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Autore: Clessidrus    13/04/2019    0 recensioni
Mentre il nostro eroe sta completando il suo programma di riabilitazione, delle strane forze si manifestano nel mondo della magia. E allo stesso tempo una nuova apprendista strega cambierà radicalmente la vita dei nostri protagonisti
Genere: Avventura, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Bukiyōna Majishan'
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|Tutti in pasticceria erano entusiasti quel giorno perché era giorno di visite, le ragazze sarebbero andate all'asilo per vedere Hanna, mentre Clessidrus si preparava a rivedere Kaji, per l'occasione decisero di preparare per la bambina una torta di carote, per farle apprezzare la verdura, mentre per il draghetto dei biscotti di mele. Questa volta voleva venire pure Bibì, ma purtroppo avrebbe dovuto sostenere l'esame del terzo livello proprio all'ora delle visite.| 

Bibì: Voglio aiutarvi a preparare la torta.

Doremì: Oh andiamo Bibì non essere ridicola, non hai mai cucinato fin'ora, nemmeno un biscotto, figuriamoci una torta.

|In quel momento però la bambina, con il loro aiuto cominciò a rompere delle uova e mise i tuorli nella ciotola senza versare neanche una goccia di albume e mescolò.|

Mindy: Sei brava per essere la prima volta che cucini una torta.

Clessidrus: Di certo stai facendo meglio di Doremì come primo tentativo.

|Doremì mentre tagliava le carote mugunò.|

Doremì: Figurati, chiunque lo sa fare.

Lullaby: Doremì, che stai facendo?

Doremì: Sto tagliando le carote da mettere nella torta.

Lullaby: Bisogna grattugiarle non tagliarle.

Doremì: Ah sì.....beh capita a tutti di sbagliare.

Bibì: Devi stare attenta se vuoi fare bene il tuo lavoro.

Doremì: Che figuraccia.

|Intanto sfornai i biscotti.|

Bibì: Wow, sono bellissimi.

Mindy: Complimenti Clessidrus, ti stai migliorando sempre di più.

Clessidrus: Ma dai non è niente, e poi le cose mi vengono più facili quando devi preparare per qualcuno a te caro.

Sinfony: Peccato che gli orari delle visite coincidano, di certo a Kaji sarebbe piaciuto rivedere Hanna e le altre.

Clessidrus: Già, è vero.

|Poi in quel momento al clessidriano ebbe un idea.|

Clessidrus: Ma certo, perché non c'ho pensato prima.

|Quella sera andammo nel regno delle streghe Clessidrus si diresse al palazzo e decise di parlarne con Gaia.|

Gaia: Che cosa? E fuori discussione Clessidrus.

Clessidrus: La prego Somma Guardiana, solo per oggi.

Gaia: Lo sai che Kaji non può lasciare il suo ambiente per nessun motivo.

Clessidrus: Le devo forse ricordare cosa accadde quando Kaji è scappato.

|La Somma Guardiana rise un po.|

Gaia: Oh beh, quello fu frutto del caso non conta.

Clessidrus: Io penso che non gli farebbe male passare un po di tempo con Hanna, dopotutto sono cresciuti insieme. Le prometto che se dovesse accadergli qualcosa lo porterò direttamente sull'isola.

|Gaia ci pensò e alla fine........|

Gaia: Mi hai convinto. Però hai dato la tua parola.

Clessidrus: Grazie Somma Guardiana.

|Intanto all'asilo delle streghe Alexander, sapendo che oggi le apprendiste sarebbe venute per la visita ad Hanna si era tirato a lucido per salutare Lullaby, ma ogni volta veniva fermato da Majo Pi e Majo Pon. Invece fuori in giardino gli Animals stavano sistemando i cespugli sotto la supervisione di Clamilia.|

Clamilia: Su muovetevi, mi sono assentata per due giorni e avete battuto la fiacca.

Gerald: Non riusciamo a concentrarci con tu che ci fissi, sei peggio di un avvoltoio.

Clamilia: Se non finirete entrò la fine delle visite familiari vi dimezzerò la paga mensile.

|I tre si spaventarono e accelerarono i lavori. Intanto Clessidrus arrivò.|

Clessidrus: Hey là, ciao Clamilia.

Clamilia: Clessidrus? Ma non dovevi vederti con Kaji oggi.

|Poi vide Kaji su un portabebè.|

Clessidrus: Ho chiesto a Gaia di darmi la possibilità di portarlo qui, sono sicuro che sarà contento di rivedere Hanna.

