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Autore: lmpaoli94    09/04/2019    0 recensioni
Dopo la sconfitta del basilisco da parte di Harry, si conclude l’anno accademico alla scuola di Hogwarts.
Ma qualcosa fa desistere Harry nel prendere il treno che l’avrebbe riportato a Londra.
Uno sguardo nascosto mette in allarme il giovane ragazzo, parlando delle sue perplessità con la professoressa Minerva McGranitt.
Ma cosa potrebbe preoccuparlo?
Perché non è partito insieme agli altri ragazzi?
Quale altro segreto oscuro potrebbe celarsi nella scuola di magia?
Genere: Avventura, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Minerva McGranitt, Rubeus Hagrid, Severus Piton, Sorpresa
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Ormai Harry era vicino alla verità.
Era ad un passo nello scoprire chi aveva rubato la spada di Grifondoro e di chi avrebbe gettato la scuola nell’oscurità della magia nera.
< Qualcosa non va, Harry? >
< Professore, dovrò affrontare il nemico da solo? >
Silente non riusciva a capire lo sguardo del ragazzo.
Non sapeva se aveva timore e paura oppure era solo rabbia.
< Harry, sei stato bravo fin dall’inizio ad intuire l’oscurità che si sta per abbattere su questa scuola… Adesso però non puoi fermarti. >
< Professore, dovrò misurarmi ancora con Lord Voldemort? >
< A tempo debito lo saprai. Adesso prendi questa. Ti servirà > replicò Silente porgendo ad Harry la bacchetta.
Una volta essersi fatto coraggio, Harry si preparò ad uscire dalla stanza del Preside.
< Harry? >
< Mi dica, professore. >
< Prendi Funny con te. Sono sicuro che ti sarà di grande aiuto. >
< Grazie mille, professore > replicò Harry smorzando un sorriso.
 
