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Autore: Matteuzzo    03/04/2019    0 recensioni
La storia del sangue di drago e le sue vicende le conosciamo tutti, ma cosa sappiamo di coloro che gli sono accanto? Questo è un autobiografia della bellissima huscarlo( guardia del corpo) che dedicherà anima e corpo a proteggere la vita del Dovakhin.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jordis la Spadaccina
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiamo Jordis, sono una ragazza di razza nord e sono nata nell'anno 182 della quarta era in un cottage vicino al mare freddo a nord ovest di Skyrim. Adoravo recarmi tutti i giorni al faro e ammirare il panorama: Solitude. Non so il perche ma quel panorama aveva qualcosa di magico; perdevo ore ed ore ad ammirare seduta la città costruita sopra un arco naturale scolpito nella roccia e….. Sognavo…. Un giorno voglio abitare li. Era tutto il mondo che conoscevo e le mie ambizioni non cercavano altro per essere felice.

 Era tutto il mondo che conoscevo e le mie ambizioni non cercavano altro per essere felice       

Il mio sogno ora è realizzato, anche se non nei migliori dei modi.

Tutto ebbe inizio 10 “secondo seme” fa,il 191 4E, era un middas e come al solito andavo a giocare e raccogliere le campanule e i biancospini che crescevano tra le rocce vicino al mare quando decisi di tornare nel mio luogo dei sogni ma non prima di andare a casa dalla mia mamma che preparava meravigliosi stufati di Salmone fresco, zuppe di legumi insaporiti con le piante che tutti i giorni andavo a raccogliere e panini dolci i quali il mio papà ne era ghiotto. <Jordis, sei tornata” disse la mia mamma con una voce colma di tenerezza “ si mamma eccoti i fiori per la zuppa, un giorno mi insegni a prepararla cosi la posso fare al mio marito quando mi sposerò? “ dissi io ma una voce più acuta mi rispose” quando ti sposerài tu Jordis, dovrà essere con un guerriero fortissimo! Un guerriero che avrà l forza di sconfiggere i Thalmor che stanno devastando tutto il nord…..maledetti!!!! “. Mio padre era un uomo forte ma non era predisposto alla battaglia, era un gran pescatore e con la sua barchetta di legno riusciva a pescare salmoni sia per noi che da vendere al porto della città, salmone che poi veniva portato nelle locande del feudo di Solitude.

 Mio padre era un uomo forte ma non era predisposto alla battaglia, era un gran pescatore e con la sua barchetta di legno riusciva a pescare salmoni sia per noi che da vendere al porto della città, salmone che poi veniva portato nelle locande del ...       


Solitude è il più importante dei nove feudi di Skyrim proprio grazie al suo porto e i trasporti che permettevano di portare merci in tutta Tamriel.

In quel giorno un messaggero da Solitude portò un biglietto al mio papà dove commissionava un carico di pesce da portare alla Compagnia dell’Impero OOrientale.

Mio padre era eccitatissimo all' idea:”con questa somma di denaro potremmo comprarci una casa in città e aprirci un banco nella piazza dei mercanti       


Mio padre era eccitatissimo all' idea:”con questa somma di denaro potremmo comprarci una casa in città e aprirci un banco nella piazza dei mercanti. Continueremo a tenere il cottage e andrò a pescare tutte le notti, porterò il pesce nel banco e tu mia cara Ysma lo venderai “ mia mamma aveva gli occhi lucidi dall' emozione e con le mani appoggiate alla bocca disse:” è come un sogno che si avvera; Dio ha ascoltato le nostre richieste e le ha esaudite” poi si rivolse a me con le lacrime agli occhi e la voce tremolante:” hai visto Jordis? Il tuo sogno sta per realizzarsi e finalmente potrai vivere in città e giocare con tanti bambini della tua età. “

Ora il mio sogno è realizzato e cosa non darei per tornare un ultima volta al faro e ammirare il panorama.

 

