Crossover
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Autore: PGV 2    16/04/2019    4 recensioni
ATTENZIONE: LEGGETE QUESTA FIC SOLO DOPO ESSERE ARRIVATI AL CAPITOLO 43 DI "THE COMMUNITY - TALES OF AN UNDERWORLD"!!!
Quarant'anni prima che Lorenzo e Danilo giungessero nella Comunità sotterranea sconvolgendo le vite di tutti i suoi abitanti, le cose erano molto diverse in questa società all'apparenza perfetta, ma in realtà contenitore delle ombre più oscure che si possano trovare...
Ripercorriamo insieme, passo dopo passo, le vicende principali che hanno coinvolto la Comunità ed i suoi abitanti partendo dal 1903 fino al 1943, anno in cui i due Grim della Superficie sono giunti sottoterra cambiando il destino dell'intero mondo per sempre!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Anime/Manga, Film, Fumetti, Giochi di Ruolo, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Community!'
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Ecco a voi come promesso il nuovo Capitolo della Fan Fiction prequel!!!
Lo scorso è servito soprattutto a mostrare come si è evoluta la Comunità dopo che Goku è diventato il nuovo Presidente e Xehanort il nuovo Gran Maestro, questo invece parlerà di altro come già preannunciato un mese fa.
Difatti sarà interamente incentrato sulla questione legata a Kenshiro, Madara ed Ichigo, anche se non la completerà del tutto, e vedrà anche un nuovo arrivo che sono certo la maggior parte di voi non si aspetta per nulla u.u XD ;).
Prima del chap però passo all’Angolo dei Commenti:

Sayman: Ciao Sayman :). Sono molto contento che hai ritenuto interessante lo scorso Capitolo, anche se era soprattutto di illustrazione per mostrare com’è cambiata la società dopo che Goku è diventato il nuovo Presidente e Xehanort il nuovo Gran Maestro del Concilio dei Sette, e sotto un certo punto di vista questo Capitolo sarà più ricco rispetto allo scorso, ho cercato di renderlo meglio che potevo, e sono contento di esserci riuscito *_*. Posso immaginarlo credimi, pure io certe volte mi confondo con i Capitoli che devo scrivere e postare tra prequel e principale, mi immagino quanto possiate confondervi anche voi in questa situazione XD ;). Xehanort se l’è studiata bene in ogni minimo dettaglio proprio per non lasciare nulla al caso, vuole essere sicuro non solo che tutto vada come ha programmato, ma anche di non essere fregato, ed è proprio per questo che finora il Concilio non è ancora riuscito a trovare un cavillo o una debolezza per estrometterlo e colpirlo alle spalle, si sta dimostrando più furbo di loro e questo non gli va molto a genio u.u XD ;). Sì, in questa linea temporale indirettamente è stato Xehanort a far scatenare la Prima Guerra Mondiale, indirettamente perché si è limitato a mandare un suo agente per corrompere l’assassino dell’Arciduca proprio quel giorno, tutto il resto è venuto da sé e sappiamo tutti come è andata a finire con la Prima Guerra Mondiale T_T. Sugli esperimenti di Raichi diciamo di sì, è stato proprio questo il momento in cui hanno avviato la ricerca sul DNA umano ed anche i cosiddetti “esperimenti segreti” che abbiamo visto nel laboratorio segreto della fic principale, ma dietro c’è ancora molto da scoprire per ovvi motivi e quando sarà il momento tutto sarà chiaro, tranquilli u.u XD ;). Eheheheheheheheh ebbene sì, uno dei due allievi di Ichigo della Scuola di Hokuto era Madara!! Kenshiro ancora ancora lo si poteva immaginare già dalla prima apparizione del dojo considerando il racconto di Teresa e Gai, ma naturalmente non potevate immaginare che anche Madara lo fosse dato che non avevo lasciato alcun indizio in merito :) e naturalmente è lui il terzo che all’epoca fu apostrofato come il terzo in grado di controllare lo Stile di Hokuto al 100%, anche se questa affermazione non è vera del tutto ed allora hanno parlato soprattutto per ipotesi, forse già in questo Capitolo capirete perché ;). E sì, abbiamo anche visto l’origine della foto apparsa nei primi venti Capitoli XD ho messo a Madara bambino i capelli blu per confondervi, ed anche perché al tempo li aveva davvero blu, se li colorerà di nero più avanti a seguito di un certo evento che vedrete proprio in questi Capitoli ;). Deve scegliere perché Xehanort ne vuole solamente uno al servizio del Concilio, in teoria non ne avrebbe voluto nessuno perché nessuno dei due fa parte dell’organizzazione e la sua nuova politica è di non prendere nessuno che faccia parte delle famiglie che hanno tradito, ma al tempo stesso ha riconosciuto che qualcun altro in grado di usare lo Stile di Hokuto gli potrebbe essere utile, e per questo ha lasciato ad Ichigo la possibilità di scegliere… e parrebbe averlo fatto proprio alla fine dello scorso chap :). Beh anche quello è vero, con me non si può mai sapere e ce ne sono ancora di cose che devo mostrare e non immaginate neppure XD però in questo caso la risposta su chi ha scelto Ichigo alla fine la vedrete praticamente subito, dato che per questioni temporali tratterò la parte dedicata ad Ichigo, Kenshiro e Madara tutta in un colpo solo, e per darvi qualche indizio su cosa possa essere successo vi consiglio di rileggere il Capitolo di introduzione alla Scuola di Hokuto della fic principale, potreste avere qualche piccola anticipazione che per ovvi motivi vi siete dimenticati in merito ;). Come ultima cosa ho voluto mostrare l’evoluzione del rapporto tra Bulma e Vegeta perché la prima è una dei personaggi principali della fic principale e mi sembrava giusto approfondirla, su chi ha vinto il lancio della moneta… lascerò che siano i prossimi Capitoli a rispondere per me u.u XD ;). Nel frattempo, ti ringrazio ancora tantissimo per tutto quanto, e spero che anche il Capitolo qui sotto ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Nick Nibbio: Ciao Nick :). Sono felicissimo che anche lo scorso Capitolo ti sia piaciuto molto nonostante fosse soprattutto illustrativo *_* sotto il punto di vista della trama principale questo chap sarà molto più importante, di conseguenza tienilo molto d’occhio u.u XD ;). Vero, Xehanort si è studiato tutto nei minimi particolari e sembra quasi incredibile che un bambino, ormai ragazzino alla fine dello scorso Capitolo, sia capace di tanto, però se l’è studiata bene fin dall’inizio analizzando ogni singolo scenario per essere certo di fare la scelta giusta. Difatti è riuscito a convincere tutti gli agenti a stare dalla sua parte dicendo loro la verità senza illuderli, ed il Concilio che sta aspettando il momento migliore per pugnalarlo alle spalle si è ritrovato spiazzato, dato che Xehanort si sta dimostrando più geniale di quanto si aspettassero, ed hanno capito che ucciderlo non sarà più così semplice come pensavano all’inizio. La parte dedicata a “coloro che vennero prima” ed ai cosiddetti Antichi è la parte più importante della trama principale che è rimasta ora che tutti i misteri stanno venendo rivelati a poco a poco, dato che per quanto ne sappiamo potrebbe essere legato alla Primeval Rock, e di conseguenza anche al Generatore, e sembra essere un segreto tale che solamente il Concilio dei Sette al gran completo ne è a conoscenza… preferisco non anticipare molto su questa parte perché, come già detto, è la parte più importante di trama rimasta, ma attendetevi comunque delle sorprese, non si sa mai u.u XD ;). Il momento descritto nello scorso Capitolo è quello in cui Raichi ha dato inizio alle ricerche che poi vedremo sia all’interno del Palazzo Presidenziale che dentro il laboratorio segreto sempre al suo interno, però ci sono ancora alcuni dettagli riguardo queste ricerche che vi sto tenendo volutamente nascoste, ed il prossimo Capitolo della storia principale non farà altro che confondervi ancora di più… dovrete aspettare una certa cosa proprio in questa fic prequel per capirci quantomeno qualcosa, non aggiungo altro per evitare troppi spoiler u.u XD ;). La morte della madre di Xehanort l’ho voluta mostrare soprattutto per far capire come la madre, nonostante tutto, voglia ancora bene al figlio in quanto non riesce proprio ad odiarlo, ed anche il motivo per cui Sebastian è rimasto al fianco di Xehanort per tutto questo tempo nonostante le atrocità che ha commesso, anche se va sottolineato che la promessa alla madre di Xehanort non serviva: lui sarebbe rimasto al fianco del ragazzo comunque per la gratitudine che ha nei confronti di Ansem :). Mi è sembrato giusto pure mostrare come si sia evoluto il rapporto tra Bulma e Vegeta, visto che già sappiamo che si sposeranno ed avranno due figli XD e sul risultato del lancio della moneta… rimango in silenzio per ovvi motivi, lascerò che siano i prossimi Capitoli a rivelarvelo per me u.u XD ;). Sì, alla fine l’altro allievo di Ichigo insieme a Kenshiro era Madara!! Per Kenshiro potevate aspettarvelo già dal racconto di Teresa e Gai nel Capitolo di introduzione alla Scuola di Hokuto, ma per Madara ho cercato di evitare di far trapelare il più possibile informazioni sulla sua identità in modo da sorprendervi con questo Capitolo, e spero di esserci riuscito alla fine :). Beh, naturalmente qui Ichigo è OOC dato che fa parte del Concilio dei Sette, di conseguenza non dovete sorprendervi se fa azioni anomale come il sorrisetto maligno :) inoltre mi è sembrato giusto mostrare l’origine della foto che avevo mostrato molti Capitoli fa perché si era capito che aveva un grosso valore per Kenshiro nonostante tutto, ed ora sappiamo perché ;). Infine, per quanto riguarda la scelta finale di Ichigo, non c’è bisogno che dica nulla in quanto ci penserà proprio il Capitolo qui sotto a rivelarvelo, di conseguenza ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo supporto alle mie fic finali, e spero che anche il Capitolo qui sotto alla fine ti piaccia come il resto della fic prequel ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Eternity_paradise0: Ciao Eternity :). Io per il momento sto tirando avanti dato che ho parecchi problemi nella vita reale, di cui alcuni li conosci anche bene T_T, però cerco comunque di andare avanti senza pensarci, e spero che un giorno tutto si risolva :) e spero nel frattempo che da te vada tutto bene ;). Comunque sono felicissimo che lo scorso Capitolo ti sia piaciuto molto, ci speravo che piacesse dato che serviva per lo più ad introdurre il nuovo Concilio dei Sette dopo l’avvento di Xehanort, e di conseguenza a livello di trama principale conteneva molto ma al tempo stesso mostrava poco, per questo sono contento se alla fine è venuto fuori bene *_*. La politica come hai potuto vedere anche nella fic principale è un tema portate dell’intera fic, visto che si basa quasi tutto sul comando che verte sia nella Comunità che nel Concilio dei Sette, e, se nella fic principale ci saranno soprattutto battaglie da adesso in poi, nella fic prequel si parlerà molto di politica e complotti come vedrai ;). Mentre invece il lato umano cerco sempre di farlo prevalere per aiutare a far capire meglio i personaggi, soprattutto all’interno della serie The Community dove i personaggi sono il perno di tutto, certe volte anche a discapito della storia dato che alcuni chap della fic principale servivano a mostrare meglio i pg ed i loro rapporti anche a costo di rallentare la trama come ben sapete, ma se alla fine sto facendo comunque un buon lavoro non posso che essere contento della cosa *_*. La madre di Xehanort gli ha voluto bene fino alla fine perché, nonostante tutto quello che ha fatto durante la sua vita, non è mai riuscita a odiarlo profondamente ed ha chiesto a Sebastian di continuare a vegliare su di lui nonostante tutto, e sono molto contento che ti sia piaciuto come pg nonostante alla fin fine sia stata una comparsa :). Pensate che all’inizio volevo che fosse un pg proveniente da un’opera, per la precisione la mia idea era Nico Robin da One Piece, ma poi l’ho scartata perché a conti fatti avrebbe fatto solo due apparizioni molto rapide nella fic e non mi sembrava il caso, però se è comunque piaciuto sono molto contento ;). Xehanort in effetti è riuscito a portare tutto il Concilio dalla sua parte, cosa che gli altri sei membri non si aspettavano e che per questo sono molto preoccupati, dato che si aspettavano il suo primo passo falso per pugnalarlo alle spalle ed invece li sta sorprendendo tutti quanti, e questo perché si è studiato tutto nei minimi dettagli cercando di prevedere ogni singola variabile ed essere così sicuro di non sbagliare nulla… ed a quanto pare finora sembra starci riuscendo T_T (Grazie mille, Reina! N.d. Maestro Xehanort) (Ma tu che diavolo c’entri?! N.d. Luke) (Non essendoci quello della fic, parlo io in sua vece u.u! N.d. Maestro Xehanort) (-_-‘ Siamo a posto allora… N.d. Luke). Naturalmente su “coloro che vennero prima” non posso dire nulla perché si tratta di un argomento davvero molto spoiler, il più spoiler rimasto a livello di trama principale, e di conseguenza è meglio se non dico nulla perché anche il più piccolo indizio potrebbe svelarvi molto T_T diciamo solo che quando arriverà la soluzione potreste rimanere molto sorpresi, non aggiungo altro u.u XD ;) (Non ti smentisci mai! N.d. Cell) (Neppure tu se permetti -_-‘! N.d. PGV 2) (In effetti è vero, se gli Antichi o come si chiamano fossero esseri sovrannaturali la Comunità sarebbe ispirata ad Agarthi! N.d. Gohan) (Autore, ti sei per caso ispirato ad essa? N.d. Ino) (In verità quando ho ideato tutto questo ero ragazzino e non sapevo di Agarthi, però ora, riguardando il tutto, posso dire che un po’ di ispirazione sia ad Agarthi che a Ember senza volerlo l’ho presa in effetti XD! N.d. PGV 2) (Tsk, sei un copione del cavolo! N.d. Cell) (-_-‘ Chiudo qui il siparietto con i miei pg dato che non ho voglia di essere costantemente insultato. Ciao ed alla prossima!! :) N.d. PGV 2). Sono contento che hai apprezzato il lancio della moneta XD per il risultato vedrete o in questo o nei prossimi Capitoli, non dirò altro in merito u.u XD ;) e sono contento che anche come coppia in generale ti piacciano pure qui dove sono quasi totalmente diversi dagli originali XD ;). Mi fa piacere pure che ti sia piaciuto anche Ichigo come pg, abbiamo avuto modo di conoscerlo durante tutti i primi quattro chap, dato che è stato presente in tutti in un modo o nell’altro, e quindi caratterialmente parlando sappiamo molto di lui… ma non tutto, difatti questo ed il prossimo Capitolo potrebbero rivelare ancora qualcosa in merito a lui, e senza dire altro per non spoilerare troppo lascerò che i prossimi due chap questo compreso parlino per me u.u XD ;). Che Madara fosse il compagno di Kenshiro, nonostante i piccolissimi indizi disseminati, ho cercato di tenerlo più nascosto possibile, ho dato persino dei capelli di colore differente alle sue versioni ragazzo e adulto per depistare XD ed il motivo di tale scelta lo vedrete entro breve, tranquilli ;). Comunque, felicissimo che la cosa ti abbia sorpreso, e per il futuro del rapporto tra loro tre posso solo dirti che sarà la prossima cosa di cui tratterà questa fic prequel, di conseguenza ti ringrazio ancora tantissimo per tutto quanto e spero che anche il Capitolo qui sotto ed i prossimi ti piacciano come gli altri che li hanno preceduti ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Ash Visconti: Ciao Ash Visconti :). Riguardo le critiche al precedente chap non ti preoccupare, anzi come già detto ho apprezzato molto che sei stato onesto con me ed hai detto quello che pensavi di alcune mie scelte, apprezzo sempre quando mi fanno notare certe cose perché so benissimo che non sono perfetto né a scrivere né a prendere decisioni, e vedere gli altri punti di vista fa sempre bene ;). Nel caso di Xehanort bambino, prima di decidere definitivamente per quella strada, ho preferito documentarmi bene per essere certo al 100% di fare le cose giuste, e se alla fine hai apprezzato la spiegazione che c’era dietro non posso che essere contento della cosa *_* e grazie ancora per essere stato onesto ed aver esternato i tuoi dubbi in merito ;). Mi fa piacere che hai trovato anche questo Capitolo interessante, e soprattutto che hai apprezzato la parte iniziale dedicata a Sebastian ed alla madre di Xehanort :) il suo scopo era soprattutto mostrare come mai Sebastian è rimasto al fianco di Xehanort nonostante tutto quello che ha fatto nel corso della sua vita, anche se va specificato che sarebbe rimasto comunque al fianco del ragazzo anche senza la promessa perché doveva la vita ad Ansem, ma la promessa alla madre è stata una spinta in più ;). Sì, Xehanort ha bene in mente che cosa fare con il Concilio dei Sette perché si è studiato tutto per bene per essere certo di valutare ogni singola possibile variante ed evitare così di essere colto di sorpresa, e per ora sembra stare funzionando dato che il resto del Concilio sta solo aspettando un suo minimo errore per pugnalarlo alle spalle, ma per ora non riesce a trovarlo perché si sta dimostrando davvero molto furbo. Il riferimento agli Antichi abitanti della Comunità, nel vero senso della parola dato che nella fic principale Xehanort si è riferito a loro così, è la parte più importante della trama principale rimasta dato che tutti i vari misteri stanno venendo risolti a poco a poco, ed il mio suggerimento è di tenerlo davvero molto d’occhio perché quando sarà il momento potrebbe sorprendervi davvero molto ;). Sulla possibilità che grazie a loro possano essere creati i superpoteri non parlo per ovvi motivi, però Xehanort sembra effettivamente aver fatto supporre questo dato che ha parlato del “prossimo passo dell’evoluzione umana”… ma c’è ancora parecchio che manca sia su questo che sugli esperimenti che sta conducendo Raichi, dovrete attendere i prossimi Capitoli di questa fic prequel per capirci meglio in merito ;). Rispondendo alla tua domanda invece, posso dire che no, non sono ispirati alla Prima Civilizzazione della serie di Assassin’s Creed ma è qualcosa di totalmente diverso, però ho deciso di usare comunque lo stesso termine usato nei videogiochi, ossia “coloro che vennero prima”, sia perché mi piaceva come ulteriore citazione alla serie di Assassin’s Creed, che in questa fic ha un ruolo molto importante come state vedendo, e sia perché il concetto è molto simile, e non solo perché sono venuti prima degli abitanti della Comunità, ma anche per altro… che per il momento non posso dire per evitare spoiler, dovrete aspettare quando sarà il momento T_T ;). In effetti è vero, non ci avevo pensato ma qualche indizio che Madara potesse essere il compagno di Kenshiro negli allenamenti alla Scuola di Hokuto l’avevo lasciato, però ho cercato comunque di mantenere più riserbo possibile sulla questione affinché potesse essere lo stesso una sorpresa quando sarebbe stato il momento :) difatti i capelli da ragazzino e da adulto di Madara non coincidono, ma quello scoprirete perché all’interno di questa fic prequel ;). Sull’odio che Madara sembra provare per Kenshiro non c’è bisogno che dica nulla in quanto saranno proprio i prossimi Capitoli a rispondere a questa domanda, difatti posso già preannunciare che sia questo che il prossimo saranno quasi interamente dedicati alla questione tra Madara, Kenshiro ed Ichigo, di conseguenza scoprirete tra pochissimo che cos’è effettivamente successo tra i tre :). In effetti sì, il nome della biblioteca è ispirato alla serie televisiva Once Upon a Time, che mi piace molto ma sono stato obbligato ad inserire solo come citazione per motivi di spazio… e mi sono totalmente dimenticato di segnalarlo nelle note finali T_T grazie mille della segnalazione, ho provveduto a segnalarlo nelle note finali di questo chap ;). Ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo supporto nel frattempo, il vostro aiuto è molto importante per me in questo periodo davvero nero per me, e spero che anche questo Capitolo ed il resto di entrambe le fic in corso ti piaccia come il resto che c’è stato prima, sia di questa fic che di quella principale ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Son Goku97: Ciao Son Goku97 :). Diciamo che sto tirando avanti in questo periodo, però tutto sommato non mi posso lamentare troppo, spero che da te vada tutto bene e sia tutto a posto ;). Non ti preoccupare se sei arrivato in ritardo, alla fin fine si può dire che grazie all’alternanza c’è un mese di tempo per leggere un Capitolo, che sia della principale o della prequel, prima che arrivi il nuovo, di conseguenza c’è tutto il tempo sia per leggere che per commentare XD ;) ed il fatto che alla fin fine trovate sempre il tempo per fare entrambi mi rende molto contento, e non vi ringrazierò mai abbastanza per questo *_*. Praticamente sì, grazie alle sue conoscenze ed alle sue strategie, Xehanort è riuscito ad ingraziarsi ogni singolo agente normale del Concilio facendo sì che sposassero la sua causa ed ha acceso la miccia in Superficie che ha dato inizio alla Grande Guerra, in modo che i Grim si “ammazzino tra di loro” prima del loro arrivo. E’ quasi sadico se ci si pensa, però la fic principale ed anche questa hanno mostrato come Xehanort è disposto a tutto pur di vendicare i torti subiti dai suoi antenati, anche uccidere il suo stesso padre nel frattempo T_T (Che bello sapere che, in qualunque fic, morirò per mano di Xehanort… N.d. Ansem) (Oh beh, te lo saresti dovuto aspettare u.u! N.d. Maestro Xehanort) (Taci tu che è meglio -_-‘! N.d. Sora) (Tsk la mia controparte ha ragione, pochi cavoli in merito! N.d. Vegeta) (Ma all’epoca non aveva ancora quel potere di sbriciolare che ha mostrato a Bulma nella fic principale! N.d. Goku) (In effetti sarebbe stato sconfitto subito in Superficie… N.d. Edward) (E’ molto più subdola e intelligente la strategia che ha adottato alla fine! N.d. Alphonse) (Tsk, per me doveva comunque combattere direttamente, qualsiasi fosse la sua condizione! N.d. Vegeta) (Questo perché sei un idiota! N.d. Bulma) (COSA HAI DETTO?! è_é N.d. Vegeta) (Ok, credo sia meglio interrompere qui il siparietto con i miei pg prima che comincino a litigare come loro solito. Ciao ed alla prossima!! :) N.d. PGV 2). Xehanort ha costretto Ichigo a scegliere tra i due solamente perché ritiene che un altro maestro dello Stile di Hokuto potrebbe fargli comodo, ma in realtà li schifa entrambi perché non sono agenti del Concilio, e così ha optato per una via di mezzo, anche se Ichigo sembra essere arrivato ad una conclusione alla fine :). Il fatto che Madara in futuro farà parte del Concilio dei Sette in effetti potrebbe costituire un indizio su come andrà a finire, ma il consiglio è di aspettarvi comunque di tutto perché non si sa quello che potrebbe succedere o chi potrebbe comparire… e diciamo che questo Capitolo sarà proprio l’ulteriore prova che dovete aspettarvi letteralmente di tutto u.u XD ;). Mi sembrava giusto mostrarvi il momento in cui è stata scattata la foto che poi Kenshiro appenderà nella sua stanza della Scuola di Hokuto, anche perché per lui ha un significato profondo dato che è stato uno degli ultimissimi momenti in cui sono stati tutti e tre insieme… il significato di questa affermazione lo vedrai qui sotto, e così capirai anche come mai quella foto è così importante per Kenshiro ;). In effetti Vegeta inserito in un contesto totalmente diverso da quello originale, per di più con un carattere che non gli appartiene, fa molto strano e lo riconosco anche io XD però ammetto anche di essermi divertito a scrivere quel pezzo, un Vegeta molto strano va ammesso XD ;). Su chi ha vinto la scommessa del lancio della moneta rimango in silenzio per ovvi motivi, lo scoprirete quando sarà il momento, anche se la fic principale può già dare qualche indizio non sul risultato del lancio, ma su come andrà a finire tutto quanto u.u XD ;). Hai ragione, la Bulma di un tempo ci sarebbe stata XD ma la cosa buffa è che alla fine Bulma c’è stata pure quando Vegeta neanche ci provava ed era ancora abbastanza cattivo, dato che durante l’allenamento per l’arrivo dei Cyborg era ancora arrogante e piuttosto malvagio XD è quasi ironico se ci si pensa, e se Vegeta all’epoca ci avesse pure provato secondo me Bulma ci stava ogni singolo secondo della loro vita XD ;). Ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo supporto, sono contento che la fic prequel ti stia piacendo finora e che hai apprezzato anche il metodo di scrittura, dato che col poco tempo che ho a disposizione ormai devo scrivere come posso senza poter stare lì a guardare bene come un tempo T_T. Se il risultato però è comunque soddisfacente non posso che ritenermi soddisfatto del mio operato *_* e, ringraziandoti ancora tanto per tutto quanto, spero che alla fine pure il Capitolo qui sotto ti piaccia come gli altri che l’hanno preceduto ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

