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Autore: futacookies    05/04/2019    4 recensioni
Immobile alla porta della sua stanza, dove non riusciva a entrare nonostante Narcissa Malfoy le avesse aperto le porte della propria casa, lo guardava mentre si isolava e rifiutava ogni contatto, cibandosi di rabbia e disillusione – la guerra aveva ingoiato il ragazzo che amava e vomitato un uomo che non la voleva.
«Dovresti smetterla di venire.»
«Non posso.»
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Un sentimento è una strana creatura: ti stravolge, ti assilla e solo infine si rende conoscibile ~



Le spire del serpente


 
Pansy sentiva il tambureggiare impetuoso del suo cuore e non capiva perché la causa scatenante fosse Draco, eppure, quando era nelle sue vicinanze – a portata di un respiro, come in quel momento – poteva giurare di avere le ginocchia molli e un senso di nausea ingiustificato.
Apparentemente ignaro del suo subbuglio interiore, lui non faceva altro che fissarla e sorriderle, come se custodisse un segreto che non era disposto a rivelare – e continuava ad avvicinarsi, lentamente, come se non avesse fretta o già sapesse che lei non si sarebbe allontanata.
 
«Potremmo andare a Hogsmeade sabato pomeriggio, se ti va.»
 
Draco conosceva le sue abitudini: il sabato era consacrato allo studio e la domenica, se il tempo lo consentiva, alle uscite – nonostante ciò non solo gliel’aveva chiesto, ostentando la sfrontata sicurezza che avrebbe accettato, ma lei aveva, in ultima analisi, ceduto, con una rapidità tale da allarmarla.
 
(il serpente circuisce la sua preda)
 
«Sei distratta.»
«Penso.»
«A me, spero.»
 
Era il suo tormento: ovunque si girasse c’era lui, chiedendole gli appunti di Trasfigurazione, discutendo con Daphne a pochi metri da lei, camminando casualmente nella sua direzione; facendole bollire il sangue con una sola parola e infestando di notte i suoi sogni come il più molesto dei ghoul – ma non gli avrebbe mai chiesto di lasciarla in pace.
 
«Non capisco cosa mi succede, con te.»
«Pansy, sei così ingenua. Non è mica complicato.»
 
Poi erano arrivate le labbra di Draco sulle sue, quelle mani che l’accarezzavano impazienti e quel sorriso che riusciva a spaventarla, incuriosirla e intenerirla allo stesso tempo – che celava la sublime promessa di mostrarle l’amore che fino a pochi istanti prima non era nemmeno sicura di provare.
 
(il serpente inietta il veleno)
 
Immobile alla porta della sua stanza, dove non riusciva a entrare nonostante Narcissa Malfoy le avesse aperto le porte della propria casa, lo guardava mentre si isolava e rifiutava ogni contatto, cibandosi di rabbia e disillusione – la guerra aveva ingoiato il ragazzo che amava e vomitato un uomo che non la voleva.
 
«Dovresti smetterla di venire.»
«Non posso.»
 
Immobile per la certezza agghiacciante che tutto l’amore con cui voleva nutrirlo non sarebbe stato accettato; immobile di fronte alla vista straziante della mano di Astoria tra le sue – quella stretta innocente soppiantava la sua presenza finalmente consapevole dei propri sentimenti.
Soffocata dai suoi ormai invivibili ricordi adolescenziali, rantolava al suo fianco nella speranza che cambiasse idea, che la baciasse come in passato o che almeno le concedesse la beatitudine di una vita dove non associava la sua bocca al nettare velenoso cui era assuefatta – un’esistenza glorificata dalla sua ignoranza.
 
«Avrei voluto continuare a non capire.»
«Anch’io.»
 