La sera stessa mio padre preparò la sua barca al piccolo molo fatto di legno costruito direttamente da lui tra due rocce che davano direttamente sul mare. Io e la mamma lo accompagnammo e lui ci disse:” devo trovare pesce in quantità prima possibile, entro tre giorni devo già portare il carico alla Compagnia dell’Impero Orientale e poi….. Amori miei…. Avremo un’altra vita. Un'altra possibilità per essere felici “  mia madre rispose_”io sarò felice fino a quando sarò con te, non importa dove, se in città o nel cottage per me l,importante e che siamo noi. Quindi ti prego: non esagerare con la pesca, non vuoi nemmeno del cibo? Dell'acqua da portati dietro?”_”ti  ringrazio mia amata Ysma ma prima riesco a pescare il quantitativo necessario, prima saremo la” indicando con un dito la città scolpita sopra un arcata di roccia. Io prontamente, senza rendermi conto di quello che avrebbe dovuto svolgere i mio papà, dissi_” papà voglio venire con te cosi se ti do una mano potremmo pescare anche pesce  da vendere nel banco che acquisteremo._”Jordis, amore mio, non puoi salire insieme a me sulla barca”_mi disse lui, poi continuò_”però Ho bisogno di un favore”_”certamente papà, cosa vuoi che faccia?”_lui mi sorrise e mi diede una carezza che sfiorò tutta la mia guanciotta laterale destra e disse_” voglio che questi due giorni aiuti la mamma a preparare il cibo cucinato e a trovare i fiori aromatici per le zuppe e al terzo giorno voglio che t vada sulla cima del faro e vedere se sto arrivando con i miei salmoni.”_poi si avvicino a me abbassandosi cosi da incrociare gli sguardi e mi disse_” sarà un impresa un po ardua:mi dovrò allontanare parecchio dalle nostre ultime scampagnate nel mar dei fantasmi”_ “ no ti prego papà “_ dissi io con la faccia terrorizzata_” il mar dei fantasmi è pericoloso, ho sentito delle persone vicino al faro dire che tanti dei loro uomini si sono addentrati nelle acque di Downstar e sono stati attaccati da dei succhia sangue come gli hanno chiamati loro”_ mi misi a piangere come una bimba. Mia madre si avvicinò verso di me con lo sguardo cupo verso mio padre, forse non era d'accordo  che mi avesse detto la verità ma mio padre Jaro figlio di Okolov, era fatto cosi. Diceva spesso_”i sogni li lascio a quelli che dormono perché sia quelli brutti che quelli belli hanno una cosa in comune: finiscono.... e quando finiscono si torna a ciò che è la realtà.“_

Mia madre, una fortissima e tenerissima donna nord dai capelli dorati che profumavano di belladonna( un fiore) si limitava a rincuorarmi dicendo_” non preoccuparti piccola mia, il tuo papà sa che deve fare”_ poi volgendo verso di lui lo sguardo se...       

Mia madre, una fortissima e tenerissima donna nord dai capelli dorati che profumavano di belladonna( un fiore) si limitava a rincuorarmi dicendo_” non preoccuparti piccola mia, il tuo papà sa che deve fare”_ poi volgendo verso di lui lo sguardo serio continuò_” sa che viene prima di tutto la sua salute….per te che sei sua figlia…..per me che ama…. Sarebbe inutile raggiungere uno scopo se poi ci si rimette la vita, no?”_poi si avvicinò a mio padre è lo sguardo era tornato tenero con qualche tratto triste_” a me non interessa la città, non interessa la bella vita, la faccio già insieme a voi perche si….. L' unico mio desidero, oltre che il bene di nostra figlia, è che tu, amore mio, torni sempre da me sennò non vivrei più. Quindi promettimi che tornerai da noi anche stavolta!? “_ lui rispose prontamente senza nemmeno pensarci_” Ysma voi siete l' unica ragione di vita che ho, tutto quello che faccio è per voi! Avrei il coraggio di morire per voi, ma avrei anche la forza di sopravvivere per vedervi felici._”  dopodiché si scambiarono un lungo abbraccio seguito da un bacio che non finiva più…….. Che imbarazzo però, alcune cose, gestualità, erano ancora ame ignoti.

Cosi salutammo il mio papà che si allontanava sempre di più dalla scogliera verso una cupa e fredda foschia verso est, verso il Pale, il feudo chiamato più pericoloso di Skyrim e tra tremolio da preoccupazione e qualche colpo di tosse causato dall' ansia, mia madre mi accompagnò a casa, mi mise dentro il letto e accrezzandomi i miei folti capelli dorati mi chiese_”che cosa ti piacerebbe fare una volta in città? C'è una bellissima accademia di bardi e so che al palazzo solo jarl insegnano a leggere e a scrivere, potresti anche diventare una studiosa degli antichi testi e, una volta grande, trasferirti all' accademia di Winterold”_ io risposi prontamente_” mamma, io voglio diventare il guerriero che sconfiggerà i Thalmor che papa odia tanto, non voglio aspettare che sia un uomo a farlo per me”_ la mia mamma scoppiò in una risata pazzesca, di gusto, e mi disse_” hai proprio il carattere tenace e orgoglioso di tuo padre e non ti lascerai mai mettere i piedi in testa da nessuno.

Mai nessuno mi ha mai messo i piedi in testa……       

Mai nessuno mi ha mai messo i piedi in testa…….. Finchè le circostanze non lo hanno chiesto.