AlanKall: Sono contento che le varie rivelazioni dello scorso Capitolo ti siano piaciute molto :). Tra l’altro non hai neanche del tutto torto quando dici che ci sono state più domande che risposte, dato che le rivelazioni ci sono sì state, ma sono state tutte un detto e non detto XD però non temete, sapete che dò una risposta a quasi tutto quello che presento, di conseguenza avrete le vostre risposte quando sarà tutto finito, tranquilli u.u XD ;). Quello che ha detto Xehanort a Raichi è soprattutto di fare sperimentazioni sul DNA umano per passare al “prossimo passo dell’evoluzione umana”, anche se al momento non si capisce bene a che cosa si riferisca, però non hai tutti i torti quando dici che Jack Frost ed Alice potrebbero essere coloro a cui si riferisce… uhm mettiamola così, quando sarà il momento spiegherò cos’è successo ai due ragazzi, tanto Mustang ed Hawkeye nella fic principale hanno rivelato quando ne parlerò ;). In effetti potrebbe essere che “coloro che sono venuti prima” siano direttamente legati alla Primeval Rock trovata da Goku, tuttavia in questo caso stiamo parlando dell’argomento più spoiler rimasto riguardo questa fic, e di conseguenza non posso dire nulla per ovvi motivi T_T l’unica cosa che posso aggiungere senza spoilerare troppo è che “coloro che sono venuti prima” sono gli Antichi a cui ha fatto riferito Xehanort durante la discussione con Bulma nella fic principale, questa è una cosa che posso dirvi subito ;). Sì, in un modo o nell’altro Xehanort sta mantenendo le promesse che ha fatto, e con gli agenti è stato molto sincero dicendo che per il trasferimento in Superficie ci vorranno tantissimi anni, e questo è un motivo in più per cui tutti gli stanno dando fiducia… anche se non è una cosa del tutto positiva visto quello che ha fatto T_T. Quello che tutti gli agenti conoscessero la vera identità del Gran Maestro è soprattutto una teoria legata al fatto che il Presidente faceva quello che voleva, difatti Xehanort aveva capito subito la connessione tra i due prima che Ansem glielo rivelasse, ed è certissimo che anche gli altri ci fossero arrivati… anche se adesso, dato che Goku non è basso come Xehanort, la regola che non bisogna conoscere la vera identità del Gran Maestro ha effettivamente un senso :). Vero, la madre di Xehanort è morta in una maniera davvero atroce, sapendo tra l’altro quello che stava combinando il figlio e non riuscendo comunque ad odiarlo nonostante tutto T_T se non altro Sebastian è rimasto al suo fianco fino all’ultimo, almeno quello per fortuna :). Purtroppo non posso dire cosa stava pensando Ichigo sui suoi allievi durante la festa perché è un argomento che sarà trattato proprio all’interno di questo Capitolo, di conseguenza in questo caso il mio consiglio è di leggere qui sotto per scoprirlo tu stesso ;). Vero, i caratteri che avevano all’epoca Madara e Kenshiro si può dire che erano l’esatto opposto di quelli che hanno nel presente XD però si può dire che c’è un motivo se hanno avuto un cambiamento così drastico, e lo vedrete proprio all’interno di questo Capitolo ;) mentre per la foto mi sembrava giusto mostrare quando è stata scattata visto l’enorme valore affettivo che ha per Kenshiro :) (Esatto, è sembrato giusto anche a me… N.d. Kenshiro) (Uhm sarei molto tentato di concedertelo… N.d. PGV 2) (Tsk, tanto se si dimostra superiore a me uso il Teletrasporto e ciao ciao u.u! N.d. Cell) (… MOLTO tentato -_-‘! N.d. PGV 2) (Tsk, quell’idiota non cambierà mai… N.d. Malefica) (Già, questa situazione ci sta sfuggendo di mano, e non possiamo permettere che peggiori ulteriormente… N.d. Vegeta) (Oh dai, credo che i prossimi Capitoli aiuteranno a renderti più simpatico agli occhi degli altri! N.d. Tivan) (Magari la mia controparte della storia, ma non certo io… N.d. Vegeta) (Beh, è stato un po’ duro lo ammetto… N.d. Trunks) (Non ti ci mettere anche tu!! N.d. Vegeta) (… Non so se essere felice o terrorizzato all’idea… N.d. Madara) (Sii felice, è molto meglio! N.d. Teresa e Claire con un sorriso inquietante) (… Ok, ora ho paura! N.d. Madara) (Pure io O_O! N.d. Sora) (… Ehm, sinceramente al momento non so cosa fare. E tu AlanKall? N.d. PGV 2) (Mi sa che pure loro sentono il terrore che sprigionano le due Claymore… N.d. Sakura) (O__________O! No! Il birillo no!! N.d. Brook, Gold, Brock, Kogoro, Trunks, Issei e Kaiohshin il Sommo) (Almeno così forse la smettono -_-‘! N.d. Misty) (… Ehi un attimo, io il birillo non ce l’ho. Yohohohohohohohohoh! N.d. Brook) (E io sono una Divinità, tecnicamente non dovrei averlo! N.d. Kaiohshin il Sommo) (… E quindi significa che romperanno per molto?! N.d. Ino) (Temo di sì… N.d. Naruto) (Shishishishishi potrebbe essere divertente! N.d. Luffy) (Ma anche no! N.d. Nami) (Credo sia meglio interrompere qui il siparietto con i miei pg prima che le nostre Teresa e Claire si incavolino davvero O_O. Ciao ed alla prossima!! :) N.d. PGV 2). Lo so che sono stato cattivo nel non mostrare il risultato del lancio della moneta, ma almeno in quel caso volevo lasciare un pizzico di mistero… va detto però che è crudele lasciarlo proprio su un qualcosa che potevo rivelare subito, lo riconosco XD ;). Ti ringrazio ancora tantissimo per tutto il tuo supporto, spero a questo punto che anche il Capitolo prequel qui sotto e quelli che verranno ti piacciano come quelli che sono venuti prima di lui ;). Ancora un enorme grazie per i tuoi complimenti ed il tuo sostegno e spero che anche i futuri chap possano piacerti come quelli passati :). Grazie per il commento.

Ed ora ecco a voi il quinto Capitolo della fic prequel. Buona lettura a tutti quanti!! :)


CAPITOLO 05 – L’INCIDENTE!



