Capitolo 8.
La Prigionia dei Suzuki.
Conan giunge nella prefattura di Hokkaido e con la mappa che gli è stata rilasciata dalla lettera, segue la strada che si rivela portare presso una foresta.
Per non poter sbagliare prende un Taxi.
L'autista ascolta la richiesta e guarda la mappa mostrata dal Conan " Siete sicuro che là ci sia un dormitorio? È una foresta."
Conan rimane in dubbio. Legge il contenuto della lettera e vede il timbro - Deve essere un luogo nascosto, del resto ci saranno i più importanti figli e nipoti dei leader mondiali. La gente comune non deve saperlo, allora come ci arrivo? Forse è un codice e devo decifrarlo?- e risponde " Mi porti solo fino all'entrata della foresta."
L'altro è insicuro "Sono 50 minuti di viaggio, ti costerà molto, li hai i soldi?"
Conan esprime piuttosto nervoso " Mi ha preso per un ladro? Ne ho molti. "
L'altro afferma" sei piuttosto piccolo...hai una valigia.
Sembri scappato di casa, Posso vedere i documenti?"
Conan riflette - Certo che sono scappato, ma mica posso dirgli di mia madre. -
" E lei come si permette a chiedere ad un minnorenne i documenti senza essere nelle forze dell'ordine?
Non ho bisogno di dimostrarle niente. Non sono un bambino e nemmeno un ladro. "
" Si vede che non sei del posto ma qui è pieno di gang furbe che spacciano droga a prezzi disonesti ed i ragazzini delle medie o superiori usano i taxi per raggiungere questi luoghi. Il sindaco ha proprio imposto il divieto di dare aiuto a loro."
Conan davvero non ne può più " Io non so niente di questi posti. E come le ho detto non sono tenuto a dimostrare nulla. Arrivederci!!" Capendo che ha insospettito di più l'autista decide di andarsene trasportando la valigia con le ruote. - ventiquattro anni e vengo trattato peggio di uno di dieci! Odio questo corpo. Odio la mia maledizione. Nessuno mi prende seriamente.-
Cammina per qualche chilometro, finché non vede una grande salita da fare.
L'intorno ha solo delle mura che portano verso le case residenziali. Se ne accorge di essere finito fuori dal centro.
-Avrei dovuto chiedere un passaggio alla mamma...- si fa coraggio ed inizia a camminare facendosi una bella camminata.
Più si affatica, più ha caldo.
Ad un certo punto, prende il cellulare per chiamare sua madre che lo aiuti.
Prima che possa chiamare, un'auto sportiva, rosso fiammante, si ferma.
L'autista, abbassa il finestrino e chiede, tenendo gli occhiali da sole " Conan Edogawa?"
Il ragazzo annuisce, quindi la donna ordina " Salta sù, ti porto al campus."
Il ragazzo guarda l'abito della donna che è molto elegante con una camicia bianca che mostra lo spacco del seno " Va bene."
Apre la maniglia ed entra dentro. Il luogo sá di menta e pulito, come se l'auto mai fosse usata. " Lei chi è"
La donna chiude il finestrino visione" Sono stata incaricata di prenderla per portarla al dormitorio. L'ho aspettata alla stazione, ma lei era già in città. L'abbiamo reintracciata dalle telecamere di sicurezza.
Un tassista ha fatto una segnalazione alla polizia dicendo che era scappato di casa. "
Conan resta di stucco " Posso sapere il suo nome?"
La donna si toglie gli occhiali da sole, mostrando due splendidi occhi color blu elettrico assieme alle sopraciglia ben tirate. " Piacere, sono Miyoko Makara."
Intanto che parla mette in moto l'auto.
Conan si mette la cintura di sicurezza dato che la donna accellera " Non mi hanno detto che qualcuno sarebbe passato a prendermi "
La donna ridacchia e sterza, spaventando il ragazzino " Il luogo non è accessibile a tutti."
Conan fatica a guardare dai vetri scuri - Che sia sincera? Questa sembra un'auto di una spia. -
Intanto sente la donna che risponde ad una chiamata " Sì il ragazzo è con me. Arriveremo tra cinque minuti. "
Conan, domanda " Siete uma spia o che?"
L'altra non risponde propriamente " Se fossi una spia crede che glielo direi? Stia solo buono e mi lasci portarla al posto. "
Kaito nel frattempo decide di andare in giardino e di chiamare Sonoko. " Ciao, come stai?"
Sonoko si trova in una casa assieme a Ran " Ecco... hai presente la villa dei Nerken."