(il serpente soffoca la preda paralizzata tra le sue spire)








Note dell’autrice: storia partecipante al contest “Citazioni in cerca d’autore  (Oscar edition)!”, indetto da Rosmary sul forum di Efp (l’obiettivo era scrivere una flash su una coppia/personaggio a scelta – nel mio caso Draco/Pansy – basandosi su un prompt – la citazione preposta al titolo).
Premetto di aver voluto sperimentare qualcosa di nuovo con questa flash, dato che solitamente sono molto prolissa e non riesco a gestire sinteticamente lunghi periodi di tempo (né sono sicura di esserci riuscita in questo caso). Ho tentato con una struttura molto più grafica del solito, in cui i dialoghi non sono strettamente legati ai paragrafi che li seguono e li precedono, ma momenti a parte.
Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, nonostante l’attenzione fosse spostata su Pansy, vorrei un momento spendere due parole su Draco: anche lui attraversa tre fasi sentimentali, che tuttavia differiscono da quelle di Pansy. All’inizio è innamorato della ragazza (direi quasi intenerito dal fatto che lei non si sia accorta di essere innamorata di lui), poi diventa una specie di gioco, riuscire a stuzzicarla e farle comprendere la natura dei suoi sentimenti; nell’ultima parte c’è una sorta di divisione con il Draco precedente: la guerra non è di certo stata clemente con lui, che istintivamente allontana tutto ciò che gli ricorda il prima (Pansy compresa, che adesso è quasi pressante a causa dei suoi sentimenti), mentre gli è più facile tollerare la presenza di Astoria, che non ha nessun collegamento con quella storia.
Draco è anche il serpente del titolo – benché questo sia abbastanza ovvio – e in un certo senso rimanda un po’ al serpente tentatore della tradizione biblica, poiché prende una Pansy inconsapevole e, una volta contaminatala con il “peccato” della conoscenza, la abbandona a se stessa, preferendole Astoria che in senso sentimentale è ancora innocente. Inoltre le tre fasi di “caccia” rimandano alla caratteristica di alcuni serpenti di non essere mortali per il loro veleno, che è solitamente utilizzato per paralizzare le prede, poi stritolate a morte tra le loro spire – Draco ha quindi prima accerchiato Pansy, poi, quando la ragazza ha abbassato la guarda, l’ha paralizzata (come si può notare all’inizio del terzo momento) e infine uccisa sentimentalmente parlando, rifiutando e annullando il risveglio dei suoi sentimenti, che desidera anche non aver mai suscitato/reso comprensibili.
Pansy l’ho voluta dipingere in veste forse diversa dal solito (almeno personalmente, non ho mai letto di lei come una ragazza ingenua o così inconsapevole dei propri sentimenti per Draco). Come forse si può evincere dalla struttura stessa della storia, la si può considerare suddivisa in tre momenti:
  • un primo momento, corrispondente più o meno all’inizio del quinto anno, in cui i sentimenti di Pansy la “stravolgono”, prima fisicamente, poi nelle abitudini: in questa fase Pansy non ha ancora realizzato di amare Draco, mentre lui sembra già aver capito tutto e testa la ragazza per capire fino a che punto sia forte la sua presa su di lei – per questo ho voluto sottolineare l’importanza delle abitudini di Pansy (il sabato che diventa consacrato allo studio), che non ci pensa due volte a mandare tutto all’aria per accontentarlo.
  • nel secondo momento, ambientato verso la fine del quinto anno – prima della battaglia dell’Ufficio Misteri – in cui l’interesse di Draco, seppur non sopito o raffreddato, è cambiato: sta appunto giocando con la ragazza, la sfida per farle scoprire i suoi sentimenti. Pansy è ancora all’oscuro dell’amore provato, ma comincia ad avvertire la presenza di Draco come onnipresente (e in questo senso l’assilla): Draco è ovunque prima in maniera innocente, cercando scuse per starle accanto e poi fisicamente.
  • nel terzo momento, ambientato dopo la fine della guerra, Pansy è paralizzata dalla consapevolezza di amare Draco, il motivo per cui non riesce né ad avvicinarsi, né ad andarsene come vorrebbe, per cui desidera stare con lui ma non invade i suoi spazi nemmeno quando capisce che Astoria sta prendendo quello che sarebbe dovuto essere il suo posto.
L’“Anch’io” finale di Draco non si riferisce al proprio desiderio di non capire, ma a quello di Pansy: entrambi si pentono della relazione fin troppo immatura che hanno condiviso (Pansy desiderando uno sviluppo del loro rapporto, Draco non considerandolo adatto a quello che è diventato).
Spero di essere riuscita a rendere in maniera soddisfacente la frase come prompt, pur non citandola mai direttamente nel testo, e mi scuso per queste note che potrebbero sembrare eccessive ed esplicative anche dell’ovvio, ma ci tenevo particolarmente ad assicurarmi che fosse tutto chiaro!
Fede ♥
  
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