Montagne Tortuga, Comunità, 01 Luglio 1915:
Circa venti giorni dopo la festa organizzata in onore del dodicesimo anniversario della fondazione della Scuola di Hokuto, Ichigo aveva deciso di portare i suoi allievi in gita.
Si allenavano costantemente e quasi mai senza riposarsi, iniziando alla mattina e terminando la sera, e secondo lui era giusto che si svagassero un po’ dato che era periodo di ferie un po’ per tutti, quindi perché per loro no?
Innanzitutto, aveva fatto la proposta ai suoi apprendisti, dato che prima voleva sentire il loro parere e vedere se fossero d’accordo nel fare una gita in un luogo che nessuno dei due ragazzi aveva mai visitato prima di allora.
Le montagne Tortuga.
Era un nome strano per delle montagne e tutti e tre lo riconobbero, ma così erano state nominate e nessuno ebbe da ridire. Anche perché, da quanto ne sapeva l’arancione stesso, non era stato il Concilio a crearle…
Già, proprio come il resto della Comunità anche quelle montagne si trovavano già lì quando gli Illuminati si trasferirono sottoterra, e questo destò non poco lo stupore dei presenti, dato che si parlava di montagne sottoterra.
E non erano neanche tanto piccole, dato che erano alte circa 5000 metri. Un’altezza considerevole tenendo conto che si trattava di alture poste sotto la superficie terrestre, e già di per sé era abbastanza strano di suo questo particolare.
Ma alla fine i membri del Concilio originale non si fecero domande, anzi a loro non cambiò proprio nulla dato che la ritennero una grande fortuna, poiché in questo modo avevano tutto quello che rispecchiava il paesaggio in Superficie.
Parlando della gita, per Madara non ci furono problemi ed accettò con grande gioia quella trasferta, invece Kenshiro fu più duro da convincere, dato che riteneva che dovessero dedicarsi quasi esclusivamente agli allenamenti.
Dovette intervenire Uchiha, che nel frattempo stava mandando avanti il suo “corso di socializzazione” nei confronti del compagno d’allenamento, per tentare di convincerlo insistendo quasi prepotentemente.
Alla fine il castano fu obbligato ad accettare, più per far star zitto il nero che per altro, anche se anche il membro del Concilio lo avvertì che avrebbe potuto fargli bene svagarsi di tanto in tanto senza concentrarsi sempre sugli allenamenti.
Non omise neppure che, una gita di quel genere, poteva aiutarlo comunque nell’addestramento dato che avrebbe temprato il suo spirito e la sua concentrazione, e fu soprattutto questo discorso a convincere il ragazzino ad accettare.
La preparazione fu molto rapida, dato che l’arancione convinse i due che per quell’uscita sarebbe stato sufficiente portarsi dietro dei panini da mangiare ed una tenda per dormire, dato che aveva in programma una piccola vacanza lunga due giorni.
Proprio per questo i due apprendisti fecero il loro bagaglio molto velocemente e, quel giorno, si recarono tutti e tre alle Montagne Tortuga, anche se sfortunatamente in quel periodo non sembrava esserci nessuno.
La maggior parte della gente preferiva recarsi all’Overlord Beach, visto che in Superficie stavano attraversando la stagione dell’estate nella maggior parte del territorio sopra di loro, ed il caldo finiva addirittura per arrivare fin lì.
Quei luoghi venivano frequentati soprattutto nei periodi freddi, ma per Ichigo non c’erano affatto problemi, anzi riteneva che fosse meglio così, dato che in quel modo avrebbero avuto pace e nessuno li avrebbe disturbati.
L’intera area delle Montagne Tortuga si estendeva per cento chilometri quadrati, e la catena montuosa ricopriva soprattutto ottanta di questi cento chilometri, mentre il restante era una pianura erbosa e prosperosa.
In quel momento stavano attraversando il sentiero per arrivare in cima, difatti aveva intenzione di portarli fino alla vetta per osservare il panorama sottostante, ed anche per dare una sbirciata al “tetto” della Comunità, poiché da quell’altezza sembrava molto vicino.
Fortunatamente il sentiero era abbastanza lineare, dato che saliva sempre più attraversando quasi tutta la catena montuosa, forse era stato creato in questo modo per far sì che i visitatori avessero un’intera visuale della catena completa.
Si trovavano più o meno a metà strada ed indossavano i loro classici abiti, oltre che degli zainetti dello stesso colore, un verde scuro, che portavano sulle spalle mentre camminavano sul sentiero pedissequamente.
“Quanto manca, Maestro?” domandò in quel momento Madara al suo insegnante.
Quest’ultimo, continuando a tenere lo sguardo rivolto davanti a sé ed anche abbastanza severo, si limitò a rispondere “Siamo a metà strada precisa. Di conseguenza mancano ancora alcune ore per arrivare in cima!”
“Così tanto?! Ma dai!!” si lamentò allora il nero sbuffando e facendo una smorfia contrariata.
Era entusiasta inizialmente di poter partecipare a quella gita, ma non era stato informato che per poter attraversare l’intero sentiero ci volevano ore ed ore a causa della lunghezza e dell’altezza delle montagne.
Ad averlo saputo prima, avrebbe rifiutato cercando di convincere il mentore ad andare all’Overlord Beach, di sicuro lì si sarebbero rilassati molto di più, e non avrebbero dovuto faticare in un periodo già caldo di suo.
Tuttavia Kenshiro, sentendo le sue lamentele, intervenne subito sostenendo “Cos’è? Sei per caso già stanco?!”
In quel momento a camminare davanti a tutti era il maestro, dietro di lui c’era Uchiha e subito dopo il bruno, il quale non avendo visto l’espressione che aveva fatto l’amico essendo dietro di lui non aveva potuto comprendere che era solo annoiato.
Difatti, voltandosi leggermente verso destra con un’aria contrariata, il ragazzino dichiarò senza mezzi termini “Non ti ci mettere anche tu, grazie!!”
“Io non ho fatto nulla, se non intuire dalle tue parole. Al massimo dovresti colpevolizzarti da solo!” affermò allora Ken, azzardando persino un sorrisetto.
Cosa che non fu gradita per nulla dal suo compagno, il quale gli puntò immediatamente il dito indice contro, anche se facendo attenzione a come camminava dato che aveva voltato solo la testa, e lo accusò di fraintendimento.
“Hai capito male!! Mi sono solo lamentato perché questa camminata non finisce più, ed arrivati ad un certo punto una pausa dovremo comunque farla!!”
“Appunto, sei stanco!” insistette allora il bruno senza mai togliersi il sorriso dal volto.
“La vuoi piantare?!” rimarcò tuttavia Uchiha, che aggiunse subito dopo “Nelle mie lezioni di socializzazione non mi sembra di averti insegnato ad insistere quando qualcuno non vuole parlare di una certa cosa!”
“Tu puoi dire tutto quello che vuoi, ma secondo me le tue sono solo scuse per non ammettere che ti stai stancando facilmente e che gli allenamenti del Maestro con te non sono serviti ad un bel nulla...”
Cavolo, quella che aveva lanciato il bruno era un'accusa bella e buona!!
Madara digrignò subito i denti dalla rabbia, avrebbe tanto voluto mandarlo a quel paese in quel momento per le insinuazioni che stava facendo, lo conosceva da tre anni ed osava affermare che si stancava facilmente?!
Ma, dopo alcuni secondi in cui strinse il pugno sinistro dalla rabbia, decise di lasciare perdere e, tornando a guardare davanti a sé reggendo le spalline dello zaino con entrambe le mani, assunse un broncio in volto.
“Antipatico. Le lezioni non servono a nulla!!”
“Fatela finita voi due dietro!” insistette a quel punto Ichigo, nel tentativo di riportare l’armonia tra i due apprendisti che continuavano a litigare “Non è il momento di discutere. Tra circa un'ora faremo una pausa, così se sarete stanchi potrete riposare!”
*Un'ora?!* il nero si spaventò subito alla dichiarazione del suo insegnante al punto da strabuzzare gli occhi dalla perplessità del momento.
Tuttavia, non aprì mai bocca, perché sapeva che avrebbe solo regalato soddisfazioni al bruno, e non intendeva affatto concedergliele dopo quello che aveva detto, per questo decise di resistere e di non far trapelare la sua tristezza per la notizia.
*Devo resistere! Devo resistere!*
La tentazione di parlare era tanta, soprattutto per chiedere all’insegnate di fare la pausa almeno mezz’ora prima, ma per non far trapelare al suo amico che un po’ di stanchezza stava iniziando a venire fuori resistette.
Eppure, non sembrava aver intuito che Kenshiro, se si era comportato in quella maniera, l’aveva fatto unicamente per divertimento. Difatti, senza farglielo sapere, con i giorni aveva finito per apprezzare quelle specie di lezioni che gli dava.
Sembrava strano che fosse così, però quegli insegnamenti di socializzazione sembrava funzionassero poiché, da quando si approcciava agli altri dopo i suggerimenti di Madara, quasi nessuno si spaventava più alla sua vista.
Questo era di sicuro un grande risultato, dato che la sua espressione da duro costante metteva un po’ di soggezione a chi lo guardava, ma cambiando il suo approccio agli altri era riuscito a farsi apprezzare maggiormente.
Ciononostante, non intendeva dirlo all’amico per non dargli soddisfazioni, praticamente lo stesso motivo per cui Uchiha stesso non voleva parlare in quel momento. Sembrava che nessuno dei due volesse far sapere la verità all’altro…
Ma questo non poteva sfuggire al loro insegnante!!
Essendo il loro Maestro aveva intuito fin dall’inizio che il castano era contento delle lezioni private che gli dava l’amico, e ciononostante cercava sempre di non far trapelare nulla per non far festeggiare il nero davanti ai suoi occhi.
Di sicuro questo era un grosso passo in avanti per Kenshiro, e forse per questo l’uomo finì per fare un sorrisino mentre, con gli occhi rivolti verso sinistra, dava un occhiata ai suoi due apprendisti mentre camminavano.
Avevano fatto passi da gigante da quando li aveva conosciuti tre anni prima durante il test d’ingresso alla Scuola di Hokuto, ed erano maturati notevolmente insegnando l’uno i pregi dell’altro e viceversa.
Era fiero di loro… tuttavia il protocollo del Gran Maestro ne chiedeva uno solo, e la scelta era ormai definitiva!!
Improvvisamente però, l’arancione percepì uno strano rumore, come di una roccia che era appena stata spostata raschiando il terreno, e per questo si bloccò all’improvviso tendendo le orecchie verso l’alto.
Uchiha quasi non si rese conto dell’azione del mentore, e per questo finì quasi per sbattere contro di lui, anche se riuscì a fermarsi all’ultimo. Lo stesso si poté dire di Kenshiro, dato che si bloccò un attimo prima di finire addosso al compagno.
“Ma che combini?!” domandò subito il castano all’amico.
Quest’ultimo si giustificò spiegando “Non è colpa mia, il Maestro ha frenato di colpo e...”
“Zitti!!”
Kurosaki li aveva zittiti di colpo e con una parola diretta e quasi sgridandoli, cosa che non aveva mai fatto in tre anni nonostante tutto, e forse proprio per questo entrambi finirono per allarmarsi, domandandosi che cosa stava succedendo.
Solo che, grazie anche al silenzio che aveva generato quella parola, poterono capirlo da soli dato che iniziarono a sentire anche loro quello strano movimento di roccia che era abbastanza sospetto, non sembrava neppure naturale.
“Che cos’è?” domandò difatti Madara.
“Non lo so...” rispose il bruno con i sensi allerta.
Rimasero così fermi nelle posizioni in cui si erano bloccati nel tentativo di capire cosa stesse accadendo per circa trenta secondi abbondanti, in cui non accadde davvero nulla di rilevante, fino a quando…
“ATTENZIONE!!!”
L’arancione, sentendo un rumore forte di quasi frana, si allarmò all’improvviso e gridò di getto quelle parole mentre sollevava lo sguardo quasi spaventato, anche per spingere gli apprendisti a fare altrettanto…
E fece bene, dato che si accorsero che una frana composta da massi enormi e di medie dimensioni stava venendo loro addosso ad una velocità a dir poco disarmante!!
“AAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!!!!” il nero si fece prendere subito dal panico.
“Oh no!! Una frana!!” anche Kenshiro però si allarmò quasi subito.
L’arancione invece cercò di mantenere i nervi saldi nonostante tutto, e grazie a questo riuscì a non farsi prendere dal panico nel momento in cui un masso gigante stava per impattare contro di lui a grande velocità.
“MAESTRO!!!” gridarono all’unisono i due ragazzi.
Tuttavia Ichigo, con uno scattò a dir poco fulmineo, chiuse la mano destra a pugno ad eccezione dell’indice e dell’anulare e tirò un colpo dritto contro il masso, sbriciolandolo in mille pezzi prima che potesse colpirlo!!
Aveva appena adoperato lo Stile di Hokuto per difendersi, ed i due ragazzini se ne erano accorti, proprio per questo avevano finito per assumere entrambi un espressione quasi scioccata, dato che gli era stato insegnato di usarlo solo per difendersi.
Però era proprio quello il caso in cui dovevano adoperarlo, e difatti glielo fece notare lo stesso mentore dato che, chiudendo anche la mano sinistra nella stessa posizione, si rivolse agli allievi per convincerli a fare altrettanto.
“USATE LO STILE DI HOKUTO PER DIFENDERVI!! È L’UNICO MODO CHE AVETE PER SOPRAVVIVERE!!!”
Dopo aver pronunciato queste parole, Kurosaki iniziò a tirare attacchi con le mani a grande velocità, usando il suo stile di arte marziale per colpire nel punto di pressione giusto le rocce e sbriciolarle in tempo.
Inizialmente i due non sembrarono neppure sentire le parole dell’insegnante… tuttavia quando anche un masso gigantesco stava per venirgli addosso capirono che cosa stesse dicendo, e per questo entrarono in azione!!
Entrambi chiusero le mani nella stessa maniera in cui l’aveva fatto il loro mentore, e subito dopo tirarono un potente colpo contro la suddetta roccia, Kenshiro adoperando la mano destra e il nero usando quella sinistra.
In questo modo riuscirono a salvarsi almeno momentaneamente, anche grazie al gioco di squadra dato che quel masso era più grande degli altri che stavano cadendo, e di cui la maggior parte li schivava fortunatamente, e per cui avevano dovuto collaborare per abbatterlo.
“Fai attenzione la prossima volta!!” lo avvertì il castano assumendo la sua classica aria severa. Prendendolo come un rimprovero, Uchiha si lamentò con lui dicendo “Lo so bene, non c’è bisogno che me lo rimarchi!!”
Fortunatamente quel breve attimo di litigio durò davvero poco, dato che subito dopo un paio di rocce si diressero verso di loro e di conseguenza furono obbligati a distruggerle in un battibaleno con lo Stile di Hokuto.
Purtroppo, dovettero continuare così per diversi minuti, perché i massi non finivano più e continuavano a cadere costantemente contro di loro, obbligandoli in questo modo a difendersi ed a distruggerle ad uno ad uno.
Essendo ben addestrati, nessuno dei tre ebbe problemi a sbriciolare la frana che gli veniva addosso, ignorando quella che gli passava di fianco e si limitava a cadere giù dalla montagna senza intaccarli…
E per Ken tutto questo sembrava strano!!
A conti fatti ormai erano da cinque minuti che stavano andando avanti così e i massi non sembravano intenzionati a volersi stoppare, come se fossero quasi infiniti in cima a quella montagna, e lui sapeva bene che questo era impossibile.
Nonostante fossero ancora in piena forza e ci volesse molto di più per faticarli nonostante la salita che avevano attraversato fino a quel momento, non potevano andare avanti così in eterno e, per il bruno, qualcosa doveva esserci per forza.
L’unico punto in cui si era verificata la frana era proprio dove si trovavano loro, ed inoltre da quel poco che vedeva sembrava che la cima della montagna non si stesse neppure riducendo nonostante la mole di roccia che in teoria si stava staccando da essa.
Che diavolo stava succedendo?!
Tuttavia, non poté continuare a riflettere, in quanto accadde qualcosa di terribile. Improvvisamente una parte di roccia del sentiero sopra cui si trovava Madara si sgretolò quasi d’un tratto, lasciando il povero ragazzo senza nessun appiglio.
“C-Che… AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHH!!!”
Inutile dire che, a causa di ciò, il povero ragazzo iniziò a precipitare verso il vuoto, ma, con una forza ed una prontezza di riflessi che gli erano arrivate grazie agli allenamenti della Scuola di Hokuto, riuscì a salvarsi parzialmente!!
Con la mano sinistra agguantò il bordo del sentiero che era rimasto integro, evitando così di cadere nel vuoto insieme alle macerie che ormai erano sparite addirittura dal loro sguardo tanto erano precipitate giù velocemente.
“AIUTO!! AIUTO!!” il poverino non riusciva neppure ad attaccarsi con la mano destra a causa della fatica dovuta ai continui attacchi, e per questo riuscì solo a gridare nel disperato tentativo che potessero aiutarlo.
In questo modo naturalmente aveva attirato l’attenzione di Kenshiro, che si voltò subito a guardarlo preoccupato “MADARA!!!”
Così facendo però finì per distrarsi ed una roccia di non troppe grosse dimensioni lo prese dritto sulla nuca, facendolo cadere a terra a pancia in giù con entrambe le braccia distese in avanti ma senza farlo svenire per fortuna.
Quanto accaduto ai due apprendisti naturalmente fu notato da Kurosaki, che si voltò verso di loro preoccupato “RAGAZZI!!”
Anche lui però commise lo stesso errore del castano, e per questo un masso abbastanza grosso rischio davvero di colpirlo in faccia e farlo precipitare nel vuoto assoluto, dove non avrebbe avuto scampo.
Fortunatamente aveva i riflessi più sviluppati rispetto ai due allievi, e per questo riuscì ad evitarlo all’ultimo, anche se dovette andare all’indietro e distanziarsi così dai due giovani, senza poterli raggiungere a causa dei detriti che diventavano addirittura sempre più numerosi.
“RAGAZZI!!!” finì a quel punto per urlare Ichigo preoccupato a morte per loro.
Per fortuna Ken non era svenuto a causa della botta subita, e per questo si mise in ginocchio con la gamba sinistra alzata e toccandosi con la suddetta mano dietro la testa, là dove la roccia l’aveva appena preso.
“Ahia, che male!” imprecò quasi il castano.
Però la sua attenzione fu subito catturata dall’urlo disperato che stava continuando a lanciare il povero Uchiha “AIUTO!! AIUTO!!”
Aveva appena provato ad aggrapparsi con la mano destra al bordo, ma la roccia aveva franato subito costringendolo a mollare la presa. Praticamente l’unica cosa che lo stava tenendo in vita era la debole presa con la mano sinistra!!
A quel punto il compagno si voltò verso di lui e, mostrando per la prima volta al suo amico un'espressione che non fosse dura bensì preoccupata a morte, urlò “MADARA!!”
Dopodiché si avvicinò a lui e, tendendo la mano destra verso di lui, lo invitò a prenderla “PRENDI LA MANO, FAI IN FRETTA!!”
“N-NON CI RIESCO!!” il nero aveva provato a sollevare la destra per prendere l’amico, ma la botta subita per la mini frana di quel pezzo di roccia l’aveva debilitata non poco.
“FORZA, FAI UNO SFORZO!! NON TEMERE, FIDATI DI ME!!”
Era bello vederlo finalmente preoccuparsi di lui, peccato che non fosse per nulla il momento migliore di gioire per questo. Stava per perdere la vita, doveva fare uno sforzo altrimenti sarebbe stato spacciato!!
Con molta fatica, il ragazzino cercò di sollevare la mano destra in modo da prendere quella del compagno, stava facendo una fatica immane, ma stava anche stringendo i denti nel disperato tentativo di riuscirci.
La mano si stava facendo sempre più vicina, ed anche Kenshiro aveva avvicinato la sua in modo da far fare meno sforzo al compagno d’addestramento. Se fosse morto davanti ai suoi occhi non se lo sarebbe mai perdonato, doveva salvarlo a qualsiasi costo!!
Le mani dei due giovani erano sempre più vicine, sempre più vicine, mancava davvero poco… quando accadde la tragedia!!
Improvvisamente il bordo del sentiero rimasto su cui si stava tenendo Madara cedette, staccandosi dalla roccia e trascinandosi verso il suolo, portando dietro di sé il ragazzino che non era riuscito a prendere la mano del compagno in tempo!!
“AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!” gridò disperato e con le lacrime agli occhi con ancora la mano destra rivolta verso l’alto Uchiha.
“NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!” urlò altrettanto disperato Kenshiro bloccato lì e scioccato per quello che era accaduto.
E la stessa cosa la si poteva dire per Ichigo, che urlò solamente “MADARAAAAAAA!!!”
“AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHH!!!”
Con gli occhi, il povero allievo della Scuola di Hokuto vedette il suo mentore ed il suo compagno d’addestramento allontanarsi sempre di più da lui, mentre precipitava nel vuoto che gli avrebbe garantito morte sicura.
Si sarebbe spiaccicato al suolo diventando quasi una frittella, e quegli ultimi attimi erano gli ultimi che avrebbe vissuto. Mentre lo sguardo si annebbiava ebbe giusto il tempo di rivedere tutta la sua vita passargli un lampo davanti agli occhi…
Poi tutto si fece buio…

