L'ultimo giorno
"Mamma, guadda1!"
Il mio
piccolo maghetto aveva già quattro anni e proprio quella
mattina mi aveva detto
che si sarebbe vestito da solo per andare a trovare la nonna.
"Bravo Neville, ma andiamo a mettere il mantello, oggi c'è
molto vento,
così non ti ammali."
Mentre ci dirigiamo all'armadio, Frank entra trafelato nella stanza,
con una
lettera con il sigillo del Ministero della Magia in mano.
"Alice, porta nostro figlio da mia madre e metti degli incantesimi di
protezione: li hanno avvistati."
Il mio cuore prendere a battere più velocemente del normale
ma mi impongo di
rimanere lucida e stringo forte la mano di mio figlio.
"Neville, so che sei grandicello ormai ma vieni in braccio alla mamma,
andiamo subito dalla nonna."
Frank si avvicina e bacia la testa di nostro figlio per poi sfiorare le
mie
labbra e sorridere come solo con me fa.
"Ci vediamo al comando, ti aspetto."
Quello fu l'ultimo istante insieme come famiglia, se solo l'avessi
saputo...
"Alice, ben arrivata. Frank sta arrivando?"
Un groppo mi salì in gola.
"Frank no-non è qui?"
"No. Pensi che l'abbiano catturato? Come? Non si è smaterializzato al comando e poi Frank è... "
Avevo bisogno di aria e uscii dalla stanza velocemente per dirigermi fuori nell'atrio. Avevano catturato Frank, il mio Frank, Merlino sa come.
Venni strattonata da un passante con un singolare cappello in testa, atto a coprirgli metà faccia ma non gli prestai molta attenzione. Quello fu uno degli errori più gravi che feci nella mia vita. Mi artigliò il braccio e mosse la bacchetta mormorando un incantesimo che mi tolse completamente la volontà e fu così che lo seguii inerme.
Al risveglio mi trovai in una stanza semibuia ma individuai subito Frank, in un angolo e pieno di sangue. Mi sentii male e mi alzai per andargli incontro quando una Maledizione senza perdono mi colpì. Caddi a terra picchiando la testa ma fu il meno: fu come se migliaia di spilli mi colpissero simultaneamente e urlai.
"Dimmi dov'è, dimmi dov'è il Signore Oscuro."
"No-non lo so."
"Crucio!"
Bellatrix rise, mentre suo marito Rodolphus continuava la mia tortura.
"Rabastan, perché non chiedi ancora a quel traditore di Paciock se sa dove si trova il nostro Signore?"
"E tu cosa fai nel frattempo Crouch, ti godi la scena?"
"Perché no, tanto so che più sono incoscienti e più ti..."
"Basta! Paciock ormai è impazzito, ora dedichiamoci alla sua mogliettina. Prima di renderla come lui voglio delle risposte!"
"Allora divertiti Bella, non dici di essere la migliore e la più fedele Mangiamorte? Facci vedere quanto sei brava."
"Rodolphus, spostati. Crucio!"
Il dolore che provai in quel momento sormontò la mia volontà e iniziai a ridere e tremare, mentre sentivo il sangue come bollire nelle mie vene. Mentre mi contorcevo il mio sguardo si posò su Frank, dimenticato e inerte in un angolo della stanza, ed ebbi l'ultimo pensiero lucido prima di precipitare della pazzia: Neville, la mamma e il papà ti vogliono bene.
Note:
1 gli errori di scrittura sono voluti e vogliono sottolineare l'età di Neville.
Il testo era molto più lungo di così ma avendo il limite di 500 parole ho dovuto fare taglia e cuci. Prossimamente però penso di postare la versione integrale, o magari una raccolta con altri spezzoni di questa famiglia.
A presto
Alyssa