Kaito annuisce ed intanto guarda la fontanella con le statue " Certo, e quindi?"
" Ecco, qui c'è stato un assasinio. Non si sa chi sia stato e Goro non riesce a trovare il colpevole. "
Kaito chiede " Chiedi a quel moccioso che sta con Goro. "
Sonoko abbassa lo sguardo " Non lo sai è da due anni che abita a casa dei Kudo. Dopo la morte di Ai, la ragazza che amava, lui si è staccato da tutti."
Kaito pensa -Parla della bimba morta nel laboratorio? Non credo che lui l'amasse. Lui ama me.
- " Ho capito. Allora non saprei. "
La ragazza chiede " Puoi venire qui? Sono al Hotel Pride di Hokkaido, tu sei là per studiare, no?"
Kaito chiede " Non puoi uscire sola? Ho... molto da studiare." inventa sul momento. Non gli va di vedere nessuno.
Sonoko insiste " Ti prego io credo che il colpevole sappia che ho visto e... se mi uccidesse?"
Kaito pensa - Se l'aiutassi loro sarebbero riconoscenti
... del resto ho un'accordo con quel l'uomo...-
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Kaito certe volte era andato a casa di Sonoko o per pranzare o cenare, alcune volte aveva dormito pure con lei.
Uno di quelle volte, aveva incontrato lo zio di Sonoko, che da sempre voleva mettere in arresto Kid a vita.
Dopo il pranzo, egli ha preso in disparte Kaito, giusto per capire le intenzioni sue "Vorrei chiederti se davvero sei serio con mia nipote. "
Kaito era titubante, ma era professionale e quindi, per i suoi scopi e per proteggere la sua reputazione, aveva mentito "Certo che sono serio. Sono innamorato di sua nipote." Non sapeva cosa dire.
" Mi è difficile crederlo. " era voltato verso una finestra nella stanza sua, dove spesso era ospitato. " Mi è giunta voce che sei in una crisi economica."
Kaito aveva sbarrato gli occhi -Oh, no, ha fatto dei controlli. - Non aveva saputo se mentire, ma dato che gli era sembrato che quell'uomo non si fidasse di lui " La prego di non rivelarlo agli altri." Aveva detto il vero.
L'altro aveva espresso "Non hai nemmeno qualifiche per poter difendere Sonoko, inoltre uno che da ricco diventa povero mi fa calire che è un'idiota!"
Kaito si era sentito ferito " È stata solo una scommessa di troppo, ma le assicuro che so come muovermi nelle azioni!"
L'altro aveva accusato " Io guardo i fatti, e questi sono i veri. Le tue parole non m'interessano.
Avrai educazione, ma non sai gestire delle azioni ed in più non sai nemmeno proteggere te e Sonoko. Kyogoku almeno era un karateka molto forte. Era ingenuo e non di famiglia potente, ma era ottimo come guardia del corpo ed amava Sonoko e si vedeva ogni giorno." Aveva espresso con una certa malinconia. Era chiaro che a lui Kaito non era piaciuto " Sonoko non era innamorata, perché dopo che mi ha inco trato ci ha provato con me. Erano già in crisi per la distanza. Sonoko ha bisogno di una persona vicina.
Ha ragione non so difendermi in quel senso, ma ho studiato Kendo. Non so nulla di Karate, e non ho una forza pari a Ran. "
L'altro aveva scosso la testa " Se eri senza problemi economici, non ti chiederei nulla, ma dato che ne hai voglio capire a cosa punti.
Sei sincero con noi o punti solo a tornare in carica?"
Kaito tremava con le dita "S-sono... sincero."
Ma lo zio di Sonoko era furbo " Io non lascio mia nipote in mano a te. Possano darmi contro i suoi genitori, ma tu mi dai una pessima impressione: qualcosa a pelle, non so spiegarlo. Accadeva anche con alcuni dipendenti che solitamente erano complici di Kid."
Kaito aveva pensato - Oh, lo ricordo come ti prendevo in giro e preparavo i sistemi per rubare. Probabilmente gli ricordo Kid.
Meno male che non sa che amo il prestigio. Sto giocando con il fuoco... ed ho paura.-
Poi gli era nata un idea per staccarsi da tutti ed imparare ad affrontare i suoi nemici. "Lei vuole che io mi sappia difendere e protegga Sonoko, allora potrebbe mandarmi nella università che mia madre ha passato come miglior studente. "
L'altro chiede " E poi renderai felice mia nipote?"
Il ragazzo aveva abbassato lo sguardo -E a me chi rende felice? Vorrei Conan, vorrei solo lui - "Ma certo. Se mi laurerò sposerò sua nipote, se ella vorrà."