 

I due giorni non erano molto lunghi; io e la mamma ci eravamo limitate a guardare le montagne attorno, ad andare in cerca di piante e qualche coniglio giusto per non nutrirsi sempre di pesce.
_" quando saremo a Solitude, la prima cosa che farò sarà coltivare un pezzetto di terreno dove piantare cavoli, porri, patate...."_ disse la mamma. Benché vivessimo fuori città non avevamo spazio a sufficienza per gestire e coltivare un terreno fertile, un po perche attorno eravamo circondati da rocce, un po per via degli animali e creature che la notte andavano in cerca di cibo al costo di fare dei danni come troll, orsi, volpi, lupi e tigri dai denti a sciabola.

 Benché vivessimo fuori città non avevamo spazio a sufficienza per gestire e coltivare un terreno fertile, un po perche attorno eravamo circondati da rocce, un po per via degli animali e creature che la notte andavano in cerca di cibo al costo di ...

Arrivò il terzo giorno e come promesso mi recai al faro per attendere l' arrivo del mio papà. Salii sulla cima del faro già di prima mattina e aspetti ore ed ore, verso mezzodì la mamma venne a farmi visita portando del pane, formaggio, mele e da bere del latte. Tutte cose che il mio papà acquistava al porto quando vendeva il salmone. Si fece l' imbrunire quando la mamma guardando l'orizzonte fece un balzo e urlò_"Jordis, è tornato papà!"_ scendemmo di corsa le scale del faro e ci avvicinammo al molo per ricevere il cappio della corda della barca per tirarla verso riva, ma più la barca si avvicinava al molo più notavamo che qualcosa non andava. Le ceste che dovevano contenere il salmone erano vuote e il papà era sdraiato dentro la barca privo di sensi e sanguinante nella testa. La mamma sgranò gli occhi talmente tanto che sembrava le stessero uscire dalle orbite_" Jaro! Oh mio Dio! Vieni Jordis, aiutami a prendere papà e portarlo a casa"_ aveva il viso pieno di lacrime. Io feci come posso per aiutare la mamma e quando tornammo a casa la mamma lo spogliò e vide dei tagli sulla schiena e sul torace cosi si mise a preparare degli impacchi con erbe e oli essenziali.

 Io feci come posso per aiutare la mamma e quando tornammo a casa la mamma lo spogliò e vide dei tagli sulla schiena e sul torace cosi si mise a preparare degli impacchi con erbe e oli essenziali

Passarono i giorni, mio padre non si svegliava; le ferite man mano guarivano, anche troppo velocemente per i miei gusti ma lui non si svegliava. Stava disteso nel letto che divideva insieme alla mamma da giorni ormai cosi la mamma decise di andare in città per cercare un mago guaritore al palazzo dello Jarl. _" se è necessario servirò lo Jarl o qualche suddetto per mesi per farlo guarire. Tu Jordis, stai qua con lui, ogni due ore fai degli impacchi con acqua fredda e stracci, e mettiglieli sulla fronte da tenere a bada la temperatura elevata. "__" certo mamma, speriamo che ci sia un bravo guaritore"_ risposi io, e lei_" sei proprio una cara bambina, molto consenziente e di buon cuore, spero che tu, un giorno, sia felice lontano da questa vita, questo paese._". Volevo dirle che io ero già felice perche loro erano con me, che tutto quello che avevo mi bastava: la mia mamma, il mio papà, il faro, la barca....d'altronde, come diceva mio padre, i sogni prima o poi finiscono e ci si risveglia nella realtà ma qualcosa nel suo sguardo preoccupato e nel suo modo di esprimere mi fece zittire.

Così partì per andare in città, se tutto andava bene sarebbe tornata l' indomani con un guaritore; io non dovevo fare altro che badare alla temperatura di mio papà e stargli accanto nel caso si svegliasse. Passarono le ore e si fece l' imbrunire, io mi limitavo a tenere il fuoco del calderone acceso e sorvegliare il mio papà quando sentii come bussare alla porta. Per un po di tempo rimasi ferma poi continuano a sentire il rumore pensai fosse già la mamma che era tornata cosi andai a vedere ma quando aprii la porta non vidi nessuno dietro. Cosi uscii mi girai attorno per vedere ma non c' era nessuno, allora decisi di fare il giro della casa e quando arrivai dietro vidi soltanto un ombra di una persona che sembrava accovacciata dietro il muro. Mi spaventati talmente tanto da mollare un urlo ma quell' ombra mi interruppe mettendomi una mano in bocca poi recito qualcosa a bassa voce e mi addormentai. Dopo un po riuscii a prendere conoscenza, faceva freddissimo e la mia vista era come quando andavo in barca con mio papà e c'era il mare mosso. Cercai di tornare in casa pian piano, era ormai molto buio e riuscivo a sentire gli ululati dei lupi delle nevi e i ruggiti dei troll, mi dovevo sbrigare sennò sarei diventata loro cibo. Dopo qualche minuto riuscii ad entrare in casa, era tutto buio, il calderone era spento e le candele anche. C'era un odore tremendo, tanto da farmi venire la nausea; ero terrorizzata, cosa sarà successo? Quell' ombra aveva devastato la nostra casa e sicuramente aveva fatto del male al mio papà. Poi ad un tratto qualcuno accese una candela; non capii da subito chi era perché era girato di spalle ma quando si avvicinò al calderone e lo accese riconobbe subito chi era e dallo stupore mischiato ad eccitazione gridai_"papà!!!!_" lui si girò e mi guardò in silenzio tanto da farmi notare che era nuovamente sporco di sangue su tutto il viso fino ad arrivare alla cinta. I suoi occhi, grigi come la cenere, non c' erano più.

