Serie TV > Supernatural
Ricorda la storia  |      
Autore: Darlene_    06/04/2019    6 recensioni
Da una parte c'è Sam, ancora bambino, che desidera un cane. Dall'altra John, impassibile, che glielo vita. In mezzo Dean, un adolescente che teme il padre, ma che farebbe qualsiasi cosa per rendere felice il fratello.
Un piccolo momento di dolcezza tra i fratelli Winchester.
Storia scritta per l'easter advent calendar per il gruppo Wincestare cattive come sam
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A





Storia scritta per l’Easter Advent Calendar

Parola chiave: coniglio











Piccoli momenti di felicità



 





Sam si svegliò di soprassalto mentre il fragore dei tuoni rimbombava nella stanza. Si mise a sedere, stropicciandosi gli occhi ancora assonnati. Fuori dalla finestra i lampi illuminavano il cielo ancora scuro come la pece. 
Silenziosamente scostò le coperte e con i piedi nudi percorse il breve tratto che lo separava dal letto accanto. 
Suo fratello dormiva ancora, ma non appena sussurrò il suo nome si svegliò, gli occhi verdi vigili e i muscoli tesi. Aveva portato una mano sotto al cuscino, dove custodiva la pistola mentre cercava di capire quale fosse la fonte del pericolo. 
“Cosa c’è Sammy?” Sussurrò preoccupato. 
Il bambino strinse il pugno attorno alla maglietta del pigiama. “Posso dormire con te?” Chiese con voce ancora assonnata. 
I muscoli di Dean si rilassarono e le sue dite abbandonarono la presa sulla pistola. Con un semplice gesto gettò da parte il copriletto, cercando di spostarsi su un lato per lasciare spazio anche al più piccolo. Come sempre Sam si raggomitolò accanto al suo fianco e il maggiore trattenne a stento un lamento a causa della ferita riportata durante una caccia. 
Restarono a lungo in silenzio, cullati dai reciproci respiri, incuranti della tempesta che si abbatteva fuori dalla loro camera di motel. 
“Dean hai presente Charlie, la mia vicina di banco?”
Ovviamente il maggiore sapeva di chi si trattava. Non aveva mai imparato il nome dei suoi compagni di classe, ma poteva ripetere quelli di tutti gli studenti che erano entrati in contatto con suo fratello in tutti quegli anni. 
“I suoi genitori non volevano un cane, ma lei ha insistito e adesso le hanno regalato un cucciolo di Labradudor.”
“Labrador.” Lo corresse con gentilezza. 
“Perché non ne possiamo avere uno anche noi? Sully dice che i cani sono ottimi amici e…” Non terminò la frase.
Dean sospirò e con tutta la delicatezza possibile gli rispose: “Sai benissimo perché.”
Sam si accucciò maggiormente contro il suo petto. “Già, perché siamo una famiglia anormale.” 
Quelle parole ferirono il maggiore più della lama del coltello che gli aveva lacerato la pelle. Negli ultimi mesi Sam era cambiato. Non era più il bambino vivace e spensierato, ma sembrava tormentato dalla loro precarietà. Inoltre da quando Dean aveva cominciato ad accompagnare il padre a caccia si era chiuso maggiormente in se stesso e sempre più spesso raccontava di avere un amico immaginario di nome Sully. 
Proprio per quel motivo quando, qualche settimana prima, aveva espresso il desiderio di adottare un cane, il maggiore pensava si trattasse di una buona idea. Dean Winchester non amava quegli essere pelosi che perdevano bava ovunque, ma aveva sentito dire che fossero amici fedeli. Ovviamente John non era stato d’accordo e da quel momento tra padre e figlio minore era scattata la guerra. 
Dean si rigirò parecchie volte quella notte, mentre le gocce di pioggia si abbattevano spietate sul tetto del motel. Si sentiva un codardo per non aver difeso il fratello, per non essergli stato accanto come avrebbe voluto. 

