsi in fondo, con il solo sguardo, sentendo solamente il tono della voce, notando atteggiamenti.
Ed è bello capirsi in un mondo così solitario, ti fa sentire una piccola nota nel vento, ti fa vedere del colore tra la neve. Aver qualcuno che ti stringa e ti aiuti, ti tiri fuori dagli enormi casini della tua vita, avere quindi la piena fiducia in qualcuno, conoscendolo solamente da mezzo anno. Incredibile come una persona ti possa entrare così facilmente nel cuore, ed andarsene così difficilmente, solitamente è il contrario. Vai a trovare qualcuno che sappia tutto di te e tu su di lui, è come cercare una perla nella riva di una spiaggia affollata.
Le proiezioni ci fanno stare bene perchè ci fanno capire chi siamo, e ciò è molto importante. Sapere chi si è, da chi veniamo, informazioni che infondono a noi fiducia.
È rassicurante vedere nel tuo carattere tuo nonno, un pezzo di lui vivrà con te nonostante sia morto.
Ciò che conta veramente è quindi il riflesso di ognuno di noi, che ci permette di vederci per come siamo, attraverso gli altri.

 
   
 
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