Clamilia: Hai avuto una splendida idea. Ti porto da loro.

|I due clessidriani si allontanarono. Gli Animals tirarono un sospiro di sollievo e rallentarono il lavoro, ma in quel momento apparì un occhio volante che li sorvegliò e aveva la stessa voce di Clamilia.|

Clamilia: Continuate a lavorare altrimenti..........

Gerald: Altrimenti cosa?

|Poi l'occhio con un raggio fotonico abbrustolì il gatto antropomorfo.|

Gerald: Ricevuto.

Clessidrus: Caspita, non sapevo che eri in grado di farlo.

Clamilia: Ci sono molte cose che non sai su di me.

Clessidrus: Come?

Clamilia: Oh niente, parlavo a vanvera.

|Poi aprì la porta dove c'erano pure le ragazza con Hanna.|

Doremì: Clessidrus? Allora c'è l'hai fatta.

Clessidrus: Eh sì, ho avuto il permesso di portarlo qui.

|Poi poggiò il draghetto. Hanna lo vide e camminò per avvicinarsi a lui sorridendo.|

Hanna: Kaji.

Kaji: Hanna.

|E si abbracciarono commuovendo i presenti.|

Melody: Sono così adorabili.

Clessidrus: Lo so.

|Dopo che i due avevano giocato insieme era ora della merenda e le ragazze portarono la torta di carote per farla mangiare alla piccola. Così tagliarono due fette, una per lei ed una per Kaji.|

Doremì: Guarda un pò qui.

Sinfony: Vedrai che ti piacerà, per fino a Kaji piace.

|Il draghetto aveva allungato la lingua e divorato la fetta in un sol boccone.|

Kaji: Buona buona.

Clessidrus: Ehehehehe, magari una cosa che non gli ho insegnato bene è mangiare con calma.

|La bambina non era molto convinta visto che sapeva che nella torta c'erano le cartone che non le piacevano proprio. Poi Doremì tagliò un pezzettino e la infilzò con la forchettina.|

Doremì: Apri la bocca e di aaaaa

Tutti: Aaaaaaaaaaaa

|Hanna decise di fare uno sforzo e alla fine si mangiò il pezzettino.|

Hanna: Mmmm.....è buona!

Le ragazze: Sì, c'è l'abbiamo fatta!

Clamilia: Impressionante, appena lo saprà Majo Miller sarà entusiasta.

|Poi Kaji cominciò a tremare.|

Mindy: Ma che cos'ha?

Clessidrus: Oh niente, fa sempre così quando mangia qualcosa di zuccheroso, deve smaltire le energie. 

|Poi prese una palla dal cappello e la lanciò, Kaji e Hanna cominciarono a giocare.|

Doremì: Ottima trovata.

|Clamilia rise un po.|

Clamilia: Sono proprio adorabili. Oh quasi dimenticavo, fammi controllare una cosa.

|Usò la sua magia per controllare che facevano gli Animals, aveva da poco finito il lavoro.|

Clamilia: Molto bene ragazzi, potete fare una pausa di cinque minuti. Dopodiché dovete buttare nell'inceneritore i pannolini sporchi, sistemare i giocattoli rotti dalle bambine ed infine scegliere la favola della buonanotte.

Animals: Sì Clamilia.

|L'occhio volante poi scomparì.|

Clessidrus: Non vuoi più controllarli.

Clamilia: Nah, di sicuro hanno capito che devono fare i bravi, sennò sono dolori.

|Disse la clessidriana stringendo forte il pugno mettendo un po paura i presenti. Intanto in giardino Gerald era furibondo.|

Gerald: Ne ho abbastanza di quella arpia! Vorrei tanto darle una bella lezione.

Bernand: Risparmia il fiato Gerald, abbiamo solo quattro minuti di riposo.

Leonard: Quello che mi basta per completare questo rompicapo.

|Poi prese il foglietto e pensò.|

Leonard: Dunque se 1=3, 2=6, 3=9 e 4=12, cinque quanto sarà?

Gerald: Da quando siete diventati dei polli!!!!!!

Leonard: Veramente sono un alligatore.

|Gerald poi gli lanciò un sasso in testa. Poi giunse Alexander.|

Alexander: Hey ragazzi, avrei bisogno di un favore.

Bernard: Non ora Alexander.

