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Autore: Fujiko91    07/04/2019    4 recensioni
Questa è una raccolta di storie soprannaturali!
- Un insolita amicizia. (Corinne una vampira stringe un'amicizia con una volpe...)
- Ying e Yang (Ying e Yang sono due sorelline e...)
-L'indifferenza alla morte (una sala gremita di persone che danzano e un delitto...)
-Regolamento di conti (un'uomo chiama il suo amico detective, ma...)
E molte altre ...
Genere: Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Betato: ringrazio Ciuffettina per la sua correzione dei piccoli errori! :*
Note: Genere: Horror/Fantasy Personaggi: Corinne una vampira / una volpe. Avvertenze: è presente nella storia una scena di morte.


 






“Mi sento annoiata!” aveva esclamato così Corinne.

La sua bambinaia si girò a guardarla. “Signorina, lo sa che non può uscire. Oggi fuori fa freddo pur essendo appena iniziata la primavera.”

“Lo so. Ma io voglio uscire! ”

La bambinaia uscì dalla stanza sospirando e imprecando.

 

La giovane signorina aveva lunghi capelli color biondo cenere, una pelle altrettanto bianca. Indossava un vestitino bianco e sul petto portava una spilla a forma di rosa rossa. Sulla testa un grazioso cappellino anche esso consisteva in una rosa rossa ricamata su di un pizzo nero.

Gli occhi erano di color rosso acceso.

 

Visto che la bambinaia era andata al secondo piano sicuramente in cucina a parlare con la cuoca, Corinne aprì la finestra e dopo un po’ si calò giù finché non raggiunse la pineta non si sentì al sicuro da occhi indiscreti.

 

Quando finalmente sapeva di essere abbastanza lontano da quella vipera della bambinaia, si fermò, davanti a lei stava una volpe con indosso un vestito logoro che consisteva in una camicia, una giacca e una cravatta e un cilindro che sicuramente avevano visto tempi migliori.

“Mi scusi sta cercando qualcosa lì?”

“Sì! Sto raccogliendo i frutti della mia caccia!” La volpe alzò lo sguardo e appena la vide disse: “Oh! Ma lei non è un animale. È un’umana.”

“Sbagliato! Riprovi?”

La volpe le si avvicinò. “Uhm occhi rossi, pelle pallida, oh ma certo lei è un vampiro!”

“Visto! Non era così difficile. E ora mi dica perché una volpe deve indossare questo?” e con le sue esili e affilate mani toccò il cilindro della volpe.

“Perché si intona con i miei occhi! Peccato che sia una vampira, signorina, avevo visto in lei una succulenta cena”

“Interessante, anch’io ho fame e sento molti odori provenire da quella direzione”

 

Al limitare della pineta c’era la capanna del boscaiolo, dove ci vivevano anche la moglie e l’unica figlia.

Appena vi giunsero la volpe si complimentò con la ragazza.

“Sì, in effetti me la so cavare egregiamente, ma dobbiamo unire le forze. Su forza si finga morto. E zitto mi raccomando.”

La volpe si sentiva un po’ scettico al riguardo, ma alla fine la fame vinse e decise di stare al gioco.

Corinne ne fu felice.

Andò a bussare alla porta e appena essa si aprì disse: “Oh, questa volpe mi ha teso un agguato, sono viva per miracolo. Ma vi prego fatemi entrare, potremo mangiarla insieme. Qui fuori fa troppo freddo.”

“Entrate pure, moglie preparate qualcosa di caldo.”

La bambina le si avvicinò con un biscottino, Corinne fece finta di trovarlo delizioso, anche se da vampira qual era non le sarebbe mai piaciuto un cibo umano.

La volpe continuò a fingersi morto.

A un certo punto mentre la moglie del boscaiolo si era seduta davanti al camino e la bimba si era messa a giocare.

Il boscaiolo si era messo a parlare con lei: “Domani mattina la riporterò a casa sua. Certo che da quella volpe ricaverò una bella pelliccia!”

“Sì! Ma non c’è alcun bisogno di riportarmi a casa mia.”

La volpe si sarebbe voluto muovere, ma si accorse con orrore di non poterlo fare. Un qualche incantesimo lo teneva fermo lì e non poteva nemmeno emettere alcun suono.

“Perché non dovrei portarla a casa sua?”

“Oh! Ma perché vede io oggi mi stavo davvero annoiando a casa mia. E poi avevo fame, e per fortuna ho incontrato lui” e indicò la volpe “e così mi sono fatta aiutare per entrare qui!”

Il boscaiolo si alzò per andare a prendere il fucile, ma non c’era più.

“Cerca questo! Io mi chiamo Corinne e sono una vampira e ora voi sarete la mia cena!”

Non li lasciò muovere fu così veloce a mangiar loro il sangue, che nessuno di loro riuscì a muoversi dal luogo in cui erano. Si lasciò come dessert la piccola.

Ma poi si ricordò della volpe sciolse l'incantesimo e gli consegnò la bimba. “Ecco, tieni la tua parte del bottino. Questa è la tua cena.”

“Signor volpe, io so che lei è buono” disse la bambina.

“Non esistono le favole!” disse la volpe prima di azzannarla alla gola e ucciderla.

Finito di mangiarsela disse a Corinne: “A un certo punto ho creduto che mi avevi semplicemente usato.”

“Sei furbo, amico. Sì, l’avevo pensato, ma poi mi sono ricordata che formiamo proprio una bella coppia noi due. Sai quanti ne potremo uccidere insieme?”

“Molti! E lo trovo semplicemente sublime.”

 

Corinne e la volpe tornarono a casa, la bambinaia non si arrabbiò nemmeno, non ne aveva motivo la sua padroncina sembrava davvero felice del suo nuovo amico.



Angolo dell'autrice:

avevo scritto queste storie due mesi fa, ma solo oggi ho trovato il tempo per postare la prima di questa nuova raccolta.
Sono dei mini racconti di vari generi.  
Io adoro i vampiri e così ho deciso di dedicarne una a questo genere. Ne ho scritte altre tre, ma ne scriverò altre appena mi verranno altre ispirazioni. Ultimamente sono avvero molto occupata per via del lavoro.

Comunque cosa ne pensate? Fatemelo sapere nelle recensioni! Grazie! :*

A presto Fuji.

 

 
  
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