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_"papà, stai bene?"_ dissi io con aria sbalordita, ma lui era immobile, davanti a me e non diceva nulla, solo un respiro affannoso. Cercai di dare un occhiata attorno a me veloce per cercare di rivolgere subito lo sguardo su papà ma qualcosa mi fece distogliere lo sguardo su lui più a lungo: era un uomo gatto, disteso sul pavimento avvolto da una pozza di sangue. Aveva una specie di armatura color porpora con i bordi neri e tra le mani teneva un pugnale di ferro, l' armatura era per gran parte strappata, come da morsi e mi venne naturale sospirare e dire_" che cosa è successo papà? Chi è quest'uomo?_"

Chi era quell' uomo? E soprattutto: chi era in quel momento mio padre?

Mio papà non parlava più, stava immobile a fissarmi con quei occhi lucidi senza pupilla; mi faceva tanta paura_" papà cos' hai? La mamma è andata in città a cercare un guaritore per te, domani sarà di ritorno e così potremmo tornare alla nostra vita piena di speranze"_... Ancora nessuna parola, solo uno sguardo fisso verso di me, inquietante, come se fosse un corpo vuoto.... Fece qualche passo veloce verso di me tanto da farmi sobbalzare impaurita, poi si fermò e fece due passi indietro_" papà? Mi stai facendo paura"_ dissi io con sguardo triste. Ed è a quel punto che papà aprì bocca, ma dalla sua bocca usci sangue e parlò con una voce senza tono ma come se fosse solo un sussurro ad alta voce_"Jordis!!"_ il suo sguardo cambiò da inerme a triste, tanto triste_" scappa!! Vai lontano da qui! "_ io sgranai gli occhi e cercai di avvicinarsi a lui ma lui mi fermo mettendo le mani davanti a me_" non avvicinarti!! Io tra non molto non sarò più tuo padre"__" ma cosa dici papà??? Tu sarai sempre il mio papà, ti voglio tanto bene e anche la mamma!!"_ dissi io con voce tremolante. A quel punto gli occhi di mio padre si misero a lacrimare; non avevo mai visto il mio papà piangere, neanche quando la mamma era stata morsa da uno skeever di campagna e si era ammalata gravemente, diceva:_" le lacrime non hanno il potere di far guarire la mamma, se lo avessero piangerei giorno e notte!!.
Ecco perché il vederlo in lacrime mi turbò moltissimo, nella mia mente si formò silenzio, solo la voce soffocata di mio papà _" avevi ragione tu Jordis, non sarei dovuto mai andare in quelle acque misteriose, quello che hanno raccontato è tutto vero!!"_ si girò di spalle, si avvicinò velocemente ad una sedia, le ruppe una gamba, prese il pezzo di legno e con due mani lo tenne stretto al petto in modo perpendicolare poi corse velocemente contro il muro fino a sbatterci contro con tutta la forza che poteva metterci cosicché il pezzo di legno si conficcò trapassandolo fino alla schiena....e cadde a terra....poi si girò e mi disse l' ultima cosa_"va dalla mamma"_ poi emanò un sospiro lungo e si fece silenzio...cercavo disperatamente di svegliarlo con le lacrime agli occhi ma aveva ragione lui: le lacrime non hanno il potere di farlo svegliare.

Conoscevo la strada per Solitude, era a circa due ore di cammino dalla nostra casa ma era buio e non potevo uscire per via delle creature della notte       