“D-Dove sono...”
Diverse ore dopo, quando ormai era sera inoltrata nella Comunità, qualcuno iniziò a riaprire gli occhi lentamente, dopo essere rimasto svenuto per diverso tempo nonostante lui fosse convinto che sarebbe morto di lì a poco…
Sì, proprio Madara Uchiha in persona!!
Il ragazzino, non si sapeva come, era sopravvissuto alla caduta e stava riaprendo i suoi occhi solamente in quel momento, cercando di mettere a fuoco quello che si trovava davanti a lui, o meglio sopra di lui…
Accorgendosi che, a differenza delle Montagne Tortuga, c’era un soffitto che non aveva mai visto prima di allora!!
“EH?!” di colpo, il nero alzò la schiena di getto ansimando pesantemente per lo spavento che si era preso e, senza più badare a quello che aveva appena visto, cominciò ad osservare il suo corpo con la bocca spalancata e gli occhi larghi.
“C-Cosa… cosa è successo?!”
L’ultima cosa che ricordava era che stava precipitando dalla montagna, e la figura di Kenshiro che si faceva sempre più lontana, dopo il nulla assoluto. Doveva aver perso i sensi mentre stava precipitando per lo spavento…
E si era risvegliato in un luogo totalmente diverso?!
Subito il giovane iniziò a guardarsi attorno, e si accorse di trovarsi una strana villa, per la precisione una struttura che sembrava in tutto e per tutto la Vecchia Villa all’interno, anzi non andava escluso che si trattasse proprio di quell’edificio.
Lui era attonito, non aveva mai visto quel luogo in vita sua e non sapeva neppure come ci era arrivato. Forse si trattava di un sogno o un incubo? No, aveva la sensibilità agli arti e di conseguenza era sveglio… allora forse…
“S-Sono morto?!” iniziò a domandarsi il poverino osservandosi entrambe le mani.
Quella fu l’unica conclusione a cui arrivò in quanto non potevano esserci altre spiegazioni. Probabilmente si era risvegliato all’altro mondo e lui era davvero deceduto durante quella caduta dalle Montagne Tortuga.
Tuttavia… “No, non sei morto!”
A quanto pareva non era da solo in casa!!
Questa notizia spaventò non poco Madara, il quale si allarmò all’istante e, senza neanche alzarsi in piedi, voltò la sua faccia verso la sua destra per guardare alle sue spalle, in direzione della sala da pranzo…
E lì poté vedere il suo Maestro Ichigo in piedi, con indosso il suo classico kimono, entrambe le mani dentro le maniche dell’altro braccio ed uno sguardo quasi severo che stava a fissare il suo apprendista!!
Naturalmente Uchiha rimase parecchio perplesso nel vedere il suo insegnate, era sicurissimo che non l’avrebbe mai più rivisto in vita sua, e proprio per questo la gioia iniziò a ricoprire il suo intero animo, al punto da farlo quasi lacrimare dalla felicità.
“Maestro!!” affermò difatti con la bocca spalancata ed un piccolo pianto liberatorio per la situazione in cui si era trovato.
Tuttavia, facendolo tornare quasi subito con i piedi per terra, Kurosaki lo avvertì all’istante avvicinandosi a lui “Fossi in te non sarei così contento. Ti sei appena cacciato in una gran brutta situazione… per te!”
Le parole dell’insegnante furono abbastanza enigmatiche, al punto da spingere il ragazzino ad osservarlo quasi sorpreso, che cosa stava cercando di dirgli? Non riusciva a comprendere, in fondo l’ultima cosa che ricordava era che aveva rischiato la vita…
Però a quanto pareva era sopravvissuto, o almeno stando alle parole dell’arancione sembrava essere riuscito a scamparla per un soffio, e di questo poteva sicuramente festeggiare dato che se l’era vista molto brutta!!
Preferiva tuttavia averne la conferma, dato che c’era comunque la possibilità che avesse sentito male, e per questo chiese “M-Maestro, ha appena detto… c-che sono ancora vivo?!” balbettava per paura di una negazione…
Ma fortunatamente quella non arrivò mai “Esatto. Te la sei vista molto brutta, ma sei riuscito a sopravvivere alla fine...”
Cavolo, ora sì che poteva tirare un sospiro di sollievo!!
La preoccupazione difatti svanì quasi in un attimo ed Uchiha si lasciò in un sospiro liberatorio, non poteva chiedere di meglio, e probabilmente era stato l’insegnante stesso a salvarlo, anche se ignorava il modo in cui c’era riuscito…
Proprio per questo decise di chiedergli la conferma e gli domandò “Maestro, è stato lei a salvarmi la vita? E quanto tempo è passato?”
“Non molto!” rispose semplicemente l’arancione, che ormai l’aveva superato ed era arrivato in prossimità delle scale poste al centro della hall e che conducevano al piano superiore.
“L’incidente è avvenuto attorno alle 15:00 del pomeriggio, ed ormai sono le 21:00. Di conseguenza potremmo dire che sei rimasto svenuto per sole sei ore, temevo ti saresti svegliato solo tra qualche giorno...”
Mentre il mentore si fermava a circa due metri da lui e continuava a dargli le spalle, Madara finì per rimanere sorpreso da quello che gli aveva detto. Cavolo, si era ripreso prima di quanto avesse potuto anche solo auspicare…
Ma quella era certamente una cosa positiva. Significava che non aveva subito ingenti danni dalla caduta e che quindi non aveva subito nessuna lesione mortale… anche se gli sarebbe piaciuto sapere come fosse stato possibile, ed il maestro probabilmente lo sapeva…
Difatti rispose poi alla prima domanda che aveva posto, spiegando “Per quanto riguarda il come ti sei salvato… si potrebbe quasi definire un miracolo. Dopo che hai perso i sensi, il kimono che indossi sempre ha finito per appigliarsi ad un ramo sporgente 500 metri prima di toccare terra, e si è staccato solo dopo che una roccia l’ha colpito circa tre secondi dopo, così quando sei caduto a terra la tua caduta era già stata smorzata molto, ed hai finito solo per procurarti un leggero trauma cranico e qualche graffio sul corpo. Fortunatamente il Dr. Raichi ti ha trovato in tempo e ti ha prestato le sue cure, se ora sei vivo è soprattutto grazie a lui...”
Quindi era così che erano andate le cose. Cavolo, era stato veramente fortunato a sopravvivere ad una caduta del genere in un modo così fortuito, se non ci fosse stato quel ramo sporgente, a quell’ora poteva essere morto…
E di sicuro doveva ringraziare anche Raichi se era ancora nel mondo dei vivi, alla prima occasione in cui l’avesse incontrato lo avrebbe certamente ringraziato. In fondo gli doveva la vita, era il minimo che poteva fare per lui.
Così, dopo aver tirato un altro sospiro di sollievo, Madara si rimise in piedi completamente ed affermò “Meno male, è andato tutto bene. Non vedo l’ora di raccontare la mia esperienza ai miei genitori, e di vedere anche la faccia di Kenshiro quando mi vedrà vivo e vegeto, ihihihihihihih!”
Il nero aveva fatto un sorriso sbarazzino, forse pregustando il momento in cui avrebbe potuto prendere in giro il suo compagno d’addestramento rimarcandogli che se l’era vista brutta e si era salvato non grazie a lui, anche se avrebbe dovuto comunque ringraziarlo per averci provato…
Tuttavia Ichigo, dopo essersi voltato a guardarlo, continuò ad osservarlo severamente. Tenergli nascosto quello che era accaduto mentre era svenuto non serviva praticamente a nulla, e per il suo bene era giusto che sapesse tutto subito.
Per questo decise di essere franco e schietto e di iniziare subito a dire “Non cantare ancora vittoria. Il tuo incidente ha portato delle conseguenze disastrose per la tua vita futura...”
Inutile dire che quelle parole cominciarono subito a preoccupare il nero, che cosa stava cercando di dirgli? In fondo lui si sentiva bene, e non aveva più acciacchi ormai, di conseguenza a che cosa si stava riferendo?
“Cosa intende dire, Maestro?” domandò subito Madara.
Così Kurosaki, sedendosi sul quarto gradino delle scale e continuando a tenere le mani unite dentro alle maniche, decise di spiegargli i fatti incresciosi che si erano verificati e che avrebbero cambiato la sua esistenza… per sempre!!
Abbassando la testa difatti spiegò “… Sfortunatamente, anche se quando sei caduto eri ancora vivo, ci sono stati dei testimoni che hanno assistito all’impatto, e ti hanno creduto morto immediatamente. La notizia si è sparsa per l’intera Comunità in un lampo. “Morto uno degli allievi della Scuola di Hokuto”, queste erano le parole principali che uscivano dalla bocca della gente. Anche i tuoi genitori, tuo fratello minore Obito e Kenshiro sono stati informati del tuo decesso, ed io ero troppo impegnato a stare al tuo capezzale per le cure per fermare queste voci...”
… COSA?! TUTTA LA COMUNITÀ LO CREDEVA MORTO?!
Ma… ma questo era terribile!!
La notizia che aveva appena ricevuto aveva finito per paralizzare completamente il nero, che aveva anche assunto uno sguardo terrorizzato. I suoi parenti ed i suoi amici lo credevano morto… non ci poteva credere.
“M-Ma… h-ha chiarito i-il malinteso?!” domandò allora Uchiha, sperando che fosse già tutto a posto…
Purtroppo, così non fu, dato che Kurosaki, sempre con il volto abbassato, gli spiegò “Purtroppo è impossibile farlo, le cure del Dr. Raichi sono state fatte sottobanco proprio per evitare il diffondersi del panico per una notizia falsa. Se si scoprisse che i servizi giornalistici della Comunità riportano notizie false, il panico si diffonderebbe e la società crollerebbe in un lampo...”
Il ragazzino aveva già paura delle successive parole dell’arancione, egli però gliele comunicò comunque non senza guardarlo dritto negli occhi con uno sguardo severo “Tu, Madara Uchiha… da oggi sei ufficialmente morto!!”
… No… non poteva essere… non era vero…
Lui… lui era creduto deceduto dall’intera Comunità… solamente per una notizia falsa…
La sua vita era rovinata, e tutto per non sminuire il servizio di comunicazione della società. Sembrava paradossale una cosa del genere, però comprendeva come il luogo in cui vivevano dovesse basarsi su queste cose a causa delle metropoli troppo distaccate le une dalle altre…
Però non era giusto che a pagarne le spese fosse lui!!
Immediatamente il compagno di Kenshiro abbassò il volto tremolante mentre il suo intero corpo stava tremando. Iniziò a guardarsi le mani mentre sudava copiosamente e lo sguardo si perdeva nel vuoto dello spazio.
A parte il suo Maestro ed il Dr. Raichi, nessun altro sapeva che era ancora vivo… e doveva rinunciare per sempre alla sua famiglia, ai suoi amici, alla sua vita per non generare un panico che non avrebbe avuto senso di esistere se i servizi di informazione avessero fatto bene il loro lavoro…
“I-Io… non esisto più...” biascicò debolmente il ragazzino.
Ormai non sapeva più cosa fare. La sua vita era rovinata e non per colpa sua, ed a quel punto era diventato una specie di mina vagante che non aveva più una meta e che poteva addirittura essere abbattuta tanto fosse ormai inutile la sua esistenza…
Tuttavia, prima che potesse anche solo pensare ad assurdità del genere, Ichigo decise di esporgli quella che poteva essere una buona alternativa “… Però questo non deve essere per forza un male...”
Inutile dire che queste sue parole avevano attirato l’attenzione del diretto interessato, al punto tale che sollevò subito lo sguardo riacquistando la vista, che non era più persa nel vuoto, ed osservandolo abbastanza allibito.
“C-Cosa intende dire?!”
Fu presto detto. L’arancione si mise subito in piedi e, facendo un paio di passi in avanti per avvicinarsi a lui, cominciò a spiegargli il modo per capovolgere quella situazione a loro vantaggio nonostante tutto.
“Adesso tutti ti credono morto, e di conseguenza non puoi più presentarti davanti all’intera Comunità, per questo devi rimanere nascosto qui… ma non per sempre. Possiamo usare questa situazione per presentare alla società gli effetti dell’istruzione della Scuola di Hokuto!!”
Uchiha ci stava capendo sempre meno, anche a causa del fatto che il mentore non era per nulla chiaro nelle sue parole, per questo provò ad incalzare nella speranza che parlasse in maniera più comprensibile.
“I-In che senso?” continuava a balbettare a causa dell’orrenda situazione in cui si trovava.
Sorridendo, Kurosaki rivelò “Da tempo stavo cercando un guerriero che fosse al tempo stesso spietato ed emotivo, che provasse empatia per gli altri ma non abbastanza da risparmiarli sul campo da battaglia, qualcuno che fosse altruista con i suoi compagni ma abbastanza da considerarli comunque suoi nemici, e qualcuno che avesse visto la morte in faccia almeno una volta nella sua vita. Tu, Madara, rispecchi tutte queste caratteristiche, e proprio per questo intendo darti delle lezioni private sullo Stile di Hokuto!!”
… C-Cosa? Aveva sentito bene?! Lezioni private?!
Naturalmente il nero strabuzzò gli occhi e spalancò la bocca dallo stupore, a malapena sosteneva le lezioni normali con lui e Kenshiro, le lezioni private di Ichigo potevano quasi essere considerate un onore all’interno della Comunità!!
Andando avanti, l’arancione affermò “Ti addestrerò per diversi anni, in cui oltre allo Stile di Hokuto ti insegnerò tutto il resto che so sul piano combattivo, un guerriero come te è sprecato nell’uso di un solo stile di combattimento. E quando sarai finalmente pronto, annunceremo a tutti la tua “resurrezione” come il guerriero perfetto della Comunità!!”
Tutto questo però non sembrava avere senso, il poverino ci stava capendo sempre meno davanti alle rivelazioni che gli stava facendo il suo mentore, ed anche quest’ultimo notò che era sempre più confuso, ma di sicuro non poteva fermarsi lì… non adesso che era arrivato al succo della questione!!
Difatti, abbozzando un sorriso quasi gentile, continuò “Vedi, Madara, io ho dato inizio ad un programma insieme al Concilio dei Sette, l’organizzazione di cui faccio parte, per la ricerca del combattente perfetto… e se al mondo esiste qualcuno che può diventarlo… quello sei tu!!”
“C-Concilio dei Sette?!”
Quel nome non gli suonava familiare, anzi non l’aveva mai sentito prima di allora, e difatti sapere che il mentore faceva parte di un’organizzazione lasciò parecchio sbigottito il nero, visto che non se lo sarebbe mai aspettato.
“È un'organizzazione che comanda segretamente questa Comunità, ma ti spiegherò meglio chi siamo se accetterai di far parte di questo programma… e di diventare un nostro agente, naturalmente!!”
U-Un agente? Di un’organizzazione che neanche conosceva?!
Non sapeva… l’insegnante non gli aveva mai mentito su questioni strettamente importante, ed anche se gli aveva tenuto nascosto dell’esistenza di quel gruppo aveva i suoi buoni motivi sicuramente, difatti la sua fiducia nei suoi confronti era rimasta immutata…
Però prendere una decisione del genere in poco tempo non era mica facile, soprattutto dopo quello che era successo. Doveva rimanere rinchiuso in quell’edificio per sempre e farsi addestrare segretamente dal mentore per essere pronto a ripresentarsi all’intera Comunità…
“I-Io… non so...”
Uchiha abbassò lo sguardo ancora parecchio sbigottito, chiudendo la bocca ed assumendo un’aria quasi triste. Era una decisione davvero importante da prendere, e lui non sapeva da che parte voltarsi in quel momento.
Kurosaki percepì questi suoi dubbi, anche perché era normale che li avesse, e decise per questo di aiutarlo. Senza ulteriori indugi difatti, poggiò la sua mano destra sulla spalla sinistra dell’apprendista, e gli fece un sorriso dolce nel tentativo di rasserenarlo.
“Per come sei messo adesso, questa è la tua occasione migliore. Potrai dimostrare all’intera Comunità che dichiararti morto è stato il più grosso errore della tua vita, e potrai ripresentarti alla tua famiglia ed ai tuoi amici come il guerriero più forte dell’intera Comunità! È un’occasione più unica che rara, ed ormai non puoi fare altro che afferrarla!”
Effettivamente aveva ragione, arrivati a quel punto non aveva quasi per nulla scelta, doveva cogliere la palla al balzo e sfruttare l’orrenda situazione in cui si era cacciato per migliorarsi ed apprendere qualcosa in più.
Doveva ammettere che tutta quella situazione aveva un che di assurdo, dato che gli eventi descritti dal mentore presentavano non poche falle… però non aveva ragione di mentirgli, non dopo quello che gli era malauguratamente accaduto…
“Allora, che ne dici? Ci stai?” incalzò di nuovo l’arancione, che sembrava volere una risposta quasi immediata.
Uff, doveva davvero decidere subito?
Avrebbe preferito avere qualche giorno in più per riflettere bene sulle conseguenze di una scelta come quella, avrebbe voluto valutare ogni singola cosa in ballo per capire se fosse davvero la decisione migliore da prendere…
Ma se voleva una risposta immediata, allora non aveva alcun dubbio.
L’informazione della Comunità l’aveva dato per morto senza neanche aspettare l’esito delle cure di Raichi, forse neanche sapevano che aveva iniziato le cure, e questo di sicuro non l’aveva gradito da parte loro.
Forse poteva farsi addestrare dal suo mentore per alcuni anni, in modo da ripresentarsi poi quando sarebbe stato pronto come l’essere più potente della Comunità e smontare in questo modo le stupide dicerie che stavano già circolando su di lui.
Poteva effettivamente essere la sua occasione di riscatto, e se ormai tutti lo credevano morto e l’insegnante voleva una risposta subito non credeva di avere altre possibilità… doveva tentarci, in un modo o nell’altro!
Proprio per questo alla fine chiuse le mani a pugni stringendole ed assunse un'aria parecchio severa ed al tempo stesso determinata, e con lo stesso guardo deciso che aveva sollevò il volto per osservare negli occhi il suo mentore e dargli la risposta che voleva sentire.
“Maestro… accetto!!”
Mai notizia avrebbe potuto renderlo più felice in quel momento, al punto che continuando a sorridere dolcemente l’arancione replicò solamente “Bravo ragazzo. Hai fatto la scelta migliore!”
Mentalmente non poté che essere ancora più contento, specie considerato che così poteva anche accontentare il Gran Maestro e dargli il guerriero allievo della Scuola di Hokuto che tanto desiderava da quando era salito al potere tre anni prima.
L’addestramento più difficile sia per maestro che per allievo stava per iniziare!!

