Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: Giorgiazzi    07/04/2019    1 recensioni
Soulmate AU dove...
Nasci con un piccolo cerchio bianco tatuato sul polso, che cambia colore a seconda delle emozioni del tuo soulmate nei tuoi confronti quando ti è vicino o ti parla.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Luke Castellan, Nico di Angelo, Nico/Will, Will Solace
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il rumore della porta sbattuta mise finalmente fine alle urla che da ormai un'ora riempivano l'appartamento. Una volta fuori, Will non esitò neanche un secondo e corse giù dalle scale senza guardarsi indietro.
Non che si aspettasse che nessuno provasse a fermarlo, ormai era tutto finito, e questa volta sul serio.

L'ennesima litigata, una cosa ormai di routine tra lui e Luke, eppure questa volta qualcosa era andato storto, uno dei due aveva detto qualcosa di troppo. Will era sicuro di non essere stato lui. 
Quelle parole erano impresse a fuoco nella sua mente, eppure lui non era arrabbiato, o almeno non del tutto, con il suo ormai ex-ragazzo per averle dette, quanto più perché sapeva che fossero vere.
Ormai non correva più, si limitava a camminare in silenzio, sotto il cielo grigio.

Non siamo soulmates e non lo saremo mai, quindi è inutile continuare questa stupida storia!

Sentirsi dire una cosa simile dopo due anni di relazione non faceva esattamente contenti, ma alla fine era la verità, anche se detta con troppa cattiveria.
E la cosa lo faceva imbestialire.
Molti trovavano romantico sapere di aver qualcuno con cui siamo predestinati a stare, la persona perfetta per noi.
Will pensava fosse solo crudele e opprimente, ma non ammetteva nemmeno a se' stesso il motivo di quel pensiero: paura.
Esatto, paura. La paura di non trovare mai il proprio soulmate, o di amare una persona incondizionatamente pur sapendo che non è veramente quella giusta.
Il biondo si ripeteva in continuazione che non gli importava, il suo fidanzamento con Luke ne era la prova, ma non riusciva a togliersi quel maledetto cerchietto bianco dalla testa, era impossibile tanto quanto toglierselo dal polso. Internamente sperava sempre che si colorasse, anche durante le litigate aspettava di vedere un rosso acceso a indicare la rabbia del compagno.

Forse la cosa era legata anche alla sua infanzia, era cresciuto solo con la madre, il padre morto quando lui era ancora abbastanza piccolo da non averne memoria in futuro. Il cerchio sul polso della donna era nero, un costante monito di aver perso l'anima gemella. Era stata forte, ma non aveva mai voluto cercare un altro uomo e non per il dolore della perdita, ma per la consapevolezza che nessuno sarebbe mai stato il suo soulmate.

A distoglierlo dai suoi cupi pensieri fu una goccia, seguita in breve tempo da un'altra e un'altra ancora.
Stava diluviando.
Il ragazzo si rimise a correre, ci mancava solo che si ammalasse, e finalmente accantonò per un attimo i suoi problemi di cuore, anche se sapeva perfettamente che lui e Luke avevano appena rotto. La loro regola era niente pause, niente seconde chance. Dopo due mesi di piccole liti era ormai chiaro che presto o tardi sarebbero entrambi scoppiati, il loro amore era morto da un pezzo.

Raggiunse la fine della strada con il fiatone e svoltò l'angolo.

«Agh, dannazione!» l'urlo proveniva dal moretto contro cui era andato a sbattere, rovesciando il caffè di quest'ultimo sulla sua maglia e rischiando di buttarlo a terra.
«Oh mio dio scusa, mi dispiace tanto!» l'estraneo lo guardò storto con i suoi occhioni scuri, chiaramente di pessimo umore «Ci credo che ti dispiace, guarda che disastro hai fatto...» Will provò a scusarsi nuovamente, poi interruppe la sua frase a metà, lasciando così che l'altro continuasse a parlare, ma non lo stava più ascoltando, improvvisamente attratto dalla mano con cui il ragazzo teneva l'ombrello.
Per un attimo gli sembrò che avesse smesso di piovere.
«I-il tuo polso.» il suo interlocutore spostò di scatto lo sguardo sul suo tatuaggio, che brillava di un rosso rubino.
Il silenzio calò tra i due, la consapevolezza di quanto accaduto in quei pochi istanti che li investiva come la pioggia.
Lentamente Will portò la mano davanti al suo volto. 
Il cerchio era arancione: stupore.

«Tu saresti...» le parole rimasero sospese nell'aria, ma la risposta era chiara.
Will non ci poteva credere, fino a pochi minuti prima si stava struggendo riguardo alla storia del soulmate, convinto che non avrebbe mai trovato il suo e odiando chiunque ci fosse nei cieli per questo, e ora ce lo aveva lì davanti, con la maglia sporca di caffè.

Ad un certo punto l'altro tossicchiò «Se vogliamo presentarci come si deve, direi che potresti aiutarmi a pulirmi e offrirmi un caffè.» pareva serio e ancora infastidito per l'incindente, ma Will non poté far a meno di sorridere e dimenticare per un attimo tutto il resto, così annuì e cominciò a camminare a fianco del ragazzo più basso, offrendosi di tenere l'ombrello «Will.» disse all'improvviso e l'altro guardò su, accennando un sorriso, o un ghigno, che gli fece saltare un battito «Nico.»

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Giorgiazzi