Serie TV > Law & Order
Segui la storia  |       
Autore: QueensOfFandom94    12/04/2019    0 recensioni
La squadra lavora ad un caso di stupro. Sembrerebbe '' ordinaria amministrazione'', ma la vittima è un'amica del detective Carisi. Sebbene si tratti di un caso relativamente semplice, le cose si complicano in aula.
La squadra inizia quindi a lottare contro il tempo per assicurarsi che il colpevole paghi per i suoi crimini.
Genere: Angst, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amanda Rollins, Nuovo personaggio, Rafael Barba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

- Dov'è Carisi?- fece Amanda cercando il collega per la stanza, notando la sua assenza, al suo arrivo in ufficio.
Fu Finn a rispondere.
- Ha chiamato per dire che arriva più tardi oggi.- fece il poliziotto - ha detto che doveva passare a trovare una persona che non sente da un paio di giorni.-
Amanda drizzò subito le orecchie.
- Ah....- fece Amanda cercando di indagare - ti... ti ha detto di chi si tratta?-
- Gli ho chiesto se aveva bisogno di aiuto, ma ha detto che se la sbrigava da solo.... forse aveva solo nostalgia di una fidanzata di cui non ci ha parlato... ma perchè ti interessa tanto?-
- No... è che se ha bisogno di aiuto mi piacerebbe poter fare qualcosa per lui.... per me e Jess c'è sempre stato...- fece Amanda.
Fin la guardò con un sorrisetto.
- Già, tipo quando viene a cena da te per preparare da mangiare ed aiutarti ad occuparti di Jess... insomma a fare il fidanzato amorevole e premuroso e il padre attento.- fece Fin - mi meraviglia che dopo aver messo a dormire Jess, non utilizziate le energie in modo più proficuo che guardare reality e soap opera.-
Amanda divenne rossa come un pomodoro maturo.
- Ma che dici....?-
- Solo quello che qui hanno notato tutti all'infuori di te. Quel ragazzo è pazzo di te. E anche se lo neghi a te stessa, anche tu sei pazza di lui.- fece Fin - e sai una cosa? Non potresti trovare di meglio: è una brava persona, ti vuole bene e vuole anche molto bene a Jess... insomma, con una persona del genere, vinci alla lotteria.
Però ti consiglio di sbrigarti.-
- Come?- fece Amanda.
- Per certi versi, si può dire che quel ragazzo è un santo, ma tieni presente che è pur sempre un essere umano.- fece Fin - e gli umani prima o poi si stancano di aspettare. E aspettare, in questo mestiere è un lusso che non ci possiamo concedere.... pensaci.-
Amanda sospirò sedendosi.
Fin aveva ragione.
C'erano lussi che un poliziotto non poteva permettersi.
Aspettare, procrastinare, fare progetti, erano i lussi che non si potevano permettere. Nel loro lavoro, avevano un'unica certezza. Che ogni giorno era buono per non rientrare più a casa e finire su un tavolino d'acciaio per un paio di notti per poi finire nel posto dove tutti prima o poi erano destinati a finire.
E tra quei lussi c'era anche quello di non potersi innamorare di un collega.
Sarebbe stato troppo triste pensare che solo la sera precedente erano raggomitolati sul letto, a guardare un film sorseggiando vino o impegnati a farsi le coccole post-sesso progettando di prendersi qualche giorno di ferie non godute e andare assieme da qualche parte a godersi un po' di pace e tranquillità come tutte le persone e le coppie normali.... e al tramonto del giorno successivo uno dei due non era più nel mondo dei vivi.
E la cosa che la spaventava di più, oltre al pensiero di poter perdere qualcuno che amava da impazzire, era di poterlo perdere e di non poterlo salvare.
In fondo.... stavano bene anche così.
Perchè rischiare di rovinare un'amicizia a cui tenevano entrambi?
In fin dei conti, esistevano anche casi di persone che erano felici ed innamorate l'una dell'altra fino a quando non decidevano di ufficializzare la cosa.
Poi da lì, prima o poi tutto andava a sfacelo.