Alexander: Mi dovete aiutare a distrarre Majo Pi, Mojo Pon e Clamilia, sapete oggi le ragazze stanno visitando Hanna e ovviamente vorrei salutare Lullaby.........

|Poi Gerald interruppe il mago.|

Gerald: Aspetta, vuoi il nostro aiuto?

Alexander: Sì, vi prego, farò qualunque cosa.

|Al gatto bianco gli brillarono gli occhi.|

Gerald: Ok,in cambio vogliamo che tu butti i pannolini nell'inceneritore per un mese.

Alexander: E va bene.

Gerald: (Hahaha, così non solo ci toglieremo il compito più ingrato ma daremo una bella lezione a Clamilia.)

|Più tardi i quattro maghi si nascosero tra i cespugli del recinto delle mucche.|

Alexander: Ok, avete i peperoncini presi in cucina.

Leonard: Ecco a te.

|Leonard gli diede il barattolo.|

Alexander: Non volevo ricorrere a questo ma non ho scelta, non avrò pace fino a quando non avrò visto Lullaby. Se faccio mangiare del peperoncino ad una mucca l'animale inferocito allontanerà tutti e io ne approfitterò per andare a parlare con la mia beniamina. Come piano è geniale.

Bernard: Non so perché ma ho un brutto presentimento.

Gerald: Shhhh, lascialo fare. Adesso ci divertiamo.

|Così Alexander diede un peperoncino ad una mucca che cominciò a imbizzarrirsi.| 

Alexander: Bene, è la mia occasione.

|Ma la mucca gli diede un calcio che lo fece volare in cielo e corse in direzione dell'asilo.| 

Bernard: Oh no, si dirige verso l'asilo.

Gerald: E allora?

|Poi il gabbiano trascino i suoi amici.|

Bernard: Dobbiamo fermarla.

Gerald: Perché?

Bernard: Per principio morale.

Gerald: Che noia.

Bernard: E poi se salviamo la vita alle bambine, Clamilia ci sarà debitrice.

Gerald: A questo non avevo pensato. Ho un idea.

|La mucca continuò a correre e gli Animals costruirono velocemente un muro di mattoni per fermare la sua corsa.|

Gerald: Posso dire che abbiamo fatto un ottimo lavoro.

|Ma il bovino lo sfondò e i resto dei mattoni caddero addosso a loro.|

Bernard: Direi un pessimo lavoro.

Leonard: Mi si è rotto il pallottoliere.

Gerald e Bernard: Eh?

|Poi prese un pallottoliere dalla sua tasca e lo controllò.|

Leonard: No falso allarme, meno male, così dopo completo l'enigma.

|Intanto Bibì stava proseguendo la sua prova delle tre porte, dopo aver superato le prime due, utilizzando in entrambi i casi la magia si trovò all'ultima porta che era l'arrivo. Sembrava tutto semplice quando vide che nell'altra porta c'erano sua sorella e gli altri che giocavano con i piccoli ed ad un tratto vide una mucca inferocita che stava per andare a sbattere contro l'asilo, così decide di oltrepassare quella porta per aiutarli.|

Bibì: Dovete scappare!!!!

|Tutti rimasero sorpresi nel vedere Bibì.|

Doremì: Che stai dicendo Bibì?

Bibì: Guardate, dietro di voi!

|Poi si girarono e videro la mucca che stava arrivando, presero i piccoli e si scansarono. La mucca demolì le pareti e stava per incornare i bambini.|

Clamilia: Non quando ci sono io!

|Mentre le infermiere mettevano in salvo le bambine, Hanna sembrava entusiasta.|

Doremì: Hanna questo non è un gioco, è una cosa seria.

Bibì: Devo salvarle usando la magia.

|Poi si ricordò che per la prova aveva usato le due note magiche a sua disposizione, quindi dovette usare l'ingegno. Poi notò su un tavolo una tovaglia rossa e la prese. Decise che avrebbe attirato l'attenzione del bovino come fa un matador con un toro.|

Bibì: Ehi vieni qui! Fatti sotto!

|La mucca accettò la sfida e cominciò a caricare, ma ogni volta Bibì la evitava.|

Doremì: Bravissima Bibì.