Conoscevo la strada per Solitude, era a circa due ore di cammino dalla nostra casa ma era buio e non potevo uscire per via delle creature della notte. Mi feci forza lo stesso, presi il pugnale dell' uomo gatto e uscii verso la strada, quel che doveva succedere succedeva, ormai la mia vita era cambiata del tutto. Da una possibilità di vita migliore a una tragedia.
Camminavo per la strada, l' ambiente era gelido e silenzioso, nessun rumore, solo i miei passi sul terriccio che ricopriva il sentiero quando ad un certo punto mi fermati a pensare..... Troppo silenzio....troppo. Mi sentii sollevare da un uomo, era alto ma non forte come il mio papà e anche li sentii sottovoce dire qualcosa e mi addormentai. Mi risvegliai in una stanza da letto, era enorme: le pareti erano ricoperte da quadri e disegni ad ogni angolo c'era un candelabro che portava tre candele e a terra delle pelli d'orso sia bianco che bruno, di fronte a me c'era un camino e sopra due spade incrociate appese. Saltai giù dal letto e mi diressi alla finestra, rimasi a bocca aperta dallo stupore. Ero in alto....molto in alto, potevo vedere tutta la vallata dell'Haanfingar da quassù quando sentii aprire la porta della stanza. Un bambino, con una bella veste_"ciao!! Ti sei svegliata! Io sono Toriygg!"_ non volevo rispondere ma la mamma mi ha insegnato che se volevo vivere in città dovevo essere cordiale ed educata_"ciao, io sono Jordis. Dove siamo?"__" sei a casa di mio papà Istold, ti hanno trovata gli imperiali all'ambasciata Thalmor ma ora sei qua, al sicuro."_sgranai gli occhi: come è possibile dai Thalmor? Io ricordo che ero per strada per andare a Solitude_"ambasciata Thalmor? Ma come è possibile? Io ero nella strada per Solitude per cercare mia mamma. "_ il bambino rise_" Solitude? Beh allora sei arrivata! Dove si trova la tua mamma?_" _" è andata a palazzo dello Jarl per cercare un guaritore per mio papà, poi....."_ mi misi a piangere intensamente, il bambino si avvicinò mi porse la mano e disse_" vieni con me, andiamo a chiedere al mio papà, lui è lo Jarl e qua siamo nel suo palazzo_" accettai con molto stupore e un po ero rincuorata: ero a Solitude, ero al palazzo dello Jarl, potevo trovare la mia mamma!!! Arrivammo nella sala del tono e vedevo persone di qualsiasi razza e stato sociale: elfi alti come maghi con vesti lunghe, guerrieri con armature pesanti di acciaio e ferro, nord nobili con le proprie guardie del corpo. Un uomo, non tanto alto con armatura e un mantello rosso parlava allo Jarl:_" Jarl Istold, i Thalmor continuano a cercare e giustiziare persone in tutta Skyrim,  anche se abbiamo vinto la grande guerra grazie al vostro aiuto, continuano con la loro crociata!! Vi prego, firmate gli accordi con la legione imperiale, combattiamo insieme....di nuovo e mettiamo fine al loro massacro!"_ lo Jarl era un uomo molto rispettoso delle tradizioni nord e rispose_" capitano Tullius, non posso farlo, per la mia gente, i nord. Siamo una razza testarda e i cittadini vedrebbero la nostra unione come una sottomissione del nostro popolo alla legione"_ quell'uomo si girò di spalle e disse_" spero con tutto il cuore che ci ripensate_"  e se ne andò.
Lo Jarl ci vide e ci fece venire avanti al suo cospetto, mi guardò e disse_" sei sveglia_" e mi sorrise. I miei genitori mi hanno sempre detto che al cospetto dello Jarl avrei dovuto inchinarmi cosi mi buttai a terra con le braccia rivolte verso lui al ché lui mi disse_" in piedi ragazzina, come mai i Thalmor ti hanno rapita?_" rapita??? I Thalmor???__" io non ricordo niente signor Jarl, solo che stavo venendo in città per cercare la mia mamma, è venuta qui al suo cospetto per cercare un guaritore per il mio papà, si chiama Ysma._" lui prontamente rispose_" certo, ricordo! Era venuta tre giorni fa a chiedere del guaritore; le ho detto che il guaritore non poteva venire ma poteva portare il marito qua. I Thalmor avrebbero rapito il mago se stava in giro_" tre giorni fa?_" io ricordo che era ieri che è venuta, tre giorni fa mio papà è andato in barca a pescare ed è da li che sono iniziati i problemi..."_  lui mi disse_" ragazzina, è tre giorni che sei qua a palazzo, non t ne sei resa conto perché hai dormito pesantemente_" mentre parlava i mio sguardo diventava sempre più scioccato e allo stesso tempo triste e lui continuò dicendo:_" uno stregone Thalmor ti ha fatto un incantesimo del sonno potentissimo, soltanto grazie a Evelyn , una maestra delle arti arcane, se oggi sei sveglia._" mentre mi diceva della maga me la indicò e vidi una donna molto alta, un elfo alto o come chiamano qua"altmer" era vestita con una tunica lunga di colore blu e mentre la guardavo lei mi sorrise e venne vicino a me. Forse le facevo pena? Forse le piacevano i bambini? O forse semplicemente era fiera di avermi risvegliata.