...
...
...
- Lucy?- fece Sonny bussando alla porta dell'appartamento - Sono io, Sonny, volevo sapere se stai bene...- e qui notò che la porta di casa era aperta.
La spinse lentamente ed entrò.
Percorse il corridoio dell'ingresso e si ritrovò in salotto.
Fu allora che la vide.
- Ehy....- fece Sonny con gli occhi vitrei per il terrore e l'angoscia.
Lucille era accucciata per terra, in posizione fetale, scalza e con la pianta di entrambi i piedi coperti di polvere, graffi e tagli.
- Ti senti bene....?- fece Sonny sfiorandole il collo. Vedendo che non si muoveva la prese tra le braccia.... e quasi ebbe un infarto.
La ragazza aveva la camicetta aperta, e il volto era coperto di lacrime e lividi violacei, il mascara che colava...
Istintivamente, prese il cellulare.
- Sono il detective Sonny Carisi, matricola n° 0188. Ho bisogno di un'ambulanza al numero 58 della 27esima strada, interno 4B.- e nel dir così mise giù - Lucy? Ho chiamato l'ambulanza, tra poco arriva l'ambulanza.... starai bene....-
- No....- fece la ragazza tra i singhiozzi - mi hanno violentata....-
Sonny si raggelò nel sentire quelle poche parole, morte nel momento stesso in cui vennero pronunciate.
Lucille continuava a piangere, e il detective Carisi non potè fare altro se non abbracciarla e cercare come poteva di calmarla.
...
...
...
- Ci hai fatto prendere un colpo.- fece Amanda quando lei ed Olivia l'ebbero raggiunto in ospedale. Quando l'ospedale  li aveva chiamati avvisando che il detective Carisi era da loro, avevano subito temuto che gli fosse accaduto qualcosa.
- Dillo a me....- fece Carisi - io sto bene.... è Lucille ad essersela vista brutta....-
- La conosci quindi?- fece Olivia.
- Frequentiamo i corsi serali alla Fordham University.- fece Sonny - E' una degli studenti migliori, infatti è quella a cui chiedono spesso gli appunti, e la sua assenza si fa sentire. Di tanto in tanto ceniamo assieme alla mensa, studiamo assieme... non si vedeva in facoltà da due giorni, così sono andato a casa sua per assicurarmi che stesse bene... e l'ho trovata per terra, mezza nuda, in lacrime.... ho chiamato l'ambulanza e mi ha detto di essere stata stuprata...-
- Ti ha detto chi è stato?- fece Amanda.
Sonny dissentì.
- Era sconvolta, non ho voluto infierire.- fece Sonny.
La loro conversazione venne interrotta dall'arrivo del medico.
- Dottore... come sta?- fece Sonny.
- Aveva ragione. Lucille ha avuto rapporti non consensuali: Graffi nell' interno della coscia sinistra, lacerazioni multiple, trauma anale e vaginale, ematoma diffuso nell'interno coscia destra... ci sono tracce di fluidi organici, abbiamo spedito il kit stupro al laboratorio... l'ha portata qui appena in tempo. Si stava lasciando morire d'inedia.-
- Come prego?- fece Olivia.
- Le ferite sono vecchie di due giorni.- fece il medico - ed io credo che subito dopo lo stupro, abbia smesso sia di mangiare che bere. Un altro giorno in quelle condizioni e sarebbe morta disidratata.-
- Quindi quel figlio di puttana l'ha quasi uccisa...- fece Carisi stringendo il pugno.
- E' in grado di parlare, rispondere a qualche domanda?- fece Amanda.
- E' sedata.- fece il medico - le faremo sapere appena si sveglia.-
...
...
...