Jirokichi, ci aveva molto pensato, quasi una settimana.
Per dare la Sua decisione aveva ricevuto Kaito nel solito posto e l'aveva guardato negli occhi. " Va bene andrai là, ma ti avviso di una cosa furbetto, se farai soffrire mia nipote, giuro che non la passerai e ti arresterò."
Kaito si era spaventato "Sono di parola, però se sará Sonoko a lasciarmi, lei non mi dovrà dare colpe." voleva portare il tutto a suo vantaggio.
"Sonoko non ha occhi che per te. Comunque va bene, ma solo se non la inducerai a quella scelta."
"Accetto."
E così i due avevano stretto un patto.
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"Arrivo." Esprime a Sonoko che si sente meglio
"Grazie. " gli passa l'indirizzo, quindi Kaito va in camera sua e prende le sue cose -Se morisse finirei per perdere tutto. Jirokichi potrebbe anche pensare che non ho voluto salvarla.
Maledizione. Ma perché a me, perché!? È tutta colpa tua mamma. Come hai potuto ridurti così.-
Mentre esce vede dalle scale Amay "Ehi, dove vai con lo zaino?"
Kaito fa le spallucce "A salvare la mia ragazza."
Amay sbuffa "Ah, si Suzuki... beh, vuoi una mano?"
Lui scuote la testa "No, io lavoro solo."il suo sguardo è tornato impenetrabile.
" Stasera ci sarai?"
Il ragazzo chiede " No. Quindi non aspettarmi. E poi devi smetterla di starmi appicicata "
La ragazza chiude gli occhi, si scosta i capelli e guarda male il ragazzo " Ma perché ti allontani sempre!? Di cosa hai paura?!"
Kaito di colpo ricorda l'immagine di Jii con la testa mozzata " Assolutamente niente!"
"Allora perché tratti la gente così?"
Kaito si sfrega i capelli " E a te che t'importa di me?! Non voglio dire a degli estranei ciò!"
Alle spalle appare Zane il conquilino biondo di Kaito chiede " Estranei?! Vedi così noi? "
Sai che se sei lasciato stare lo devi a me?!
Non sai nemmeno che giorno è oggi.
Amay, lascialo stare. Non è che un associale.
Uno così è meglio perderlo."
La ragazza abbassa lo sguardo e se ne va. "Kaito, sei un idiota!"
Kaito ci sta male, ma non lo mostra" Devo andare!" va verso il cancello, e prende l'auto in noleggio della scuola, guidando nel verso opposto rispetto l'auto dove sta Conan.
Le due passano vicino nella doppia corsia.
Conan e Kaito, non se ne accorgono e sempre di più si allontanano.
Intanto Amai in una sala esprime " La festa è anullata. Kaito non si merita nemmeno un regalo di compleanno."
Una ragazza dai capelli neri lunghi, guarda l'amica " E ora che me ne faccio del regalo?"
Appare dal nulla senza certificati, se non un cognome. Io almeno avevo studiato per entrare qui. Lui, bho... secondo me qualcuno l'ha fatto entrare sborsando soldi."
La ragazza dai capelli neri afferma " Chi se ne importa. Mi tratta sempre male, non sorride mai. Ero fan di suo padre, ma lui non mi piace.
Ci rinuncio anche io.
Se vuole stare solo che faccia pure. Col cavolo che gli do aiuti, preferisco aiutare il nuovo arrivato. Ho sentito che arriverà un ragazzino che ha vinto diversi concorsi, fa parte dei Kudo. Io sono fan di Yusako Kudo, scrive dei romanzi fantastici."
Zane afferma " Sì Conan edogawa, un ragazzo dalla mente brillante, non mi stupisco che sia qui per studiare. È andato pure negli Stati Uniti ed ha battuto tutti. Ero a guardarlo e mi ha sorpreso. Non potevo non renderlo primo. Mio padre non aveva capito la sua genialità e l'aveva messo al quattro posto. Io mi sono opposto e così ha cambiato.
Mi è sembrato onesto e umile. Potremmo aiutarlo ad ambientarsi, almeno lui se l'è sudato il posto ha vinto anche in Cina, Italia, Francia. Insomma si è rivela to un portento per la sua età."
Amai annuisce " Allora trasformiamo il tutto per Conan e non per Kaito. Che ne pensate?"
Zane afferma " Ci sto! Dai andiamo a riceverlo. Arriverà tra poco, credo in cortile.
Il gruppo, quindi lascia la sala e raggiunge il cortile.