Clessidrus: Ci vuole il cerchio magico, presto non c'è tempo da perdere.

|Così le ragazze e il clessidriano misero al sicuro i piccoli e si misero in posizione per il cerchio magico. Grazie alla magia calmarono la mucca che sputò dalla bocca il peperoncino e Clamilia lo raccolse.|

Clamilia: Ma questo peperoncino..........

|Poi vide giungere Alexander e gli Animals, e facendo due somme aveva capito tutto. Intanto gli altri controllarono che tutti stettero bene.|

Doremì: Per fortuna che nessuno si è fatto male. Allora Bibì, hai superato l'esame?

Bibì: No.

Lullaby: Cos'è successo?

Bibì: Ero arrivata all'ultima porta e vi ho visto che eravate nei guai così sono venuta da voi.

Doremì: Oh Bibì.

Sinfony: Che peccato.

Mindy: Aspettate, guardate.

|Poi notarono in cielo la porta che piano piano si stava per chiudere.|

Doremì: Magia della musica diffondi la felicità./La porta aperta resterà.

|Apparì uno sgabello che bloccò la chiusura delle porte.|

Clessidrus: Non è ancora troppo tardi.

Doremì: Sbrigati.

Bibì: Grazie sorellona.

|Così Bibì volò con la sua scopa e entrò nella porta appena in tempo, così con un po d'affanno Bibì riuscì a superare con successo la prova e venne promossa. Intanto all'asilo giunse la Somma Guardiana.|

Gaia: Allora, è andato tutto bene presumo.

Clessidrus: Oh sì Somma Guardiana, si è divertito giocando con la sua migliore amica.

Gaia: Mi fa piacere, su Kaji, dobbiamo andare.

Kaji: No.

Gaia: Cosa? Ma perché?

Kaji: Hanna.

Gaia: Non capisco?

Clamilia: Il piccolo preferirebbe rimanere qui all'asilo.

Gaia: Oh no, ma non può stare troppo a lungo qui, altrimenti la sua crescita rallenterà.

Clamilia: Di questo non si deve preoccupare, negli ultimi mesi ho studiato la natura dei draghi, mi occuperò io del suo benessere. E lo porterò sull'isola dei draghi per i suoi allenamenti ogni pomeriggio. 

Gaia: Perché vorresti sacrificarti per lui?

Clamilia: Perché anche se un giorno diventerà il Drago Del Sole non è giusto che rinunci alla sua infanzia. Pensate ad Hanna, è già stato deciso che lei diventerà la futura regina delle streghe eppure adesso passa le giornate a mangiare, giocare e dormire. Non togliete queste gioie a Kaji, ne ha bisogno.

Gaia: Caspita, due clessidriani che mi convincono a prendere decisioni diverse dalle mie, il mondo sta proprio cambiando. Molto bene Clamilia, ci porterai Kaji ogni pomeriggio dopo il pisolino pomeridiano e nei weekend.

Clamilia: Ma certo. 

Gaia: Bene, allora informo Majo Miller di questa decisione.

|Gaia se ne andò e Kaji fu contento che sarebbe rimasto all'asilo almeno cinque volte a settimana. Poi Clessidrus abbracciò con tutto il cuore la sua amica.|

Clessidrus: Non so come ringraziarti Clamilia, sei la migliore.

|La clessidriana sorrise e arrossì lievemente.|

Clamilia: Tu fai sempre tante cose per me, per una volta sono io a ricambiare.........anche se un modo ci sarebbe.

|Così mentre le ragazze andarono da Bibì per festeggiare la sua promozione e anche per farle visitare Hanna, Clessidrus rimase all'asilo per aiutare Clamilia con la punizione da dare ad Alexander e ai tre maghetti. La loro punizione era strigliare tutte le mucche del recinto.|

Alexander: Non è giusto, sono troppo stanco, non c'è la faccio più.

|Poi si fermò ma ad un tratto apparì magicamente una racchetta che colpi il mago sul sedere.|

Clessidrus: Non battete la fiacca, la prossima volta non ci andrò leggere con voi. Muovetevi!

Alexander: Va bene, va bene. Accidenti, ma quante ci sono ancora da strigliare.

|Poi Leonard cominciò a contare.|

Leonard: Ne mancano ancora quindici...............Ehi adesso ho capito! La risposta è quindici! Sono un genio!

Gerald: No, tu sei un idiota!

|Gerald gli diede uno schiaffo e la racchetta gli schiaffeggiò il sedere. Leonard rise e Gerald gli diede uno schiaffo e la racchetta gli schiaffeggiò il sedere e il circolo vizioso continuò mentre Bernard continuò a strigliare e Clamilia si rilassò su una sedie bevendo della limonata.|
  
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