- Io non riesco a crederci...- fece Carisi meditabondo. Non avrebbe mai pensato che un giorno, sulla lavagna dell'Unità Vittime Speciali avrebbe visto anche la foto di una persona che conosceva... anzi, non era più sicuro nemmeno di quello. La foto che raffigurava Lucille, immortalava una giovane ventenne dagli occhi castani che sprizzavano gioia e voglia di fare, i capelli castani acconcirati in una treccia che le ricadeva sul lato sinistro del petto... ora era irriconoscibile... la foto accanto ritraeva la stessa ragazza, ma con il volto tumefatto e rigato dalle lacrime, i capelli arruffati, e gli occhi riflettevano solo dolore e sofferenza... quasi rassegnazione ad un destino infame - sembrava così impaurita.... e mi guardava come se volesse che l'aiutassi ma allo stesso tempo implorava che non le facessi del male...-
- E' comprensibile...- fece Amanda - era appena stata stuprata, aveva perso la coscienza del tempo...-
- A proposito, tu hai idea di chi potrebbe averle fatto questo?- fece Olivia - hai detto che siete compagni di corso...siete amici...-
Carisi annuì.
- Sì. Lucy è una mia amica, sai come sono le università, se non fai fronte comune con qualcuno, dalla burocrazia non esci vivo.- fece Sonny - ma non parla con molte persone, anzi, di solito se ne sta in disparte.... non ha molti amici, ma se è per questo nemmeno nemici.-
- Però parliamo di ragazza introversa, timida e forse insicura.- fece Amanda - la vittima preferita di molti predatori.-
- Sei sicuro di non aver notato qualcosa, magari a lezione?- fece Fin - che so, qualcuno che le ronzava troppo attorno, ti ha confidato di aver avuto delle attenzioni poco piacevoli...?-
Carisi fece cenno di no.
- No. Parla quasi solo con me, tranne quando qualcuno le chiede gli appunti.... ha sempre detto che io ero l'unico a cui sia mai importato qualcosa di lei e che agli altri non importava di cosa pensava o cosa voleva....- fece Carisi - si era fidata di me. E io l'ho delusa.-
Amanda gli poggiò una mano sulla spalla.
- Non è colpa tua. Non potevi prevederlo.- fece Amanda.
- No, ma posso prendere quello che l'ha ridotta così ed assicurarmi che non veda più la luce del sole.- in quel momento il cellulare di Olivia squillò.
- Pronto? Grazie dottore... arriviamo.- e attaccò - Lucille è sveglia.-
- Vado io a parlarle.- fece Sonny prendendo la giacca.
- Sì, è meglio.- fece Olivia - ti conosce, si fida di te, è più facile che si confidi con un amico che con la polizia.-
...
...
...
Prima di andare in ospedale, Sonny fece una sosta in un ristorante cinese per comprare da mangiare e da bere.
Quando entrò nella camera in cui era ricoverata Lucille, vide la ragazza seduta sul letto, con lo sguardo perso nel vuoto.
Si riscosse solo quando lo vide.
- E tu cosa fai qui....?-
- Faccio visita ad un'amica.- fece Sonny - Il dottore ha detto che puoi mangiare quello che vuoi.- fece Carisi mettendo sul comodino un sacchetto che conteneva una bottiglietta e una vaschetta di alluminio - spaghetti con verdure e gamberetti, e il tuo amato thè al limone.-
- Non ho fame...- fece Lucille con un sibilo.
- Lo capisco.... ma dovresti sforzarti.- fece Sonny - sono due giorni che non mangi e bevi...-
- Due giorni....?- fece Lucille - sono già passate 48 ore....?-
Carisi annuì.
- Ascolta... so che sei sotto shock, e che vorresti solo dimenticare quello che è successo... ma dovresti dirmi chi è stato a farti questo.- fece il detective.
- Dobbiamo proprio parlarne? Adesso?-
- Mi rendo conto che non è facile... ma se potessi dirmi com'è andata, chi è quell'animale, posso assicurarmi che non lo rifaccia.-
La ragazza si fece sfuggire una risatina sarcastica - Certo. E poi? Al processo diranno che l'ho provocato io, che me la sono cercata e nel giro di poche ore sarà libero.-
Sonny l'abbracciò forte - Ti giuro che non succederà. All'Unità Vittime Speciali, dagli addetti al Pubblico Ministero siamo tutti dalla parte della vittima. Aiutaci. Collabora con noi.-
La ragazza annuì.