Mentre questa discussione stava avvenendo alla Vecchia Villa, al parco Parasyte qualcuno si stava disperando a voler essere riduttivi.
Su una delle panchine che si trovavano all’interno del parco, per la precisione una di quelle che si trovavano sulla strada di cemento che percorreva tutta la zona erbosa, si trovava seduto un ragazzino ben conosciuto.
Il povero Kenshiro in quel momento aveva la schiena alzata, e quindi non appoggiata alla panchina, entrambe le mani unite all’altezza delle ginocchia ed uno sguardo basso a dir poco depresso.
Non riusciva ancora a credere a quello che era accaduto. Non poteva nemmeno pensare che Madara fosse morto proprio davanti ai suoi occhi, aveva cercato di salvarlo in qualunque modo… ma alla fine non era servito a nulla…
Nelle ore successive all’annuncio del suo decesso ufficiale molti erano andati da lui per portargli le loro condoglianze, ma lui si era rifiutato di vedere chiunque e per questo era scappato dalla Scuola di Hokuto, rifugiandosi nel parco Parasyte.
Sapeva che in teoria lì era ben più esposto rispetto al dojo, però a lui non importava, voleva solo stare tra la natura in quel momento ed a Fantacity quello era uno dei pochissimi luoghi in cui poteva trovare un po’ di verde.
Molti erano andati là anche per portare le condoglianze pure ad Ichigo, ma quest’ultimo era sparito dall’incidente e, secondo Kenshiro, probabilmente stava organizzando i funerali del compagno… ma a lui andava bene così.
Voleva rimanere da solo con i suoi pensieri… con la consapevolezza di non avere fatto abbastanza per salvare il suo amico… il suo unico amico…
Già, sfortunatamente Uchiha aveva ragione, non aveva mai saputo relazionarsi con nessuno in quei dodici anni della sua vita se non con il maestro ed il compagno d’addestramento, a malapena parlava con i genitori il che era tutto dire.
Aveva allontanato tutti con i suoi metodi bruschi, e solo allora se ne stava accorgendo, stava capendo di aver commesso un terribile sbaglio… e questo perché aveva perso tutto quello che gli era rimasto!
Con la morte di Madara, era sparito per sempre l’unico amico che era riuscito a farsi, ed adesso che era veramente solo comprendeva cosa significava non avere nessuno intorno, non riuscire a relazionarsi con nessuno… essere solo al mondo…
*Che cosa ho fatto...*
Aveva i sensi di colpa. Il nero aveva cercato di aiutarlo in tutti i modi, e lui l’aveva sempre respinto convinto che i suoi insegnamenti fossero sciocchezze, mai come allora si era reso conto di quanto avesse sbagliato a mandarlo via costantemente.
Con le sue azioni aveva cacciato via l’unico che aveva cercato davvero di diventare suo amico, e di tutta risposta non era neanche riuscito a salvargli la vita quando aveva potuto… si sentiva un verme, e come tale doveva rimanere da solo…
Tuttavia… “Che ci fai qui da solo?”
Qualcuno era arrivato alla sua destra e gli aveva parlato per attirare la sua attenzione, per questo il castano si girò per vedere di chi si trattava, ed in questo modo si accorse… che era un ragazzo abbastanza strano!
Pareva avere diciotto anni ed aveva i capelli neri sparpagliati con dei ciuffi che andavano da tutte le parti ed una frangia che gli copriva quasi tutta la fronte, degli occhi neri a palla che lo rendevano quasi inquietante mentre guardava gli altri, un colorito decisamente più bianco del normale e con indosso una maglietta semplice a maniche lunghe bianca, dei jeans blu scuri e con ai piedi delle scarpe color verde acqua con dei lacci bianchi.
Il ragazzino lo guardo da cima a fondo, non conosceva quel tipo, ma probabilmente era venuto lì per le classiche condoglianze come tutti, proprio per questo non era interessato ad ascoltarlo e decise di liquidarlo subito.
“Scusami, ma non desidero vedere nessuno adesso...” disse difatti tornando a guardare davanti a sé.
Di tutta risposta però il ragazzo, tenendo le mani dentro la tasca ad osservarlo, si limitò a rispondergli “Magari apparentemente è così, ma in realtà non vuoi rimanere da solo. Lo so io quanto lo sai tu!”
… Che?! Aveva capito tutto semplicemente guardandolo?!
Inutile dire che quell’uscita da parte sua attirò di nuovo l’attenzione del ragazzino, che si mise a guardare il nuovo arrivato con uno sguardo a dir poco disumano, come se avesse visto un fantasma. Nessuno aveva mai letto dietro quell’atteggiamento duro che aveva, neanche il maestro e Madara…
Capendo che cosa stesse pensando, il diretto interessato si limitò a rispondere “Non ti stupire. Capire i pensieri degli altri è una delle capacità che deve avere un Detective!”
… Un Detective? Quindi quello che aveva davanti era un investigatore?! Interessante…
“… Come ti chiami?” domandò a quel punto Kenshiro.
Così il nero gli rispose “Chiamami semplicemente L!” prima di sedersi sulla panchina alla sua destra.
Solamente che il modo in cui si sedette fu… strano. In pratica si tolse le scarpe e poi si poggiò con il sedere sulla panchina tenendo però entrambe le ginocchia alzate ed i piedi poggiati sul bordo della panchina, oltre che entrambe le mani sulle ginocchia.
Ovviamente tutto ciò lasciò abbastanza sbigottito il bruno, che lo osservò con ancora più perplessità “L?!” quella era una lettera, non un nome, ed in più quella posa strana… ma chi diavolo era?!
“È un modo per salvaguardare la mia copertura come Detective e come persona. Ho dei nemici molto potenti…”
D’accordo, il nome in codice per salvarsi poteva anche capirlo… però quella posizione che cosa stava a significare?!
Decise di domandarglielo subito “… Ehm, come mai sei seduto… così?!”
Il nero sospirò mentalmente, non era il primo che gli poneva quel quesito e sicuramente non sarebbe stato neppure l’ultimo, di conseguenza avrebbe dovuto ripetere in eterno la solita tarantella.
“È la posizione in cui riesco ad usare meglio il mio cervello!” fu l’unica risposta che uscì dalla sua bocca.
In verità l’allievo di Ichigo non si poteva definire completamente soddisfatto… ma va beh, aveva capito che il ragazzo che aveva di fronte era particolare, e di conseguenza decise di non indagare ulteriormente sulla questione.
“… Se lo dici te...” si limitò così ad esclamare il ragazzino tornando a guardare davanti a sé.
Dato che con quelle parole aveva fatto intendere di non voler fare ulteriori domande sul suo conto, L decise di approfittarne per fare lui un paio di domande al diretto interessato “Tu piuttosto non hai risposto alla mia domanda, come mai sei qui da solo?”
Beh, in teoria la risposta era abbastanza scontata, e difatti Ken rispose mantenendo il volto basso “Dovresti saperlo, la notizia ha fatto il giro della Comunità...”
“Sì, sono consapevole della morte del tuo amico… però non è l’unico motivo per cui sei qui. Se così fosse saresti alla Scuola di Hokuto ad accogliere tutte le persone che vogliono parlare con te, quindi… cosa ti turba veramente?”
Si vedeva che era un detective, aveva intuito immediatamente cosa lo stava ammazzando interiormente da quando Uchiha era precipitato giù dalle Montagne Tortuga. Evidentemente non aveva detto castronerie prima sulla sua natura e su quella posizione.
In verità non desiderava parlare di questo con un perfetto sconosciuto… però arrivati a quel punto, con una persona tanto sveglia che non l’avrebbe lasciato andare facilmente fino a quando non avesse parlato, non ebbe molte alternative.
Così, dopo aver tirato un sospiro quasi per darsi la carica, gli svelò cosa lo stava turbando davvero “… Sono disperato per la morte di Madara, non avere dubbi in merito. È solo che… ciò che mi ferisce di più è il non aver imparato a conoscerlo meglio!”
Fece alcuni secondi di pausa in cui sembrò scorgere un L che lo stava guardando molto attentamente con quello sguardo inquietante, e poi andò avanti “Fino ad ora ho sempre allontanato le persone che volevano socializzare con me perché ero convinto che un guerriero non ne avesse bisogno… ma ora che ho perso l’unico amico che abbia mai avuto ho capito che Madara aveva ragione, mi sarei dovuto aprire molto prima… ed ora è troppo tardi...”
“In pratica hai paura di rimanere da solo ora che l’unico che voleva essere tuo amico non c’è più...”
“Esatto...” non era difficile da intuire con le sue parole.
Era questa la sua paura maggiore, che a parte il mentore nessun altro avrebbe più voluto rimanere al suo fianco. L’aver cacciato tutti poteva aver creato intorno a lui una pessima reputazione, e da quel momento ne avrebbe raccolti i frutti ad uno ad uno.
Il detective comprendeva il suo stato d’animo, lui stesso per salvaguardare la sua incolumità aveva dovuto isolarsi ed abbandonare i suoi amici… però questo era accaduto perché si era fidato della persona sbagliata, a dimostrare come certe volte anche l’eccesso dall’altra parte poteva essere un male.
Per aiutarlo decise di raccontargli la sua esperienza, per questo guardando davanti a sé L iniziò a spiegare “… Lo sai, un tempo io ero proprio come il tuo amico, volevo più amici possibili e desideravo avere un gruppo affiatato intorno a me… tuttavia è stato proprio quel mio desiderio ad avermi ridotto nelle condizioni in cui sono…”
Naturalmente quelle parole avevano attirato l’attenzione di Kenshiro, dato che non aveva mai sentito di qualcuno che si era ritrovato fregato dall’avere troppi amici. Proprio per questo si voltò a guardarlo con uno sguardo incuriosito.
Intanto il detective andò avanti rivelando “Nel gruppo che mi ero creato spiccava un mio coetaneo, tale Frank Fontaine. Quel tipo col tempo era diventato il mio migliore amico ed eravamo inseparabili… tuttavia solo più tardi ho scoperto che si era finto mio amico perché faceva parte della gang di Stan Pines e mi stava studiando perché il suo capo temeva la mia intelligenza. Per colpirmi, Fontaine dette fuoco a casa mia con me, i miei genitori e gli altri miei amici al suo interno. Io fui l’unico a sopravvivere, ma dovetti falsificare la mia morte per evitare che Fontaine e Stan mi dessero la caccia!”
… Ehi, aspetta un secondo, si ricordava di quel caso!!
Secondo i notiziari, quell’incendio fu una fatalità causata dal gas rimasto acceso, non credeva ci fosse dietro la criminalità organizzata di Pines… ed inoltre dal suo racconto poteva evincere una cosa, che colui che aveva davanti era…
“… Ma allora, tu sei...”
Tuttavia, non terminò mai la frase in quanto il ragazzo prontamente gli pose l’indice sinistro davanti alla bocca, come a zittirlo per evitare che dicesse ad alta voce il suo vero nome e cognome facendo saltare la sua copertura.
“Ti pregherei di non dire a nessuno chi sono veramente. A te l’ho detto perché sei un allievo della Scuola di Hokuto in difficoltà e voglio fidarmi di te, ma questa notizia deve rimanere tra me e te, nessun altro deve saperlo. Intesi?”
Senza esitazione il castano annuì con la testa. Ora tutto tornava, in effetti quel ragazzo era conosciuto per la sua intelligenza quando tutti lo credevano vivo… certo, aveva un aspetto completamente differente rispetto a un anno prima, ma sicuramente l’aveva cambiato per confondere ulteriormente i suoi aguzzini.
Per fortuna attorno a loro c’erano davvero poche persone, e nessuna era riuscita a sentire quello che il detective aveva appena detto, anche grazie al fatto che il nero aveva parlato a bassa voce mentre gli raccontava ciò che gli era accaduto.
Capito che non avrebbe aperto bocca effettivamente, L tolse il dito dalla bocca del ragazzino ed andò avanti spiegando “Da allora ho assunto l’identità di L, un investigatore che da la caccia all’organizzazione di Stan ed al suo nuovo braccio destro Frank Fontaine, per assicurarli alla giustizia ed affinché paghino per ciò che hanno fatto a me e ad altri in questa Comunità...”
Kenshiro ascoltò le sue ultime parole con grande attenzione, senza mai distogliere lo sguardo dall’interlocutore. Sembrava aver capito il messaggio che gli stava lanciando raccontandogli la sua storia, e lo si comprendeva dall’espressione severa che aveva assunto.
Difatti il detective, poco dopo, gli disse guardando davanti a sé “… Io mi sono fidato troppo delle persone, e quelli intorno a me ne hanno pagato le spese. Tu hai scelto di non fidarti di nessuno, ed il tuo amico ha pagato per il tuo errore…”
Già, i loro casi erano molto simili ed andavano tutti nella stessa direzione, la morte di qualcuno, ma erano partiti ognuno dall’estremo opposto rispetto all’altro, quasi a voler indicare che il troppo storpiava e non andava mai bene.
L’investigatore infatti aggiunse “Entrambi abbiamo voluto esagerare, ed ora siamo qui seduti su questa panchina a parlare delle nostre tragedie. L’unico modo per socializzare è fidarsi delle persone giuste e tenere lontani coloro di cui non ci fidiamo. Una sana via di mezzo non fa mai male!”
Però non aveva ancora finito, concluse solo in quel momento quando, voltandosi a guardarlo, gli sorrise dolcemente e gli spiegò infine “Per me è troppo tardi, tutti mi credono morto e devono continuare a pensarlo. Ma tu puoi ancora rimediare dato che nessuno ti crede morto. Inizia a fidarti di più delle persone, e un giorno lo spirito di Madara potrebbe essere fiero di quello che diventerai!”
Nonostante fosse un detective, anche lui come il resto della Comunità si dedicava al culto dello Spiritismo, anche se raramente era praticante. Al contrario la Scuola di Hokuto ci credeva fermamente, e proprio per questo aveva usato quelle parole.
E sembrava aver fatto bene, dato che nella sua intelligenza L sembrò far capire al ragazzino che aveva ragione, che nonostante quello che poteva credere non era ancora troppo tardi per rimediare agli sbagli del passato.
In fondo aveva ancora dodici anni, aveva tutta la vita davanti per evitare di commettere gli stessi errori e poteva sfruttare le lezioni del suo vecchio compagno d’addestramento per rifarsi una nuova vita pur continuando ad allenarsi al dojo.
Pareva ormai convinto di questo, al punto tale che, sorridendo dolcemente, ci tenne a ringraziare il detective per l’aiuto che gli aveva fornito. Alla fine, parlare con qualcuno gli aveva fatto bene, non l’avrebbe mai detto.
“Hai ragione, posso ancora rimediare!” disse difatti Ken, per poi continuare solo dopo qualche secondo con un dolce sorriso “Non so davvero come ringraziarti, mi hai davvero aiutato molto. Sono in debito con te adesso!”
“… Beh, se proprio ti senti in debito...” iniziò ad affermare il nero grattandosi la guancia con l’indice destro, prima di continuare “… Puoi sempre offrirmi una fetta di torta. Sono un patito dei dolci!”
Certo che era davvero strano, adesso avanzava anche richieste strane solo per poter mangiare dolci senza pagare. Ma in fondo glielo doveva per quello che aveva appena fatto, e per questo per il castano non c’erano assolutamente problemi.
“Considerala offerta!” affermò allora l’allievo della Scuola di Hokuto, prima di scoppiare quasi a ridere.
Sembrava strano che lui, musone com’era, scoppiasse a ridere così facilmente, però anche questo era merito del detective, che con la sua storia gli aveva fatto capire che non era ancora troppo tardi per imparare a farsi degli amici e non rimanere da solo.
Gli doveva letteralmente la vita, e per questo gli sarebbe stato sempre grato!