 Forse le facevo pena? Forse le piacevano i bambini? O forse semplicemente era fiera di avermi risvegliata     

 

_" Jordis, non ci speravo più!! L' incantesimo che ti hanno fatto è davvero potente; abbiamo avuto bisogno di un campione, un avventuriero, che ci procurasse un artefatto antico. Un anello spezzamagie che annullasse la maledizione._"  l' elfo femmina aveva l' aria giovanile, anche se non conoscevo l' età dato che loro avevano una vita più longeva delle altre razze. Era bellissima e mi parlava come avrebbe parlato alla sua sorellina. Intervenne lo jarl_" grazie al valoroso guerriero che ha rischiato la vita in un'antica rovina nord per recuperare lo spezzamagie."_ si avvicinò un uomo, o una donna, non si riconosceva perche aveva il volto coperto da una maschera e indosso un'armatura nera con una spada e uno scudo.

La dolce Evelyn iniziò a farmi delle domande:_       

La dolce Evelyn iniziò a farmi delle domande:_" perche i Thalmor ti hanno rapita?_" io risposi di nuovo che non o sapevo e le raccontati tutto quello che ricordavo, anche quello che era successo col mio papà._" la tua mamma è venuta qua tre giorni fa chiedendo un guaritore per il tuo papà, era molto preoccupata e aveva detto che avrebbe ripagato con dei servigi per il palazzo; ma lo jarl non ha potuto lasciarmi andare a casa tua perché potrei essere rapita dagli stessi Thalmor. Probabilmente tuo papà ha contratto la necrofolia porfiria, la malattia dei " vampiri" ed è molto difficile da curare."_ a me vennero le lacrime agli occhi e risposi:_" il mio papà è morto! Si è conficcato una gamba della sedia nel petto"_ poi piansi amaramente e dissi:_" mi ha detto che gli dispiaceva per quello che era successo e di venire qua in cerca della mamma.", ad Evelyn scese una lacrima, si accovacciò, mi prese le mani e disse:_"  povera piccola, ora sei al sicuro qua e nessuno ti fara del male. Immagino che la tua mamma, ora, ti sta cercando disperatamente, chissà come sarà triste. Tuo papà è morto e tu sei sparita."_ subito dopo lo Jarl prese parola e chiamo a se Evelyn e il campione_" prendete due cavalli dalla scuderia fuori città e accompagnate l bambina a cercare la madre, poi portate entrambi qua a palazzo e troveremo un modo per farle sopravvivere...."_ il campione si avvicinò a me, aveva tutta l' aria di essere un eroe, un eroe cantato dai bardi e protagonista di un racconto di avventura. Era molto rispettato, tutti bisbiglia vano sue prodezze tra di loro e quando passava accanto alle persone, facevano un piccolo inchino con la testa in segno di rispetto e gratitudine. Aveva un armatura luccicante, sarà stata pesante come un cavallo eppure si muoveva con naturalezza, come se avesse indosso solo una tunica. Capii che era un uomo quando con la sua voce maschile e modificata dalla maschera mi chiese:_" piccola, dove si trova la tua casa?"_ io prontamente risposi_" abbiamo un piccolo cottage vicino al faro_" non smettevo di fissarlo mentre camminavamo per le vie della città che avrei voluto sempre visitare, ed ora che ero li invece di guardarmi attorno stupita, guardavo in continuazione il guerriero nero. Arrivati alla piazza dei mercanti uno di loro gli si avvicinò e lo ringraziò per aver salvato la moglie, poi un' altro gli regalò delle patate come segno di riconoscimento così Evelyn gli disse:_" sei voluto bene d tutti qua a Solitude, la gente ti ammira, sei un eroe!"_ lui rispose:_" si dice che per diventare un eroe bisogna morire combattendo per dei valori, beh se è cosi spero di non diventarlo mai.... Hahahahah!!!_" anche Evelyn scoppiò a ridere e poi gli disse:_" e tu saresti un nord? I fieri nord aspirano solo a morire combattendo!!_" lui prontamente_" al diavolo le leggi nord! Io aspiro a sopravvive re, sono ancora giovane e ho molto da scoprire e visitare. Prima o poi verrò anche a Morrowind."_ lei fece un bel sorriso e gli disse:_" quando vorrai basta che tu lo dica; ti accompagnerò e una volta la ti ospiterò nella casa dei miei genitori"_ secondo me Evelyn era un po attratta dal campione, nel senso che voleva stargli vicino come facevano mamma e papà. Io ero semplicemente affascinata da lui, non smettevo di guardarlo alchè lui si avvicinò e mi disse:_" piccola perche mi guardi così? Ti faccio paura?"_ ...... Paura???? No! Anzi tu mi dai sicurezza! Sono convinta che vicino a te non mi accadrà niente! Saresti in grado di sconfiggere i Thalmor, saresti il marito perfetto secondo mio padre. Vorrei essere come te.... Come posso diventare come te??? Queste parole uscirono  solo nella mia mente mentre la mia bocca rimaneva ferma. Cosi Evelyn intervenne sorridendo:_" se ti avvicini cosi a lei, le farai paura di certo!! Guardala: ha gli occhi e bocca spalancati dal terrore!! "_ poi si avvicinò a me, mi strinse a lei e mi disse guardando lui con occhi dolci:_" non ti preoccupare piccola biondina, ti proteggerò io dall'uomo nero!!_" che imbarazzo, di nuovo, erano usciti per cercare la mia mamma o era un uscita romantica?