- Avevo ricevuto una mail da un professore...- fece Lucy - Mi aveva scritto che era molto interessato ad un mio progetto, e che voleva discutere con me della possibilità di farne un articolo di ricerca.... e ti giuro, ero così felice che avrei voluto mettermi a gridare.... e che voleva parlarmi a riguardo... mi ha dato un appuntamento per la sera stessa.-
- E tu ci sei andata.-
- Sì... lo so cosa pensi. Che sono una stupida, che avrei dovuto chiamarti, che avrei dovuto capirlo...- fece Lucy in stato di shock.
- No invece.- fece Sonny - non importa il motivo per cui eri lì, se c'eri andata per discutere di lavoro o per parlare del tempo. Nessuno ha il diritto di farti una cosa simile se non lo vuoi.-
Il racconto continò - Sono andata a casa sua.... all'inizio andava tutto bene... poi ha detto che non si sentiva bene, e mi ha chiesto di prendergli le vitamine.... mentre ero di spalle mi sono sentita afferrare da dietro... ha cercato di baciarmi e mi ha spinto contro il muro....gli ho detto di no.....-
- Ma lui non ti ha ascoltato.- fece Sonny tremando di rabbia.
- No.- fece Lucy asciugandosi gli occhi - Ho cercato di scappare, ma mi ha raggiunta all'ingresso, mi ha afferrato per i capelli e trascinata in camera da letto... mi ha preso a schiaffi, a pugni.... poi mi ha buttato sul letto e mi ha violentata.- fece scoppiando a piangere - due volte.-
- Cosa....?-
Lucy annuì piangendo - Quando è uscito da me la prima volta ho sospirato di sollievo, credevo che fosse finita, invece mi ha fatto girare e mi ha sodomizzata...-
- Probabilmente voleva evitare il rischio che tu potessi rimanere incinta.- ipotizzò Carisi.
- Ho provato a ribellarmi, a scappare, ma non ci sono riuscita.... non riuscivo nemmeno a gridare.... volevo solo che finisse tutto in fretta, e ho pensato di essere altrove.... quando finalmente ha finito di fare i suoi comodi mi ha detto di prendere le mie cose e di sparire... e io l'ho fatto.... ho camminato fino a casa mia e mi sono buttata per terra, a piangere.... poi sei arrivato tu.-
Sonny le carezzò i capelli, fraternamente, con la mano che tremava per la rabbia. Aveva questo strano dono il detective Carisi... quando le vittime ripetevano quello che avevano dovuto subire senza poter reagire, vedeva la scena davanti a lui, come se stesse guardando un film, senza poter intervenire. Ma stavolta era peggio.
La vittima era una ragazzina che aveva poco più di vent'anni, che lui conosceva molto bene, di cui era amico, e alla quale si era affezionato quasi fosse suo fratello maggiore.... e non l'aveva protetta.
Non l'aveva salvata dal mostro cattivo.
Però poteva punirlo.
- Va bene...- fece a fatica il poliziotto - adesso c'è un'ultima cosa che devo chiederti: il nome di chi ti ha fatto questo.-
- Oh no....- fece Lucy - per favore non farmelo dire.... ha detto che se lo vado a dire in giro, se lo denuncio, mi rovina e non potrò più fare l'avvocato....-
- No, non lascerò che accada, credimi.- fece Carisi - e poi parliamoci chiaro: è lui che ti ha stuprata, è lui che ha commesso un reato, e sarà lui a finire con la carriera rovinata, non tu.-
Lucy ci pensò per un attimo prima di decidersi - E' il professor Matthew Cole... quello che tiene il corso di diritto di famiglia.-
- Va bene... adesso cerca di mangiare qualcosa e di riposarti un po'. Ti giuro che non la passerà liscia.-
E poteva giurarlo.
Fosse stata l'ultima cosa che faceva in vita sua, avrebbe preso quel figlio di puttana e i conti li avrebbe fatti prima con lui che con Barba, il tribunale e la giuria.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Law & Order / Vai alla pagina dell'autore: QueensOfFandom94