Crown Brothel, Fantacity, Comunità, 16 Novembre 1918:
Tre anni erano passati da quando la notizia dell’incidente di Madara ed il suo “decesso” aveva fatto il giro della Comunità arrivando alle orecchie di tutti.
Da allora le cose erano cambiate solo leggermente, il Presidente Goku certe volte se la svignava dai suoi compiti e stava via per alcuni giorni, solo una volta è stato via una settimana intera e tutti speravano che non si ripetesse più un caso del genere.
Nel corso degli anni, nonostante le sue marachelle, era riuscito a guadagnarsi una buona reputazione agli occhi dei cittadini, al punto da farsi soprannominare “il Giusto” in quanto riusciva a prendere sempre la decisione migliore per tutta la società.
E non solo lì, anche nel Concilio dei Sette le cose non potevano andare meglio di così, almeno dal punto di vista di Xehanort.
Da quando era diventato il Gran Maestro, gli animi erano tornati quelli di un tempo e l’organizzazione non era mai stata così forte. Ormai gli erano quasi tutti fedeli pur non sapendo chi fosse ed erano pronti a seguirlo in battaglia a qualsiasi costo.
Inizialmente molti erano scettici davanti alle decisioni prese da quel nuovo leader, ma vedendo i risultati che portava a casa, avevano cambiato rapidamente opinione su di lui, e questo non era molto gradito ai membri principali del Concilio.
Anzi, erano convinti che il consenso sempre più grande che stava ottenendo il bianco li avrebbe ostacolati quando sarebbe stato il momento di ucciderlo, e per questo il massimo che potevano fare in quella situazione era di aspettare e vedere…

Il Gran Maestro in quel momento si trovava all’interno del Crown Brothel ed era andato al bancone del bar per bere qualcosa.
Ormai aveva sedici anni, e per questo si era alzato parecchio di altezza. Inoltre, aveva accorciato i capelli, anche se due lunghi ciuffi scendevano comunque dalle rispettive guance, ed ora indossava abiti diversi rispetto al solito.
Aveva dei lunghi pantaloni neri con degli stivali dello stesso colore, una camicia senza maniche bianca con i bottoni neri ed una cintura legata alla vita di quest’ultimo colore, oltre che una giacchetta senza maniche nera e dei bracciali neri su entrambe le braccia.
Il giovane era venuto lì soprattutto per riflettere, e dato che quel luogo era comandato da uno dei membri principali del Concilio, Irina, era il posto giusto per non essere disturbato, visto che la maggior parte di coloro che ci lavoravano dentro erano agenti dell’organizzazione.
Nessuno sapeva chi fosse, ma il fatto che Jelavic fosse presente nel locale quella sera gli avrebbe garantito tranquillità, almeno da coloro che facevano parte degli Illuminati naturalmente, dato che non avrebbe potuto garantire per gli altri.
In quel momento stava sorseggiando della semplice acqua con noncuranza e, nonostante avesse il classico spettacolo di spogliarelliste e spogliarellisti verso il palco alla sua destra e, dietro di lui, la lotta nella gabbia, non stava badando a quegli spettacoli.
Egli stava riflettendo sulle azioni degli ultimi sei anni, sul modo in cui aveva ricostruito l’organizzazione che stava cadendo a pezzi dalle sue stesse fondamenta, dal lavoro che aveva compiuto da quando aveva solo dieci anni.
Aveva l’approvazione della maggior parte degli agenti, e nonostante non avesse ancora spiegato dettagliatamente il suo piano sembrava che tutti lo appoggiassero, e questo non poteva che giovare alla sua campagna.
Da quello che aveva sentito dai suoi informatori, pareva che in Superficie fosse andato tutto secondo i piani. Il re era morto e la guerra era scoppiata da ormai tre anni, anche se l’ultima volta che li aveva sentiti sembrava che la guerra fosse sul punto di terminare.
Poco male, il conflitto aveva provocato vittime da entrambe le parti e questo faceva parte del suo piano. Se tutto fosse andato come previsto sapeva quale sarebbe stata la seconda parte del piano, ma doveva ancora aspettare qualche anno per vederlo realizzato.
Era solo questione di tempo, ancora poco e finalmente i loro predecessori avrebbero smesso di rivoltarsi nella tomba e sarebbero stati fieri di quello che era diventato il Concilio, di quello in cui lui li aveva trasformati.
*Antenati, abbiate ancora pazienza. Spero di rendervi fieri di me, quello che faccio lo faccio per il bene del nostro popolo...*
“Guarda guarda chi c’è!”
Improvvisamente una voce lo interruppe mentre era assorto nei suoi pensieri, una voce che conosceva fin troppo bene e che non poté fare a meno di scocciarlo ed al tempo stesso renderlo anche piuttosto contento.
Difatti, girandosi alla sua destra, poté notare che a parlargli era stata Kushina Uzumaki, la quale aveva entrambe le mani dietro la schiena e lo stava guardando con un aria sorridente ed un dolce sorriso sulle labbra.
La ragazza aveva diciannove anni, e crescendo si era alzata d’altezza come tutti gli altri, ed i capelli le si erano anche allungati fino alla vita. Inoltre, aveva iniziato a svilupparsi come tutte le ragazze della sua età e, come abiti, indossava una maglietta a maniche corte gialla con alcune righe nere che si alternavano ai bordi all’altezza della vita e delle maniche, oltre che nell’apertura diagonale della maglietta, inoltre indossava una minigonna azzurra e delle scarpe da ginnastica blu scure con lacci bianchi, oltre che delle calze dello stesso colore che arrivavano fino ai polpacci. Immediatamente lei, continuando a sorridere come prima, disse “Chi se l’aspettava di trovare Xehanort il musone in un posto come questo!!”
Xehanort il musone… era il soprannome che gli aveva dato la ragazza. I due si conoscevano da quando frequentavano le medie, anche se a causa della disparità d’età avevano finito per diventare amici e vedersi solamente quando il ragazzo non era impegnato.
Lui, osservandola severamente, le fece notare “Vorrei ricordarti che anche tu sei in questo posto, esattamente come me...”
Lei allora, portandosi l’indice sinistro all’altezza della suddetta guancia, precisò “Ma io non ho mai nascosto di essere un'amante dell’altro sesso. Non posso dire la stessa cosa di te, ihihihihihihih!”
Sembrava che lo stesse facendo passare addirittura per un maniaco, e di sicuro il Gran Maestro non ci stava a far credere di essere uno di quei pervertiti che sbavavano tutto il giorno davanti alle spogliarelliste.
Proprio per questo, tornando a guardare davanti a sé, dichiarò “Sono qui solamente per distrarmi e pensare ad altro. Non ho di certo interesse nella lap dance, e neanche nei combattimenti mortali di questo posto!”
“Ah davvero?” affermò allora Uzumaki, sedendosi sullo sgabello che era alla destra del compagno ed andando avanti “Sei sicuro di non essere interessato alla gabbia? Da quello che so c’è un emergente, un certo Gildarts Clive, che sta facendo piazza pulita di ogni suo avversario, e viste le tue capacità dovresti essere interessato ai combattimenti!”
“Mi spiace, ma io ho interesse per un'unica arte marziale, e sai bene qual è...”
Certo che sapeva qual era, le sue capacità con essa stavano diventando famose in tutta la Comunità, addirittura era riuscito ad inventare uno stile di combattimento tutto suo grazie alle sue abilità.
Ma non era di certo per questo che aveva finito per andare da lui. Era da tempo che non riusciva a vederlo, dato che negli ultimi mesi sembrava più impegnato che mai tra studio e il lavoro come bidello all’Abe Sapien Institute, e voleva soprattutto salutarlo.
“Comunque, che mi dici, musone? È da una vita che non ti incrocio, e non ti sei neanche fatto sentire!” disse la ragazza.
Il diretto interessato, continuando a guardare davanti a sé, si limitò a rispondere “Tra lo studio ed il lavoro ho avuto davvero poco tempo a disposizione...” mica poteva rivelarle la sua vera identità e che la maggior parte del tempo lo passava come Gran Maestro del Concilio.
Tuttavia, la rossa, approfittando del fatto che fosse stato proprio lui il primo ad introdurre l’argomento, cercò di dire “Ma non ti sembra di starti dedicato fin troppo agli impegni? Avresti dovuto quantomeno rinunciare al ruolo di bidello, così la tua vita è impossibile...”
Il programma secondo cui a quindici anni si poteva scegliere se continuare gli studi o iniziare la carriera lavorativa era in vigore già all’epoca, ed il bianco aveva scelto di provare tutti e due, proprio per dimostrare al Concilio come i posti bisognava meritarseli e non arrivarci tramite raccomandazione.
Non potendo però usare questa scusa con l’amica, il giovane si limitò a rispondere “E rimanere senza nulla da fare? Preferisco fare esperienza, potrebbe servirmi se un giorno riuscissi a diventare il Vice Presidente… o chi lo sa, magari vedendo il mio impegno il Presidente potrebbe scegliermi come suo successore...”
“Alla faccia, ambisci molto in alto a quanto vedo!” scherzò a quel punto Kushina.
Xehanort, strappando addirittura una piccola risata, rispose “Beh, se non lo facessi che razza di persona sarei? Scommetto che anche tu aspiri a diventare qualcuno!”
Beh, la ragazza non poteva negare che aveva ragione, difatti facendogli l’occhiolino rivelò “Mi hai scoperta a quanto vedo!”
Ma non aveva di certo finito lì, dato che subito dopo fece il muscolo con il braccio destro e rivelò senza mezzi termini “Sto studiando in questo periodo per diventare una manager di successo. Tra un anno finirò e cercherò un’occupazione in una società di prestigio, chi lo sa magari potrebbero prendermi addirittura alle Rocket Foundation!!”
Non si stupiva che avesse citato proprio quell’azienda, era la più famosa dell’intera Comunità avendo l’appalto del Palazzo Presidenziale, e di conseguenza era normale che chi voleva amministrare puntasse proprio lì.
Così, scherzando, il bianco esclamò “Allora potrei mettere una buona parola con Madame Boss su di te, sempre che avrai i soldi per pagare il test d’assunzione!”
“Ci conto, mi raccomando!”
Ed a quel punto tutti e due scoppiarono a ridere. Entrambi erano consapevoli che la Direttrice della società fosse una vecchia amica di Ansem il Saggio, e che di conseguenza conoscesse anche il figlio a conti fatti.
La risata scappò soprattutto perché Xehanort aveva scherzato, una cosa che chi lo conosceva poteva ritenere un evento quasi raro!!
Sembrava quasi che la rossa lo spingesse a tirare fuori il suo lato migliore, e mostrasse come sotto quel cuore duro e crudele ci fosse ancora del buono in lui… anche se probabilmente ci voleva molto per farlo emergere da quella profondità.
Appena ebbero terminato di ridere, Uzumaki decise di fare una proposta quasi azzardata e, poggiando il gomito destro sul bancone del bar, avanzò una richiesta che di sicuro non si sarebbe mai aspettato.
“Dovremmo uscire qualche volta. Solo tu ed io!”
… Aveva frainteso oppure stava proponendo un appuntamento insieme?! Le sue orecchie non l’avevano ingannato, ed era certo che intendesse proprio quello… anche se a quel punto non poté che ritenere la cosa leggermente assurda.
Difatti, tornando serio, il Gran Maestro le fece notare “Abbiamo tre anni di differenza, dovresti frequentare i ragazzi della tua età...”
Evidentemente per lui le differenze di età contavano, e considerato che lui era più “piccolo” di tre anni rispetto a lei poteva anche farle nascere una pessima reputazione, soprattutto considerando che agli occhi della società lui era ancora “minorenne” a differenza sua.
Di tutta risposta Kushina, con la faccia quasi annoiata, rivelò “Però tutti i ragazzi della mia età che conosco sono noiosi. Non sono musoni come te, ma parlano unicamente di sport e di conquiste, ed alla lunga questi discorsi stancano...”
Dopodiché, tornando solare come prima, spiegò “Preferisco mille volte uscire con un musone come te che può riservare ancora qualche sorpresa. Eheheheheheheheheh!”
Era certa che in questo modo aveva catturato la sua attenzione, dato che gli aveva fatto un complimento ed al tempo stesso l’aveva insultato con il suo classico sarcasmo, e sapeva che quel suo modo di parlare gli piaceva.
In effetti il bianco dovette ammettere che aveva centrato il bersaglio. Nonostante fosse concentrato attivamente sulla sua missione di riportare gli Illuminati alla gloria di un tempo, doveva ammettere di stare tutto sommato bene con lei.
Era l’unica da dopo l’assassinio di suo padre che riusciva a farlo sorridere, forse anche perché quando si fingeva in lutto per la sua morte era stata l’unica a provare a tirarlo su di morale ed a starle vicino fino alla fine.
Nonostante all’epoca non si conoscessero frequentavano entrambi le medie, e fu quell’evento ad avvicinarli ed a farli diventare amici, ed il loro rapporto era migliorato dopo che era stato consegnato l’autore del delitto alla giustizia.
In verità era uno degli uomini di Stan, che era stato selezionato come “vittima sacrificale” per l’omicidio con delle prove create ad hoc per incastrarlo con la complicità del Comandante della Polizia, agente del Concilio.
Ma lei naturalmente non poteva saperlo…
Questo doveva riconoscerglielo, aveva saputo colpirlo positivamente, e non era di certo cosa da poco considerando che non era un'agente del Concilio. La sua famiglia aveva abbandonato gli Illuminati da tempo, e lei forse non sapeva nulla dell’organizzazione…
L’unica pecca che poteva trovare in quella ragazza, per il resto non era male e doveva riconoscerglielo, anche se era ancora sicuro di poterle concedere un appuntamento, non con gli impegni che aveva.
Per questo si limitò a dire semplicemente “Chi lo sa, magari un giorno...”
“Speriamo sia più in là che di qua!” e con queste parole, la ragazza dette una pacca sulla spalla al giovane con la mano destra.
Considerato che quest’ultimo stava per bere l’ultima goccia d’acqua che gli era rimasta per poco non finì per bagnarsi la faccia, e forse per questo Uzumaki scoppiò a ridere sonoramente per quello che l’amico aveva rischiato.
Xehanort era molto suscettibile, e ben sapendo che l’aveva fatto apposta si stava trattenendo parecchio… ma al tempo stesso era consapevole che aveva compiuto tale gesto unicamente per divertimento, e forse per questo glielo abbuonò.
Comunque fosse, di sicuro stare in compagnia della giovane lo faceva stare bene nonostante tutto, e forse due anni dopo, quando anche lui sarebbe stato maggiorenne, se ne sarebbe potuto riparlare di un probabile appuntamento.
Per il momento no, ma chissà col tempo…