La mattina seguente il sole sorse pigro, le strade ancora bagnate per quel terribile acquazzone. Dean camminava senza una meta, percorrendo i marciapiedi deserti. Alcuni rami spezzati giacevano al suolo senza vita, rotti proprio come si sentiva lui in quel momento. 
Passò davanti ad una caffetteria che prometteva pancake divini e ciambelle, ma non aveva fame. Ogni tanto alzava lo sguardo, nella speranza di vedere l’esile figura di Sam corrergli incontro. Ovviamente non accadde, ma il suo sguardo colse un’insegna al neon rosso: “AMICI PELOSI, BAMBINI GIOISI.” In vetrina vi era un enorme disegno dipinto direttamente sul vetro raffigurante un’arca con animali di ogni genere, colore e dimensione. Senza pensarci due volte entrò. 

Sam si era svegliato convinto di avere accanto il fratello, ma rimase deluso quando si rese conto che l’altro lato del letto era freddo. Si mise una maglia di Dean e corse verso il tavolo nella speranza di trovare un piatto della “Sorpresa Winchester” o almeno un panino, ma non vi era nulla. Con il broncio dipinto sul viso cominciò a svolgere gli esercizi di matematica.
La porta si aprì con uno scatto. Dean aveva le mani occupate da uno scatolone e alcune borse di nylon. Posò a terra le buste e con un largo sorriso porse il cartone al fratello. 
“Per te, ma dovrai occupartene tu.”
Gli occhi di Sam brillavano di gioia, la tristezza ormai cancellata dalla curiosità. Aprì delicatamente, cercando di assaporare il momento. La scatola era anonima e lui cercò di immaginare cosa potesse contenere. Forse erano dei libri di avventura o magari quel giocattolo che non era arrivato a Natale, o forse…
I suoi occhi verdi si spalancarono in un misto di gioia e stupore. Le sue mani tenevano un batuffolo di pelo marrone. 
Dean si avvicinò a lui, cingendogli le spalle con affetto. 
“So che volevi un cane, ma non possiamo davvero tenerlo.”
Il coniglietto era immobile, le orecchie abbassate in una posa di spavento, spaesato da quel nuovo mondo. Il viso di Sam era bagnato da lacrime di gioia e in un attimo abbracciò il fratello con trasporto. 
Dopo qualche istante Dean si schiarì la voce. 
“Ho comprato il mangime, il fieno e tutto ciò di cui ha bisogno, ma prima dobbiamo trovargli un nome. Cosa ne dici di Kansas?”
Il più piccolo scosse la testa, mentre massaggiava il capo dell’animale. 
“AC? DC? Bon Jovi?”
Ovviamente tutti i nomi vennero scartati, trattandosi di una femmina non erano accettabili e poi ci voleva qualcosa di importante.
All’improvviso gli occhi verdi di Sam si illuminarono. 
“Cosa ne pensi di Talia?”
“Tosto, proprio come lei, sì sono d’accordo.” Approvò il fratello. 

Qualche ora dopo Dean era seduto sul letto. Osservava Sam che giocava con Talia, ormai completamente a suo agio tra quelle mura. Probabilmente suo padre si sarebbe arrabbiato. Sicuramente lo avrebbe sgridato per aver assecondato uno stupido capriccio, ma in quel momento nulla contava. Gli bastava vedere il sorriso di Sam, quella spensieratezza che da mesi sembrava scomparsa. In fondo il suo compito era quello di proteggere suo fratello, non era importante il prezzo che sarebbe stato costretto a pagare.














Questa storia è nata abbastanza di getto, quindi può contenere passaggi non molto chiari, ma non so, è nata così. 
Spero che a qualcuno sia piaciuta e… Buona Pasqua!
P.S: Il coniglio, nel mio immaginario, è un ariete nano. Il nome è legato alla mitologia greca, dato che Sam è sempre stato un secchione ;)
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Darlene_