Arrivammo al portone per uscire dalla città le guardie salutarono il campione ed Evelyn, uscimmo e passate le mura c'era una torre di guardia e subito dopo, in una piazzola, la scuderia. Evelyn entrò a parlare con lo scudi ere e quando uscì indicò al campione i cavalli da prendere così, una volta saliti sui cavalli, prendemmo la strada per andare verso il faro. Lui era su un cavallo pezzato, io ed Evelyn su un cavallo marroncino. Arrivati a metà strada, passando per il porto e sotto l' enorme arcata che sorreggieva la città, sentimmo delle urla; prontamente il campione fece segno di fermarsi. C'erano dei combattimenti: persone vestite come l'uomo chiamato Tullius e elfi con armature combattevano a suon di spade e altri elfi che lanciavano palle di fuoco o bufere di ghiaccio da bastoni. Il campione si avvicinò col cavallo a noi e disse:_" siamo nel bel mezzo di un conflitto tra i Thalmor e la legione imperiale"_ lei rispose_" maledetti Thalmor, anche se hanno perso la guerra continuano ad attaccare, non si può continuare a vivere così!"_ lui continuò_" dobbiamo fare il giro largo delle montagne e passare da dietro ci metteremo qualche ora più ma non rischiamo un combattimento. "_ così tornammo indietro e seguendo le scorciatoie attraverso le rocce fecimo il giro della montagna dietro a Solitude e arrivammo al faro.

        

Lo scenario era d brividi, la mia casa.....semidistrutta. Ero terrorizzata, le lacrime non finivano più!!! Scesa dal cavallo cercai di precipitarmi dentro la casa ma una mano forte mi teneva. Lui, mi teneva per non farmi andare poi mi spostò verso Evelyn che mi afferrò e mi teneva stretta in un abbraccio. Lui entrò dopo qualche minuto uscì e fece cenno che potevamo entrare. Mi misi a correre, entrai...... Sicuramente avevo la faccia distrutta perche lo ero.... Un mucchio di rottami buttati li:legname dei mobili, pietra delle pareti e pezzi di fieno bruciato. Nemmeno più il corpo di mio papà era più disteso lì, solo rovine. Evelyn disse:_" sicuramente la battaglia si ê svolta anche qua, è stata furiosa! Hanno distrutto tutto e ci sono segni di palle di fuoco nelle pareti."_  il campione rispose_" stiamo nei dintorni, cerchiamo la madre e nel frattempo aspettiamo se dovesse fare ritorno....se non era qua, è perche sara andata a cercare la bambina."_. Uscimmo dalla casa e tutto attorno era bruciato come se fosse Passato un incendio, gira mm o attorno per qualche metro per cercare qualcosa fino a che non trovammo una croce piantata nel terreno e sulla croce una targhetta di legno con scritto:Jaro.
Era il sepolcro del mio papà io mi avvicinati sempre con aria triste e lo dissi ad Evelyn, poi venne Il campione che disse:_" sicuramente l' ha seppellito tua mamma.....e non ha ancora smesso di cercarti sennò ci sarebbe anche la tua croce. Stiamo qua fin dopo il tramonto, sicuramente vorrà fare ritorno a fine giornata per ricominciare l'indomani....o almeno spero."_

Così aspettammo fino all' imbrunire, iniziò a calare una nebbia fredda causata dal mare, ma della mamma ancora niente