Vecchia Villa, Comunità, 17 Febbraio 1920:
Cinque anni.
Era passato un lustro da quando Madara aveva subito l’incidente che aveva fatto credere a tutti fosse deceduto, ed in quel lasso di tempo nessuno aveva mai scoperto la verità, ossia che il ragazzo era vivo e vegeto.
Che stesse bene era stato nascosto anche a Kenshiro, il quale da cinque anni continuava ad allenarsi alla Scuola di Hokuto sotto la supervisione di Ichigo da solo, e questo perché il mentore aveva scelto di non prendere nessun altro allievo dopo la “tragedia”.
Naturalmente si trattava tutta di una facciata per nascondere il vero scopo della Scuola di Hokuto, ma questo il castano non poteva saperlo, dato che ignorava anche le lezioni private che l’arancione dava al nero.
Quest’ultimo difatti, nel corso degli anni, si era costantemente addestrato alla Vecchia Villa sotto le direttive di Kurosaki, che alternava i due ragazzi ogni giorno praticamente, e senza mai lasciare quella zona neanche un solo momento.
Per il bene della società il giovane doveva rimanere all’interno della villa fino a nuovo ordine, e quest’ultimo ormai aveva accettato il suo destino, così come aveva accettato gli ideali dell’organizzazione di cui Ichigo faceva parte.
In questo lasso di tempo l’uomo aveva avuto tutto il tempo per comunicargli la vera storia del Concilio dei Sette e quello che stava organizzazione il nuovo Gran Maestro, e Madara non aveva avuto alcun problema, anzi.
Il fatto che il mentore avesse deciso di perseguire un ideale di vendetta contro coloro che avevano distrutto la vita ai loro antenati lo rendeva fiero, perché significava che se gli aveva tenuto nascosto qualcosa di così importante era per un motivo molto serio.
Cercando di non deludere il maestro, il nero aveva cominciato a mettere addirittura più impegno da quando aveva saputo la realtà sugli Illuminati, al punto che ormai si era auto convinto di avere fatto passi da gigante…
Ma era davvero così?!

Quel giorno, alle 15:00 del pomeriggio, il ragazzo aveva appena terminato una sessione di allenamento.
In quella giornata l’arancione aveva deciso di concedere a Kenshiro mezza giornata libera, dato che si stava impegnando molto nel suo allenamento ed era anche migliorato notevolmente, e così ne aveva approfittato per recarsi subito alla Vecchia Villa.
Qui, per due ore consecutive, aveva addestrato Uchiha nel giardino della casa, però dall’altra parte rispetto a dove si trovava la stazione, in questo modo anche se qualcuno riusciva a scorgere qualcosa non avrebbe potuto vedere nulla.
Difatti il buio sovrastava l’intera zona e non si poteva vedere niente, le luci erano accese solo sopra il punto in cui si trovavano i due, troppo lontano dalla stazione per poter anche solo essere intravisto dai passeggeri a causa della velocità a cui andavano i treni.
Durante quei cinque anni dall’incidente sulle Montagne Tortuga, Ichigo era rimasto identico a com’era all’epoca, invece Madara, anche grazie ai diciassette anni che ormai aveva, era cambiato abbastanza.
Oltre ad essersi alzato di altezza, gli si erano anche allungati i capelli, al punto che un ciuffo aveva finito per coprirgli l’occhio destro e scendere anche oltre il mento, in fondo lì dov’era non poteva tagliarsi i capelli ed era anche normale, inoltre se li era tinti ed ora erano neri. Come abiti invece ora indossava un abito lungo fino alle ginocchia blu scuro sorretto da una cintura bianca attorno alla vita, oltre che dei pantaloni neri sotto all’abito che arrivavano fino alle caviglie e delle scarpe nere con le punte aperte.
In quel momento il nero era in posizione da combattimento, con il pugno destro tirato all’indietro con distesi solo l’indice e l’anulare destro, ed anche il piede destro portato dietro in modo da caricare il più possibile l’attacco che intendeva tirare.
L’obiettivo era un enorme roccia che era stata portata lì da Kurosaki stesso in modo da testare la bravura del ragazzo. A lui aveva fatto credere che doveva solamente disintegrarla in pezzi grossi come un chicco di riso con un unico attacco ben piazzato, ma in realtà voleva verificare tutt’altro con quel test finale delle due ore consecutive di addestramento…
L’arancione era lì, con entrambe le mani dentro le maniche delle braccia opposte che guardava con uno sguardo molto severo quello che sarebbe successo, non si capiva se fosse felice o meno dei progressi che stava facendo Madara.
Dopo essersi concentrato per un minuto abbondante, alla fine il nero tirò l’attacco con tutta la velocità di cui disponeva ed anche la forza che aveva immesso, colpendo il masso proprio al centro parallelamente al suo volto.
A causa dell’attacco, la roccia iniziò a generare crepe dappertutto dopo circa dieci secondi, fino a disgregarsi completamente sotto gli occhi del ragazzino, trasformandosi in tantissime rocce grosse come un chicco di riso, esattamente come richiesto dall’addestramento.
“E vai!! Ce l’ho fatta!!” esultò immediatamente Uchiha contento di aver raggiunto lo scopo. Tuttavia il Maestro della Scuola di Hokuto non sembrava condividere la sua gioia, dato che continuava a mantenere un tono molto severo, anzi sembrava quasi che fosse più cattivo di prima il suo sguardo!!
Ignaro di questo, il giovane si voltò verso il suo mentore e, con la bocca spalancata per la gioia di essere riuscito nel suo intento, gli si rivolse domandando “Allora Maestro? Che cosa ne pensa?!”
Era quasi certo che avrebbe ricevuto una risposta positiva da parte sua, in fondo aveva fatto esattamente quello che gli aveva chiesto, e di conseguenza era sicurissimo che non ci sarebbe stata delusione nelle sue parole…
Tuttavia le successive parole dell’arancione furono come una doccia gelata dritta sul volto!!
“Uhm non ci siamo ancora, non riesci ancora a controllarlo...”
Inutile dire che quelle parole raggelarono letteralmente il ragazzino, che spalancò gli occhi ed iniziò a guardare il maestro quasi come se avesse visto un fantasma. Cosa significava che non riusciva a controllarlo?!
Gli aveva chiesto di distruggere quel masso e di ridurlo in tanti pezzi grossi come dei chicchi di riso, e l’aveva compiuto. Aveva mostrato una buona padronanza dello Stile di Hokuto avendo colpito il punto di pressione giusto, cos’altro pretendeva da lui?!
“C-Che significa, Maestro?!” domandò difatti il blu a dir poco perplesso.
Kurosaki iniziò ad osservarlo negli occhi con lo stesso sguardo rude di prima. In verità era da almeno tre anni che avrebbe voluto dirglielo, ma era la prima volta che gli scappava letteralmente dalla bocca, forse a causa della delusione appena ricevuta…
Beh, ormai il “danno era fatto”, se così si poteva definire visto che era una critica che a conti fatti doveva muovergli da tempo, e di conseguenza decise di smettere di tenerglielo nascosto. Tanto ormai aveva capito che incoraggiarlo positivamente non sarebbe servito a nulla…
Così, dopo aver sospirato pesantemente, Ichigo iniziò a parlare guardandolo severamente come prima “Che il tuo controllo dello Stile di Hokuto è minore rispetto a quello che mi sarei aspettato da te da un allenamento di cinque anni. Dopo averti visto sulle Montagne Tortuga contro quei massi ero convinto ancora di più che fossi il guerriero giusto, ma evidentemente così non sembra essere...”
Ehi ehi ehi, ma che diavolo stava dicendo?!
Da come parlava sembrava quasi che, durante la caduta dei massi di cinque anni prima, avesse approfittato del momento per osservare il modo in cui combattevano lui e Kenshiro, il che era semplicemente assurdo dato che si trattava di un evento del tutto casuale!!
“Ma io sono il guerriero giusto!!” insistette ulteriormente Uchiha, che nonostante avesse diciassette anni caratterialmente non era molto diverso da cinque anni prima anche a causa dello “stato di prigionia” in cui versava.
“Glielo posso assicurare, mi dia solo un’occasione e glielo dimostrerò!!” continuò a quel punto il blu sperando di convincere l’arancione a dargli una possibilità.
Tuttavia quest’ultimo, chiudendo gli occhi e mantenendo la sua espressione molto severa, replicò sostenendo “L’hai già avuta, questi cinque anni sono stati la tua occasione. Nonostante abbia seguito personalmente i tuoi addestramenti, sei arrivato solo al 70% del controllo dello Stile di Hokuto, solo il 10% in più rispetto a cinque anni fa!”
Comprendeva che cosa stava cercando di dirgli, che il suo margine di miglioramento era stato a dir poco misero, ed in effetti considerando che in tre anni aveva imparato a controllarlo del 60% era nettamente un passo indietro…
Però questo era capitato anche perché più avanzava con la conoscenza dell’arte marziale e più era difficile imparare a controllare il suo potere, era normale trovarsi in difficoltà quando si era ad un passo dalla fine dell’addestramento ufficiale.
Cercò di farglielo notare in quel momento, asserendo “Però la seconda parte del controllo è davvero difficile, servono anni ed anni di pratica per poter imparare lo Stile di Hokuto al 100%. Credo sia già tanto che in soli tre anni abbia appreso più della metà della tecnica!!”
“Non è niente di sbalorditivo!”
Quelle parole da parte di Ichigo furono come una freccia dritta contro il cuore che lo trapassò da parte a parte. Il blu si sentì molto ferito da come aveva parlato, al punto da spalancare gli occhi ed osservarlo quasi come se avesse visto un fantasma.
Ma naturalmente Kurosaki non aveva ancora finito “Kenshiro, in questi cinque anni, è arrivato ad un controllo del 90% dello Stile di Hokuto, gli manca solamente una marcia in più e potrà controllare perfettamente la tecnica proibita dello Stile di Hokuto. Tu potresti dire altrettanto?!”
Davvero? Ken era riuscito a migliorare così tanto?!
Lo stesso Uchiha ci rimase di stucco, avevano avanzato con gli allenamenti praticamente alla stessa velocità, ma dopo il suo “decesso” avevano iniziato ad addestrarsi separatamente… ed a quanto pareva quello del bruno aveva dato i suoi frutti.
“F-Forse questo è successo perché lui è rimasto alla Scuola di Hokuto, mentre io mi devo addestrare in questo luogo tetro e buio!” provò a giustificarsi il ragazzo.
Nonostante in quei cinque anni ci avesse fatto l’abitudine a vivere lì dentro, non poteva negare che la Vecchia Villa continuava ad inquietarlo, e sapere che era la vecchia residenza del primo Presidente nonché del primo Gran Maestro non aiutava di certo.
Tuttavia il mentore smentì di nuovo affermando “Il luogo non c’entra niente. Kenshiro è un guerriero più abile di te, ti è superiore sia nel controllo dello Stile di Hokuto che nella forza che adopera nei suoi colpi. Sono serviti due allenamenti separati per far emergere questa amara verità, e devi accettarla!!”
… Quelle erano parole davvero crudeli da parte sua!
Il maestro non era mai stato così cattivo nel dare un giudizio su qualcuno, aveva sempre incoraggiato sia lui che il castano a dare il meglio di loro durante gli allenamenti, cos’era quella storia? Perché tanta cattiveria da parte sua?!
Madara era davvero depresso di morale, al punto da, dopo un iniziale momento di perplessità, abbassare il volto sconsolato, stringere i pugni e digrignare i denti dalla rabbia. Lo stava trattando come se fosse stato il primo idiota che passava di lì, come poteva fargli questo?!
Ed aveva anche il coraggio di dire che la verità era amara per tutti e due!!
“M-Maestro, questa verità è amara solo per me. Non dica bugie, lei gode nel darmi queste notizie...” era l’unica conclusione a cui era arrivato il ragazzo, non vedeva altre spiegazioni al suo comportamento così improvviso altrimenti.
“Qui sbagli. Questa è una notizia amara anche per me...”
Quelle parole non sembravano essere state dette con ipocrisia, o almeno a giudicare dal tono usato Uchiha arrivò a questa conclusione, al punto da sollevare lo sguardo ed osservare l’insegnate quasi speranzoso che uscissero buone considerazioni dalla sua bocca…
Ed invece non uscì fuori altro che il colpo di grazia per lui!!
“Se avessi saputo prima che sarebbe andata a finire così, avrei scelto Kenshiro come guerriero supremo del Concilio dei Sette e non te. Ma ormai il danno è fatto e dovrò andare avanti con te, che mi piaccia o no!!”
Dopo quelle parole sì che il cuore di Madara per un breve momento cessò completamente di battere!!
Gli aveva detto tante cattiverie gratuite in un colpo solo… m-ma quella era stata la peggiore in assoluto che gli era uscita dalla bocca negli ultimi minuti. Era stato il colpo definitivo verso l’animo di un già fragile ragazzo per le parole pronunciate prima.
Il blu si paralizzò quasi completamente dopo aver sentito quella frase, al punto da spalancare la bocca mentre guardava l’arancione con occhi persi nel vuoto, inoltre stava leggermente tremando ed il sudore grondava dalla sua fronte.
In quel momento Kurosaki, voltandosi del tutto e dando le spalle al suo apprendista, concluse il discorso affermando “Per oggi basta così, andremo avanti domani. Cerca quantomeno di migliorare un po’, se devi essere il nostro guerriero supremo cerca di impegnarti!”
Appena ebbe pronunciato queste parole, Ichigo iniziò ad incamminarsi e si allontanò dal suo allievo.
Sparì dalla sua vista quasi subito, dato che l’unica luce che era stata accesa era quella della zona in cui si trovavano loro, e di conseguenza bastarono al gestore della Scuola di Hokuto pochi passi prima di entrare nella parte oscura e sparire del tutto.
Lasciò in questo modo un Uchiha letteralmente distrutto sia nel corpo che nello spirito lì, paralizzato nella stessa posizione in cui era prima, e di certo le sue ultime parole non lo avevano aiutato per niente, anzi.
Aveva praticamente detto che sarebbero andati avanti con l’addestramento nonostante lo ritenesse un fallimento in piena regola e preferisse mille volte Kenshiro per via dei suoi miglioramenti… ma quella era una presa in giro!!
Come poteva anche solo sperare che andasse avanti dopo quello che era successo?!
L’arancione gli aveva riversato contro tutta la sua delusione in un colpo solo, facendogli capire che non gli importava nulla di lui se non per via delle sue capacità di combattimento, ed allora come poteva anche solo permettersi di farsi chiamare Maestro?!
Gli aveva sputato in faccia senza ritegno, e l’aveva trattato come un pezzente. Inizialmente aveva provato shock per quello che era accaduto, ma bastarono pochi secondi, il tempo in cui Ichigo sparisse dalla sua vista e metabolizzasse tutto, per trasformarlo in rabbia.
Subito digrignò i denti e strinse i pugni dalla rabbia, come si permetteva di trattarlo così?! Anche se gli aveva salvato la vita e stava cercando di proteggerlo non aveva alcun diritto di comportarsi in questo modo con lui!!
Anche perché glielo aveva fatto capire chiaro e tondo, alla fine preferiva Kenshiro a lui come apprendista, era sempre stato così ed aveva smesso di nasconderlo solo adesso che poteva dirlo senza sembrare un mostro.
Beh, poco cambiava, per un mostro c’era passato comunque!!
C’era però qualcosa che non quadrava in quello che aveva detto. Aveva parlato di scelta, quando alla fin fine era stata la casualità a rendere Madara un “morto che cammina”, ed aveva rivelato di averlo studiato sulle Montagne Tortuga durante il crollo.
Frasi troppo strane per essere uscite casualmente dalla sua bocca. Secondo lui avevano un significato dietro e stavano ad indicare qualcosa accaduto cinque anni prima che probabilmente gli aveva tenuto nascosto.
Forse era il caso di indagare sulla faccenda…