 
Appena Harry si ritrovò dinanzi all’entrata della Camera dei segreti, sentì un groppo in gola.
“Mi sembra solo ieri quando ho scoperto questo passaggio.”
Pronunciando alcune parole in serpentese, la Camera dei segreti si aprì sotto lo sguardo attento del ragazzo.
Percorrendo il percorso della camera che l’avrebbe portato dritto al corpo del Basilisco, Harry intuì che tutta quella situazione era una trappola.
< Funny, te la senti di andare a controllare? >
Acconsentendo con la testa, Funny si aggirò all’interno della Camera con sguardo circospetto.
Attendendo il ritorno della fenice, Harry fu tempestato da quelle voci misteriose che albergavano nella sua mente.
Ormai era passato un tempo infinito e per Harry era giunto il momento di affrontare la situazione a viso aperto.
Appena vide il corpo del basilisco accasciato morente a terra, ad Harry gli tornò in mente il duello conseguito solo qualche settimana prima.
< Funny, dove sei? > fece il ragazzo richiamando il volatile.
Ma la fenice non rispose.
Sembrava scomparsa nel nulla.
Ma in quel momento non era il suo problema principale.
Ascoltando le voci impresse nella sua mente, sapeva che il suo nemico era vicino.
Passando dinanzi al corpo del basilisco, Harry intuì che c’era qualcosa di diverso in lui.
Gran parte della sua pelle era stata squartata e nella sua bocca mancavano alcuni denti.
“Tutto ciò è molto strano…”
Mentre stava pensando a cosa potesse essere successo, i pensieri di Harry furono richiamati all’attenzione proprio da Funny,
< Funny, ma dove ti eri cacciata? >
< Stava cercando me, Potter. >
Sentendo una voce dietro le sue spalle, Harry si girò di colpo.
Dopo averlo rincorso per alcuni gironi, alla fine Harry si ritrovò faccia a faccia con l’individuo misterioso.
Avendo lo sguardo coperto, il ragazzo non riuscì ad intuire subito chi era, ma la cosa principale che attirò la sua attenzione fu la spada che stava impugnando che brillava di uno smeraldo acceso.
< Chi sei tu? Mostra il tuo volto se hai il coraggio > tuonò Harry impugnando la sua bacchetta.
< Non stai più nella pelle, vedo… Hai assolutamente ragione. Tra poco vedrai il mio viso e tutta la mia rabbia che ribolle nelle mie vene. >
Dopo essersi tolto il mantello che gli ricopriva il viso, Harry fu scioccato di vedere chi fosse il ladro che aveva gettato Hogwarts nel terrore.
< Malfoy… >
< Sorpreso di vedermi, Potter? >
< Sei stato tu che continuavi a pedinarmi e che hai rubato la spada di Grifondoro? >
< Puoi ben dirlo. >
< Ma perché hai fatto tutto ciò? >
< Per vendicare mio padre… Per causa tua molta gente è venuta a sapere che è stato deriso dal giovane prescelto… Adesso è giunta l’ora di fartela pagare, Potter. Nessuno può deridere mio padre e tutta la mia famiglia! Nessuno! >
Harry non aveva mai visto Draco Malfoy così imbufalito prima d’ora.
Sembrava quasi sotto l’effetto di un incantesimo.
< Hai rubato la spada di Grifondoro. Restituiscimela subito. >
< Non sei nella posizione di darmi ordini… Tra poco assaggerai la potenza della mia nuova spada: la spada di Basilisco, forgiata dalle pelli e dai denti del serpente con l’aggiunta dell’acciaio della spada di Grifondoro. Un mix invincibile. >
< Vedremo se sarà davvero così. >
Draco ed Harry erano pronti per darsi battaglia.
Spada contro bacchetta.
< Anche se hai un oggetto magico tra le tue mani, non riuscirai ad avere la meglio. >
< Questo lo vedremo. >
Cercando in tutti i modi di prendergli la spada del basilisco, Harry fece di tutto per disarmare il suo avversario senza fargli alcun male.
< Hai fatto un grande errore nel rimanere in questa scuola, Potter. >
< Per perdermi questo scontro con te? Nemmeno per idea! >
Ma purtroppo per Harry, Draco si destreggiava molto bene pur non essendo uno spadaccino.
< Vuoi rubarmi questa spada? Non ce la farai mai. >
< Voglio liberarti da questo fardello che inebria la tua mente… So benissimo che non vuoi uccidermi di tua volontà. È il tuo odio che parla per te… Io non ho mai deriso tuo padre. Ho solo difeso un mio caro amico. >
< E tu consideri un elfo domestico un tuo amico? Sei proprio uno sciocco, Potter. >
Vedendo che aveva abbassato la guardia, Draco ne approfittò ferendolo alla spalla.
< Bene! >
Essendo stato colpito duramente, Harry si reggeva a malapena in piedi.
< Smettila di fare il coraggioso e arrenditi sotto il mio volere, Potter. È inutile desistere. >
Pensando che non ci fosse nessuna possibilità per il giovane Grifondoro, Funny venne in suo soccorso, disarmando Draco e rendendolo impotente.
< Ridammi immediatamente quella spada! > gridò Draco una volta che la vide in mano ad Harry.
< No, Draco. Questa spada deve essere distrutta immediatamente. >
< No! Non distruggerai mai l’anima dei Serpeverde! >
Prima che Draco potesse riprendersela, Harry gli lanciò un pietrificus totalus che lo immobilizzò all’istante.
Rimasto senza poteri, per Harry fu tutto molto più facile.
Adesso doveva solo trovare un modo per distruggerla.
“Devo portarla subito a Silente. Lui saprà sicuramente cosa fare.”
Ma più la teneva in pugno, più sentiva la sua anima cadere sotto l’effetto della magia oscura.
“No. Non posso impugnarla. È più forte di me…”
Non riuscendo a trovare una soluzione adatta, fu Funny che gli diede l’idea.
“Il calore delle sue fiamme… forse riuscirà a distruggere questa spada e l’incantesimo che ricopre il suo maleficio.”
Appena la fenice sprigionò tutto il suo potere del fuoco, si scagliò contro la spada maledetta distruggendo il suo potere oscuro in pochi secondi.
“La spada di Grifondoro…”
Una volta che le parti del basilisco furono eliminate, Harry poté prenderla in mano senza che il potere oscuro potesse controllare la sua mente.
< Ma… cos’è successo? > domandò Draco subito dopo essersi risvegliato dal suo svenimento < Potter! Ma dove siamo? >
< Come? Non riesci a ricordarti nulla? >
< Che cosa dovrei ricordare? >
< Il momento in cui hai rubato questa spada e le volte che mi hai pedinato… >
< Ma cosa stai farfugliando? Io non ho fatto niente di tutto ciò. >
A quel punto Harry capì che l’oscurità che circolava nelle sue vene era totalmente sparita, facendolo ritornare il Draco Malfoy che conosceva.
< Niente, lascia perdere. >
< Che posto è questo? E perché sono in tua compagnia? >
< E’ una lunga storia che non sto a raccontarti… >
< Spero che avrai una ragione valida per spiegare tutto questo al preside, Potter. Ti avverto che passerai un sacco nei guai. >
< Ne dubito fortemente. >
 
 
Una volta che si ritrovò nell’ufficio di Silente, il preside si congratulò immediatamente con Harry, senza dare le dovute spiegazioni a Draco.
< Malfoy, è meglio che tu ritorni a casa. Il treno per Londra ti sta aspettando. >
< Ma io devo sapere! >
< Sei stato colpito da una magia molto potente, Malfoy… Una magia per il controllo della tua mente… >
< E chi può essere stato? >
< Qualche seguace di Voldemort che si aggira in questa scuola. Ragazzi miei, durante le vacanze estive, cercate di avere gli occhi bene aperti. State lontano dalla magia. Per il vostro bene. >
< Appena scoprirò chi è stato a farmi questo, ne pagherà le conseguenze! >
< Frena la tua rabbia, Malfoy. Non ti servirà a nulla. >
< Questo spiacevole fatto deve essere sottoposto alle dovute indagini. Lo pretendo! Il ministero della magia deve fare qualcosa al riguardo. >
< Ci penserò io, non preoccuparti… Adesso andate e buone vacanze a tutti e due. >
Dopo che Draco Malfoy lasciò la stanza del preside, Harry rimase per alcuni minuti solo con Silenti.
< Harry, prima che tu te ne possa andare, ti volevo fare i miei complimenti. Sei stato molto abile nel liberare Draco Malfoy… Soprattutto ben sapendo che voi due non andate molto d’accordo. >
< E’ stato un mio preciso dovere… E poi dovevo recuperare la spada di Grifondoro. >
< Ben detto… Harry mi raccomando, tieni a mente le mie parole. >
< Senz’altro, professore. Ci rivediamo per il prossimo anno accademico. >
< Alla prossima avventura, Harry. E ancora buone vacanze > disse infine Silente prima di abbracciare il giovane ragazzo.
   
 
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