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Autore: alessandroago_94    04/04/2019    7 recensioni
Altra raccolta di componimenti poetici molto semplici.
Genere: Generale, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amore

AMORE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E tu che dicevi di amarmi,

cosa sei realmente?

 

Ora che sono cenere al vento,

che sono travolto dal flusso degli eventi

e non so fare niente,

niente,

io inerme

nel mio sconforto,

nessuna buona parola.

 

Amici miei,

accorrete a frotte

a raccogliere il mio strazio.

Rendetelo più lieve,

solo voi potete.

 

E tu che dici di amarmi,

ma non ci sei mai quando soffro,

e pretendi il sesso,

il letto,

ma solo quando vuoi tu,

dimmi un po’

cosa devo pensare.

 

Ora mi sento più solo che mai,

e forse lo sono sempre stato.

Ho chiesto aiuto, l’ho elemosinato,

ma nessuno nel momento del bisogno

ha allungato una mano.

 

C’è chi è stato sveglio assieme a me,

a consolarmi fino a notte fonda,

ma non eri certo te.

Che il tuo sonno sia sereno,

che il tuo pensiero sia lieve.

 

E tu che guardi

cerchi tra le mie foto,

sono solo considerato un oggetto,

una valvola di sfogo.

Come sempre, come in ogni caso.

 

Ma vattene via,

dire amore è una parola grande,

impegnativa;

amore non si dice a caso,

amore è esserci, corteggiarsi,

ascoltarsi.

 

Ah, tu hai da fare.

 

Io non ti ho mai amato,

ma tu mi hai detto che nulla è

più importante di me.

E l’hai sparata grossa, lo sapevo,

lo so.

 

Se un fiume in piena mi travolge

sono consapevole che non avrò modo

di aggrapparmi a nulla.

La gente avvicina per scopi personali,

e finita la tua utilità

ti cestina.

 

Quanto è leggiadra la mia vita nella Natura,

tra piante e animali,

l’armonia del cosmo che vive;

quanto è greve, ristretta, monotona

quella tra gli esseri umani…!

 

La mia voglia di sparire dalla società

si fa sempre più inebriante;

avere un’altra identità,

andarsene per sempre senza avere scopo né obiettivo,

improvvisare e creare.

 

Questo carcere di parole di troppo

e di spensierate bugie

inizia a starmi troppo stretto;

soprattutto la mia cella, troppo angusta.

 

Non mi resta altro, per ora,

che evadere con il pensiero.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTA DELL’AUTORE

 

 

Chiedo subito scusa. Mi sono ammalato e ho ancora la febbre, e non mi sono fermato un attimo. Il risultato è che non ho scritto nulla.

Il Principe resterà in attesa ancora per un po’, spero capirete e avrete pazienza.

Grazie a tutti!

 

   
 
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