Biblioteca Storybrooke, Fantacity, Comunità, 22 Febbraio 1920:
Madara decise di attendere cinque giorni prima di agire.
Per poter essere certo di non essere notato doveva studiare ogni singolo movimento di ogni membro del Concilio che si recava lì per le varie riunioni, solo allora avrebbe potuto fare le sue indagini senza essere notato.
Per cinque anni aveva visto il suo Maestro radunarsi insieme ad altri sei tipi di cui uno, il Gran Maestro, non conosceva l’identità, ed era sempre stato obbligato a non presenziare a nessuna riunione, motivo per cui non sapeva come facevano ad arrivare fin lì.
Sapeva che non provenivano dalla stazione, li avrebbe visti se venivano da lì, e ciò significava che dovevano aver creato un passaggio o qualcosa del genere per poter arrivare fino alla Vecchia Villa senza attirare troppo l’attenzione.
Dopo la discussione avuta con Ichigo, si era preso cinque giorni per studiarsi i movimenti dei sette membri del Concilio dei Sette, e grazie a ciò aveva scoperto di un passaggio segreto situato proprio nella stanza dove si svolgevano le riunioni, o meglio in una specie di magazzino segreto collegato ad esso.
Grazie a questa informazione, il blu attese la sera, per la precisione le 23:00, quando non ci sarebbe stato nessuno per poter finalmente entrare in azione.
Spiando separatamente i membri principali degli Illuminati aveva scoperto come riuscivano ad accedere alla stanza segreta, e così fu facile per lui riuscire ad entrarci ed a sbloccare il passaggio segreto, all’epoca non c’era ancora il riconoscimento delle impronte digitali e di conseguenza anche lui riuscì ad accedere all’ascensore.
Una volta sceso in basso, vide diverse strade che portavano in tutte le metropoli della Comunità, ed imboccò quella che veniva indicato portare a Fantacity per un motivo particolare: c’era un luogo lì dove avrebbe avuto le risposte che cercava.
Fu questione di circa un'ora al massimo ed arrivò a destinazione, sbucando fuori a Fantacity proprio come pronosticato, e da lì poi Madara decise di recarsi alla Biblioteca Storybrooke.
Lì, oltre ai libri, venivano anche depositate le varie edizioni dei giornali, soprattutto quelle che riportavano eventi storici, e per questo secondo lui era il posto migliore per iniziare la sua indagine, e forse addirittura concluderla se avesse trovato ciò che stava cercando.
Una volta a destinazione, dovette fare molta attenzione ad aprire la porta. Prima si assicurò che non ci fosse nessuno nei paraggi che potesse vederlo, e dopo adoperò un paio di forcine per forzare la serratura ed aprirla senza problemi.
In cinque anni alla Vecchia Villa la noia aveva preso il sopravvento più e più volte, e per passare il tempo si era fatto portare qualche libro che aveva letto in un batter d’occhio, ed era stata proprio quell’occasione ad insegnargli come forzare una serratura con le forcine.
In questo modo riuscì ad entrare nell’edificio senza alcun problema, e prima di procedere rimase fermo un secondo ad osservare il panorama. La struttura non era cambiata di una virgola da quando ci andava lui, semplicemente c’era molto più materiale.
Immediatamente cominciò a cercare il reparto giornalistico, dove era certo di trovare i giornali della sua epoca, e fortunatamente lo trovò dopo soli quindici minuti di ricerca negli scaffali a destra più in fondo rispetto all’ingresso.
Erano stati catalogati per ordine di anno, e di conseguenza gli fu semplice prendere solamente la raccolta che gli interessava, ossia quella del 1915, l’anno in cui avvenne l’incidente che gli cambiò per sempre la vita…
Ancora allora, quando pensava a quel momento, gli percorreva un brivido lungo la schiena, era stato fortunato a scampare alla morte in quell’occasione… però era certo che ci fosse qualcos’altro in più, ed intendeva assolutamente scoprirlo!
Fortunatamente anche all’interno del catalogo i giornali erano raccolti per ordine di data, e dato che aveva stampato in mente perfettamente il giorno che aveva distrutto la sua esistenza così come se la ricordava non gli fu difficile trovarlo.
Trovò la copia del giornale del 02 Luglio 1915 ed iniziò a sfogliare la parte che lo riguardava. Come sospettava quel giorno era stato la prima pagina, ma in fondo era anche normale dato che la notizia si era diffusa molto rapidamente…
Però non trovò traccia di nulla!! Neanche il più piccolo indizio!!
Quel quotidiano riportava solamente la descrizione dell’evento, probabilmente fornita da Kenshiro dopo aver parlato con L ed aver trovato il coraggio per rispondere alle domande sull’accaduto, e nient’altro di rilevante.
Troppo poco per poter anche solo scoprire qualcosa in più.
*Dannazione!!* pensò difatti Uchiha battendo violentemente entrambi i pugni contro il tavolo, generando così un rumore che rimbombò in praticamente tutta la biblioteca essendo completamente vuota.
*Non posso essere venuto fin qui per nulla!! Deve esserci qualcosa, qualunque cos...*
Tuttavia, il blu non terminò mai la frase in quanto, proprio in quell’istante, l’occhio gli cadde sulla prima pagina del giornale del 03 Luglio 1915, che narrava di cosa era accaduto il giorno dopo il suo falso decesso.
Vedeva a caratteri cubitali la parola “Uchiha”, il suo cognome, tuttavia doveva essere passato un giorno dall’incidente alle Montagne Tortuga e dubitava che i giornalisti parlasse ancora del crollo dopo le dichiarazioni di Kenshiro…
Così decise di dare un’occhiata per vedere di cosa si trattasse… e ciò che lesse fu a dir poco terribile!!
Parlava di una strage in famiglia, qualcuno era entrato nella sua vecchia casa ed aveva assassinato i suoi genitori senza alcuna pietà!! E non solo loro, anche molti suoi amici erano stati uccisi in gruppo nei sobborghi di Fantacity!!
L’unico che era scampato al massacro era Obito, suo fratello minore, perché si trovava a casa di alcuni suoi amici che non conoscevano Madara, ma tutti gli altri… tutti gli altri avevano fatto una brutta fine!!
Inutile dire che, leggendo quella notizia, gli occhi di Uchiha persero completamente le pupille, ed il ragazzo iniziò a sudare pesantemente ed a tremare con la bocca spalancata mentre a malapena teneva le mani poggiate sul tavolo.
No, non ci poteva credere, non poteva essere… a parte suo fratello minore ed il suo ex compagno d’addestramento, tutti gli altri che conosceva erano stati brutalmente assassinati il giorno dopo il suo falso decesso.
La notizia era a dir poco scioccante, e lasciò a dir poco di stucco il povero ragazzo, al quale per poco non scappò da piangere a causa della disperazione di essere rimasto per davvero solo al mondo dopo quell’evento…
Ma non ci fu tempo per piangere, perché dopo quello secondo lui tutto tornava!!
Le parole del Maestro, quell’evento verificatosi la giornata successiva all’incidente sulle Montagne Tortuga… non potevano essere una coincidenza, ne era certo, qualcosa sotto c’era sicuramente… e temeva di sapere di cosa si trattasse!!
Ichigo.
Il suo mentore… doveva essere stato lui!!
Aveva detto di averlo scelto e di averlo studiato sulle montagne durante la frana, e questo gli faceva venire in mente solo un’opzione… era stato lui a provocare indirettamente la frana!! E sempre lui aveva fatto credere alla Comunità intera che era morto!!
Non solo, per evitare che qualcuno dei suoi amici o parenti lo cercasse aveva fatto una strage sfruttando gli uomini di Stan al 90% per insabbiare tutto e continuare a far credere alla società che lui era morto!!
In verità non aveva ancora delle prove che testimoniavano che stava dicendo il vero, anche perché sicuramente erano stati bravi a non lasciare nessun indizio, ma a quel punto e con quelle evidenze secondo lui non c’erano alternative.
Immediatamente il furore inondò completamente la sua persona, e Madara finì per stringere i pugni e digrignare i denti dalla rabbia.
Il suo insegnante, la persona che rispettava di più al mondo… gli aveva distrutto la vita per qualcosa per cui l’aveva ripudiato proprio cinque giorni prima. Aveva fatto tutto quel lavoro per assolutamente nulla!!
Calma, doveva stare calmo almeno in quel momento. Stava saltando a conclusioni affrettate in un attimo, dato che poteva essere stato tutto un terribile malinteso. Ma arrivati a quel punto c’era solamente un modo per scoprire qual era la verità…
Ed era affrontare Ichigo di persona!!


A causa di un incidente alle Montagne Tortuga, l’intera Comunità si convinse che il povero Madara aveva perso la vita, quando in realtà era stato salvato dal Maestro Ichigo e sottoposto ad un allenamento speciale per diventare il guerriero perfetto del Concilio dei Sette. Tuttavia, dopo la cocente delusione dimostrata dal mentore, il ragazzo ha deciso di indagare, scoprendo in questo modo la morte di quasi tutti quelli che conosceva il giorno dopo il suo presunto decesso. Che cosa potrà significare tutto questo?


PERSONAGGI APPARSI:

L da “Death Note”


Xehanort Ragazzo da “Kingdom Hearts”


Kushina Uzumaki Ragazza da “Naruto”


Madara Uchiha Ragazzo da “Naruto”



Vi è piaciuto questo quinto Capitolo della fic prequel?
Con questo chap ho cercato di mostrare la maggior parte degli eventi che porteranno sia Madara che Kenshiro là dove li abbiamo visti all’interno della fic principale. Chiaramente non è ancora finita la loro vicenda, ma siamo vicini alla conclusione naturalmente ;).
Come nuovi personaggi, a parte le versioni giovani di alcuni pg che già conoscevate, ho presentato L direttamente da “Death Note”. Avevo preannunciato il suo arrivo in alcune risposte al commento, ma per il resto spero che alcuni siano rimasti sorpresi dal suo ingresso u.u XD ;).
Inoltre, è stato nominato un nuovo personaggio, Frank Fontaine, che è l’antagonista principale del videogioco “Bioshock”. Naturalmente avendolo citato comparirà all’interno della fic prequel, ma almeno così sapete che ci sarà ;).
Con il loro arrivo, lo schema qui sotto va modificato come segue:

1) Mondo Reale:
- Lorenzo Ferraro (21 Anni);
- Danilo Ferraro (16 Anni);
- Jaqueline Fontaine (19 Anni, Deceduta);
- Boyce Lee (21 Anni, Deceduto);
- Leopold Jackson (47 Anni, Deceduto).

2) Dragon Ball:
- Bulma Brief (46 Anni, Deceduta);
- Dr. Raichi (70 Anni);
- Bra (6 Anni);
- Trunks (19 Anni);
- Vegeta (42 Anni, Deceduto);
- Freezer (?? Anni);
- Son Goku (45 Anni).

3) Fullmetal Alchemist:
- Winry Rockbell (16 Anni);
- Maes Hughes (39 Anni);
- Envy (30 Anni);
- Alex Louise Armstrong (40 Anni);
- Roy Mustang (35 Anni);
- Riza Hawkeye (33 Anni).

4) Naruto:
- Naruto Uzumaki (20 Anni);
- Kushina Uzumaki (44 Anni, Deceduta);
- Maito Gai (50 Anni);
- Rock Lee (22 Anni);
- Hinata Hyuga (20 Anni);
- Madara Uchiha (40 Anni);
- Itachi Uchiha (24 Anni).

5) Kingdom Hearts:
- Xigbar (47 Anni);
- Xehanort (41 Anni);
- Marluxia (40 Anni);
- Ansem (50 Anni, Deceduto).

6) One Piece:
- Nami (21 Anni);
- Franky (48 Anni);
- Roronoa Zoro (39 Anni);
- Donquijote Doflamingo (49 Anni).

7) Frozen – il Regno di Ghiaccio:
- Hans (29 Anni);
- Anna (17 Anni);
- Elsa (19 Anni).

8) Code Geass:
- Kallen Kozuki (19 Anni);
- Lelouch Lamperouge (19 Anni);
- Charlez Lamperouge (68 Anni, Deceduto);
- Nunnally Lamperouge (16 Anni),

9) Pokémon:
- Agatha (68 Anni);
- Giovanni (45 Anni);
- Madame Boss (50 Anni, Deceduta).

10) Universo Marvel:
- Steve Rogers / Capitan America (25 Anni);
- Johan Schmidt / Teschio Rosso (32 Anni).

11) Saint Seiya – I Cavalieri dello Zodiaco:
- Shun di Andromeda (26 Anni)-;
- Seiya di Pegasus (26 Anni);
- Shiryu il Dragone (26 Anni);
- Saori Kido (28 Anni).

12) Fairy Tail:
- Lucy Heartfilia (17 Anni);
- Natsu Dragneel (17 Anni);
- Mirajane Strauss (30 Anni);
- Cana Alberona (24 Anni);
- Elfman Strauss (?? Anni, Solo Nominato, Deceduto);
- Erza Scarlett (21 Anni).

13) Beyblade:
- Takao Kinomiya (13 Anni);
- Kai Hiwatari (13 Anni);
- Rei Kon (13 Anni);
- Max Mizuhara (13 Anni);
- Professor Kappa (13 Anni);
- Hilary Tachibana (13 Anni).

14) Medaka Box:
- Medaka Kurokami (18 Anni).

15) Highschool DxD:
- Issei Hyoudou (16 Anni).

16) Assassin’s Creed:
- Al Mualim (63 Anni);
- Altaïr Ibn-La'Ahad (32 Anni);
- Ezio Auditore (42 Anni).

17) Yu-Gi-Oh:
- Marik Ishtar (34 Anni);
- Yugi Muto (17 Anni);
- Ryou Bakura (36 Anni).

18) Claymore:
- Teresa (38 Anni);
- Claire (31 Anni).

19) Attacco dei Giganti:
- Eren Jaeger (14 Anni);
- Mikasa Ackermann (15 Anni).

20) Hokuto no Ken:
- Kenshiro (40 Anni);
- Raoul (41 Anni).

21) Kodocha:
- Rossana Smith (14 Anni);
- Heric Akito / Donquijote Homing (15 Anni).

22) Black Butler:
- Sebastian Michaelis (56 Anni).

23) Shingeki no Bahamut:
- Favaro Leone (45 Anni);
- Nina Drango (16 Anni).

24) Detective Conan:
- Shinichi Kudo (20 Anni);
- Heiji Hattori (20 Anni);
- Ran Mouri (20 Anni);
- Kazuha Toyama (20 Anni).

25) Pandora Hearts:
- Alice (15 Anni).

26) Le Cinque Leggende:
- Jack Frost (22 Anni).

27) Bleach:
- Ichigo Kurosaki (45 Anni, Deceduto).

28) Gravity Falls:
- Stan Pines (80 Anni, Deceduto).

29) Assassination Classroom:
- Irina Jelavic (46 Anni, Deceduta).

30) Death Note:
- L (36 Anni, Deceduto).

31) Bioshock:
- Frank Fontaine (36 Anni, Solo Nominato, Deceduto).

Tenete attentamente d’occhio sia l’età che quanto ho scritto davanti ai nomi dei personaggi. Anche se può sembrare spoiler, in verità lo è solo fino ad un certo punto u.u ;).
Giusto per precisare: nel Capitolo della fic principale in cui sono state consegnate le varie lettere di Altair, il personaggio che volevo citare ma che alla fine ho tolto per evitare spoiler era proprio Frank Fontaine. Il motivo lo scoprirete quando sarà il momento u.u ;).
Parlando del Capitolo qui sopra invece, come già dichiarato si è concentrato su Madara, Kenshiro ed Ichigo, e spero che le vicende che sono ruotate attorno a loro vi siano piaciute alla fin fine :).
Visto che nello scorso Capitolo me lo ero dimenticato, lo specifico oggi: il nome della Biblioteca Storybrooke è ispirata alla città principale della serie televisiva “Once Upon a Time” ;). Invece le Montagne Tortuga di questo chap come nome sono ispirate ad una città apparsa nei primi due film di “Pirati dei Caraibi” :).
Tenete poi d’occhio quanto detto sulle abilità di Xehanort, ed anche la scena con lui e Kushina, non dico altro u.u XD ;).
Prima di chiudere un piccolo avviso: da questo venerdì fino a mercoledì prossimo compresi sarò via senza PC, di conseguenza non sono certo al 100% di concludere il prossimo chap della fic principale entro due settimane da adesso. Io lascio la data d’uscita fissata al 30 Aprile comunque, dato che organizzandomi bene dovrei comunque completarlo in tempo, ma se quel giorno al posto del chap doveste trovarvi un avviso non sorprendetevi T_T ;).
Per il resto, spero che il Capitolo vi sia piaciuto :).
Nel prossimo si chiuderà la sottotrama dedicata a Kenshiro, Madara ed Ichigo e si andrà avanti con qualcos’altro, che per ovvi motivi preferisco non anticiparvi adesso u.u XD ;).
Vi ringrazio ancora tutti quanti nessuno escluso per il continuo sostegno che date a me ed alle mie fic finali, e ci risentiamo martedì 14 Maggio per il nuovo Capitolo della Fan Fiction dove Madara affronterà apertamente il suo maestro!! :)
   
 
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