Così aspettammo fino all' imbrunire, iniziò a calare una nebbia fredda causata dal mare, ma della mamma ancora niente._" dobbiamo tornare a palazzo, è quasi completamente buio e quando è buio è molto pericoloso stare qua fuori"_ disse il campione, io lo pregai di aspettare ancora un po ma solo Evelyn lo convinse. Dopo qualche minuti sentimmo rumori di passi io dissi a voce alta:_" è tornata la mamma!"_ e mi voltai di scatto ma invece della mamma una freccia mi sfiorò la guancia andandosi a conficcare  nel fianco di Evelyn che cadde a terra sanguinante.... Il campione sguainò la spada poi corse verso di me con lo scudo in avanti e si mise fianco a me con lo scudo a proteggere tutti e due, dietro di noi Evelyn distesa e dolorante. Voltò lo sguardo verso di me, mentre le frecce continuavano ad infrangersi nello scudo facendo lo stesso rumore delle pietre lanciate contro il metallo, e mi disse:_" io ti farò da scudo ma ho bisogno che tu porta Evelyn dentro casa, al sicuro. Puoi farlo?"_ Evelyn prontamente rispose_" no! Ce la faccio! "_ provò ad alzarsi ma cadde subito a terra con una smorfia di dolore. Io guardai il campione e gli dissi:_" si! Ce la faccio! La porterò dentro casa!"__" brava bambina! Io vi accompagno  con lo scudo alzato fino all,' entrata, poi mi occuperò dell'arciere! Voi chiudetevi in casa e per favore non uscire per nessuna ragione e soprattutto impedisci ad Evelyn di venire qua a combattere!_" disse lui e facendo segno ci spostammo verso la porta di casa, io che trascinavo come meglio potevo Evelyn da sotto le braccia, lui accovacciato e con lo scudo alzato per cercare di proteggerci dalle Frecce che sembravano non finire mai. Dove non riusciva a proteggere lo scudo lo faceva il corpo del campione, qualche freccia sbatteva contro l' armatura, altre riuscivano a passare per le insenature tanto da far sanguinare il campione. Ero tremendamente dispiaciuta! Era colpa mia! Se avessi dato ascolto al campione tutto questo non sarebbe successo!! Arrivammo alla porta, entrammo io ed Evelyn, poi chiusi la porta e ci misi davanti ciò che era rimasto del nostro tavolo. Mi avvicinai ad Evelyn che stava distesa e respirava affannosamente, mi inginocchiai vicino a lei e e dissi in lacrime:_" mi dispiace tantissimo! È tutta colpa mia! Avremmo dovuto tornare indietro quando l'ha detto il campione ma io ho voluto rimanere e adesso voi siete feriti!"_ lei rispose molto affannosamente_" bambina, non dirlo nemmeno per scherzo! Noi siamo rimasti perche abbiamo voluto noi aspettare ancora un po e abbiamo messo in pericolo la tua vita!"_ e si addormentò. Nel mentre sentivo il campione combattere con la spada, sentivo anche rumore di palle di fuoco ed esplosioni. Sicuramente l'arciere non era solo, era accompagnato da altri che come lui tentavano di farci del male. Nella mia mente venivano fuori pensieri di ogni genere: com' era possibile che persone altolocate come Evelyn e il campione rischiassero la vita per una bambina insignificante come me? Dov' era la mamma?
Dopo un po di tempo si fece silenzio e i rumori della battaglia cessarono. Sentii rumore vicino alla porta e qualcuno iniziò a tentare di aprirla con dei strattoni, poi una voce soffocata e affannosa:_"bambina, sono io! State tutte bene?"_ corsi a togliere il pezzo di tavolo davanti la porta cosi poteva aprire. Era pieno di sangue che colava dalle insenature dell'armatura e subito puntò lo sguardo verso Evelyn e corse verso di lei, tentò di svegliarla ma inutilmente. La prese in braccio e disse:_" dobbiamo portarla di corsa a palazzo e farle indossare lo spezzmagie, e sperare che guarisca come sei guarita tu. "_ ci avvicinammo ai cavalli e mise Evelyn nella schiena del suo, si girò verso di me e disse:_ sei capace a cavalcare?"_ io non dissi nulla ma feci segno di no con la testa_" beh...è il momento di imparare! Io ti aiuterò a salirci sopra ma a cavalcarlo devi essere solo tu! Devi far capire al cavallo che sei tu a portare lui e non lui a portare te, sennò sarà difficile che ti ascolta!!"__" ma io non ho mai cavalcato prima d'ora!"__"non importa! Ora non c'è tempo per le lezioni di equitazione quindi dovrai trovare un sistema tu! Un consiglio? Tratta lo con rispetto e lui ti obbedirà! Mi prese in braccio e mi mise sopra il cavallo, il tono della sua voce era severo, come se fosse adirato con me e ne aveva tutte le ragioni! Tutto è successo per colpa mia
_"non c'è tempo per prendere la strada più lunga, quindi tagliamo dritto per Solitude nella strada corta. In un paio d' ore dovremmo essere a palazzo! Sei pronta?"_ io annuì e mi strinsi forte al cavallo abbracciando il suo collo. Mi venne da avvicinarmi al suo orecchio e dirgli:_"  aiutami tu! Portami al sicuro."_ così patrimmo a tutta velocità e miracolosamente riuscii a stare dietro al campione col suo cavallo ed Evelyn svenuta fino ad arrivare alle porte di Solitude. Le guardie ci fecero entrare subito, ormai era mattina; io continuavo a pensare alla mia mamma che non abbiamo trovato ed ero triste per quello che era successo, fino ad arrivare al palazzo dello Jarl.

 

   
 
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